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Discussione: Pirenei 2008 [con foto]

  1. #1
    FazerItaliano Lesto L'avatar di katana
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    Pirenei 2008 [con foto]

    Devo fare una premessa, ho selezionato nella mia "agenda di motociclista" una serie di viaggetti che sogno di realizzare...
    Dopo gli Appennini e il giro delle Alpi da ovest (menton) verso est (tarvisio), l'altra catena montuosa europea che desideravo
    visitare e girare in moto erano i Pirenei.
    Detto fatto!
    Il mio amico Marcello (Marciabumbum) accoglie l'idea con entusiasmo.
    Purtroppo i giorni (e i soldi) a disposizione sono pochi, solo dieci, quindi valuto quale sia la soluzione migliore
    per un velocissimo trasferimento dall'italia.
    Opto per la nave (Grimaldi Lines) da Civitavecchia a Barcellona, parte alle 19 ed arriva ad ora di pranzo il giorno dopo,
    quindi traversata notturna e prenotando per tempo il costo del biglietto di andata e ritorno è davvero economico.
    Qualche giorno prima di partire si aggrega un altro amico, Gigi.
    Siamo in tre, una Multi (la mia) e due GS1200.


    Tutte e tre le moto si sono comportate in modo perfetto.
    Il viaggio di andata è tranquillo, la nave è pulita e confortevole, abbastanza affollata, e al self service si mangia discretamente.

    Di norma i Pirenei si "attaccano" da Carcassone in francia, noi invece attraccando a Barcellona, tagliamo direttamente
    da qui verso le montagne.
    Ci mettiamo un pò ad uscire dalla città catalana, inoltre sulla statale che percorriamo dobbiamo prestare attenzione
    ai numerosi autovelox che sono semifissi, nel senso che i gabbiotti hanno delle rotelle e per tenerli fermi li hanno legati
    con le catene a parti fisse (tipo pali o alberi).

    Il primo passo del giro è la Collada de Toses (1800mt), e subito dopo ci fermiamo a pernottare in un paesino poco prima del
    confine francese.
    L'itinerario da me studiato, circa 2200km da fare in 8 giorni, è quasi a zig zag, quindi entriamo e usciamo dalla francia e
    dalla spagna molte volte.
    Notiamo subito che gli spagnoli sono molto più socievoli e gentili, i prezzi sono più bassi (soprattutto la benzina!) e la loro
    cucina non ha nulla da invidiare a quella francese, anzi io l'ho trovata ottima e saporita!
    Di alcuni piatti spagnoli siamo rimasti letteralmente conquistati. Ragion per cui cerchiamo sempre di pernottare in
    qualche piccolo paesino spagnolo. Dove può capitare, come a Vielha di gustare una sangria davvero spettacolare.
    Questo non significa che in francia abbiamo mangiato male, tutt'altro. Per esempio, in un paesino francese notiamo a pranzo una
    piccola paninoteca-rosticceria dove la gente andava a fare incetta di grossi contenitori di patatine fritte appena fatte.
    Non potevamo esimerci dal sederci e ordinare tre super panini, davvero buonissimi, più le patatine, che ancora tutt'oggi mi
    sogno, le migliori che abbia mai mangiato!

    Il giorno dopo entriamo in francia, facciamo tre passi e dopo il Col de Puymorens,

    entriamo nel territorio di Andorra.
    Già al primo paesino notiamo molti turisti intenti a spendere soldi, proseguiamo fino a La Vella e ci fermiamo a visitarla.
    Si trattà di una città trasformata a grande magazzino, e sinceramente i prezzi non sono così convenienti.


    Nei giorni seguenti entriamo nella parte più bella e spettacolare dell'itinerario, il Parco Nazionale dei Pirenei.
    Paesaggi da cartolina, e devo dire che non assomigliano nè agli appennini nè alle alpi, i Pirenei hanno una fisionomia tutta loro
    che in una giornata di sole ti lasciano a bocca aperta. Consiglio a tutti un bel giretto in moto in questa zona!






    Nel parco dei pirenei ci divertiamo sui passi più famosi del tour de france, il col d'aspin, il col d'aubisque,
    e il famosissimo col du tourmalet, il passo più alto di tutto il giro.


    Parliamo un attimo delle strade dei passi. Sono quasi tutte asfaltate molto bene ma dobbiamo fare una distinzione
    tra quelle francesi e quelle spagnole.
    Le prime hanno tutte la carreggiata stretta e un asfalto a volte un pò ondulato, ma soprattutto non
    hanno il gard-rail!
    In pratica, in alcuni punti se ti affacci lateralmente dalla strada vedi lo strapiombo....




    Invece appena valichi il confine, in spagna la carreggiata diventa grandissima, con asfalto perfetto, ma con poche curve.
    Abbiamo notato che in spagna è in atto un notevole rinnovamento presente in tutti i settori dall'economia, alla cultura, e
    così anche nelle infrastrutture stradali dove i numerosi cantieri hanno reso moltissime strade più veloci e sicure.
    Addirittura da Huesca verso Sabinanigo ci siamo imbattuti per la prima volta in una superstrada con un passo
    di montagna a 1280mt (P.to de Monrepos)!!!
    Il paradiso delle supersportive a 4 cilindri! Non vi dico i curvoni e le esse veloci...
    C'erano tabelloni luminosi che indicavano il limite dei 70km/h in curva, a me il tachimetro in alcune di quelle curve aveva
    un 1 prima dei 70, e ho detto tutto...
    Solo "sul campo" ho scoperto che le strade spagnole più belle, divertenti, ricche di curve e con asfalto da pista sono
    quelle che corrono lungo la "costa" dei pirenei, senza portare ad un valico.

    Un'altra tappa è la visita di Lourdes.
    Nel complesso della cattedrale si respira un'aria di fede e cristianesimo, sono rimasto colpito da tutta
    la gente che in silenzio e preghiera visita la grotta.



    Purtroppo fuori dal complesso c'è una triste e deplorevole mercificazione della fede cristiana.
    Piccola curiosità: ci sono molti giovani ragazzi e ragazze di tutte le nazionalità che accompagnano tramite le loro parrocchie
    gli anziani.
    La cosa "interessante" è che questi giovani la sera si riuniscono fuori da un locale vicino al fiume e si ubriacano fino
    allo svenimento!!!
    Il tutto sotto la supervisione di un gruppo di adulti.

    Il giorno dopo ripartiamo, e nel pomeriggio arriva la pioggia (impossibile non beccare nemmeno una goccia in 8 giorni!).


    Sotto una forte pioggia e tanta nebbia arriviamo al Col de la Pierre St. martin per valicare in spagna, ma putroppo il confine
    è chiuso per lavori. Siamo costretti a tornare indietro e ci fermiamo a pernottare al piccolo albergo di un minuscolo paesino francese.
    Come parcheggiamo, esce il proprietario dell'albergo, un signore sui 40 anni anche lui motociclista (bmw rt1200), e la
    prima cosa che fà è controllare le nostre targhe, capisce che siamo italiani e sboffa, noi tre ci guardiamo in faccia e
    rimaniamo un pò sorpresi. Incomicio a parlare nel mio pessimo francese, e il tizio mi riprende ad ogni parola cui sbaglio la pronuncia,
    incomincio ad indispettirmi. Il tizio suggerisce di parlare in inglese, ok!
    Ci sistemiamo e poi andiamo a mangiare nell'unico ristorante del paesino, anzi appena entriamo sembra il classico bar dei
    nostri paesini dove i vecchietti giocano a carte.
    Invece, sorpresa, ci accompagnano nel retro dove c'è il "vero" ristorante ed è pure roba di classe!
    Non sappiamo cosa ordiniamo ma è tutto buonissimo...
    Al ritorno in albergo, notiamo una persona che fà pipì sul muro della casa di fronte, è il proprietario dell'albergo! Ma stì francesi!

    Il mattino dopo, pur essendo nuvoloso, non piove anche se qualche goccia lungo la strada la becchiamo.
    Passiamo in Spagna dal col d'erroymendi e ad ora di pranzo arriviamo a Pamplona, è il 15 agosto, la città è semideserta e questo
    ci permette di godercela senza problemi. Bella, davvero bella la zona antica racchiusa dietro le mura di difesa e la piazza centrale.




    Noi tre davanti la famosa plaza de toros, ci sono ancora i manifesti della corsa dei tori a san firmino.




    Lasciamo Pamplona e giungiamo velocemente (autostrada) sull'oceano atlantico, a San Sebastian, bellissima località balneare con
    un centro storico che merita una visita. Il problema è che siamo nel giorno clou della famosa Semana Grande, e San Sebastian
    è piena di gente fino all'inverosimile, chiaramente abbiamo problemi a trovare un alloggio.
    Precisazione: quando organizzo sti giri, parto senza prenotare, così sono libero di fermarmi quando e dove voglio.
    San Sebastian ha una grandissima spiaggia a forma di mezza luna con ai lati due colline, noi troviamo una bellissima sistemazione a
    poco prezzo in un albergo molto carino, con l'unico inconveniente che per tornare al centro abitato bisogna per forza prendere la moto.
    La signora alla reception dell'albergo parla italiano e ci spiega cos'è la Semana Grande, in pratica una settimana di festeggiamenti
    in onore della madonna dell'assunta, con tantissimi spettacoli, concerti e fuochi d'artificio tutte le sere (ogni sera una nazione diversa,
    c'era stata anche l'italia), e quella sera era l'apice dei festeggiamenti.
    Scendiamo in città e la troviamo tutta transennata, e "sbattiamo" contro una vigilessa che vuole farci una multa da 200 euro!
    Fortunatamente arriva il collega, molto gentile che ci fà parcheggiare e non ci multa.
    Mangiamo, facciamo un giretto e arriva l'ora di andare alla spiaggia dove tutta la gente aspetta i fuochi d'artificio.
    Notiamo che la polizia con gli idranti bagna tutta la zona, solo dopo capiremo il motivo.
    C'è un fuochista spagnolo che parte intonando l'inno spagnolo con i botti dei fuochi e subito rimaniamo a bocca aperta, dopo una
    sequenza impressionante che dura quasi mezzora, ad un certo punto esclamiamo "ma questo ha un arsenale per fare
    la guerra in Iraq!".


    Al termine dobbiamo aspettare che la polizia ci permetta di lasciare la spiaggia, nel lasso di tempo scambiamo
    quattro chiacchere con una signora spagnola.
    Ci domanda se l'indomani andavamo a Bilbao, e noi chiediamo il perchè. Ci spiega che a Bilbao inizia una nuova
    Semana Grande di festeggiamenti, mentre ad inizio agosto c'era stata un'altra semana grande in un altro paesino.
    "Ammazza, ma voi spagnoli state sempre a festeggiare?", e la signora risponde:"d'estate ci divertiamo, d'inverno si trabaha".
    Non c'è che dire, grande filosofia quella spagnola, anche perchè nel corso della nottata capiremo che gli spagnoli sono dei veri campioni
    in fatto di divertimenti.

    La polizia ci lascia andare e vediamo i bambini correre come forsennati,
    sentiamo lo scoppio di un fuoco e vediamo una persona con un grosso
    toro di cartapesta sulla testa che rincorre i bambini per le strade della
    città, poco dopo partono altre persone con questi tori di cartapesta.
    Uno spettacolo bellissimo, e vi giuro che non ho mai visto tanti bambini (centinaia!) tutti insieme!



    Ci buttiamo nei vicoli della città vecchia dove ci sono spettacoli e concerti ma soprattutto ci sono tantissime
    bande folcloristiche che suonano girando per i vicoli con dietro uno sciame di persone che canta, balla e beve tantissimo.
    Ci dertiamo anche noi tantissimo...




    Torniamo in albergo verso le 4 di notte distrutti, ma c'è gente che è ritornata alle 9 di mattina!
    Se siete giovani e volete passare una settimana di divertimento "alla grande" allora andate a San Sebastian, solo che
    dopo avrete bisogno di un'altra settimana per riprendervi!!!

    Da San Sebastian prendiamo la statale NA170, una di quelle strade lungo la "costa" delle montagne, piena di curve stupende,
    senza traffico e con un asfalto super abrasivo.
    Ci divertiamo come bambini caduti in un gigantesco barattolo di nutella.
    C'è però il rovescio della medaglia, l'asfalto super abrasivo si è letteralmente mangiata la gomma posteriore di Gigi
    e anche la mia non è messa bene.

    Percorriamo il famoso passo di Roncisvalle



    La sera abbiamo qualche problemino a trovare un alloggio, poichè attraversiamo una zona di piccoli paesini spagnoli dove si
    svolgono delle festicciole (con la tipica pignatta) e gli alberghetti sono tutti pieni, alla fine grazie ad una serie di aiuti da parte
    di persone del luogo, troviamo posto in un piccolo ristorante/albergo dove mangiamo, manco a dirlo, benissimo.
    La mattina seguente, marcello ha una brutta sorpresa, hanno rubato gli stemmini bmw (che costano un botto!).

    Partiamo e andiamo a visitare il monastero di San Juan de la Pena.



    La leggenda (in breve) narra che in quei boschi all'improvviso il cavallo con sopra un cavaliere si imbizzarrisce e corre
    verso il dirupo, il cavallo si ferma prima di volare giù e il cavaliere nota che c'è la tomba di un santo e così decide di
    costruire un monastero e di dedicarsi a vita monastica.

    Il monastero è stato parzialmente distrutto da un grosso incendio.
    Poi andiamo a visitare il bel castello de Loarre.


    Dopo pranzo prendiamo una stradina provinciale (A 1604) che praticamente per 50km non ha nemmeno un rettilinio, solo e soltanto
    curve!
    Gigi si affianca e mi grida che il suo tom tom è impazzito, disegna sul display solo curve ed esclama:"ma questa è la strada della
    500000 curve!", peccato che è stretta e con un asfalto rovinato, inoltre gli ultimi 5 km sono molto pericolosi vista l'assenza di
    gard-rail e un asfalto davvero pessimo.
    Sia io che gigi perdiamo più volte aderenza al posteriore, terminata la A 1604, ci fermiamo al primo paesino per riprendere fiato e
    capiamo che le nostre gomme posteriori sono messe molto male, a quella di gigi addirittura non si vedono più gli intagli!
    Ci sarebbe un altro giorno di curve da fare, ma vista la situazione, prendiamo subito la superstrada in direzione barcellona.
    Ci fermiamo in una piccola e brutta cittadina industriale, l'albergo ha l'arredamento fermo agli anni 70 ma almeno è pulito.
    Facciamo un giro per il centro alla ricerca di un posto per cenare ma è quasi tutto chiuso (è una domenica di agosto).
    Troviamo un piccolo ristorante aperto, ma siamo dubbiosi perchè vediamo tanta gente che entra per prendersi una pizza da portare
    via.
    Siamo in spagna, non vogliamo mangiare la pizza!
    Alla fine decidiamo di entrare, e sorpresa, sarà la cena più buona di tutto il viaggio.
    Il locale (non ricordo il nome) è gestito da una ragazza aiutata dal fratellino (forse 16 anni).
    Le pietanze sono così buone che ripuliamo talmente bene i piatti che non c'è bisogno di lavarli. La ragazza mi prende pure in giro!
    Marcello, in piena euforia culinaria, vuole far inserire il locale nella guida del gambero rosso.

    A barcellona fatichiamo a trovare l'albergo prenotato tramite internet la sera prima. Si trova nella ciudad vecchia e
    i nostri navigatori impazziscono nel tentativo di portarci a destinazione.
    Due piccole considerazioni riguardo i navigatori, la prima è che bisogna sempre avere con sè la vecchia e
    affidabile cartina stradale (con buon dettaglio, almeno 1/400000).
    La seconda è che il tom tom ha in memoria molti più POI spagnoli rispetto al garmin (ho le mappe 2008 del garmin!),
    mentre in francia finisce in pareggio.
    Barcellona è molto bella, piena di turisti e belle ragazze.
    Riusciamo a vederne solo una parte visto il poco tempo a disposizione,
    le ramblas, il porto, la sagrada familia.




    Inoltre a metà giornata fà un caldo pazzesco (invece sui pirenei si stà benissimo!) e ciò ci costringe a "salvarci" nei grossi
    centri commerciali con l'aria condizionata.

    Il viaggio di ritorno in nave è un pò più agitato.

    Bel giretto, ci siamo proprio divertiti.

    my bar carruozzo&macerone

  2. #2
    FazerItaliano Lesto L'avatar di luke_magic
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    bellissimo giro!
    alcuni di quei posti li abbiamo visti anche noi e li abbiamo ancora nel cuore...
    Luca
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    ora anche
    K1200S Giallo Nero
    tessera 930
    Ministro del Tesoro e Responsabile della Contabilita' Generale CFC

  3. #3
    FazerItaliano Andante L'avatar di Marco65
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    Ottimo report !!! Complimenti per il giro

    Ma a San Sebastian non siete incappati nel sidro ?
    Ho provato a dare una mano a questa comunità ma mi sono arreso... son M o t o r a n a, non Don Chisciotte ©m o t o r a n a

  4. #4
    FazerItaliano Andante L'avatar di manrico74
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    Gran bel racconto davvero!!! Complimenti

  5. #5
    FazerItaliano Manico L'avatar di Giringiro
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    Mi mancano sti tipi di viaggi.
    Ma riparero'. Ossì, se riparero'.

    Grazie Katana.
    Ps: tra Motociclisti salutarsi,..E' salutare!
    ....Quanta strada (dal 09/2002,...) con le mie (4) Fazer? Oltre 520.000km,...
    FZS 600 Fazer 54.000km, FZS 1000 Fazer 145.000km, FZ1 Fazer 21.000km, FZS 1000 Fazer
    343.601km,...



  6. #6
    FazerItaliano Andante
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    Finalmente un resoconto con i fiocchiiiiiiiiiiiiiiii
    Ora non ho tempo di gustarmelo, ma prevedo un bel dopocena stasera
    Ex fazerista pieghista saponista, da un bel po' solo Mototurista!
    Il Passometro segna: 431

  7. #7
    Socio Club FazerItalia L'avatar di linus
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    Ottimo report , complimenti

    Linus

  8. #8
    Gilles
    Guest
    Acchiappo il topic per gustarlo con la calma che merita

  9. #9
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    Ebbravo Katanino,sei bravo anche a scrivere oltre che a guidare.
    Bel viaggio e grazie di aver reso partecipi anche noi

  10. #10
    FazerItaliano Andante
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    Non ho potuto aspettare il dopo cena.
    Bello bello bello
    P.s. vedo che con il mangiare avete avuto spesso fortuna. E' una delle cose che viaggiando mi piace da morire, entrare titubanti e uscire raggianti
    Ex fazerista pieghista saponista, da un bel po' solo Mototurista!
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