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Discussione: Africa 2011: Sud Africa, Namibia, Zambia su Yamaha XT 660 R e Yamaha XT 660 Z Tenerè

  1. #1
    FazerItaliano Novello L'avatar di momi20
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    Africa 2011: Sud Africa, Namibia, Zambia su Yamaha XT 660 R e Yamaha XT 660 Z Tenerè

    Spero che il fatto di non aver usato un Fazer mi venga perdonato. Come moto posseggo un Suzuki DR 350 (colpa doppia), ma per la mia vacanza di quest'anno ho dovuto ricorrere al nolleggio e sperando di non annoiarvi inizio a pubblicare un report su quei giorni

    Ciao e un saluto a tutti i forumisti delle due ruote, ed in particolare ai 559 iscritti ufficiali di http://endurocoldr.forumattivo.com il primo forum italiano dedicato alla Suzuki DR 350, la mia moto.
    Anche quest anno ho dovuto “tradirla”. Sono andato in vacanza in Africa, e ancora una volta il costo del trasporto via mare sarebbe stato troppo alto da sostenere, rispetto a quello del noleggio e quindi mi sono servito di due Yamaha nolleggiate vicino a CapeTown in Sud Africa. Perché 2 moto ? Perché con la prima ho avuto un’inconveniente meccanico in Namibia che mi ha costretto a servirmi di una seconda moto e quindi a modificare l’itinerario iniziale….come poi mi capita sempre, anche in assenza di problemi. Il bello di programmare qualcosa è che poi puoi modificare, a seconda di quello che capita o che vedi.

    Questo invece è stato il mio itinerario finale: sono partito da Modena domenica 19 giugno e tornato il 14 luglio.



    Inizialmente avevo pensato di arrivare alle cascate Vittoria in Zambia e rientrare in SudAfrica attraverso il Botswana, ma un problema meccanico in Namibia ( tratto 1 della mappa) mi ha costretto ad usare per 5 giorni gli autobus (tratto 2) per raggiungere lo Zambia e vista l’impossibilità di riparare il guasto, sono rientrato a CapeTown in aereo (tratto 3) , mi hanno dato un altra moto e con quella ho improvvisato un giro di una settimana lungo la garden route del Sud Africa (tratto 4) .

    In moto ho percorso oltre 5000 km, con i bus ci devo guardare.

    Perché Africa ? Perché non ci ero mai stato , che alla fine per me è sempre il miglior motivo esistente per andare da qualche parte. Spesso poi un ricordo di qualcosa letto o visto, mi fanno iniziare a progettare qualcosa per le ferie. Io poi cosa sapevo dell’Africa prima di andarci ? Alcuni ricordi di bambino e su tutti i leoni Ras e Lea che una volta erano ospitati in due gabbie ai giardini pubblici di Modena. I film di Tarzan e le centinaia di documentari televisivi sugli animali di questo continente. Vi metto alcuni miei riferimenti personali legati a questo continente





    http://www.youtube.com/watch?v=HuGL4...eature=related

    questo è un film del 1964 con un giovanissimo Michael Caine, sulla battaglia di Rocker’s Drift





    Vianello e la Mondaini

    http://www.youtube.com/watch?v=17scEMSdlrE



    questo film invece non potevo andarlo a vedere quando uscì, vietato ai minori di 18 anni nel 1975



    L’Africa non era l’unica meta in mete per le vacanze, stavo valutando altri posti, ma un giorno improvvisamente si è materializzata una splendida offerta per un volo Milano-CapeTown via Madrid: 590 € con Iberia Era il 15 aprile, qualche informazione già l’avevo: ho comprato il biglietto. Ho scelto il Sud Africa per il fatto che ero interessato alla Namibia, e per il noleggio della moto. Dopo alcune ricerche mi ero reso conto che i nolleggi fatti in questo paese erano gli unici (per quel che sono riusicto a sapere) che mi avrebbero consentito di girare in altri stati.
    Un validissimo aiuto mi è venuto dal forum sud africano http://www.wilddog.za.net/forum/index.php
    Qui ho trovato i riferimenti per il nolleggio della moto. Tanto per chiarire il nolleggio, è molto costoso e per la maggioranza dei casi limitato a dei veri e propri “bisonti” tipo BMW R 1100 GS si andava attorno ai 950 ZAR/giorno = circa 90 € e visto che mi sarebbe servita per 21 giorni era decisamente troppo. Oltre al costo, io, moto così grosse non sono in grado di guidarle. Alla fine grazie al forum Wild Dog ho trovato il contatto con questa piccola compagnia di Somerset West a circa 50 km da CapeTown
    http://www.motorbikehire.co.za/xt660rrentals.htm#
    oltre a tutto il periodo di bassa stagione mi avrebbe consentito di avere un prezzo abbordabile di circa 41 € al giorno. Per i paesi che intendevo visitare i visti sarebbe stato possibile farli direttamente alle frontiere, quindi l’impegno di tempo per l’organizzazione si riduceva di molto e quest’anno non avevo troppo tempo a disposizione.
    Ad una proiezione di foto sulla Namibia, avevo chiesto alcune informazioni generiche e pur essendo il mio periodo corrispondente all’inverno del Sudafrica, mi avevano detto di non preoccuparmi: mediamente 22°-24° col vantaggio che avrei viaggiato durante la stagione secca, quindi niente pantani nelle strade sterrate e maggiori possibilità di avvistare gli animali nelle riserve naturali, in quanto la concentrazione di esemplari nei pressi delle poche pozze di abbeverata aumenta.
    Perfetto una passeggiata...ora se mi chiedete una cosa che non scorderò mai dell’Africa, vi rispondo il freddo ! Il freddo che ho preso in certi momenti, anche per abbigliamento e attrezzatura che mi ero portato dietro, resterà un ricordo indelebile. Durante il giorno ci sono quelle temperature, ma di notte si va sotto zero: spesso ho dovuto ripulire dalla brina il telo usato per coprire la moto.

    Eccomi pronto alla partenza per prendere il treno da Modena per Milano


    come attrezzatura ho portato con me il casco, tenda, sacco a pelo, il pc Asus le mie solite magliette grigie, un pile due paia di jeans, la giacca antivento, i pantaloni antivento (fino a un certo punto poi) comprati lo scorso anno a Leh in India e vera novità il completo antipioggia della SIDI in offerta a 60€ e comprato la sera prime di partire verso l’ora di chiusura del negozio.



    per un’attimo ho anche pensato di prendere la giacca a vento...ma dai, esagerato, vado in Africa !!!!!!!!!!!!
    Per le guide avevo con me quella della Namibia e del Botswana prese in biblioteca e la mia personale della collana Jump To...


    come cartina ne avevo trovata una su Amazon, a circa 4 € con la spedizione
    Ogni grande viaggio inizia con un piccolo passo Asia centrale 2008 [url]http://endurocoldr.forumattivo.com/t215-asia-centrale-
    Vietnam 2012 http://www.suzukidr350.biz/t2736-vie...en-toi-la-momi

  2. #2
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    questo film invece non potevo andarlo a vedere quando uscì, vietato ai minori di 18 anni nel 1975



    L’Africa non era l’unica meta in mete per le vacanze, stavo valutando altri posti, ma un giorno improvvisamente si è materializzata una splendida offerta per un volo Milano-CapeTown via Madrid: 590 € con Iberia Era il 15 aprile, qualche informazione già l’avevo: ho comprato il biglietto. Ho scelto il Sud Africa per il fatto che ero interessato alla Namibia, e per il noleggio della moto. Dopo alcune ricerche mi ero reso conto che i nolleggi fatti in questo paese erano gli unici (per quel che sono riusicto a sapere) che mi avrebbero consentito di girare in altri stati.
    Un validissimo aiuto mi è venuto dal forum sud africano http://www.wilddog.za.net/forum/index.php
    Qui ho trovato i riferimenti per il nolleggio della moto. Tanto per chiarire il nolleggio, è molto costoso e per la maggioranza dei casi limitato a dei veri e propri “bisonti” tipo BMW R 1100 GS si andava attorno ai 950 ZAR/giorno = circa 90 € e visto che mi sarebbe servita per 21 giorni era decisamente troppo. Oltre al costo, io, moto così grosse non sono in grado di guidarle. Alla fine grazie al forum Wild Dog ho trovato il contatto con questa piccola compagnia di Somerset West a circa 50 km da CapeTown
    http://www.motorbikehire.co.za/xt660rrentals.htm#
    oltre a tutto il periodo di bassa stagione mi avrebbe consentito di avere un prezzo abbordabile di circa 41 € al giorno. Per i paesi che intendevo visitare i visti sarebbe stato possibile farli direttamente alle frontiere, quindi l’impegno di tempo per l’organizzazione si riduceva di molto e quest’anno non avevo troppo tempo a disposizione.
    Ad una proiezione di foto sulla Namibia, avevo chiesto alcune informazioni generiche e pur essendo il mio periodo corrispondente all’inverno del Sudafrica, mi avevano detto di non preoccuparmi: mediamente 22°-24° col vantaggio che avrei viaggiato durante la stagione secca, quindi niente pantani nelle strade sterrate e maggiori possibilità di avvistare gli animali nelle riserve naturali, in quanto la concentrazione di esemplari nei pressi delle poche pozze di abbeverata aumenta.
    Perfetto una passeggiata...ora se mi chiedete una cosa che non scorderò mai dell’Africa, vi rispondo il freddo ! Il freddo che ho preso in certi momenti, anche per abbigliamento e attrezzatura che mi ero portato dietro, resterà un ricordo indelebile. Durante il giorno ci sono quelle temperature, ma di notte si va sotto zero: spesso ho dovuto ripulire dalla brina il telo usato per coprire la moto.

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    come attrezzatura ho portato con me il casco, tenda, sacco a pelo, il pc Asus le mie solite magliette grigie, un pile due paia di jeans, la giacca antivento, i pantaloni antivento (fino a un certo punto poi) comprati lo scorso anno a Leh in India e vera novità il completo antipioggia della SIDI in offerta a 60€ e comprato la sera prime di partire verso l’ora di chiusura del negozio.



    per un’attimo ho anche pensato di prendere la giacca a vento...ma dai, esagerato, vado in Africa !!!!!!!!!!!!
    Per le guide avevo con me quella della Namibia e del Botswana prese in biblioteca e la mia personale della collana Jump To...


    come cartina ne avevo trovata una su Amazon, a circa 4 € con la spedizione


    Il volo è stato Milano-Madrid-Johannesbourgh-CapeTown, volo notturno e 19 ore in tutto. All’arrivo è venuto a prendermi Craig, il titolare della Dualsport Adventures e mi ha portato a Gordon Bay, 50 km a ovest di cape Town all’ostello Wonkey Donkey ( il mulo ubriaco). Il giorno dopo avrei preso la moto.
    Io e Craig

    l’ostello


    sono in stanza con un signore che si è separato dalla moglie, che lo ha buttato fuori di casa. Dormire al Wonkey Donkey è più economico che affittare un’appartamento, anche per il fatto che sta cercando un lavoro. Un’altro ospite invece “sta ripartendo con la sua vita” e lui dorme nel posto tenda in giardino che è più economico. Un terzo ospite che vedo è un ragazzo, una specie di artista da strada, che predilige le sigarette fai da te con poco tabacco. Sono quasi le otto di sera, faccio un pò di spesa in un supermercato della catena Pick’n Pay



    l’ho usata spessissimo in questa vacanza.
    Nell’ostello ci sono anche i due cagnolini del ragazzo che lo gestisce, abituati a giocare 24h/24h



    http://www.youtube.com/watch?v=eEhHFalkIxo





    In ostello c’erano anche 4 ragazzi di colore: erano guide che avevano terminato un tour partito in Namibia...ovviamente in una stanza per conto loro. Me ne sono accorto subito: formalmente sono cadute le barriere dell’apartheid, ma bianchi e neri sono due entità separate nettamente da una barriera, invisibile, ma enorme. Sono due culture, due mondi con quasi nulla in comunee che si ignorano a vicenda, molto simile a quanto avevo viato a Lahsa in Tibet fra la comunità cinese e quella tibetana. Qui però le cose potrebbero migliorare, magari fra una generazione o due.



    Una delle guide, mi insegna però a preparare una specie di polenta fatta con acqua ed un misto di farine abbastanza famoso: Super Maize

    Alla sera non faccio poi molto tardi e dopo un poco di tv vado a nanna

    21/07/11
    Mi alzo abbastanza presto e subito vedo il ragazzo della sera precedente...assieme a due poliziotti che lo hanno riportato all’ostello: le pupille sono grosso modo delle dimensioni di una palla da biliardo. Arriva il gestore e i poliziotti glielo riconsegnano: ormai lo conoscono e ogni tanto lo riaccompagnano li.Vado a fare un giretto per Gordon Bay: qui è inverno bassissima stagione, pochissime persone e praticamente assenti i mezzi pubblici: alè via a piedi.

    L’oceano





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  3. #3
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    Nel primo pomeriggio Craig viene a prendermi all’ostello. Ci fermiamo in un negozio per comprare un fornellino e anche per cercare una mappa più dettagliata per la Namibia. Ho in programma parecchie strade sterrate ed è meglio avere indicati i punti benzina, che certe volte possono distare anche 200 km
    Questa collana è fisicamente stampata in Italia, una specie di carta plastificata che non viene danneggiata dalla pioggia


    ultradettagliata


    un accessorio per motocicliste ( o campeggiatrici)



    Poi mi accompagna a casa sua, dove vedo finalmente la moto: decisamente più ingombrante del mio Dr e anche leggermente più alta, ma coi pannelli metallici e il carico si dovrebbe abbassare un pochino. La moto è comunque del 2009 e gomata da poco. Firmo il contratto di nolleggio e mi vengono anche dati i permessi per guidare in Namibia, Zambia, Botswana e Zimbawe.



    Ormai è fine pomeriggio, ma non resisto e vado a fare un piccolo giretto con la moto, per abituarmi al mezzo e anche al fatto che in Africa si guida a sinistra


    Serata tutta passata a sistemare 2000 volte la roba nei pannelli laterali e nello zaino. Come al solito faccio l’errore di cercare una sistemazione logica, per es subito a portata di mano gli attrezzi in un pannello e comoda l’attrezzatura per mangiare nell’altro. In una cerniera comoda dello zaino la torcia, a portata di zampa la macchina fotografica...anche il treppiede, viaggio da solo, quindi autoscatto a gogo. Poi però dopo 10 minuti ci ripenso e cambio. Poi magari cerco la macchina fotografica..nel pannello di sinistra ? No porca miseria quella era stata la prima pensata, o forse la seconda, ma tanto sono alla terza. Verso mezzanotte chiudo e poi so già che il giorno dopo non riuscirò mai a trovare subito ciò che mi serve al momento.

    Mercoledì 22-06-11

    Alè prima delle 8,30 sono già pronto


    Per raggiungere il confine con la Namibia sarà sufficente percorrere la N7 per oltre 700 km: vedrò fin dove sarà possibile arrivare.
    Di sicuro la chiave dei bagni non la perdi in Africa




    sono in Africa, ma qui è inverno e inizio a pensare di quando mi ero messo a ridere al pensiero di partire con la giacca a vento....ma tanto poi arrivo in Namibia 24° sempre ecc... Alla fine percorro un poco più di 600 km e arrivo a Springbok a poco più di un centinaio di km dal confine. Ahhh giusto per precisare il mezzo è molto più potente del mio Dr, ma i miei 90/95 km di velocità di crociera non cambiano. Rimarrò sempre un vespista. Strada perfetta. A Springbok cerco un albergo economico e la prima indicazione mi fa gelare il sangue: 25 €.
    Spesso nei nostri spostamenti ci troviamo a dover fronteggiare situazioni impreviste che richiedono nervi saldi e immaginazione...come il personaggio dei fumetti Calvin, il fantasioso bimbo di 6 anni, che nelle situazioni di emergenza (interrogazioni in classe) si trasforma nell’eroico Capitan Spiff (Spacemen Spiff l’originale) che ne esce sempre sano e salvo. 25€ ?


    e ne salto fuori. In nemmeno mezz’ora trovo il Cat Nap che mi hanno indicato gli stessi gestori dell’albergo. Trovo alloggio per circa 11€ in quello che è un garage riadattato a camerata da 8 persone: frigo e cucina e bagno esterno. Perfetto, anche per il fatto che sono l’unico nella “stanza”. La prprietaria è gentilissima e mi fornisce un sacco di informazioni sulle destinazioni in Namibia. Il posot ha anche altri tipi di alloggio, ma la mia è davvero originale: da tenere a mente per i gruppi di motociclisti.



    Giusto per passare la serata risistemo attrezzature e vestiario nei due box e nello zaino, e la prima giornata on the road della mia vita in Africa è andata.
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  4. #4
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    23-06-11
    La giornata di ieri si era conclusa con la pioggia e anche stamattina spioviggina, oltre ad un certo numero di nuvoloni minacciosi. I miei scarponi da trekking non reggono ore di acqua in moto e quindi decido di andare a comprare degli stivali di gomma in un negozio di articoli da giardino. Detto fatto, rientro al Cat Nap, impacchetto tutto e via: rompo la chiave dei box laterali. In queste situazioni bisogna ragionare a mente fredda e lo faccio dopo dieci minuti di imprecazioni in dialetto modenese: ho detto dieci minuti, perché è dopo questo lasso di tempo che ho notato l’espressione sconcertata della proprietaria che mi guardava dall’altra parte del cortile. L’unica soluzione possibile è andare a cercare una ferramenta. La chiave è rotta dentro, uno dei bauletti (già ovviamente riempito) è quindi bloccato e l’altro (riempito anche quello) è aperto, ma non posso pensare di viaggiare col bauletto non chiuso a chiave.

    Mai perdersi d’animo


    trovo una ferramenta e il proprietario, che mastica serrature da oltre 30 anni, libera la serratura e poi riesce a modificare una chiave simile che aveva in modo tale che si riescono ad aprire nuovamente i bauletti: funziona meglio dell’originale e ovviamente ne faccio un paio di copie.








    Prima di mezzogiorno riesco comunque a partire e arrivo alla frontiera della Namibia a Vioolsdrif: che belle le frontiere africane. Sembra sempre di essere al mercato: code approssimative, moduli ovunque. Abbastanza rilassate insomma. Abbastanza veloce il tutto, una rapida occhiata ai documenti della moto, pago la tassa per la moto, il costo del visto, che poi forse non era un vero e prorpio visto, ma comunque il tutto è estremamente veloce…tranne che per il saldo finale. Fra i due paesi c’è una perfetta equivalenza di valore delle monete, quindi 1 dollaro del SudAfrica = 1 dollaro della Namibia, io però ho usato i contanti per pagare la ferramenta. Alla frontiera non c’è l’ufficio per cambiare i dollari Usa che ho con me e non accettano carte di credito o bancomat. Non c’è problema mi dicono gli impiegati. Poco oltre il confine c’è una stazione di servizio con un bancomat, posso andare con la moto a prelevare, poi torno indietro e finisco di pagare. Non ci credo nemmeno io: entro in namibia senza aver terminato le formalità doganali. Arrivo alla stazione di servizio…e lì scopro che accetta solo la VISA e non il bancomat della CirrusMaestro che ho con me. Il pin del bancomat l’ho portato con me, quello della mia carta di credito VISA no: ovviamente. E adesso ?

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  5. #5
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    ancora una volta un colpo di fortuna: a meno di un km c’è la prima città con una banca, ma ormai sono le 5 di pomeriggio…provo ugualmente e scopro che mi viene in aiuto il fuso orario. La namibia è un’ora indietro rispetto al Sud Africa, sono le 16.00, banca ancora aperta. Prelevare soldi dalla mia VISA è troppo complicato, cambio i $, torno alla frontiera , pago e poi riparto.
    Craig mi aveva ripetuto varie volte “Non guidare mai di notte in Africa: animali camion auto e niente illuminazione, non farlo mai”. Idem le guide conosciute al mio arrivo in Africa a Gordon’s Bay. Come primo posto volevo vedere il Fish River Canyon, ma il campeggio era ad Al Ais, come vi ho indicato sulla cartina: dritto a nordo poi alla C10 girare a sx e sempre dritto.



    Arrivo all’incrocio col sole che sta tramontando e inizia il mio primo sterrato africano: perfetto, con la luce che sta andando via. Sono una lumaca, raramente riesco ad andare oltre i 60 km/h alle 7 è davvero buio, mai vista una macchina. C’è una sola strada, ma il dubbio a un certo punto viene. Dove sto andando ? Dopo 30 km improvvisamente noto una cosa che mi tranquillizza: i pali della luce. Quei fili arriveranno pure da qualche parte.
    Raggiungo il campeggio (20 € il posto tenda) a notte fonda: problemi di posto = 0, è bassa stagione. Mi sistemo vicino ad una famiglia sudafricana in vacanza e uso il loro fuoco per prepararmi la cena.







    Chiaccheriamo un poco e scopro che il papà dei ragazzini da giovane è stato nazionale di karatè e ha partecipato ai campionati mondilai negli anni 80: il suo problema era di solito convincere giudici ed organizzatori che lui era sudafricano. Bianco ? No in Africa sono tutti neri. Mi confessa che nella sua azienda da sempre hanno lavorato dipendenti di colore e bianchi, senza problemi. Però nel momento in cui l’apartheid è caduto con l’elezione di Mandela, una sua cugina si traferì in Australia, per la paura di essere uccisa. Comunque sempre un’integrazione che alla fine ha portato dei diritti alla popolazione di colore, ma le due comunità sono distanti e completamente separate come prima.
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  6. #6
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    24-06-11

    Mi alzo e guardo il panorama attorno al campeggio







    parto per il Fish River Canyon. Beccatevi questa nota “culturale” ( copia e incolla ovviamente)

    Il Fish River Canyon si trova nella Namibia meridionale. È secondo per dimensioni solo al Grand Canyon in Nordamerica, e rappresenta una delle maggiori attrazioni turistiche del paese. Si estende per circe 160 km, con una larghezza che arriva fino a 27 km e una profondità che in alcuni punti supera i 500 m. Circa 90 km della lunghezza complessiva del canyon si trovano in terreni di proprietà privata oggi adibiti a riserve naturali.

    Il primo animale selvaggio: credo un babbuino





    Se incroci un ciclista su uno sterrato in Namibia, gli dai un’occhiata: se ha la bandiera italiana ti fermi per una foto. Questo romano di mestiere è un’istruttore subacqueo e terminata la stagione in Egitto ha deciso di prendersi un periodo di pausa. Ha comprato la bici e l’attrezzatura e poi è partito dal Cairo per arrivare a CapeTown in SudAfrica. Mai andato in biciletta in vita sua, ma lungo la strada ha imparata. Sta viaggiando da un po con altri due cilclisti francesi incontrati per strada.



    Arrivo al Fish River Canyon, pago l’ingresso alla riserva e poi dopo pochi chillometri, lo spettacolo è davvero mozzafiato. Bellissimo, rimango colpito come quando anni fa vidi il Gran Canyon







    Il paradiso dell’autoscatto: appoggi la tua macchina dall’altra parte della strada poi vai di fianco alla moto, tanto non passa nessuno





    ormai è oltre l’una, alla stazione d’ingresso mangio un panino



    poi riparto: il prossimo punto da raggiungere è Sossusvlei per le famose dune di sabbia, ma dovrò dormire alla sera da qualche parte, il percorso è quasi tutto ciotolato e allora anche 200km diventano una lunga distanza…specialmente se come pilota riesci a tenere una velocità di crociera attorno ai 50 km/h





    il mio primo guado durante la stagione secca



    con una piccola deviazione mi fermo a prendere un caffè in quello che era segnato come paese: in realtà è solo un’albergo, quasi deserto data la stagione

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  7. #7
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    non so perché ma mi ricorda qualcosa



    la ragazza del bar mi fa assaggiare della carne secca



    il recinto mi aiuta un poco nel cogliere al volo questa antilope (?)



    nel tardo pomeriggio raggiungo la città di Bethiane (storpiatura di Battista). Un solo albergo con annessi posti campeggio



    il propriietario mi tranquillizza dicendomi che da quando hanno messo il filo spinato elettrificato la gente ha smesso di entrare allla sera: talvolta ad alcuni motociclisti hanno portato via gli abiti lasciati appesi fuori. Poi adesso nelle case vicine sono venuti ad abitare dei poliziotti, quindi si sta più tranquilli: riuscirò a chiudere occhio ?


    Alla sera la coppia che gestisce l’albergo (la prima costruzione in pietra di Bethiane) mi offrono una zuppa di verdure preparata dalla moglie nella zona del camino. Loro non si sono voluti far fotografare





    la temperatura sta andando giù rapidamente e quindi chiedo se per caso possono prestarmi una coperta: la signora torna con 2.
    Alla fine ho usato il pile, i guanti i calzettoni, sacco a pelo una coperta sotto e una sopra e insomma sono stato abbastanza bene…che freddo in Africa.
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    25-06-11 sabato

    la reclame dell’albergo/camping di Bethiane


    Al mattino parto in direzione di Sossusvlei…e qui vi beccate un’altra botta di cultura

    Il nome Sossusvlei (o Sossus Vlei), in senso proprio, si riferisce a una pozza d'acqua effimera circondata da alte dune, situata nel deserto del Namib meridionale, in Namibia. Il nome viene usato normalmente in senso esteso per indicare tutta l'area circostante, che rappresenta la più celebre località del Namib-Naukluft National Park ed è la principale meta turistica della Namibia.



    a fine mattinata incrocio due centauri, lui olandese e lei giapponese su dei KTM: una foratura ha provocato una scivolata della ragazza, ma per fortuna senza conseguenze. Stanno finendo di cambiare la gomma e sistemare uno dei bauletti laterali che si è danneggiato. Hanno preso una pausa dai rispettivi lavori e dall’Olanda vogliono raggiungere il Giappone. Un auto si è immediatamente fermataad aiutare: io dopo averli salutati riparto…non sarei di alcun aiuto.



    La Namibia è stata una colonia tedesca dal 1884 al 1915 e i segni sono evidenti





    non dovete preoccuparvi troppo di sbagliare strada lungo gli sterrati della Namibia



    quello che davvero è incredibile sono i cambiamenti di colore della strada e del panorama, che non dipendono dall’orario: sono proprio diversi i colori





    verso le 16,30 la luce inizia a calare, ho percorso grosso modo 260 km…sui ciotoli sono davvero una schiappa, una vera tartaruga a due ruote, vedo sulla sinistra le indicazioni del Lodge Hammerstein

    http://www.hammerstein.com.na/



    posto di lusso, ma il campeggio per 150 $ (dollari namibiani) è un poco un dubbio per via del freddo. Memore della serata precedente chiedo il prezzo di una camera. Hanno delle camere con bagno e cucina e senza il servizio ristorante, data la bassa stagione le mettono a 250 $: andata…250 $NAD= 23€

    C’è anche lo springbok addestrato



    la camera ha la coperta elettrica che scalda



    il posto però è davvero bello ed elegante



    noto un tavolo con caffè, tè e dolce e chiedo se posso prendere un caffè e quanto devo: mi rispondono che è un self service per tutti gli ospiti del lodge e quindi anche io. Con grande eleganza e calma mangio 5 pezzi di torta oltre al caffè. Poi vado a lavarmi e a scaricare la moto. Cena in camera con riso al tonno

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  9. #9
    FazerItaliano Novello L'avatar di momi20
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    alla sera gironzolo per il lodge. Ci sono le teche coi serpenti e gli animali del deserto: quasi tutti i turisti sono tedeschi. Un signore sta riguardando in una delle televisioni le foto del suo safari fotografico: ha degli scatti davvero belli dei leopardi.

    26/06/11 domenica

    Al mattino sono il primo dei turisti in piedi…stavolta mi limito a 3 fette di torta e chiacchero un poco con gli inservienti del lodge, che grazie a turni di sole 12 ore garantiscono un servizio 24h/24h agli intrepidi avventurieri europei che osano addentrarsi in queste terre sconosciute



    Oggi arrivo a Sossusvlei, ormai mancano solo 80 km, ma un vento bastardo trasversale alla strada mi costringe talvolta ai 30 km/h o meno, visto che alla fine ci metterò 3 ore.







    arrivo a Sossuvlei e mazzata in testa !!! Da alcuni mesi per qualche testa bacata di motociclista l’ingresso alla zona delle dune è vietato alle due ruote. Qualche deficiente si è divertito ad andare sulle dune, danneggiando così l’insieme del panorama, perciò il governo ha stabilito che le moto devono essere lasciate all’ingresso del parco. Già bella fregatura: ok posso pagare il biglietto d’ingresso, ma alle dune e al pan come ci arrivo ? A piedi ? No nessun problema mi spiega uno dei ranger, posso prendere la navetta. Ahhh va bene: quanto costa ? Solo 500 $ = 46 €…ma vafff..
    Ovviamente sono da solo e quindi dovrei sobbarcarmi tutto il costo: devo ammettere che m’incazzo di fronte a queste piccole rapine legalizzate in stile turismo cinese, poi l’idea. E chiedere un passaggio ? vedo un signore con la faccia simpatica con suo figlio e gli spiego il mio problema. Ci mancherebbe altro vieni con noi mi dice.
    Ancora una volta Capitan Spiff se la cava



    il fatto è che conosco una persona fantastica. Il ragazzo non è suo figlio, ma il nipote, che per la morte del fratello, lui ha praticamente adottato. Ex militare gestisce ora un’attività di commercio del cacao. Il ragazzino è soprannominato Kaku dal nome di un’animaletto che non sta mai fermo. Il paesaggio è per me incredibile: mai visto nulla del genere







    Sosta alla duna 45, strafamosa, strafotografata e strascalata dai turisti di tutto il mondo

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  10. #10
    FazerItaliano Novello L'avatar di momi20
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    eccoci tutti e 3



    arriviamo a 5 km da Sossusvlei e da qui in poi possono procedere solo i veicoli 4x4 perché non esiste più il fondo stradale, ma solo la pista di sabbia. Si può prendere un servizio di navetta, ma lui dice che andremo con la nostra macchina: sono in una botte di ferro, un’ex militare come autista.
    Subito sosta per sgonfiare un poco i pneumatici e migliorare la presa sulla sabbia



    guidare sulla sabbia, mi spiega, è tutta una questione di velocità, dosare il gas e non fermarsi mai…infatti il primo veicolo davanti a noi ci rallenta parecchio e ci insabbiamo



    una jeep del parco prova a trazionarci, ma nulla da fare. Allora saliamo col ranger che ci porta a Sossusvlei, recupereremo dopo la nostra jeep. Il 2011 è stato un’anno particolare per le piogge e nonostante questa sia la stagione secca le precipitazioni sono state eccezionali e quindi sarà possibile anche in questo periodo vedere il pianoro che forma il fondo del lago con dell’acqua

    fauna locale


    questo è un’altro esemplare molto comune in Africa : il turista vestito all’Indiana Jones. Avessi visto un solo africano anche solo lontanamente abbigliato in questa maniera.



    cosa ne pensate dello specchio d’acqua che vi appare nel bel mezzo del deserto ?






    ormai è ora di rientrare e andare a tirare fuori dalla sabbia la nostra jeep. Sulla navetta seduti davanti a noi, c’è una coppia di turisti italiani con la loro guida, un ragazzo italiano di 30 anni che da bambino si è trasferito qui con la famiglia. Li ascolto mentre parlano del fatto che nella capitale Windoek della Namibia, hanno incontrato delle persone molto meno gentili che in queste zone o a Walvis bay (altra meta stragettonata). Mi verrebbe voglia di cercare di fargli capire che nelle zone in cui gli unici insediamenti sono lodge per turisti, il personale ha scritto nel contratto l’obbligo di sorridere sempre ai clienti (si arriva al limite della paresi). Magari un’idraulico della capitale, con 6 figli, una giornata di 12 ore sulla groppa e una cena con la suocera alla sera in programma per la serata, quando gli chiedi un’informazione potrebbe risultare meno “sorridente e simpatico” del cameriere dell’albergo, ma lo posso comprendere. Lascio perdere.

    Alla fine, dopo un tentativo vano effettuato da una jeep del parco, un loro amico passa col suo fuoristrada e ci tira via dalla sabbia.



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