Che bello lo Yamaha Fest. Anzi no…che BELLISSIMO!!
Specialmente quando c’hai un cartellino appeso al collo con su scritto “VIP PASS”!!
Santo Lemma da Bernalda.
Arrivati all’autodromo di Misano, di gran carriera abbiamo tirato giù le moto dal furgone e, preso l’indispensabile ci siamo diretti all’entrata. Cosimo si è occupato del ritiro dei PASS. Io e Giamma fermi li, con grande timore reverenziale nei confronti di questa mega festa, attendevamo speranzosi.
L’idea era quella di spremere all’osso qualunque mezzo a due ruote con su i tre diapason, messoci a disposizione da mamma Yamaha. E così è stato….
Entrati ci siamo trovati davanti un mondo che sempre abbiamo sognato.
Moto dappertutto. Motociclisti dappertutto. Dappertutto tutto ciò che ha a che fare con le due ruote.
Minacciosi, dalla pista, si innalzavano i rombi dei bolidi che sfrecciavano a svariati chilometri orari. E noi li, proiettati in una dimensione alla quale non eravamo abituati.
Dopo un veloce e superficiale giro tra i vari stand, e dopo aver fatto razzia di qualunque gadget ci venisse proposto, eravamo più che decisi sul da farsi: volevamo entrare in pista.
Cosimo, anzi, papà Cosimo ci ha accontentati.
Ci ha portato all’ingresso dei box. Li, proprio li dove la domenica vediamo in TV i nostri eroi dare indicazioni su quanti click alle sospensioni servono per poter copiare meglio le curve. Eravamo circondati da gente in tuta, casco e casacche con su scritto “TESTER”. Quella scritta ci ha fatto diventare piccoli piccoli. Noi, che la domenica sera ci vantiamo di aver “preso” tutta la gomma. Noi che ci raccontiamo di aver fatto una uscita adrenalinica….proprio noi eravamo di fronte a gente che sulla moto ci sta per lavoro. Gente che guadagna bei soldini con una attività che a noi gli euro ce li succhia curva dopo curva….
Cosimo, dopo una breve chiacchierata con chi di dovere, ci fa:”…avete 10 minuti per cambiarvi e inforcare le moto”. Ce ne abbiamo messi 3 di minuti. Nemmeno il tempo di dire “m’ha chiamet!” che io e il Giamma eravamo già in sella a due R6 fiammanti che ci imploravano di portare la lancetta del contagiri al limitatore. Ero teso e nervoso (leggi: mi stavo cagan-do sotto!). Quando la bandiera ha sventolato lo start di inizio turno, l’unico e ultimo rumore che ho sentito fino alla bandiera a scacchi, è stato il “clack” dell’inserimento della prima marcia. Poi è stata solo adrenalina.
Uscito dai box, davanti avevo una distesa di asfalto, contornata da minacciose vie di fughe.
Ho affrontato le prime curve con grande rispetto. Senza strafare e senza avere un approccio saccente. Ho cercato di prendere la gomma tutta, ma piano piano. Curva dopo curva. Maledetti semimanubri! Mi sentivo a disagio dopo tanti tornanti con la mia fazer. Era una posizione innaturale. Non demordo…apro, stacco, piego…aprooooo! La mia R6 gialla galleggia. L’anteriore non ne vuol sapere di star giù ad uscita curva. E io? Io rido, rido e rido….quasi piango dalle risate!
Risata isterica o di felicità non so…ma certamente risata. Quel pertugio che si trova tra gambe e schiena diventa sempre più piccolo. Curva dopo curva. Finchè….SGRAAAAAATT!!!! La saponetta! La saponetta ca zzo!! La mia saponetta sinistra fa finalmente amicizia con l’asfalto gommato della pista di Misano. L’emozione era alle stelle. Ridevo quasi quanto ho riso dopo la barzelletta di Mimmo Spanò sul lupo e la pecora senza casco. Io, commerciante di chitarre. Io, mototurista. Io, endurista-motardista-crossista della domenica. Proprio io, li tra le curve di un circuito dove Valentino Rossi sfrecca a oltre 300 km-h, che consumo la mie saponette a buon mercato. Potevo morire in quell’istante. Poteva aprirsi una voragine e ingoiare me e tutti i cessi come me in pista in quell’istante. Non e ne fregava nulla. Avevo raggiunto l’estasi suprema ed ero pronto a qualunque evenienza. L’unico cruccio sarebbe stato per il fatto di non potermi pavoneggiare coi miei amici….poca roba, comunque.
Bandiera a scacchi. La fine del turno. All’istante tutti i muscoli del mio corpo hanno tirato un sospiro di sollievo. Anche il mio culetto ha ringraziato…
CONTINUA……