Aggiungerei che finché si usa il lithio le auto elettriche non sono appetibili.
Spero vi sia qualche scoperta che possa migliorare l’odierna situazione di stasi nella loro tecnologia
Inviato dall’IPHONE
Aggiungerei che finché si usa il lithio le auto elettriche non sono appetibili.
Spero vi sia qualche scoperta che possa migliorare l’odierna situazione di stasi nella loro tecnologia
Inviato dall’IPHONE
Penso che tu abbia colto il punto: la gente non sa e fa supposizioni.
Mi pare tanto come ai tempi del primo iPhone: fiumi di parole inutili di gente che usava un 3310...
Poi hanno preso in mano un iPhone e di colpo si sono svegliati e non sapevano neanche più cos'era un 3310
Per almeno l'80% della gente una macchina elettrica odierna va già bene così com'è, i vantaggi sono ben superiori agli (spesso) teorici possibili svantaggi .
Bisogna cambiare punto di vista.
Io penso che la mia vecchia lexus sarà l'ultima mia auto a benzina.
FZS 600 '02, 100.000 km - molto pesta Ma con speranze di recupero
FZS 600 '00, 253.000 km - la vecia: scarabattola ma non molla
WR250R '13 - la piccola
Esatto per la stragrande maggioranza delle persone l'auto elettrica basta e avanza, ricaricata a casa ogni sera (a mia moglie con la sua percorrenza basterebbe una a settimana...).
Per quella volta all'anno che decidi di andare in ferie o fare il viaggio lungo, la prendi a noleggio...
Ormai "inglesizzato"
Ecco, così è giusto, ma non mi si venga a dire che sarà la sostituta totale dell’auto tradizionale endotermica, che devi comunque noleggiare o possedere per fare ciò che risulterebbe impossibile con le auto “pulite”.
Ma secondo te è accettabile una cosa del genere ??? E quando ti capita lo spostamento improvviso e non puoi noleggiare ??? Ma dai !!!
Ripeto, al di là del discorso ecologico che con i metodi attuali di produzione della corrente e i problemi di smaltimento delle batterie è tutto da dimostrare, le auto elettriche odierne vanno bene per le famiglie che hanno più di una macchina e posso decidere al bisogno quale usare, o al limite per coloro che hanno esigenze di mobilità molto limitate o molto particolari.
L'utilizzo generalizzato delle auto elettriche oggi è una bufala colossale.
Lamps
Aspetto che il panico cresca, quando la paura si trasforma in visioni celestiali... allora inizio a staccare (K. Schwantz)
La vera moto deve fare come le tro!e deve bere, fumare e muovere il kulo (M. Lucchinelli)
Concordo pienamente
Ma pensare al metano?
Ho valutato l'acquisto di una e-up e poi di una e-golf, ma alla fine in 8 anni cambiate tre auto a metano
Nella mia mente bacata penso di inquinare meno di voi elettricisti
E comunque risparmio
Inviato dal mio Pixel 4a utilizzando Tapatalk
Si al metano. Sarebbe stata la soluzione definitiva.
Purtroppo chi produce ancora auto verdi? Mi sembra PSA e WW.
La richiesta è crollata.
Si sta chiudendo un epoca e ancora non conosciamo le cause.
La rete di rifornimento non è mai stata completata. In 40 anni non è stato fatto ciò che nell'elettrico si è fatto in 5 anni.
Per le fonti elettriche ricordo:
40% da energia rinnovabile
50% da gas naturale
Il resto da centrali a carbone in dismissione entro il 2025.
E ancora sulle ricariche.
Le Tesla percorrono fino a km 800 senza rifornirsi. In caso, con le loro ricariche superfast impiegano 20 minuti per avere 80%
Si ho capito che costano un botto.
Tesla sta aprendo la via anche ai comuni mortali. Arriveremo
Oppure ripartiremo dal metano.
Inviato dal mio Redmi Note 9 Pro utilizzando Tapatalk
E quando spariranno i benzinai dove farai rifornimento? È una provocazione ovviamente ma neanche troppo. Stai già immaginando un futuro dove le tecnologie andranno a convivere, che realisticamente è quanto accadrà per una serie di motivi.
Rispondo a te ma non ce l'ho con te, mi rivolgo un po' a tutti: non è saggio dare del cavernicolo a destra e a manca senza sapere il background di conoscenze di chi scrive. Non esistono piedistalli e nessuno si può arrogare il diritto di starci sopra.
Niente di personale
Sei solo chiacchere e traction control ( By Luchetto)
si dice che di cu*o non ce n'è mai abbastanza.... (By Vir28 ) l'uomo non vive di sole TETTE........... ( by Thundercat) sotto la terza solo amici... (by Salva)
Ecco da dove arriverà l'energia per l'auto elettrica (produzione componenti e alimentazione).
Buona lettura.
Fonte: https://www.qualenergia.it/articoli/in-cina-era-carbone-e-carbone-sara-carbone/
In Cina era carbone, è carbone e sarà carbone
Redazione QualEnergia.it
A Pechino la capacità elettrica netta a carbone è cresciuta di ben 42 GW, mentre nel resto del mondo si chiudono più centrali rispetto a quelle nuove. Ma il problema della crescita della generazione elettrica da fossili resta globale.
Per la Cina è proprio difficile abbandonare il suo modello di sviluppo economico agganciato al carbone.Lo rivelano gli ultimi dati diffusi dalla rete di ricercatori indipendenti Global Energy Monitor: nel documento Out of Step gli autori Christine Shearer, Aiqun Yu e Ted Nace, evidenziano che in 18 mesi, da gennaio 2018 a giugno 2019, in Cina il parco di generazione elettrica a carbone è aumentato di 42,9 GW.Al contrario, nel resto del mondo questa fonte fossile ha perso in totale circa 8 GW di capacità netta installata, perché in molti paesi si stanno costruendo meno impianti e si stanno chiudendo quelli esistenti (alcuni governi hanno deciso di chiuderli nei prossimi anni, ad esempio Italia e Germania). In altre parole, le dismissioni delle vecchie unità a carbone hanno superato le aggiunte di potenza.Il grafico sotto, tratto dal rapporto di Global Energy Monitor, riassume questo quadro.Il problema, si legge nello studio, è che tra 2014 e 2016 Pechino ha delegato alle autorità provinciali la possibilità di autorizzare nuove centrali a carbone; c’è stato un boom di progetti perché le singole province erano incentivate ad approvare e costruire queste centrali per raggiungere i loro traguardi economici.Così oggi in Cina tra impianti in fase avanzata di costruzione e progetti temporaneamente sospesi, anche se destinati con ogni probabilità a essere riaperti, ci sono quasi 148 GW di carbone in cantiere, quasi lo stesso livello di capacità funzionante in tutta Europa con questo combustibile fossile (150 GW).E se Pechino volesse rispettare le indicazioni dei climatologi delle Nazioni Unite (IPCC, Intergovernmental Panel on Climate Change), puntando a limitare l’aumento medio delle temperature terrestri sotto 2 gradi entro la fine del secolo, dovrebbe ritirare la maggior parte delle sue centrali a carbone, anziché realizzarne di nuove. In pratica, secondo il Global Energy Monitor, la Cina dovrebbe scendere dal “tetto” attuale di 1.100 GW a 600 GW o anche di meno entro il 2030.Peccato che i gruppi industriali premano per arrivare a 1.200-1.400 GW di carbone con il nuovo piano infrastrutturale al 2035 che sarà pubblicato il prossimo anno…Insomma le contraddizioni abbondano, considerando che la Cina è anche il principale investitore mondiale in energie rinnovabili. Per il momento, Pechino non ha ancora scelto una direzione univoca: economia “verde” oppure continuamente incentrata sulle fonti energetiche tradizionali?Un quadro globaleContraddizioni analoghe si ritrovano nel rapporto The Production Gap pubblicato da vari istituti di ricerca, in collaborazione con il programma ambientale delle Nazioni Unite, Unep.Dalle analisi emerge che i governi mondiali, nel complesso, hanno pianificato di produrre una quantità di risorse fossili tra carbone, gas e petrolio, totalmente incompatibile con i traguardi climatici indicati negli scenari dell’IPCC.I paesi, infatti, da qui al 2030 andrebbero a produrre il 50% di fonti fossili in più rispetto al livello di produzione “accettabile”, quello cioè in linea con l’obiettivo di limitare a 2 gradi il surriscaldamento globale. E addirittura il 120% in più se si prende come riferimento l’obiettivo di limitare il global warming a +1,5 gradi.In termini di emissioni, come mostra il grafico sotto tratto dal documento, nel 2030 carbone, gas e petrolio sarebbero responsabili di circa 39 miliardi di tonnellate/anno di CO2, il 53% in più in confronto a quello che sarebbe consentito dallo scenario dei 2 gradi.Quindi ci sarebbero circa 13 miliardi di tonnellate di CO2 in eccesso, che salirebbero a 21 (+120%) facendo un paragone con il livello di produzione compatibile con un surriscaldamento di +1,5 gradi.E non dimentichiamo che in Asia sarebbe pronta a esplodere una “bomba” di emissioni dovuta al crescente utilizzo di carburanti fossili nei prossimi anni, come ha appena rimarcato l’Agenzia internazionale dell’energia in uno studio collegato all’ultimo World Energy Outlook.I seguenti documenti sono riservati agli abbonati a QualEnergia.it PRO: