Niken, la “moto“ che non ti aspetti…
E sì, proprio così, il mio scettiscismo davanti ad una presunta moto si è dipanato dopo i primi metri in sella, la Niken è una moto a tutti gli effetti, e che moto…
In verità a prima vista mi è subito piaciuta, posteriore simile alla MT09 da cui deriva per molti particolari, ma anteriore aggressivo e dalla linea filante, con quegli occhietti cattivi.
Ho avuto modo di averla in prova per tutti i tre giorni del Dolomiti Ride, organizzato da Yamaha presso la splendida cornice di Molveno, e nei poco meno di 400 km., fatti in tre giorni ho potuto analizzarla a fondo, sempre dal punto di vista di un appassionato, con una quarantina di anni sulle due ruote alle spalle e tante moto avute.
Cercherò di descrivervi le mie sensazioni, dandovi anche qualche piccolo dettaglio tecnico.
Primo approccio con il piccolo gruppetto deputato a fare provare le moto nei tre giorni dell’evento, partiamo per vedere il percorso, e dopo una prima impressione di pesantezza anteriore, dovuto certamente alla doppia forcella ed all’attrito delle due gomme, seppure con cerchio da 15, la Niken dimostra subito una facilità di guida inattesa, cavolo, penso, sembra vada da sola.
Noto subito le differenze motoristiche con la sorella MT09 da cui ha mutuato il motore da 115 cv., infatti il motore addolcito con i 40 kg. di peso in più la rendono meno sprintosa, ma quando accenni la piega segue i tuoi movimenti con rapidità e precisione.
La piega: Ogni motociclista adora le curve per la sensazione adrenalinica che dà la discesa in piega, ed è proprio qui che la Niken ti stupisce, ti ritrovi a strisciare i pedalini con una facilità disarmante, appena capito come si guida è una goduria farla scorrere.
Perché dico “appena capito come si guida”? Perché lei, per quanto intuitiva, sfugge alle regole della guida convenzionale, infatti non avendo il manubrio direttamente impernato sopra la forcella, non serve fare pressione sui semi manubri per farla scendere in piega, ma basta accennare con il corpo e sterzare come si farebbe con un quad.
A tal proposito è bene sottolineare che per bilanciare i pesi troppo caricati in avanti dalla complessità progettuale dell’avantreno, sulla Niken hanno spostato la sella del pilota molto più indietro, con il manubrio più verso il pilota, posizione molto comoda che svela l’attitudine di travel, che si dondola tra le curve, a scapito della sportività, è infatti, dotata di cruise control disponibile dalla 4° alla 6° superando i 50 km. orari.
La moto ha tre mappe motore e due di controllo trazione, quest’ultimo disinseribile, ma io consiglio di tenerlo sempre ad uno.
Nel pomeriggio del venerdì, ho avuto modo di guidarla sotto la pioggia, poi fortunatamente cessata, ed io che sono molto fifone con l’asfalto bagnato, vi posso dire di non avere mai sentito una così grande sensazione di fiducia su una moto, viaggiando con l’asfalto scivoloso, grande sicurezza percepita. A proposito di sicurezza, non pensate che stia in piedi da sola, come qualche scooter in commercio, dotata del solo cavalletto laterale, questo è indispensabile nella sosta.
Quindi se ha un anteriore “granitico” sul bagnato, immaginatevi sull’asciutto, dove la sicurezza percepita è disarmante, con una grande aderenza in curva, con una grande sensazione di piega, che per i più smaliziati, può portare ad esagerare.
Altro momento incredibile è il percorrere i tornanti stretti, chiude le curve come nessuna moto sa fare, con una grande precisione, senza darti quella strana sensazione di cadere a centro curva, sembra pesante in ingresso ma se ti fidi và dove vuoi tu.
Tutto questo si traduce in un grande grip e trazione in curva, dove si sente a proprio agio, con una naturalezza impressionante.
Quanto sopra descrittovi è frutto del sistema LMW, che come ci dicono i Niken expert, permette alla moto i 45° di piega, ma non vi tedio con le caratteristiche tecniche dettagliate, che potete trovare su ogni rivista del settore.
Ma è incredibile vedere il confronto delle quote tra Niken ed MT09, a vederle sono due moto totalmente diverse, ma quanto, invece, si somigliano.
Impianto frenante di tutto rispetto, frenata pronta e modulabile, anche se viste le quote, tende ad alleggerirsi un po’ troppo posteriormente.
Frizione dolce e cambio preciso e senza scatti negli innesti, tra l’altro con cambio elettronico in salita e sopra i 4000 giri, giusto per aumentare il divertimento di guida.
Le due forcelle anteriori copiano perfettamente l’asfalto e se si prende una buca con una gomma anteriore, l’altra compensa senza fare una piega.
Quindi qualche mio modesto parere personale.
Smanettoni e pistaioli (lo sono stato anche io), questa moto non fa per voi/noi, troppa confidenza porta a sbagliare ed i limiti di questa moto, secondo me, giustamente concepita per il divertimento senza pretese racing, sotto stress si vedono.
La Yamaha dovrebbe pensare ad un cupolino più protettivo, set valige e qualche altra chicca touring.
Forse troppe plastiche in evidenza, ma una moto di serie non ne può fare a meno, per questo esiste l’after market.
Quindi sintetizzando quanto vi ho descritto, gli aggettivi per la Niken sono:
Angolo di piega, velocità, controllo, feeling, brivido, adrenalina e divertimento.
P.s. quando i turni erano pieni accompagnavo il gruppo su una Tracer 07 con trittico di valige, usata al giro d’Italia…
Ma quando bella è, da guidare, questa motina, una vera meraviglia, sembrava fosse mia da sempre tanto era facile ed intuitiva.
Consigliatissima come prima esperienza, ma che sa darti divertimento puro.