Stamattina non sono sparito, ma su invito ufficiale sono andato a provare la nuova HyperMotard 939.
La moto che mi hanno consegnato aveva ben ..... 4 chilometri!
Posso quindi considerarmi lo "svezzatore" ufficiale del nuovo modello Ducati.
Inizierei a spendere (buone) parole sul motore, rivisto nella cilindrata e nella gestione elettronica per rientrare nelle normative EURO4.
Allora...
Rispetto all'821 c'è tanta roba in più!
È ancor più fluido ai bassi, più grintoso ai medi e (miracolo!) più dotato di allungo.
L'aumento dell'alesaggio ha probabilmente influito in modo positivo anche su quest'ultimo aspetto perché è variato il rapporto corsa/alesaggio.
Vibrazioni praticamente assenti, "castagna" da regalare un perenne sorriso a 36 denti e prontissima risposta al gas, anche nella mappa Touring.
Non ho provato la mappa Rain (non ce la faccio, perdonatemi), ma è la prima volta che mi capita di non dover passare alla mappa Sport dopo soli 50-100 metri.
Ho percorso almeno una decina di chilometri gustandomi il tiro della moto, poi sono passato nella mappa Sport e ho aperto con decisione.
Finalmente qualcosa di serio con una cilindrata tutto sommato "contenuta".
L'elettronica non è affatto invasiva e "tarpante" come accade sulla MultiStrada, e si sente che il motore è libero dagli ignobili magheggi che introducono le Case per smorzare le extra prestazioni dei modelli superiori.
Il telaio, i freni e le sospensioni sono di buon livello, come da tradizione Ducati.
Sulla HyperStrada le sospensioni non sono pluri-regolabili, ma sono perfettamente adatte all'utilizzo turistico/sportivo, quello per cui è poi stata studiata e pensata.
I freni sono molto potenti ma non eccezionalissimi dal punto di vista della modulabità.
Beh, con 4 pastiglie DID SC00 si risolve tutto, poco male.
Nulla da eccepire su tenuta di strada, maneggevolezza e persino sulla ....... comoditá!
Ebbene sì, la sella non è affatto un marmo, e le sospensioni che "lavorano" bene sulle buche fanno il resto.
Non è una moto da pista, e proprio per questo motivo la guida su strada è davvero piacevole.
Punti negativi?
Si, qualcuno c'è, ed inizierei da quello che si potrebbe ritenere meno grave, ma dipende dai gusti.
La strumentazione è abbastanza completa, ma stranamente l'indicazione dell'ora sparisce quando si è in marcia.
Lo so, può anche sembrare un problema di "lana caprina", ma a volte è utile avere un'idea dell'orario.
Ok, ora parliamo ai due problemi (unici) che purtroppo fanno parte del DNA della moto, e che quindi non sono facilmente risolvibili.
Il primo riguarda la posizione di guida, a mio avviso troppo "motardistica" e non perfettamente adatta al turismo di lungo corso.
Il manubrio è molto vicino al corpo, la schiena rimane troppo eretta e in generale ci si sente "appollaiati" sulla moto, e non "inseriti" come sulla Fazer, ma anche sulla Brutale 800 e sulla Monster 821.
Il secondo problema è la scarsa protezione aerodinamica delle gambe e delle spalle.
Il busto e gli arti superiori sono riparati (anche piuttosto decentemente) dal pexiglass e dai paramani (rispettivamente), ma il resto del corpo rimane troppo in balia del vento, almeno a mio avviso.
Esiste però un cupolino maggiorato che dovrebbe migliorare la situazione per una to riguarda spalle e casco, ma per le gambe non ho idea.
Forse si risolverebbe anche questo problema applicando della alette deviaflussi alle paratie del serbatoio (come quelle optional delle Honda NC700/750X, tanto per intenderci).
Sull'esemplare che avevo in prova ho rilevato un problema alla trasmissione, cioè un difficoltoso inserimento della prima marcia da fermo (dovuto ad una frizione che non staccava bene) e in generale un innesto contrastato di tutti i rapporti, sia in salita che in scalata, presumo sempre legato alla frizione ancora da rodare.
Mi riservo però di riprovarne una in futuro con qualche chilometro in più per dare un giudizio reale su questa cosa, anche perché sull'821 che ho provato tempo fa il cambio era pressoché perfetto.