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Discussione: [FZ1] Prime impressioni semiserie (molto, molto lungo)

  1. #1
    FazerItaliano Novello
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    [FZ1] Prime impressioni semiserie (molto, molto lungo)

    Ieri ho ritirato la mia FZ1.
    Sono arrivato in concessionaria vestito come l'uomo di latta del mago di Oz, con la tuta di pelle (nuova e rigida come la ghisa), sottotuta termico (che non migliorava molto i miei movimenti...) e stivali da moto (anch'essi nuovi e non molto più morbidi della tuta). La sensazione era quella di una camicia di forza e una vocina nella mia testa continuava a dirmi: "Lascia stare... Non sei capace. Torna alla vecchia, cara, affidabile Warrior. Non sei il tipo da 150 cavalli. Se ti piacciono i pioppi, studia botanica!".
    Dico questo per farvi capire la mia situazione psicologica non esattamente rilassata.
    Svolto il rito del ritiro dei documenti e salutati il concessionario e i familiari intervenuti all'evento, mi avvicino alla moto. E' piccola. Corta. Alta.
    La sella sembra sia stata montata più per pietà che per appoggiare comodamente le natiche. Il manubrio è abbastanza largo, quasi come le mie vecchie care dragbar, ma è sottilissimo! Avranno un diametro di 1-1,5 cm... Ne mancano almeno un altro paio! Forse una campagna di contenimento dei costi.
    Faccio un giro del piccolo nuovo acquisto e osservo il posteriore.
    Una ruotina sottiiiiile... Non arriverà neppure a 200. Va bene. Capisco il risparmio, ma qui si comicia ad esagerare!
    Cerco la trasmissione finale. Non c'è un cardano... Non c'è una cinghia... C'è una catena! Il sistema più inaffidabile e bisognoso di manutenzione del panorama motociclistico. Scoprirò in seguito che è necessario ingrassarla ogni volta che lavi la moto o se viaggi mentre piove. Per la cronaca: un barattolo di grasso non entrerà mai nel cosiddetto vano portaoggetti. Tutto calcolato? Boh!
    Nella filosofia del risparmio, lo scarico è come Calimero: piccolo, nero e, sostanzialmente, brutto.
    Faccio un altro giro di quello che la mia vocina mi dice potrebbe essere stato un acquisto non molto azzeccato. Tutta plastica. Sì, d'accordo, il ferro pesa, ma ho il dubbio che anche il motore si di plastica.
    Osservando bene, ma proprio bene, noto che non un unico, singolo, insignificante pezzo è stato cromato. Neppure gli scarichi sono cromati e, orrore, sono già colorati dal calore. Mi stanno rifilando un usato! Una simile vista mi avrebbe fatto arricciare i capelli solo qualche mese fa. Non ci sono gli scudi termici sugli scarichi. Altro segno che il potente impero motociclistico nipponico è definitivamente tramontato.
    Casco, guanti e monto in sella.
    Ecco, più che montare, ho scalato la sella, visto che la tuta mi impediva un po' i movimenti.
    Giro la chiave e dopo lo show del cruscottino e il familiare sibilo della pompa che porta in pressione il carburante, premo il (minuscolo) pulsante di avviamento.
    Niente.
    Guardo bene. Il contagiri segna 1500... Deduco che il motore stia girando. La mia Warrior a 1500 giri era già quasi in coppia. D'altra parte mi avevano avvertito. Si tratta di un motore "deboluccio", non ha tutti i 135 Nm del buon vecchio 1700cc e sopratutto non li ha a 3500 giri. La vocina mi deride malefica.
    Un colpetto di acceleratore. Un ghignetto si disegna all'interno del casco. Finalmente si ragiona. Scarico brutto, ma con una voce decente.
    Ritraggo il cavalletto. Operazione che mi assorbe completamente per un paio di minuti. L'ingegnere giapponese responsabile del cavalletto, evidentemente, odia l'ingegnere giapponese responsabile della leva del cambio e per fagli un dispetto ha sistemato il cavalletto in modo tale che per sollevarlo o abbassarlo si ingranano almeno tre marce. Grazie a Dio l'ingegnere giapponese dei sistemi di sicurezza vuole bene ad entrambi i suoi colleghi.
    Metto i piedi sulle pedane solo per scoprire che sono sistemate inspiegabilmente più o meno in corrispondenza della sella e non, come dovrebbe essere, davanti al motore. Prevedo già crampi. Si tratta di una posizione sommamente innaturale. Purtroppo non credo faranno mai comandi avanzati per la FZ1.
    Tiro la frizione, ingrano la prima e, sperando di non entrare in concessionaria dalla vetrina, rilascio la leva. Si muove! Nonostante tutto, si muove!
    Apro l'acceleratore di qualche millimetro pronto ad un'esplosione di potenza. Visioni di ruote per aria e pezzi di plastica sull'asfalto mi passano davanti alla visiera del casco.
    La moto continua a muoversi solo minimamente, quasi impercettibilmente più veloce. Eh, la vecchia Warrior, che ti lasciava venti metri di riga nera sull'asfalto... Quella sì era una moto!
    Provo a mettere la seconda... Non trovando la minuscola (filosofia del risparmio) leva del cambio, rinuncio e d'abbrivio arrivo alla fine della stradina della concessionaria.
    Traffico pesantissimo. Altre visioni di plastica graffiata dall'asfalto e agenti assicurativi vestiti come Dracula passano in cinemascope davanti al casco.
    Attendo pazientemente uno spazio chilometrico tra le vetture e al momento giusto lascio la frizione. Nuovamente la moto si muove.
    In velocità il rumore del motore sembra quello di una turbina a gas e l'accelerazione manca in modo quasi desolante. Non si sentono i colpi dei pistoni e non si sente la spinta poderosa e incontenibile a cui ero abituato.
    Arrivo a 5000 giri bestemmiando pesantemente contro il già nominato ingegnere della leva del cambio. Un numero sul cruscotto indica 124. Sarà la temperatura dell'olio...
    Prima curva.
    Mi appresto a fare la solita pressione sul manubrio interno e mi rendo conto che la curva è già dietro di me! Bellissimo! Una sensazione strabiliante! Non ho neppure grattato le pedane! Ma allora le moto possono davvero fare le cose che si vedono in tivù. Ci sto prendendo gusto. Peccato che il traffico e la strada non siano adatti a qualche prova più appofondita. Meglio aspettare il primo giretto in montagna.
    Mi fermo per fare il pieno. Devo fare 60 Km per arrivare a casa.
    Mentre mi dirigo alla cassa camminando come un soldato di guerre stellari, mi giro a guardare la mia moto ferma alla pompa e un ghigno di soddisfazione si ripropone. La vocina, finalmente, tace.
    Il resto è un'altra storia.

  2. #2
    FazerItaliano Andante
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    Tessera FazerItalia n. 1047


  3. #3
    Phajas
    Guest
    Mad, articolo molto divertente, non c'è che dire!
    Potresti specificare quanto sei alto?
    Alla fine, nonostante la posizione "innaturale", la moto si è rivelata comoda?

  4. #4
    FazerItaliano Andante
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    Complimenti per la moto ed il report


    .....fatti presto una bella uscita in gruppo(dopo il rodaggio ) e scoprirai che sia la moto che tu potrete fare cose che ad ora non immagini nemmeno
    PARTITO!! https://www.fazeritalia.it/fazerforum...ic.php?t=30890

    Il capitalismo è un'ingiusta ripartizione della ricchezza. Il comunismo è una giusta distribuzione della miseria.
    Winston Churchill

  5. #5
    FazerItaliano Novello
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    Citazione Originariamente Scritto da Phajas
    Mad, articolo molto divertente, non c'è che dire!
    Potresti specificare quanto sei alto?
    Alla fine, nonostante la posizione "innaturale", la moto si è rivelata comoda?
    Sono 1,85.
    A parte gli scherzi, la posizione non mi ha dato nessun problema.

  6. #6
    Phajas
    Guest
    Ottimo, grazie. Te l'ho chiesto perchè io sono alto 1,88 e la cosa mi preoccupava assai.

  7. #7
    FazerItaliano Novello
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    Citazione Originariamente Scritto da Phajas
    Ottimo, grazie. Te l'ho chiesto perchè io sono alto 1,88 e la cosa mi preoccupava assai.
    L'unico piccolo neo nella posizione è che frenando si scivola verso il serbatoio, ma credo sia colpa della mia inesperienza e della famigerata tuta.

  8. #8
    FazerItaliano Novello
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    Bello, complimenti.

    Appena puoi ed hai fatto qualche km posta ancora magari un filo più critico e serio (senza polemica, questo era bellissimo come post)!

  9. #9
    FazerItaliano Novello
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    Report originale e soprattutto simpatico!
    Complimenti

  10. #10
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    Bello bello bello!
    Molto divertente

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