Sono io!
Originariamente Scritto da
Angelippo
La cosa trova spiegazione nell'impegno profuso per portarsi fuori con il corpo e perchè no, anche nella ricerca del contatto con l'asfalto della saponetta che piaccia o no gasa un po' tutti.
Così facendo però si pone poca attenzione al resto del corpo e i muscoli stanno naturalmente troppo tesi per poter garantire determinati movimenti.
Ricordiamoci anche che stiamo guidando moto dal manubrio alto al quale inevitabilmente ci si appende negli spostamenti.
Ed ecco che arriva il consumo eccessivo della gomma anteriore.
La rigidità è la prima nemica della guida in moto. La colonna vertebrale è flessibile, non deve essere inchiodata come un manico di scopa, i movimenti devono essere fluidi e le braccia sempre rilassate, le mani non devo strizzare le manopole, ma appoggiarcisi delicatamente, giusto quanto serve per azionare i comandi, stare troppo srretrati in sella fa perdere il contatto con il mezzo, non fa sentire l'inserimento in sella.
La curva la fa il telaio e il profilo delle gomme, noi non dobbiamo fare altro che assecondarli.
Essere rigidi o appesi forza l'inserimento e sottopone la gomma anteriore ad uno sforzo eccessivo.
Su strada, restare seduti in sella, aiuta a sentire l'inserimento nel corpo moto, evitando la sensazione di essere un corpo distinto dal mezzo, a mantenere morbidi e flessibili busto e braccia e ad evitare di appendersi al manubrio lavorando maggiormente di addominali.
A quel punto è una scelta avanzare o arretrare la propria posizione in sella, spostando il baricentro e variando l'effetto che ha sulla percorrenza della curva.