Il report è andato perso nel vecchio forum, ci tengo a riproporlo semmai qualcuno avesse bisogno.
Ciao

"Agosto 2003"

Il viaggio si è svolto a bordo della mitica fazerona, gomme Dunlop D 208 con 3300 km sulle spalle ed equipaggiata con coppia di borse rigide Givi E 41 Keyless, vecchio baule Givi E 45 e borsa serbatoio Givi modello top. Il supporto monorack è di tipo vecchio ovvero quello con la piastra con gli snodi.

A bordo la fedele zavorrina Rita, Kg 45 e motociclista ormai testata...
Compagni di viaggio Andrea e Silvana di Torino su Transalp 2001 con stesso equipaggiamento di valigie.
L'idea principale è quella di visitare la Turchia, pur facendosi qualche giorno in Grecia all'andata e al ritorno per riposarsi e fare un pò di mare ( soprattutto i torinesi… ), comunque l'itinerario è libero e "a la carte" per un tempo di circa 20 gg per me e compagna.
Partenza 26 Luglio con traghetto Superfast Ferries da Ancona con destinazione Patrasso ( Grecia ).
Il traghetto anche se piuttosto costoso ( 209 euro solo andata moto più due persone, passaggio ponte) si rivela piuttosto confortevole e veloce ( 21 ore) e ci deposita la mattina successiva al porto di Patrasso che lasciamo immediatamente alla volta del Pireo ( Atene ), dove ci imbarcheremo per una delle isole Greche che si trovano a poche miglia dalla costa turca. I circa 250 km di superstrada scorrono via veloci anche se con un discreto caldo ( secco fortunatamente..) e giunti al porto del Pireo attraversando il centro di una Atene molto migliorata dalla mia ultima visita ( Olimpiadi alle porte.....), prendiamo il primo traghetto per un isola a caso di quelle che ci faranno da ponte per la Turchia...
Dalla "ruota" esce l'isola di Kos dove arriviamo subito dopo cena per merito di un aliscafo ultraveloce ( ma costoso.. ) che sembra un aereo supersonico.
A Kos abbiamo trascorso 4 notti, il paese principale ( kos città) è molto vivace e frequentato da giovanissimi ( una alternativa alle cicladi) , le spiagge più belle si trovano piuttosto lontane ( circa 40 km) ma ne vale la pena…sono deserte ed incontaminate!
Rilassati ed abbronzati decidiamo di partire per la Turchia, ma una brutta sorpresa ci attende: dati i cattivi rapporti tra Grecia e Turchia (dovuti a motivi storici..) le due nazioni si fanno i dispetti…quindi salire sull’unica barca ( barca..avete capito bene..capienza max un’auto e due moto oppure due auto) che unisce i soli 3 km che separano Kos dalla Turchia ci costa 100 euro in tutto ( tutti pretesi dal fantomatico ed antipatico armatore Greco che vuole i soldi in contanti (ed in mano) e che poi dovrà versare in buona parte per le salatissime tariffe portuali turche….applicate solo nei confronti di barche greche….).
Il contatto con la Turchia nel tardo pomeriggio non ci entusiasma poiché sbarchiamo a Bodrum, cittadina graziosa ma iperturistica ed assediata dai tour operator, la lasciamo subito per dirigersi ad Akyaka, un po più a sud ( 150 km) posto di mare sperduto e fantastico dove la montagna convive con il mare anche nei paesaggi….bellissimo……la Turchia costiera è una sorpresa soprattutto per il verde e le baie con calette stupende anche se inaccessibili da terra…purtroppo i tour operator si sono accaparrati le spiagge più comode, nelle altre, le più belle, purtroppo regna l’incuria, spazzatura lasciata lì…forse dai turchi , forse no….
Dopo tre notti ad Akyaka ( località incantevole comunque) con piacevolissime escursioni giornaliere di più di 100 km nei dintorni, ci rendiamo conto nostro malgrado che il mare in Turchia non si può fare…mi spiego: le calette sono bellissime e l’acqua verde smeraldo e pulita, ma una volta scesi con fatica sulla riva ecco che spunta la spazzatura, oppure è impossibile stendere gli asciugamani perché le pietre sono aguzze..
nelle spiagge di sabbia famose al contrario c’è pieno di gente e sembra di essere a Rimini…forse sono abituato male, vivendo in una città di mare ed avendo casa all’Elba, oltre che ad aver visitato la Croazia per due anni di seguito! )
Quindi basta mare! La Turchia vera ci attende! Di buona mattina ci dirigiamo nei pressi di Efeso ( 170 km) dove visitiamo la città romana meglio conservata del mediterraneo…notevole, anche se la ressa di turisti da tutto il mondo rovina un pò l’atmosfera.
Il giorno seguente, caricati tutti i bagagli, di buon ora ci spostiamo verso est nell’interno visitiamo le famose vasche bianche di calcare e travertino di Pammukkale ( niente di che..) e le rovine della antica Hierapolis ( molto meglio..)
Ma la nostra destinazione primaria è la Cappadocia….luogo mitico e lontano ( 650 km di strade statali schifose ) dove troveremo paesaggi lunari ( visti a Superquark)…..almeno sulla carta.
Facciamo una sosta nella zona dei laghi per dormire…e già si comincia a respirare il cambiamento…dai turchi abituati al turismo della costa (e quindi “poco turchi”) e posti dove la religione ha il sopravvento sul turismo ed alle dieci di sera è difficile cenare e le nostre donne vengono guardate con sconcerto per via del loro abbigliamento sportivo e un pò più “scoperto” del normale….
Il giorno seguente ( Konya –Sulthanani- Nevesheir 350 km) in una tirata arriviamo nel cuore della Cappadocia attraverso una strada dritta stretta ma veloce che attraversa un vero e proprio deserto di dune giallastre….non di sabbia ma di grano!
Ci fermiamo a Goreme, paese quasi interamente scavato in alti coni di tufo…anche la nostra stanza nella pensione è scavata nella roccia, è un vera e propria grotta stile Flinstones! Ma non è un eccezione…quasi tutti gli alloggi sono fatti così…fantastico!
La Cappadocia è una distesa infinita di formazioni rocciose di un giallo-grigio che la luce del tramonto accende di rosa, dalla forma stravagante, modellata nel corso dei millenni dalla fantasia degli agenti atmosferici. Alcune delle pareti tufacee sono state scavate, in tempi preistorici, per ricavarne abitazioni fresche e difficilmente attaccabili, costituendo villaggi trogloditi che oggi emanano un fascino inquietante e misterioso. Addirittura esistono vere e proprie città sotterranee ( circa una trentina) scavate fino a sette livelli sottoterra, e poste sotto le città esterne vere e proprie e ciò per sfuggire all’attacco dei nemici…
La regione è così bella e particolare che viene voglia di trascorrerci qualche mese, staccando la spina da tutto, ma il viaggio deve proseguire e dopo tre notti e tre giorni intensissimi di escursioni decidiamo di partire alla volta della mitica Instambul.
Goreme –Ankara- Istambul Km 750. La mitica città ci accoglie nel tardo pomeriggio con un immensa periferia ed un traffico allucinante, un pò ad intuito prendiamo uno dei due ponti che attraversano il Bosforo e dopo un oretta di code nel traffico riusciamo ad arrivare nel quartiere turistico di Sulthanamet dove troviamo una pensione carina ( 30 euro la doppia con aria condizionata e colazione) …il secondo pensiero è per la moto…
Se nel resto della Turchia non ho mai temuto che qualcuno me la potesse portar via,data la totale assenza di qualsiasi tipo di moto più recente di 15-20 anni ( il modello più usato è la Jawa 350 due tempi dei primi anni ottanta!!) e quindi la non commerciabilità della fazer ( non credo nemmeno sia commercializzata) ..ad Instambul è diverso perché le moto ci sono ad anche moderne..( si vede che nella città circola più denaro che nel resto della turchia..).
Trovo quindi un parcheggio custodito a due passi dalla pensione dove con la “folle cifra” di 10 euro in totale la moto starà ferma ed al sicuro per tre notti e tre giorni ….i mezzi pubblici sono troppo più comodi, e poi con quel traffico…
Instambul è bellissima e ci sarebbero troppe cose da dire…..
Ripartiamo dopo tre giorni alla volta della Grecia ( Instambul –Alexandropoli –Asprovalta km 550) e tutto laggiù ci sembra più normale rispetto alla Turchia….in peggio…i prezzi sono quelli dell’Italia, l’euro invece dei milioni di lire turche ( l’equivalente di pochi centesimi di euro) , i Greci sono molto meno simpatici ed ospitali dei turchi ( vera rivelazione dal punto di vista umano..sono disponibili, ospitali e assai corretti) la vacanz asta per volgere la termine ci fermiamo tre giorni per riposare e per recuperare un po di abbronzatura sulla penisola Calcidica ( sotto Salonicco) , molto bella ma affollata.
Con il rimpianto di aver lasciato forse troppo presto la stupenda Turchia ci avviamo verso il traghetto che ci riporterà ad Ancona ( Salonicco- Larissa –Johanina –Igoumenitsa Km 400) , fermandoci a vedere le famose Meteore , la strada diventa tutta curve per circa 200 km e si sale su in montagna per arrivare a Igoumenitsa dove ci attende il traghetto del ritorno…
Da Ancona a Livorno ( Ancona –Fabriano – Arezzo –Firenze –Livorno Km 350) poca autostrada e molto caldo , quello vero umido che ti fa sudare…non quello secco turco o greco che non si sente!
Le gomme finiscono di squagliarsi ed a Arezzo salta fuori il bianco delle tele ( poco) ormai siamo quasi a casa….non avevo calcolato di fare così tanti chilometri! 9500 km non sono pochi con delle D 208 , soprattutto se 5300 fatti in due e con bagagli e con più di trenta gradi…
Siamo a casa, dopo 21 giorni esatti di viaggio....e il ricordo di questa vacanza, soprattutto delle magiche atmosfere turche, della gente, dei bambini, dei paesaggi..rimarrà per sempre impresso con piacere nella nostra mente...
Vacanza STUPENDA la Turchia la consiglio a tutti!


Note di servizio:
In totale abbiamo percorso 5390 km consumando 296,15 litri di benzina, per un consumo medio di 18,2 km/lt (non male considerato il carico, le salite, le sparate a 170..).
La moto ha avuto problemi ZERO , questo per chi avesse ancora dubbi sulla affidabilità della fazer!

Ciao