Le moto dei film giapponesi anime e manga (dove anime è abbreviazione giapponese del termine “animazione” mentre manga – 漫画 significa disegni improvvisati) sono state la fonte d'ispirazione della nuova Honda Vultus NM4.
Vultus come volto, faccia: la parte del nostro corpo che ci rende immediatamente riconoscibili. Proprio come accade su questa Honda, ché tutto si può dire tranne che manchi di personalità.
E' la classica moto che spacca in due la critica tra chi ama le sue forme spaziali e chi non riesce a digerire il suo anticonformismo a tutti i costi. Sulla Vultus il confine tra originalità e esagerazione è molto sottile.
La nuova custom manga è una moto pensata per un pubblico giovane da un team di lavoro dall'età media molto bassa (25 anni circa), a cui è stata data carta bianca. E in effetti il design della moto rappresenta una sfida ai canoni estetici oggi più in voga nel motociclismo.
L'approccio anticonformista ci ricorda un po' quello che fu della Honda PC800, massacrata ai suoi tempi salvo essere riabilitata ai giorni nostri quale esempio di eleganza e funzionalità.
Accadrà la stessa cosa con la Vultus?
Keita Mikura, Project Leader della NM4 Vultus, racconta come si sia arrivati a progettare una moto così anticonformista: «Honda è il più grande Costruttore del mondo, è fantastico a volte decidere di realizzare un certo tipo di moto semplicemente perché possiamo e perché vogliamo farlo, non perché ce lo impone il mercato.
La NM4 Vultus è nata da un desiderio profondo, particolarmente sentito all'interno della nostra azienda. Volevamo realizzare qualcosa di speciale, non solo per il mondo delle due ruote, ma che fosse davvero unico in senso assoluto».
Sotto la linea da caccia Stealth si nasconde una meccanica nota e recente. Il motore bicilindrico parallelo è quello della NC 750X e dell'Integra da 745 cc con la bancata inclinata in avanti ed è dotato di cambio sequenziale a doppia frizione DCT (Dual Clutch Transmission), che consente di scegliere tra le modalità automatiche Drive (D) e Sport (S), oltre alla modalità manuale MT con palette al manubrio. Moderna è anche la strumentazione LCD che muta colore sulla scorta della modalità di guida impostata.
La potenza massima è di 55 cv (40,3 kW) a 6.250 giri, mentre la coppia massima è di 68 Nm a 4.750 giri. Il sistema di alimentazione a iniezione elettronica PGM-FI sfrutta un singolo corpo farfallato da 36 mm che agisce sui condotti di aspirazione sdoppiati e permette di contenere i consumi (28,4 km/l nel ciclo medio WMTC è il dato dichiarato dal costruttore). Con 11,6 litri di capacità del serbatoio l’autonomia dovrebbe essere superiore a 300 km.
Il telaio è in acciaio, la forcella telescopica ha steli da 43 mm, mentre il monoammortizzatore posteriore impiega il classico leveraggio progressivo Pro-Link.
L'ABS è di serie e le ruote misurano 18 e 17 pollici con pneumatici ribassati di larga sezione, addirittura da 200 mm al posteriore. Bassa e lunga la NM4 ha la sella a 650 mm da terra.
L'inclinazione del cannotto di sterzo è da vera custom (33°) e l'interasse misura ben 1.645 mm. Il peso è di 245 kg col pieno.
Arriverà in primavera anche in Italia, nella colorazione nero opaco, con un prezzo non comunicato ma che ipotizziamo sotto i 10.000 euro.
http://www.moto.it/news/honda-vultus-nm4.html