Sono giorni in cui il Paese si interroga sul proprio futuro politico, giorni in cui la gente si trova tra l’incudine di una crisi che non accenna a diminuire e il martello dell’ingovernabilità. Noi a dire la verità una certezza ce l’abbiamo, peccato che sia negativa: il mercato della moto è in discesa vertiginosa e apparentemente incontenibile.

Le immatricolazioni di febbraio (veicoli maggiori di 50 cc) continuano in negativo: con 8.717 unità si registra un -23,6%, con gli scooter che con 4.915 pezzi segnano -29,9% mentre le moto si fermano a 3.802 vendite pari al -13,6%. Per i “cinquantini” il calo è analogo agli scooter: con 1.913 registrazioni e un -29,1%. Nel primo bimestre dell’anno l‘immatricolato segna un -23,6% con 18.077 veicoli; di cui 10.904 scooter pari a -27,6% e 7.173 moto pari a -16,6%. In totale nel primo bimestre del 2013 sono state vendute 22.045 due ruote a motore (immatricolazioni + 50cc), pari al -25% rispetto allo stesso bimestre dell’anno scorso. Come a gennaio, spiccano il segno “+” per le moto di 300-500 cc e il tonfo dei maxi scooter. Insomma, il TMAX non tira più, mentre la BMW R 1200 GS si riprende dopo il passo falso del mese scorso. Comunque i numeri sono piccoli, ma si aspetta il modello 2013, anche se ci sono problemi con le consegne). Per contro viene su molto bene la MV Agusta Brutale 800, mentre forse ci si poteva aspettare di più dalla Moto Guzzi California 1400.“L’irresponsabilità della politica continua a pesare su tutti i settori dell’industria e dell’economia. Il nostro comparto chiede stabilità e riforme strutturali - dichiara Corrado Capelli, Presidente di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) – Inoltre, la continua non assunzione di responsabilità da parte delle assicurazioni, che continuano a preferire la circolazione di soggetti non assicurati e impongono tariffe insostenibili, comporta un ulteriore freno al mercato. I costi per prendere il titolo di guida in autoscuola, non consoni al periodo di crisi, e l’inadeguatezza delle infrastrutture per le nuove prove pratiche per il conseguimento della patente A, generano un altro blocco alle vendite. Per non parlare di accise, vessazioni, balzelli e difficoltà per ottenere credito al consumo. Dobbiamo assolutamente modificare tale stato di cose e Confindustria Ancma è pronta a confrontarsi con tutti gli attori coinvolti per trovare soluzioni adeguate al momento storico che stiamo attraversando”.

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