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Discussione: Un'altro ponte crolla .... Genova

  1. #11
    FazerItaliano Andante L'avatar di topo
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    Aggiungere, questo è quello che ha scritto il ministro dell’infrastrutture:

    Sono passate nemmeno 24 ore dalla tragedia che ha colpito Genova, e come tutti noi ho ancora negli occhi quelle terribili immagini del crollo del ponte Morandi. Oggi sarò tra le macerie macchiate di sangue e provo rabbia perché in un Paese civile non si può morire per un ponte che crolla. Lo voglio ribadire con ancora più forza: chi ha colpe per questa tragedia ingiustificabile dovrà essere punito. Alle società che gestiscono le nostre autostrade sborsiamo i pedaggi più cari d’Europa mentre loro pagano concessioni a prezzi vergognosi. Incassano miliardi, versando in tasse pochi milioni e non fanno neanche la manutenzione che sarebbe necessaria a ponti e assi viari.
    I vertici di Autostrade per l’Italia devono dimettersi prima di tutto. E visto che ci sono state gravi inadempienze, annuncio fin da ora che abbiamo attivato tutte le procedure per l’eventuale revoca delle concessioni, e per comminare multe fino a 150 milioni di euro.
    Se non sono capaci di gestire le nostre Autostrade, lo farà lo Stato.
    Contemporaneamente a questi atti doverosi, dobbiamo badare a ricostruire e manutenere, seppure con il pensiero sempre rivolto alle vittime e alle loro famiglie. Per quanto riguarda Genova, verrà usato il Fondo Emergenze della Protezione civile per ripristinare la viabilità ordinaria, prendendo in considerazione anche la possibilità di prolungare fino a Voltri la 'Strada a mare'. Per la ricostruzione del ponte Morandi, che voglio sottolineare necessitava di manutenzione da decenni, verranno poi utilizzate le risorse del Piano economico e finanziario di Autostrade, da discutere eventualmente a settembre, e altre risorse non impegnate e prese da due fondi dedicati in parte a interventi infrastrutturali.
    Quindi, il nostro impegno continuerà ad essere quello di investire soldi per la cura e la ristrutturazione dell'esistente. Ci sarà un vero e proprio piano Marshall per la messa in sicurezza delle nostre infrastrutture, molte delle quali sono state costruite negli anni '60 e '70. Penso sia nostro dovere usare i soldi pubblici per la manutenzione di queste arterie vitali del nostro Paese, invece di sprecarli in mastodontiche opere inutili. Un progetto su cui punto molto è quello per un monitoraggio attraverso semplici sensori che verificano la stabilità di infrastrutture e viadotti. Un sistema tecnologico che ci permetta di dire: mai più stragi come quella di Genova.
    A chi invece sta speculando su questa tragedia voglio dire: è impensabile, oltre che ignobile, collegare il crollo del ponte Morandi alla messa in discussione della realizzazione della Gronda di Genova, su cui è in corso un’analisi costi-benefici. Si tratta di un’opera che non costituisce una soluzione sostitutiva rispetto al viadotto sull’A10. E che comunque sarebbe pronta nel 2029. Ora basta sciacallaggio, noi vogliamo le grandi opere utili. E pensiamo soprattutto a rendere sicura questa nostra malridotta Italia.

    Aggiungerei:
    Niente nuove infrastrutture, tenetevi una sola autostrada a 2 corsie senza corsia d'emergenza così ogni veicolo fermo sono 2 ore di coda, ma vi forniremo un ponte "moderno" sulle macerie di quello vecchio, realizzato oltre che con tecniche obsolete anche in base a necessità dello scorso secolo.... Niente che tolga da Genova file di autotreni. Fino a che un autotreno non farà un disastro tipo bologna, verrà lasciato tutto come progettato per gli anni 60: niente ferrovia col terzo valico per diminuire gli autotreni, e niente gronda per alleggerire il traffico attuale. Tenetevi la A7 com'è, che con tutte quelle curve in pendenza è "divertente".

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  2. #12
    detto Litio 520 L'avatar di _sabba_
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    Molto corretta la tua ultima chiosa.
    Anche a Bologna i vari Verdi/PD/Progressisti/Ambientalisti hanno da sempre bloccato il cosiddetto “passante” (tipo quello di Mestre), che avrebbe alleviato la città dal terrificante traffico autostradale (a due corsie come negli anni 60).
    I fondi stanziati per la prima parte del progetto sono stati “dirottati” a Parma per creare una Metropolitana.
    Lo so già ..... Chi conosce Parma non potrà pensare che una città così piccola abbisogni di una Metropolitana, ma tant’è.
    Il problema è sempre quello.
    La concentrazione di traffico aumenta di giorno in giorno, le strade (e i ponti) sono sempre le stesse da 50 anni (a parte il Passante di Mestre e la inutile BreBeMi), e i materiali con sui sono state costruite pure.
    Io mi aspetto, e lo dico con la massima apprensione, che molto probabilmente questo sarà solo il primo di una lunga serie di crolli.
    L’unico “vantaggio” di tutto ‘sto buridone è che i morti stridono, e le Amministrazioni (pubbliche e private) non possono più far finta di nulla.
    Piano piano chiuderanno i siti di viabilità più a rischio, ma nascerà un problema ancora più grosso.
    Dove dirotteranno il “nuovo traffico” che si creerà con le strade chiuse?
    Nei viali di Bologna e nella inesistente circonvallazione di Genova?
    Sarebbe molto importante mettere al confino i Verdi&soci e le loro idee balzane prima di tutto, e iniziare immediatamente a costruire strade di grande viabilità che non interessino i centri urbani.
    Solo così si potrebbe sperare in un futuro migliore (relativamente al traffico e alle sue tragedie).
    Siam messi male, molto male.


  3. #13
    FazerItaliano in Rodaggio L'avatar di GIGI-1
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    Ho letto l'articolo stampa. Effettivamente, almeno secondo quanto li riportato, il ponte aveva manifestato problemi sin da subito e per farvi fronte era stata decisa ed effettuata un'attività di manutenzione mirata (almeno su parti ritenute vitali, tipo i due tiranti). La necessità di interventi di manutenzione sembra essersi presentata anche successivamente (chissà se fatta, male o bene che sia, certo è che qualcosa non ha funzionato come avrebbe dovuto, altrimenti il viadotto sarebbe ancora li). Mi sono soffermato maggiormente dove si afferma che «L’infrastruttura era monitorata dalle strutture tecniche della Direzione di Tronco di Genova con cadenza trimestrale secondo le prescrizioni di legge, e con verifiche aggiuntive realizzate mediante apparecchiature altamente specialistiche. Inoltre le strutture tecniche preposte si sono avvalse, per valutare lo stato di manutenzione del viadotto e l’efficacia dei sistemi di controllo adottati, di società e istituti leader al mondo in testing, e ispezioni sulla base delle migliori best practices internazionali». E cosa inquietante: «Gli esiti delle attività di monitoraggio e delle verifiche svolte dagli autorevoli soggetti esterni hanno sempre fornito alla società adeguate rassicurazioni sullo stato dell’infrastruttura. Questi stessi esiti sono stati utilizzati come base per la progettazione degli interventi di manutenzione sul viadotto approvati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti secondo le norme di legge e le previsioni della Convenzione (il contratto di servizio, ndr). Mi chiedo: Poichè un contratto è l'accordo di due o più parti per costituire, regolare o estinguere tra loro un rapporto giuridico ..., qualcuno, in questi decenni, ha verificato se la parte obbligata a fornire il servizio (manutenzione) stava diligentemente adempiendo all'obbligo assunto ? Oggi, a tragedia avvenuta, si parla di di acquisire il contratto di concessione per verificare .... se la parte ha rispettato gli obblighi del servizio (leggasi gli interventi di manutenzione sul viadotto approvati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti secondo le norme di legge e le previsioni della Convenzione, come peraltro evidenziato nell'articolo) ? Mi viene spontaneo pensare che questi controlli dovevano essere costantemente effettuati nel tempo onde accertare se e come gli "approvati interventi di manutenzione sul viadotto" venivano effettuati. Consideriamo pure che questa società, oltre a questo ponte, ne gestisce tanti altri e tante gallerie presenti sull'intera rete viaria nazionale ... e questo è preoccupante, poichè, qualora ci siano state concomitanti inadempienze da parte di chi doveva fornire il servizio e da parte di chi doveva controllare se il medesimo veniva fornito secondo gli "approvati interventi di manutenzione" .... è lecito dubitare che altre simili strutture possano trovarsi nelle stesse condizioni del morandi.
    Donne e motori, gioie e dolori ...

  4. #14
    FazerItaliano Andante L'avatar di topo
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    Posso garantire che la manutenzione era continua. C'erano sempre interventi in atto.
    Ieri ho sentito l'ingeniere che aveva detto che era più conveniente rifarlo: il sistema di costruzione dei tiranti era considerato futuristico per i tempi ma nei anni a mostrato di subire, per caratteristiche tecniche proprie del sistema, una corrosione molto accelerata e che il cedimento del tirante poteva anche avvenire in maniera improvvisa. Insomma un ingegnere che ci ha fatto studi da esterno in maniera indipendente dava la colpa alla tecnologia usata (che era il top ai tempi) ma che non ha retto all'usura.
    Insomma, era da rifare da una vita.
    Ora, io non sono ingeniere, ma se casa mia dopo 20 anni dalla costruzione ha bisogno di interventi strutturali, forse valuterei che va rifatta... Anche perché il mantenimento superava il costo di demolizione/ricostruzione. Ma i disagi sarebbero stati terribili, senza una alternativa. Non ci si era decisi a farla (la famosa gronda) e quindi si campava alla giornata

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  5. #15
    FazerItaliano in Rodaggio L'avatar di GIGI-1
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    Purtroppo come da tradizione della politica italiana ... si tira a campare ed i problemi si lasciano da parte. A quanto pare la famosa Gronda, proposta per evitare quello che oggi è purtroppo accaduto, non è rientrata nelle grazie dei nostri amministratori. Sono curioso di conoscere l'alternativa che verrà adottata ... ormai l'evitabile non è stato evitato in tempo e qualcosa dovranno fare. Spero solo che l'alternativa sia quella della totale costruzione di un nuovo ponte e non quella di dare una rattoppata/rinforzata ad una struttura usurata che doveva essere già demolita da illo tempore. Io li su ci sono passato in macchina con l'intera famiglia, almeno in una decina di occasioni .... anche se in futuro dovessero rendere nuovamente percorribile il medesimo viadotto .... credo fermamente che non avrò la fiducia di transitarci ancora !!
    Donne e motori, gioie e dolori ...

  6. #16
    FazerStaff L'avatar di Gsxr
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    Bah … tutti a fare i soloni della viabilità e ritiriamo le concessioni, e ci pensiamo noi e fucileremo i colpevoli.

    Devo tristemente notare che quanto successo è perfettamente in linea con il resto. Sono dieci anni ormai che si trascurano ampiamente le infrastrutture per la viabilità. Dalla strada comunale a quella provinciale.

    Buche crepe, asfalti che non stanno più attaccati e rifatti a pezzi, non parliamo delle strisce presenti a fantasia.

    I ponti fanno eccezione? Se muore uno scooterista causa radici sull'asfalto beh … fa notizia ma chissà, andava forte, era distratto eh … quando tocca ai ponti ecco, i danni sono questi.

    Certo una tragedia ma è tutto l'insieme che sta andando in malora come il resto del nostro bel paese.
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    Suzuki GSX-R 1000 K8 - Il 7° Cavalleggeri al completo + un ciuccio.

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