Cari Fazeristi o Fazerdipendenti,
voglio rendervi partecipi del mio primo viaggetto con la mia FZ1 Fazer del 2006...
Siamo partiti sabato mattina alla volta del cilento, primo viaggio in sella ad una Yamaha per me e mia moglie. Bardati da capo a piedi come buon senso vuole, zaino in spalla per mia moglie, borsa da serbatoio Givi e Leg Bag per me, inforchiamo la puledra e schizziamo via, partenza Castellammare di Stabia (Na).
In nostro navigatore (TomTom su Iphone) impazzisce e, forse complice la mia richiesta di fare solo strade statali, ci fa uscire a Nocera Inferiore e ci fa affrontare pian piano tutti i paesini, immettendoci di volta in volta nei vari traffici cittadini... Che palle mi dico, e così mi ributto sull'autostrada a caccia dell'uscita giusta per poter arrivare sulla litoranea di Salerno... Mariconda è l'uscita che fa per noi, infatti dopo un po' ci ritroviamo su di una provinciale costeggiata da una splendida pineta con la ruota rivolta in direzione Capaccio Paestum.
Lasciata alle spalle Capaccio il giro si fa bellissimo, costeggiamo le antiche mura di Paestum e sulla nostra sinistra si stagliano nel cielo le sagome dei templi che il sole del mezzogiorno contribuisce a rendere di una sfumatura dorata. Le strade sono abbastanza buone, per cui forzo un po' l'andatura, che sta moto la dovrò imparare a conoscere. Docile la bestiaccia si fa portare a spasso, ripagandomi con qualche urletto quando la manetta la porta su di giri... Ancora mi faccio passare dalle Ducati, ma questo weekend sarà importante per vincere questo gap legato al 4 cilindri.
Ammirati i templi di Paestum facciamo rotta per Agropoli, altro splendido centro di mare che a noi è rimasto nel cuore (il primo giro con quella che adesso chiamo "mia moglie" l'ho fatto proprio da quelle parti). Una sigaretta e due coccole in riva al mare e ripartiamo, questa volta dobbiamo fare i chilometri...
Il navigatore rinsavisce e ci porta a prendere la statale Cilentana, lunga lingua d'asfalto abbastanza nuovo, curve mai troppo strette, poco traffico, ideale per andature più Sport che Touring... La Fazer va che è un piacere, mi manca solo un po' una guida più d'attacco, forse gli ultimi spasmi del mio stomaco Ducatista, ma ammirare i paesaggi mi ripaga di tutto. Scorrono via ad uno ad uno tutti i paesini che nei deliri ferragostiani pullulano di turisti, ormai il traffico sulla statale è contenuto anche se la giornata è più da piena estate che da inizio autunno. Sosta in Autogrill con relativo pieno e bagno, telefonate a casa per sapere il pargolo come sta (ebbene si siamo genitori di una bestiolina di un anno e mezzo) e via di nuovo che la nostra meta ci attende.
La nostra meta, per l'appunto, è un piccolo paesino di nome Roccagloriosa, scovato tra le pagine di una Smartbox regalatami da chissà che amico per chissà che ricorrenza, dove sorge una casa della fine del 1500 riattata a Bed & Breakfast. Ottima accoglienza, ottimo riposino, ottima doccia, ma la moto ci chiama.
Alleggeriti dai bagagli (pochini per la verità) decidiamo per un aperitivo in un baretto visto più a valle e subito dopo ripartiamo per cenare in un paesino ad una 70ina di km più in là: Caselle in Pittari. La trattoria per me è un sogno. Non è nient'altro che l'emanazione di una azienda agricola del posto specializzata nella trasformazione del maiale: immaginatevi che cucina. La cena luculliana è innaffiata da un ottimo vino rosso del luogo e condita dalle chiacchiere col gestore del locale, Angelo, figlio del proprietario dell'azienda suddetta. Antipasto infinito e squisito, primi abbondanti cucinati dalla mamma... insomma come piace a me ( per chi voglia sapere il nome del ristorante lo dirò in PM visto che non so se è permessa una tale pubblicità sul forum). Paghiamo (pochissimo) e riprendiamo la strada, questa volta un po' più dolcemente che il maiale e il vino hanno fatto il loro.
L'indomani, dopo colazione, ripartiamo con destinazione Castellabate e Santa Maria. Il paesino è davvero delizioso, anche se, a mio avviso, giocano troppo sul fatto che lì sia stato girato il film con Bisio e Siani, dimenticando forse un po' la bellezza del posto che vale molto più di cento pellicole. Caffè in piazzetta e riprendiamo la moto per Santa Maria che, per chi non lo sapesse è la marina di Castellabate. Qui passeggiamo nell'isola pedonale e ci fermiamo in una pizzeria per pranzo. Non facciamo in tempo a sederci che comincia a piovere, per cui aspettiamo il ritorno del sole davanti ad una pizza fumante ed una birretta. Finito di mangiare torniamo alla moto con la velocità di un bradipo, per goderci questi ultimi scampoli di "fuga romantica". Danzando tra le curve del ritorno un po' di nostalgia del ritorno mi prende, non so se mia moglie prova lo stesso (le mamme sono diverse da noi papà) ma comunque ormai non è più tempo di sospirare: tra un po' arriva la SA-RC e lì sarà tutta manetta!!!!
Se siete arrivati in fondo vi ringrazio.... Qualcuno potrà anche pensare << E a me che mi frega dei km di questo qui!>> ma ero troppo entusiasta del viaggio e della moto e di come ho viaggiato in moto che ho voluto condividerlo!
LampZ