E’ con colpevole ritardo che scrivo del primo viaggio affrontato con la Ona.
3 giorni in toscana con zavorrina, dal 20 al 22 giugno, con tanto di terremoto a Lucca (per la serie “non ci facciamo mancare niente)
Questo è il percorso del primo giorno, da Mantova a Castelnuovo di Garfagnana.
https://maps.google.com/maps?saddr=V...ia=2,4&t=m&z=9
Come potrete notare, provo repulsione per qualsiasi tratto autostradale. Inoltre cerco sempre di trovare alternative ai percorsi più rinomati e frequentati…ma dopo questo viaggio forse sarò meno imperativo in questo mio spirito “pionieristico”…
In breve, da Mantova sosta obbligatoria a Parma per ritirare libretto e CDP della moto acquistata quasi un mese prima (), poi si parte per l’appennino scegliendo di passare da Felino. Arrivati a Berceto, ottimo pranzo a base di funghi e ripartenza.
Da qui in poi, strade talmente brutte che cambieranno per sempre il mio modo di scegliere un tragitto… L’appennino reggio/parmigiano mi riserva una sequenza infinita di strade colabrodo, mal fatte e peggio mantenute, carenti di segnaletica nonché di asfalto! Tralascio la larghezza delle strade (due auto faticano a starci), ma sono numerosi i tratti senza asfalto, il più delle volte non segnalati, che riempono il tragitto da Berceto fino al confine toscano. La carenza di segnaletica colpisce soprattutto sulla SP74, che troviamo chiusa senza che ci fosse un preavviso. Giunti in toscana la situazione migliora leggermente, nel senso che i tratti franati sono, perlomeno, segnalati…è un peccato perché, soprattutto tra Fivizzano e Castenuovo, la strada sarebbe uno spettacolo di curve e controcurve, non fosse che l’asfalto rotto e coperto di foglie e rametti impedisca di godersele.
A causa dei tantissimi tratti percorsi a passo d’uomo su pietraie in discesa, la velocità media di viaggio è clamorosamente bassa...dovendo (perché di posti per dormire non ve n’è traccia) raggiungere la Garfagnana, le ore in sella cominciano a diventare veramente tante e le chiappe (soprattutto quelle della zavorrino) cominciano a lamentarsi.
Troviamo finalmente posto in un (bellissimo) agriturismo vicino a Castelnuovo di Garfagnana. Quella sera decidiamo che i prossimi trasferimenti avverranno sulle strade principali…
Il secondo giorno, memori delle strade fin qui percorse, prendiamo la strada principale. Larga, liscia…ma trafficata. In poco tempo siamo a Lucca, dove lasciamo la moto all’ombra e visitiamo la città. Il terremoto non ci sconvolge più di tanto, e dopo un pranzetto a base di frutta e gelato, si riparte. Visitiamo Volterra e infine arriviamo a Colle Val d’Elsa, dove ci aspettano degli amici. Lauta cena e nanne in B&B, ospiti di un gentilissimo padrone di casa.
Percorso del secondo giorno: http://goo.gl/maps/yy2Q4
Il terzo giorno si riparte, tappa nella città delle cento torri, poi via sulla strada del ritorno. Attraversiamo Certaldo e fino a Castelfiorentino tutto bene…belle strade, che mi rilassano e mi consentono di pensare solo a guidare senza preoccuparmi troppo dell’asfalto. Quando giro per San Miniato (grazie, cartina del lello) l’asfalto torna a peggiorare, ma per fortuna non raggiunge i livelli emiliani. Riesco a tenere una buona andatura e per pranzo siamo a Pescia. Lì ci godiamo i panini che ci siamo portati dietro da Certaldo (ottimo il salame al tartufo…) e scopriamo l’esistenza della “Svizzera Pesciatina”. Ci immettiamo finalmente sulla SS12 e valichiamo l’abetone. Da lì, facciamo finta di fare il passo di Radici e svoltiamo a destra, sulla strada che costeggia il torrente Dragone, fino a Sassuolo. Questa strada è magnifica. Da Sassuolo a casa, passando da Carpi, Novi e S.Benedetto Po, su strade che conosco a menadito, è una volata…
Percorso del terzo giorno: http://goo.gl/maps/OXxUE
Alla fine sono stati 900 km fatti in scioltezza, con consumi che non mi aspettavo dalla Ona (17 km/l in due con valigie e bauletto), che mi han fatto apprezzare tantissimo questo mio acquisto: agile quanto non pensavo nei tratti misti, e confortevole e stabile nei tratti più veloci. Mi piace. Tanto
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