Anche quest'anno non poteva mancare qualcuna delle mie classiche girate in solitaria, così ieri me ne sono andato su e giù per le Dolomiti in compagnia solo della mia SuperSport.
Partenza ore 07.15 da Mantova, veloce trasferimento autostradale fino a Verona Nord per imboccare subito la sempre divertente Val d'Adige, a quell'ora praticamente deserta. Appena dopo Rovereto ecco la salita verso Folgaria, prima occasione di giornata per sgranchire i pistoni e scaldare le gomme... sempre un piacere questa strada ! Valico il Passo Sommo poi scendo lungo la Fricca fino al lago di Caldonazzo, dove prendo il fondovalle della Val Sugana in direzione Padova fino a Borgo Val Sugana dove inizia la stretta e tortuosa salita del Passo Manghen che mi collegherà con la Val di Fiemme.
Erano anni che non facevo il Manghen, non è certo una strada da pieghe ma lo scenario è davvero splendido... così come lo strudel del rifugio del passo.
Dopo la breve sosta riparto in direzione Molina di Fiemme e Cavalese con una lunga e per buona parte stretta discesa, che solo alla fine diventa più aperta e veloce.
Da Cavalese risalgo a Predazzo dove devio per Bellamonte e risalgo tutta la strada fino a Passo Rolle, godendo di splendidi scenari e di altrettanto fantastiche curve che la SS sembra gradire particolarmente. Una volta in cima al Rolle il panorama è da 10 e lode.
Ritorno sui miei passi fino al bivio che mi porta a risalire il Passo Valles per arrivare poi al Passo San Pellegrino, anche questo non lo facevo da qualche anno e non ricordavo quanto fosse ripida la salita e bello il panorama dalla cima.
È quasi mezzogiorno e inizio ad avere fame ma decido di proseguire ancora un po' per avere meno strada da fare al pomeriggio. Scendo quindi a Moena, risalgo la Val di Fassa fino a Vigo dove imbocco la salita del Passo di Costalunga con i suoi scorci mozzafiato sul Catinaccio e le sue serie di curve da sorriso a 64 denti.
In cima al passo mi concedo un'oretta di sosta panino bibita e caffè seduto all'aperto sotto un ombrellone con moto in vista (fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio), a queste quote si sta divinamente. Verso le 14.00 riparto passando per il sempre pittoresco Lago di Carezza per poi scendere per Nova Levante e Ponte Nova, ma anziché proseguire la discesa che porterebbe a Bolzano giro e imbocco la strada del Passo di Lavazzè, prima parte veloce con lunghi rettilinei in salita e parte finale più tortuosa e guidata.
Lo scenario in cima con il caratteristico laghetto è sempre piacevole, anche se in parte rovinato da un grosso cantiere per la realizzazione (mi pare) di un ampio parcheggio... peccato, spero solo che a fine lavori non stia male.
Prima di scendere faccio una deviazione di 3/4 km fino a Passo Oclini dove la strada finisce, bei panorami sul gruppo del Catinaccio che si staglia in lontananza.
La discesa verso Cavalese è ripida e veloce, una volta a fondovalle mi sposto alla vicina Molina di Fiemme e imbocco la strada della Valfloriana che mi condurrà a Trento... che dire... chi non conosce questi 45 km vada subito a scoprirli, gli altri possono ben immaginare quanto abbia goduto su questo incredibile misto guidato, la SuperSport con la sua ciclistica agile e precisa e il suo motore sempre pieno e vivace mi ha fatto divertire da matti, su questo tipo di strada questa Ducati rende davvero tanto.
Una volta a Trento ritrovo il caldo infernale di questi giorni, imbocco la A22 fino a Rovereto Sud giusto per evitare di attraversare le due città poi imbocco la Val d'Adige lato strada provinciale, che a differenza del lato strada statale al pomeriggio è quasi tutta in ombra. Solite curve fatte tante volte, passando per Avio, Affi e Pastrengo rientro verso Mantova... non senza essere costretto a mettere la tuta antipioggia a 15 km da casa perché ci arrivo sotto il diluvio.
Gran giornata davvero, le Dolomiti sono sempre un parco giochi per motociclisti di altissimo livello. Bello bello bello, ci vorrebbero più spesso uscite così !
Lamps