Per la prima volta in Italia sono stati indagati i pneumatici di motocicli e ciclomotori : l’indagine condotta dalla Polizia locale di Milano ha evidenziato una situazione tanto allarmante quanto inattesa: i pneumatici circolanti senza omologazione arrivano al 20% del totale dei mezzi controllati.
L’omologazione non era mai stata argomento di indagine nelle numerose ricerche promosse negli anni passati da Assogomma e Federpneus – le due Associazioni che rispettivamente rappresentano i Produttori e i Rivenditori di pneumatici - in collaborazione con ACi e con le Forze dell’Ordine ed in particolare con la Polizia Stradale e le Polizie Locali di varie città dello stivale.
I dati, che hanno destato assoluta meraviglia e preoccupazione, potrebbero essere ancor più eclatanti se il fenomeno fosse riscontrato anche sulle autovetture.
L’omologazione consiste nella apposizione su uno dei due fianchi della marcatura composta da una lettera "E" maiuscola in un cerchio o “e” minuscola in un rettangolo seguita da un numero identificativo del Paese che rilascia l'omologazione. Tale marcatura, sempre in rilievo, deve obbligatoriamente essere seguita da un numero generalmente composto da sei cifre.
La mancanza del riferimento del Paese o del codice a sei cifre che segue al di fuori del cerchio o rettangolo sta a significare che il pneumatico non possiede l’omologazione europea.
Circolare con pneumatici non omologati è un rischio per la sicurezza stradale, in caso di incidente le Assicurazioni possono non liquidare il danno, le Forze dell’Ordine possono sanzionare il guidatore e prevedere il fermo del mezzo.
Quindi viene pesantemente sanzionato un probabile ignaro automobilista o motociclista che circola con pneumatici non omologati mentre sembra non punibile chi li detiene, li vende o li monta.
Il consiglio dunque è di verificare con attenzione che i pneumatici, anche quelli di primo equipaggiamento, siano omologati e conformi alla carta di circolazione e poi in fase di sostituzione accertarsi sempre che sul fianco del pneumatico vi sia la marcatura E con il numero del Paese che ha rilasciato l’omologazione e un codice a sei cifre.
L’indagine milanese ha anche evidenziato che circa il 4% dei mezzi a due ruote controllati hanno il battistrada al di sotto dei limiti di legge. Se si volessero consolidare i dati relativi ai pneumatici lisci di moto e auto indagati nel corso di questi anni, si potrebbe ipotizzare che circa 4 milioni di veicoli in Italia viaggiano con pneumatici lisci, cioè pericolosi per se stessi e per gli altri oltre ad essere fuorilegge!
Le condizioni del battistrada sono fondamentali per la sicurezza stradale quando si viaggia in auto e a maggior ragione se si circola su un mezzo a due ruote. Con la pioggia, il rischio tamponamento aumenta e si moltiplica se il mezzo ha pneumatici lisci.
Il malcostume di salire e scendere dai marciapiedi unitamente al sottogonfiaggio ed anche alle condizioni del fondo stradale sono alla base di un altro preoccupante dato che è emerso: circa il 5% del totale dei pneumatici controllati presentava danneggianti visibili ad occhio nudo da considerarsi l’anticamera per un possibile cedimento strutturale del pneumatico stesso.
La ricerca, pur non avendo rilevato le pressioni delle gomme ha evidenziato un usura non uniforme dei pneumatici che può essere attribuibile in buona parte ad un loro sottogonfiaggio. Indagini precedenti hanno posto in rilievo come circa la metà dei veicoli viaggi con gomme sgonfie.
Il consiglio è dunque quello di ricordarsi delle “scarpe” dei nostri mezzi a due e a quattro ruote e di affidarsi ai Rivenditori Specialisti per effettuare un controllo gratuito dei propri pneumatici. In fase di acquisto farsi rilasciare gratuitamente “la carta d’identità del pneumatico” sia per auto sia per moto che insieme allo scontrino fiscale consente di far decorrere la garanzia legale di 24 mesi. Tale documento è scaricabile anche dal sito
www.pneumaticisottocontrollo.it , sul quale sono disponibili tanti utili consigli di uso e manutenzione.