Chiarisco subito che questo vuol essere un discorso generale e non specifico per una moto, per cui non parlerò di tarature ad hoc, SAG e quant'altro.
Mi è venuto lo schiribizzo di buttare giù due righe pensando alle mie passate esperienze.
Allora....
Molte moto, quasi tutte a dire il vero, dispongono del precarico dell'ammortizzatore regolabile tramite ghiera e "controghiera".
lo so che è una operazione parecchio scomoda da fare (spesso le chiavi di azionamento in dotazione fanno letteralmente schifo), ma quando dovete affrontare un viaggio in due e a pieno carico, vi consiglierei caldamente di agire sul precarico.
Abbassate la ghiera di circa 1mm ogni 20kg aggiuntivi.
Ad esempio, nel caso la vostra morosa pesi 55kg e il bagaglio (borse+bauletto) altri 25kg, dovreste precaricare di circa 4mm.
Solitamente 1mm corrisponde a un giro di ghiera, ma per sicurezza verificate con un metro.
Sono indicazioni di massima, ma partite da qui e poi "affinate" la regolazione.
Se il mono dispone anche del freno idraulico in estensione, potete incrementarlo di altrettanti "click" (4, nell'esempio) per compensare la maggior "forza" della molla.
Però prima provate la moto con la regolazione del precarico, poi agite eventualmente sull'idraulica.
E' importante che teniate conto di ciò che fate, in modo da tornare nelle condizioni iniziali una volta terminato il viaggio.
Più difficile il discorso se utilizzate la moto quotidianamente con il passeggero al 50%.
In questo caso utilizzate una regolazione di compromesso (nell'esempio 2mm. di precarico e 2 "click" di freno idraulico), ma non avrete mai la moto "perfetta" dal punto di vista dinamico, né nella guida a solo, né in due.
Ma è un problema secondario, in quanto generalmente non si viaggia per lungo tempo (nel quotidiano, intendo).
Se avete anche la forcella regolabile, potete provare ad intervenire anche su quella, considerando però che solitamente i "click" all'anteriore valgono il doppio che al posteriore, per cui, facendo sempre riferimento all'esempio di cui sopra, non andrei oltre i due "click" di idraulica e i 2mm (o "click", dipende dalla forcella) di precarico.
Finisco qui il discorso per non atterrirvi troppo con aspetti tecnici demenziali, ricordandovi ancora che IN OGNI CASO BISOGNA FARE UN PICCOLO PASSO ALLA VOLTA, mai stravolgere il setting della moto intervenendo su tutto in contemporanea.
Iniziate dal precarico molla posteriore, poi provate a chiudere l'idraulica di ritorno (sempre del mono), ed infine agite sulla forcella iniziando dal precarico (poco, mi raccomando) per finire col freno idraulico.
Esistono sospensioni evolute che offrono la possibilità di regolare anche il freno idraulico in compressione.
E' troppo complicato, e lascio perdere...
Altro piccolo suggerimento, che vale per tutti, belli e brutti!
Qualsiasi mono abbiate e qualsiasi forcella montiate, se esistono registri di regolazione idraulica (estensione, compressione, ma anche precarico) dovete ogni tanto fare un "reset" degli stessi, cioè dovete chiudere (avvitare) tutto il registro e riaprirlo degli stessi "click" per ripristinare il corretto setting iniziale, qualsiasi esso sia.
Perché questo "smaronamento"?
Perché anche l'olio dei registri vive una sua "vita propria" fatta di caldo, freddo, carichi eccessivi o troppo blandi, e le regolazioni tendono nel tempo a "spostarsi".