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Discussione: Roma - Caponord ... a ussa !

  1. #11
    FazerItaliano Novello L'avatar di coccia
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    10 luglio - SKIBOTN - BODO



    Oggi sveglia e partenza presto. Ci sono le Lofoten e abbiamo di fronte 500 km (non molti) ma la previsione e' sulle 8 ore.

    Quindi riconsegniamo le chiavi al vichingo e si parte... inutile dire che la Norvegia continua a mostrarsi in tutto il suo splendore, ci sarebbe veramente da fotografare tutto.
    Comunque arriviamo a Heia e ci fermiamo in un accampamento Sami preso d'assalto da pullman di turisti; entriamo ma stiamo veramente poco, giusto il tempo di un giro, due foto al volo e si riparte.





    Purtroppo anche qui avremmo voluto dedicare un po' piu' di tempo, ma servirebbero 2 mesi per apprezzare tutto cio' che c'e' da vedere, ma come gia' detto questo viaggio prevede altro (me lo segno... altra cosa da vedere quando tornero' ).

    Il nostro viaggio continua tra innumerevoli ponti



    (qui una foto prima del Tjendsuldbrund)



    Nota di colore: incontriamo qui un motociclista tedesco che in sella la sua KTM gustava amabilmente il suo piatto di pasta alla carbonara!!! come ho già detto un must di queste parti …


    Scambiamo due chiacchiere, ci dice che l'ultimo distributore delle Lofoten e' a Lakness, prendiamo appunti e ci dirigiamo verso le Lofoten, attraversando altri Ponti



    (qui il Gimsoystraumen) e panorami magnifici.

    Appena prima di entrare alle Lofoten veniamo superati da un gruppo di motociclisti norvegesi, tra i quali c'e' anche un chopper, che vanno a velocita' siderali ... Cavolo, ma qui i limiti non li rispettavano tutti???
    Ci accodiamo a loro per un piccolo pezzo, poi entrati alle Lofoten li lasciamo andare al loro giro veloce. Noi ci fermiamo ad ammirare...



    consapevoli che questo è solo l'inizio...
    E cosi' sara'. Un susseguirsi di panorami fantastici, spiagge, montagne, ponti, villaggi







    Mentre percorriamo i 170 km che separano l'ingresso dalle Lofoten fino ad A I Lofoten siamo veramente in estasi; di tanto in tanto veniamo svegliati dall'odore del merluzzo messo ad essiccare ai lati delle strade



    Arrivati a Moskeness ci informiamo sui traghetti per Bodo e sull'orario del primo di domani mattina. Cerchiamo anche qualcosa per dormire, ma visti i costi elevati decidiamo che per stasera prenderemo il traghetto e dormiremo a Bodo, con disappunto di Gino che avrebbe voluto dormire qui, ma i prezzi sono esorbitanti e, cosa da non sottovalutare, recupereremo anche mezza giornata di viaggio sul nostro programma ...

    Comunque il traghetto parte alle 20:30, abbiamo quindi tempo per arrivare ad A I Lofoten, fare un giro ed apprezzare la bellezza del paesaggio











    Alle 19:45 ci dirigiamo verso Moskeness per il traghetto.



    Di fronte al molo di imbarco c'e' un paninaro da cui prendiamo tre panini al salmone e ci fa anche assaggiare della carne di balena: buona, ma il panino di balena non ce lo facciamo ...
    Puntualissimo arriva il nostro traghetto;



    mentre imbarchiamo scende una 500 targata Firenze,



    stara' facendo il nostro giro inverso? stara' andando anche lui a Caponord? non lo sapremo mai, ma vogliamo pensare che la risposta sia SI.
    Imbarchiamo e ci godiamo l'ultimo spettacolo che ci offrono le Lofoten.



    Traversata di 4 ore tranquilla durante la quale Gino e Brando pianificano le prossime tappe.



    Alle 0:30 si arriva a Bodo, abbiamo prenotato al Bodo Hostel (e' attaccato al porto, recensioni ottime, prezzo buono).

    Arriviamo all'ostello circa all'una, scambiamo due chiacchiere con la reception, giusto il tempo di chiedere dove possiamo parcheggiare la moto e vengo cazziato per il mio tono di voce troppo alto... Mica e' colpa mia se e' l'una di notte e il sole e' ancora alto come se fosse mezzogiorno !! (d'altronde siamo ancora oltre il circolo polare artico). Comunque scarichiamo le moto, prendiamo la stanza (pulitissima e con il bagno in camera). Spettacolo!! Dopo Skibotn avevamo proprio bisogno di un posto del genere.

    E' tardi, doccia e a letto, domani tappa di trasferimento e quasi 9 ore di viaggio previste …
    Ultima modifica di coccia; 02/10/2019 alle 11:35

  2. #12
    FazerItaliano Novello L'avatar di coccia
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    11 luglio BODO - STEINKJER



    Oggi e' prevista una giornata impegnativa... tappa di trasferimento, quasi 600 km, 8 ore previste al netto di soste etc. quindi, sveglia presto, colazione al bar della stazione di Bodo (convenzionato con l'ostello) dove con 90 corone possiamo mangiare cio' che vogliamo... Non ce lo facciamo ripetere due volte e ci fiondiamo sul dolce e salato!!! Al mio terzo piatto di salmone vediamo la cameriera un po' infastidita... Gino mi fa: Ti devi far sempre riconoscere, non fare lo scostumato! va bene, terminiamo col dolce e andiamo via...

    Si parte, sono ormai le 10:00, ci dirigiamo verso l'interno, in questo modo accorciamo la strada, si fa per dire, passando per i fiordi ci avremmo messo troppo!!! Cio', pero' ci fa apprezzare anche l'interno della Norvegia che non e' da meno rispetto alla parte costiera. Passiamo Infatti sull'altipiano all'interno del Parco Nazionale Saltfjellet



    dove rivalichiamo il Circolo Polare artico, anche qui come a Rovaniemi ci fermiamo per immortalare il passaggio.





    A differenza della Finlandia, la struttura sembra più 'austera', qui Babbo Natale non ci passa Comunque entriamo, compriamo due souvenir, e facciamo un giro intorno al monumento e poco oltre troviamo questa distesa di pietre



    una rapida ricerca su Google ci dice che sono il segno dei viaggiatori che passando di qui lasciano il loro ricordo. Non possiamo esimerci, ecco la nostra



    (3 moto e il mappamondo di Caponord ... )

    Si e' fatta ora di pranzo, ma ripartiamo, mangeremo dopo quando faremo benzina.

    Nel corso della nostra discesa veniamo a conoscenza del singolare modo in cui norvegesi gestiscono i cantieri stradali. Durante i sensi unici alternati non c'e' il semaforo come da noi, c'e' una pattuglia che accompagna la colonna di auto. Quando arrivi al cantiere, ti fermi e aspetti che ti vengano a prendere ...







    Il nostro viaggio procede tra le bellezze naturalistiche dei boschi norvegesi, ma oggi sento qualcosa che non va nella moto: la catena comincia a farsi sentire; in tutti questi giorni era stata mooolto paziente, ma oggi proprio non ne vuole sapere, sento la moto che sobbalza parecchio. Ne parlo con Gino e mi dice di provare ad usare marce piu' basse e di tenerla piu' alta di giri, ma niente, la situazione non cambia. Facciamo un po' di prove, ma niente, sono piu' o meno le 17:00 ed e' diventata veramente inguidabile.

    Chiedo ai miei compagni di avventura di fermarci per cercare di risolvere...



    Ci fermiamo, controlliamo la catena, e' un po' lenta, ma non da giustificare una cosa del genere. Il problema sono le maglie che, complice il sale di questi giorni, sembrano un festone di compleanno. Vabbe', siamo in mezzo al nulla dobbiamo risolvere, intanto tiriamo la catena, cerchiamo di arrivare a stasera, poi una volta che avremmo trovato un campeggio, con lo stomaco pieno ed un tetto sulla testa ci penseremo. Tiriamo un po' la catena, chiedo scusa ai miei compagni di viaggio (tra una cosa e l'altra di tempo ne perdiamo) e si riparte... La situazione sembra migliorata, non va per niente bene ma a stasera ci arrivo.

    E cosi' arriviamo al Kvam Motel & Camping, entriamo, chiedo se ha un bungalow triplo e quanto vuole. La signora dice: 400. Brando fa: 400 € ??. Brando, mica ce lo dobbiamo comprare . 400 corone (40 €). Ok va bene, prezzo buono, forse la fortuna non ci ha abbandonato ...

    Ci sistemiamo in questo campeggio sul lago che non sarebbe nemmeno male, ma io sono troppo demoralizzato per la catena e non riesco ad apprezzarlo.



    Mi metto ad armeggiare con la catena,



    pulisco ogni singola maglia, le maglie più rovinate le inondo pure col WD 40 (non criticatemi se danneggio gli o-ring bla-bla-bla); la catena comunque e' da cambiare, se funziona bene, altrimenti la cambiero' al più presto. E gli do anche un'altra bella tirata e ingrassata... domani vedremo che succede!

    Intanto Gino, al fine di tenere alto il morale della truppa, va al bar del campeggio e prende tre birre.



    si brinda alla nostra avventura... o forse alla MTS



    Vado a dormire pensieroso, domani c'e' l'Atlantic Road, sara' impegnativa, ma sono troppo stanco, oggi e' stata tosta (piu' mentalmente che fisicamente). Domani e' un altro giorno, bisogna riprendere le forze... a nanna.
    Ultima modifica di coccia; 02/10/2019 alle 11:41

  3. #13
    FazerItaliano Novello L'avatar di coccia
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    12 luglio STEINKJER - MANDALEN



    Anche oggi si prevede giornata impegnativa, circa 500 chilometri e 8 ore di viaggio previste al netto delle soste, quindi, pronti via si parte, da Steinkjer in direzione Trondheim.

    Sono pensieroso in merito alla mia catena ma dopo i primi 50 km i pensieri svaniscono, la situazione e' molto migliorata, le cure di ieri hanno funzionato
    Ci spariamo filati 250 km di viaggio, costeggiamo il fiordo,



    (allevamento di salmoni)

    superiamo Trondheim per arrivare il prima possibile all'imbarco del primo traghetto di oggi.



    Ci facciamo la tratta Alma - Kanestraum, 15 min,







    (voglio sottolineare l'efficienza norvegese: un traghetto ogni 30 minuti, non sgarrano di un minuto, sono sempre pieni e funziona tutto alla perfezione...)
    e poi in direzione Kristiansund.
    Ormai si e' fatta ora di pranzo, piuttosto che mangiare il solito panino in area di servizio (con costi disumani) decidiamo di fermarci ad un supermercato a comprare qualcosa...



    ed ecco un particolare della nostra cucina/sala da pranzo !!!



    Finito il nostro ricco pasto, si riparte, ormai siamo arrivati sull'Atlantic Road e infatti ecco il tunnel



    e poco dopo il cartello di inizio della strada...



    Piccolo OT: cercando su internet ho letto che e' considerata (almeno in Norvegia) una delle strade piu' pericolose del mondo in quanto in caso di mare grosso e vento forte diventa seriamente pericolosa



    (foto presa da internet)

    ma noi, accompagnati dalla buona sorte meteorologica (fortunatamente o sfortunatamente decidete voi) troviamo sole e vento praticamente assente... Ce la facciamo tutta d'un fiato e cosi' come per le Lofoten, e' difficile raccontare la bellezza di questi luoghi... bisogna esserci...








    (foto aerea presa da internet, giusto per rendere l'idea )

    Cosi' raggiungiamo il nostro secondo traghetto Solsnes - Afarnes, anche qui imbarco velocissimo e trasbordo dall'altra parte del fiordo.



    Siamo quasi arrivati alla nostra meta del giorno: Andalsnes, sono circa le 18:00 ma e' una bella giornata, il sole e' ancora alto (manco a dirlo) e Gino mi fa: Andiamo ora a fare il Trollstigen... Dai Gino! Prima troviamo un posto dove dormire, ci sistemiamo e se non e' troppo tardi andiamo... sara' una decisione sbagliatissima!!!...

    Cominciamo a girare per i vari campeggi ma e' tutto strapieno (e' venerdì), ci fermiamo anche in un albergo super lusso (aveva anche il parcheggio con le colonnine OEM della Tesla per la ricarica..) Ma niente, tutto pieno.. Allora tramite internet troviamo un campeggio, ma e' a 20 km. Chiamo, hanno posto, partiamo. Ma a meta' strada, l'unica strada ... tutto bloccato.





    C'e' un grave incidente (poi come fanno i norvegesi a fare incidenti gravi coi limiti a 40 km/h se qui li rispettano tutti.?!?!.).
    Comunque rimaniamo bloccati per un'ora e mezza ( il poliziotto ci aveva assicurato che in 30 minuti avrebbero risolto tutto), morale della favola: arriviamo al campeggio, il Mana Camping, alle 20:00 passate.
    Trollstigen rinviato a domani.

    Prendiamo i nostri bungalow, paghiamo e il gestore ci dice che per fare la doccia calda servono monete da 10 corone. Noi non abbiamo monete, paghiamo tutto con la carta, allora ci dice che ci cambia anche gli euro: 5 € per 30 corone. C***o che tasso di cambio, rincaro del 40 % (i furbi allora non sono solo in Italia).

    Comunque non sono ancora le 9, di fronte al campeggio c'e' un supermercato per comprare qualcosa da mangiare... memori di quello che era successo a Kempele (niente alcolici dopo le 21:00) Gino si fionda a prendere tre birre, ma non le paga subito ... nello scegliere cosa mangiare si fanno le 21:02. Arriviamo alla cassa... niente alcolici dopo le 21:00!
    E li la disperazione pervade gli occhi di Gino ed i nostri cuori . Vabbe' dai anche questa sera si va ad acqua...

    Torniamo al campeggio, si mangia, doccia, giusto il tempo di tornare a rivedere la luna,



    un saluto alle nostre belle,



    e subito a nanna. Domani tappone 'dolomitico', dobbiamo essere al 100 %.
    Ultima modifica di coccia; 02/10/2019 alle 11:51

  4. #14
    FazerItaliano Novello L'avatar di coccia
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    13 luglio MANDALEN - BORGUND



    Sara' l'emozione, sara' che abbiamo riposato bene, ma tant'e' che oggi ci svegliamo molto presto e, a dispetto dei pochi km previsti (370), alle ore 8:30 siamo gia' in sella, o meglio a fare colazione.
    Gino mi fa notare che qui nelle stazioni di servizio vendono pezzi di ricambio per motoseghe, in caso di nuovi problemi alla mia catena potremmo comprare e adattare una di queste...



    La nostra allegria pero' diminuisce man mano che ci avviciniamo al Trollstigen ... il sole di ieri e' solo un ricordo, al suo posto una fittissima nebbia .



    Cavolo! l'idea di Gino era perfetta! Maledetto incidente !! Comunque non ci possiamo lamentare del clima piu' di tanto, e' stato fin troppo generoso con noi; siamo qui e godiamoci questo spettacolo..


    (Da notare il guardrail !!!!)






    (i guardiani della cima del trollstigen !!!).

    Appena valichiamo il passo la situazione comincia a migliorare, la natura comincia a farsi apprezzare; la giornata e' appena cominciata, abbiamo tanto da vedere...
    Ci dirigiamo quindi verso Valldall dove prendiamo il traghetto Linge - Eisdal, imbarco e traversata fulminea e via in direzione Strada delle aquile.
    Arriviamo al Belvedere dove si puo' apprezzare il Geirargerfjord




    e dove, a discapito dei motociclisti delle varie nazioni che parcheggiano le moto negli spazi appositi, vediamo arrivare un tedesco che, col suo bel GS, di gran carriera arriva e parcheggia direttamente nell'area pedonale per fare la foto alla moto col fiordo sullo sfondo ... non eravamo noi italiani i soli 'terroni'?!? Vabbe' tutto il mondo e' paese.

    Ripartiamo percorrendo la Strada delle aquile (permettetemi un paragone un po' azzardato, un Piccolo Stelvio - versante austriaco, cmq bella!) e arriviamo a Geirarger.
    Parcheggiamo al volo e corriamo a fare i biglietti perche' abbiamo in programma una mini crociera del fiordo. Arriviamo in biglietteria, la barca parte tra 10 minuti, siamo in fila ed ecco che dalla fine della coda arriva un tedesco (un altro) che salta tutta la coda e si piazza davanti a noi a fare i biglietti. Gli facciamo notare la coda, ma si inventa che noi facciamo un'altra fila bla bla bla !
    Vabbe' oggi non e' giornata con la Germania, discutendo avremmo perso sicuramente piu' tempo e la barca, quindi lasciamo correre...

    Facciamo i biglietti, ci imbarchiamo. Siamo gli ultimi, praticamente tolgono la passerella dietro di noi. Si parte e... che devo dire ... Molto bello !! Se passate da queste parti non fatevela scappare, dura un'ora, non costa molto (35 € compresa audioguida in tutte le lingue) e merita veramente. lascio parlare le foto




    (la strada delle aquile vista dal fiordo)



    (le 7 sorelle)





    (il pretendente: la cascata dietro )

    Torniamo sulla terraferma e, visto l'orario, ci facciamo un giretto della cittadina. In realta' e' un paese di 4 case e soli alberghi e ristoranti (le navi che fanno le crociere dei fiordi arrivano fin qui) ed apprezziamo la varieta' motociclistica che popola il posto...







    Mangiamo un panino al volo e si riparte in direzione Galdhopping ... la strada risale,




    (Geirarger vista dall’alto)

    in realta' dovevamo passare anche sul Dasnibba, ma in cima c'era ancora della nebbia quindi non avremmo vista nulla e desistiamo, in compenso scendiamo dall'altro versante ed il cielo e' completamente sgombro



    Strade curvose e panorami mozzafiato (che ve lo dico a fa'!)









    ed arriviamo a Fossborg,



    da qui si sale verso il Galdhopping ... strada divertentissima ma nulla in confronto a cio' che si trova in cima









    Spettacolo!!!
    Le foto non rendono minimamente idea, da brividi !!!...
    E pensare che 4 giorni fa, dalle parti di Alta, avevamo incontrato 2 motociclisti italiani che ci avevano detto che non erano potuti salire fin qui perche' il passo era chiuso causa neve; ancora una volta il clima e' stato dalla nostra parte, questo ripaga ampiamente la nebbia di stamattina...

    Proseguiamo il nostro viaggio e dopo un po' di chilometri, nel bel mezzo del nulla, un casello ... costo 9€



    Qui la citazione e' d'obbligo


    Comunque, paghiamo, proseguiamo e dopo un po'... strada sterrata...



    quando ci fermiamo Brando sentenzia: abbiamo pagato 9 € per una strada nemmeno asfaltata ...

    Pero', riflettendoci, la maggior parte di ponti e tunnel anche sottomarini non si pagano, sono strani sti norvegesi! Mi viene in mente che forse stanno raccogliendo i soldi per asfaltare la strada

    La strada comunque merita, sia per il paesaggio, che per la 'curvosita'' del successivo tratto asfaltato quindi non siamo pentiti di aver investito tale cifra e non essere tornati indietro allungando la tappa di circa 300 km
    Si e' fatta sera, e' tardi ed il cielo comincia anche a scurirsi, il sole tramonta ed essendo sabato dobbiamo sbrigarci a trovare un posto per dormire. Troviamo un campeggio in un posto sperduto, lo Steinklepp Camping, prendiamo il bungalow, chiediamo al gestore dove poter mangiare qualcosa ed il proprietario ci dice che possiamo comprare da lui la mitica pasta Buitoni (ringraziamo e decliniamo l'offerta) oppure l'unico posto aperto e' un pub li' vicino.

    Ci dirigiamo al pub, entriamo e ci sorprendiamo di quanto sia affollatissimo di sabato sera: non c'era NESSUNO !!
    Chiediamo qualcosa da mangiare, ha solo la pizza (surgelata naturalmente) alla modica cifra di € 20. Ne ordiniamo una da dividere in tre e tre birre, tutto per la modica cifra di 50 €. Onesto!!!
    Ci porta la birra e, dopo circa 45 minuti, la pizza (forse veniva da Napoli...).

    Comunque dobbiamo brindare alla fantastica giornata trascorsa e dobbiamo anche salutarci: oggi Gino ha ricevuto una chiamata e deve rientrare prima per lavoro. Dobbiamo quindi salutare Brando che proseguira' per Bergen. Noi avevamo pianificato di arrivare a Stavanger, ma praticamente il 18 dobbiamo essere in Italia e passare da li ci farebbe allungare di 2 giorni.
    Confrontandoci con Brando, ci dice che lui non arrivera' fino a Stavanger, ma nei prossimi giorni ha in previsione di passare alla Legoland di Billund (Danimarca) e, se avanza tempo rientrando in Italia, di fare Stelvio e Gavia...
    L'idea ci stuzzica non poco, dato che io e Gino siamo cresciuti a pane e LEGO, la inseriamo nel mega programma di viaggio; nei prossimi giorni vediamo come evolve la situazione ...

    Ma ora a dormire, giornata pienissima oggi e domani tanti chilometri da macinare.
    Un po' a malincuore domani inizia il vero viaggio di ritorno...
    Ultima modifica di coccia; 02/10/2019 alle 12:03

  5. #15
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    14 luglio BORGUND - MALMO



    Ebbene si, oggi inizia il vero e proprio viaggio di ritorno quindi, sveglia alle 8:00 e, per prima cosa ci tocca salutare il nostro compagno di viaggio.



    Brando oggi ha in previsione di arrivare fino a Bergen, noi di scendere diretti in Svezia. Ci salutiamo con Brando, ma siamo convinti che questo sia solo un arrivederci, le nostre strade si sono incrociate e nulla succede per caso .

    Quindi alle 08:30 Brando parte, noi ci tratteniamo un po' di piu' per la solita manutenzione alle nostre moto, controllo catena per me, controllo olio per Gino.
    Alle 09:00 anche noi siamo in viaggio, oggi e' solo una tappa di trasferimento, arriveremo fin dove potremo, non abbiamo progetti, solo la direzione: SUD...
    Questo pero' non ci distoglie dall'ammirare i paesaggi che ci si stagliano di fronte.





    Ci fermiamo in una stazione di servizio e Gino mi fa notare una moto con una catena che sta combinata peggio della mia,



    allora io sto messo benissimo
    Si riparte, oggi solo soste per benzina e per pranzo. Infatti maciniamo chilometri e verso le 18:00 siamo a Goteborg. Gino mi dice che vuole fermarsi per immortalare i chilometri della MTS



    ottimo, Che bel rodaggio!!!

    Ma non possiamo fermarci a Goteborg, e' troppo presto, dobbiamo scendere piu' a sud. Prendiamo l'autostrada, facciamo altri 100 km e cominciamo a guardarci intorno per trovare qualche campeggio, ma la maledizione del fine settimana si abbatte di nuovo su di noi: tutto occupato. Ci mettiamo a cercare su Booking e niente, solo prezzi esorbitanti, fin quando non appare il Best Western Plus Hotel Noble House, ma e' a Malmo.
    Cavolo, sono 200 km da qua!
    Ci pensiamo un attimo, prenotiamo e partiamo.

    Alle 22:00 spaccate siamo di fronte l'albergo.
    Scarichiamo le moto e saliamo in camera. Visto il posto tranquillo, in un primo momento decidiamo di non prendere il parcheggio interno dell'albergo (costa 20 €), ma appena usciamo per andare a cenare, Taaac! ubriaco molesto di fronte all'albergo ... Ok, abbiamo capito, investiamo sti 20 € in sicurezza!!
    Facciamo un giretto velocissimo per il centro, Malmo e' carina





    poi panino da McDonald's ... in Italia i tavoli esterni sono infestati dai piccioni, qui ci sono le anatre



    Gli svedesi sono di classe!!!
    Panino, doccia e poi a dormire. Oggi abbiamo macinato quasi 900 Km.
    Ci siamo guadagnati Legoland per domani...
    Ultima modifica di coccia; 02/10/2019 alle 12:14

  6. #16
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    15 luglio MALMO – AMBURGO



    Allora e' deciso, oggi Legoland.
    Ancora non sappiamo cosa ci sara' da vedere, come detto non era una cosa programmata quindi non sappiamo quanto tempo ci metteremo. Calcoliamo due ore di sosta a Legoland (in realta' saranno quasi il doppio) e quindi bisogna partire presto. Alle 8 siamo gia' a fare colazione, qui troviamo la macchina per fare i waffel ( le Ferratelle a Corfinio ) e Gino non se lo fa ripetere due volte e, da Abruzzese doc, prepara ferratelle spettacolari ... ma lui e' un professionista !!



    Dopo abbondante colazione si parte.
    All'interno del parcheggio sotterraneo dell'albergo ci saranno 40 gradi, a differenza dei 15 dell'esterno (per caricare le moto abbiamo sudato piu' di una partita di calcetto), ma vabbe'...
    Attraversiamo la citta' ed in men che non si dica attraversiamo il Ponte di Oresund e siamo in Danimarca. Qui i panorami che potevamo apprezzare fino a ieri ce li possiamo sognare... ma abbiamo in mente solo la nostra meta odierna.

    Ci spariamo filati circa 200 km fino all'uscita dell'autostrada, percorriamo quindi la campagna Danese e, quello che ci stupisce e' il fatto che non ci sia niente!!! Chilometri in cui si notano solo campi coltivati, ogni tanto qualche paesino di poche case e niente altro.
    Arrivati a Billund la situazione cambia perche' qui tutto e' in funzione di Legoland, ristorante, Hotel a tema, Parco giochi e c'e' anche l’aeroporto.







    Sono le 14:00, arriviamo alla biglietteria e chiediamo per l'ingresso... 78 € a testa .... AZZ !! pero' il biglietto vale due giorni... ah allora!! Chiediamo se esistono altre opzioni, ci dicono che c'e' il biglietto ''ridotto'' per il solo shop: 54 €. Va bene, meglio dell'altro... poi ci proveremo, se nessuno ci controlla un giretto nel parco ce lo facciamo (voi direte: il solito ragionamento da italiani.. Ma gia' cosi' e' una rapina...)
    Comunque, ci facciamo rapinare, entriamo ... Beh spettacolo!!!
    Ogni cosa ricostruita con le Lego,







    (Monumenti celebri)






    (Zoo)






    (Saga di Star Wars)






    (Citta' con mezzi di trasporto che si muovono!!)


    Tutto Fantastico!!!
    Inutile dire che torniamo bambini e ci facciamo 2000 foto sotto gli occhi attoniti degli adulti danesi che vengono qui per portare i figli.







    Alla fine il nostro giro che doveva essere di 2 ore ne dura 3:30. Si e' fatto tardi e dobbiamo ripartire. Ma prima ultima foto di rito all'esterno del parco giochi con i mattoncini .



    Ne e' valsa la pena!!! per quello che abbiamo visto il prezzo del biglietto ci sta pure... forse

    Piccola nota di colore: all'arrivo avevamo cercato parcheggio, ma erano tutti a pagamento e cari arrabbiati (come tutto del resto qui). Non volendo pagare 10 € (a moto) per 2 ore di parcheggio, avevamo fatto all'italiana maniera: girando girando avevamo trovato un piccolo varco nella rete, forse un passaggio pedonale, e ci eravamo infilati nel parcheggio a gratisse ...
    L'indomani ci saremmo messaggiati con Brando per scambiarci le nostre opinioni su Legoland (gli avevo detto del mastruzzo dell'ingresso ridotto ma mi ero dimenticato del parcheggio) ... Vi posto la sua risposta ...



    Tornando a noi, sono quasi le 18:00 e ripartiamo in direzione Germania, in teoria il nostro roadbook originario prevedeva di arrivare ad Hannover, ma e' troppo lontana, utilizzeremo la tecnica di ieri, vediamo fin dove ce la sentiamo. E cosi' verso le 20:30 siamo dalle parti di Amburgo. Prenotiamo un ostello al volo e andiamo.
    Prendiamo la camera al The Hostel e usciamo subito per trovare qualcosa da mangiare.

    Troviamo un american pub, dove c'e' una cameriera che parla solo tedesco... ordiniamo 2 patate ripiene ma dopo un po' si presenta con 4. Va bene uguale, sono buone, i prezzi sono umani (eravamo abituati a prezzi scandinavi..) e ci possiamo permettere anche due birre a testa. Per il primo giorno da due settimane a questa parte andiamo a dormire con la pancia piena .

    Ora a dormire, domani mattina ci dobbiamo svegliare presto, dobbiamo sistemare le moto e abbiamo tanti chilometri da fare.
    Ultima modifica di coccia; 02/10/2019 alle 12:22

  7. #17
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    16 luglio AMBURGO - HEITERWANG



    Anche oggi prevista tappa di trasferimento in direzione Italia; la nostra previsione e' di arrivare fino a Monaco, sono circa 750 km, quindi sveglia presto, manutenzione moto (catena e olio), carichiamo e alle 9:00 siamo al benzinaio.
    E qui la sorpresa... hanno la 102 ottani, costo al litro 1,625 €. Cavolo, in Italia in alcuni distributori non ci metti nemmeno la 95. Non ci penso due volte, anche perche' non capitera' mai piu' che la mia FZ6 assaggera' la 102 e, piu' per sfizio, faccio il pieno…



    Si parte e cominciano a macinare chilometri, ma non come vorremmo, nella parte nord della Germania le autostrade sono piene di lavori e ci sono continui restringimenti di carreggiata con conseguenti limiti bassi e autovelox...

    Verso l'ora di pranzo ci fermiamo per far benzina e mangiare. Gino mi fa notare che la sua gomma di dietro, gia' affaticata da quasi 10.000 km, si sta cominciando a ''bruciare'' nella parte laterale del battistrada. Diamo la colpa al caldo torrido (le temperatura sono sempre sopra i 30 gradi), facciamo un raffronto con le mie, ma non hanno nulla. Gino mi dice: Ma tu non fai testo, tu con le gomme ci fai minimo 20.000 km !!
    Comunque il dubbio rimane.
    Mangiamo e ripartiamo, ma dopo qualche chilometro mi accorgo che la sua gomma dietro e' un pochino ''seduta''. Ci fermiamo, controlliamo la pressione, sta sotto 1 bar, controlliamo bene la gomma e c'e' un forellino quasi impercettibile.

    E qui i santi del calendario iniziano ad essere invocati come il secondo giorno quando eravamo in Austria ed il mio motorino d'avviamento aveva deciso di passare a miglior vita...
    Passato il momento iniziale di incazzatura ci armiamo di pazienza e: pinza, kit foratura, mini-compressore, et voila'!!



    Riparazione effettuata !!



    Test con acqua saponata ...
    FUNZIONA!!



    Gino, siamo troppo forti!! Pure questa e' andata. Non ci siamo fatti mancare niente!
    Ed ecco il colpevole:



    una limatura di alluminio. Maledetti lavori autostradali !!

    Si riparte e man mano che procediamo verso sud i cantieri diminuiscono sempre più fino a scomparire, quindi possiamo spingere un po' di piu'; i limiti non ci sono, ma comunque abbiamo le borse e la gomma appena riparata, non possiamo andare a velocità eccessive, cosa che invece vediamo fare a missili terra-terra a 4 ruote targati Deutschland.
    Comunque riusciamo a tenere una bella media e per questo arriviamo a Monaco che e' ancora presto.

    E qui abbiamo due soluzioni: o ci fermiamo qui stasera e ci facciamo un giro per la città oppure continuiamo e ci avviciniamo il piu' possibile all'Italia cosi' da copiare l'idea di Brando e fare anche noi Stelvio e Gavia.
    Ci pensiamo su 2 minuti ma Gino e' gia' stato a Monaco altre volte (per l'Oktoberfest) ed a me non interessa piu' di tanto visitare la citta' (io vengo da quella piu' bella del mondo ) e come gia' detto il senso del nostro viaggio e' un altro, e poi ... vuoi mettere lo Stelvio!
    Quindi si tira dritto in direzione Austria...

    Verso sera arriviamo a Garmisch, cerchiamo qualcosa su Booking, ma e' tutto inavvicinabile, troviamo posto a Heiterwang (40 km di distanza), al Gasthof Post. Impostiamo il navigatore e andiamo.

    Arriviamo verso sera, solo che ... e' tutto chiuso. Cavolo e ora ?!?
    Telefono, mi risponde il proprietario, parla italiano, il posto non e' quello, bene !
    Il navigatore ci ha portato al paese vicino in cui c'e' un albergo che ha lo stesso nome. Vabbe' ci mettiamo in sella e 10 minuti arriviamo al Gasthof Post giusto.
    E' un Casale del 1400 adibito ad albergo, con il proprietario, Marian, simpaticissimo e dove ciclisti e motociclisti sono i benvenuti.
    Prendiamo la camera, molto bella, in stile rustico e tenuta benissimo e scendiamo a mangiare: gulash, birra e fettina panata (gigantesca)





    Tutto molto buono... soddisfatti di cena e sistemazione ce ne andiamo a letto.
    Domani ci aspettano le curve!!
    Ultima modifica di coccia; 02/10/2019 alle 12:28

  8. #18
    FazerItaliano Novello L'avatar di coccia
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    17 luglio HEITERWANG - CAVARENO



    Oggi e' prevista una giornata diversa, di solo divertimento ''motociclistico'' ... non dobbiamo fare chilometri di avvicinamento, siamo in perfetto orario con la tabella di marcia, domani previsto ultimo giorno e rientro a casa; quindi oggi solo curve.
    Ci prepariamo con tranquillita', sveglia con calma, colazione e manutenzione moto a ritmi lenti. Ci fermiamo anche una mezz'oretta a parlare con Marian che ci racconta di essere innamorato dell'Italia, che viene al mare in Liguria dove sta cercando una casa sul mare dove passare la pensione... persona piacevolissima che oltretutto alla fine, in pratica, non ci fa pagare la cena della sera prima.
    Salutiamo e usciamo e solo ora notiamo il panorama entro cui e' racchiusa Heiterwang



    ieri sera era buio quando siamo arrivati e non si vedeva nulla.
    Tra una cosa e l'altra si sono fatte le 11.
    Partiamo e dopo circa un'ora ... il cartello...



    un misto di gioia e tristezza ci pervade: casa e' sempre casa, ma il nostro viaggio sta finendo...
    Subito dopo si presenta di fianco a noi il lago di Resia con il famoso campanile,



    tiriamo dritto, la nostra meta odierna si avvicina sempre piu'



    ed ecco l'inizio della salita



    Beh, che dire, la strada dal lato ''austriaco'' e' molto stretta ed i tornanti pure,



    ma anche con le moto cariche da' soddisfazioni







    Ci fermiamo in cima, compriamo adesivi e calamite e cominciamo la discesa.
    Dal lato ''italiano'' e' tutta un'altra cosa, la strada e' piu' larga, piu' diversificata rispetto ai soli tornanti dell'altro versante. Arrivati a Bormio mettiamo benzina e Gino mi fa: pero' questo pezzo fatto in salita e' piu' bello che in discesa. Lui e' gia' stato qui sulle Dolomiti anni fa e allora... risaliamo e riscendiamo di nuovo !!! Effettivamente... Non e' vero, non so. E' spettacolare in salita e in discesa...

    Ritornati a Bormio, nel nostro piano di oggi c'e' il Gavia. Grazie ancora Brando dell'idea!
    Quindi si sale, qui non apprezzi la strada (in alcuni punti e' larga meno di 3 metri e l'asfalto non permette di mettere a terra piu' di 10 cavalli ), ma il panorama...









    Arrivati a Ponte di Legno ci fermiamo e decidiamo dove andare a dormire, ci serve un posto vicino all'autostrada, domani ci separano circa 700 km da casa. Consultiamo un po' booking e salta fuori l'Hotel Rosa Resort a Cavareno: 60 km, vicino all'autostrada ma soprattutto dall'altra parte del Tonale. Ok andata. Prenotiamo e partiamo.
    Beh, a me il Tonale e' piaciuto molto, la ''curvosità'' della strada, il panorama, bello bello bello !



    Arriviamo a Cavareno verso sera e mentre entriamo in albergo comincia a piovere.
    Cavolo non abbiamo preso una goccia di pioggia in Norvegia e la prendiamo qua in Italia ! Vabbe' il clima e' stato fin troppo generoso con noi. Puo' anche venire giu' il diluvio ormai...
    Ultima modifica di coccia; 02/10/2019 alle 12:34

  9. #19
    FazerItaliano Novello L'avatar di coccia
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    18 luglio CAVARENO - ROMA



    Oggi e' l'ultimo giorno, la nostra avventura sta finendo e, sara' l'adrenalina che sta scendendo o i chilometri fatti, ma la stanchezza inizia a farsi sentire. Quindi colazione e subito a preparare le moto (catena e olio ) e mentre carichiamo le borse si avvicina a noi un ragazzo la cui moto (Aprilia Dorsoduro) non era nel parcheggio quando eravamo arrivati la sera prima. Ci fa: eravate sullo Stelvio ieri? vi ho visti.
    Si si
    E siete con le borse, Ma che giro avete fatto?
    E Noi, contenti come bambini per la risposta che sapevamo di dover dare: Guarda siamo di ritorno da Capo Nord...
    Caponord !! Cavolo, bellissimo ...
    Ci fermiamo a parlare, viene da Bari, e' arrivato fin qui quasi tutto attraverso strade statali; chiede consigli a Gino su che strada fare al ritorno dall'Abruzzo alla Puglia...
    Dopo un po', ci salutiamo, carichiamo le ultime cose e partiamo.

    Naturalmente, per la legge del contrappasso, comincia a piovere quasi subito e la pioggia ce la porteremo ad intermittenza fino a Modena circa, ma non ci pensiamo proprio a mettere l'antipioggia, abbiamo affrontato climi ben peggiori ...
    Non e' vero! Abbiamo avuto piu' c.ulo che anima riguardo il meteo, non ce lo mettiamo perche' anche se piove fa molto caldo, va bene cosi'.

    I chilometri scorrono veloci, Verona, Bologna, Firenze ed infine arriva Roma.
    Avevamo pensato anche di fermarci all'area di servizio Fabbro dove le nostre dis-avventure erano iniziate, ma poi abbiamo passato oltre, la nostra avventura ora e' veramente finita ...



    Il mio contachilometri segna 51.684 km,
    abbiamo fatto quasi 11.000 km,
    attraversato 12 nazioni,
    qualche inconveniente...
    ma tutto e' stato spettacolare e perfetto!
    E' proprio vero che Caponord non e' una meta, e' un viaggio.



    Ah dimenticavo.
    Siamo nel parcheggio di casa dobbiamo fare la prova... Provare a riaccendere la mia FZ6 con lo starter ... Pensa se riparte ora... allora TAAC... niente, il motorino e' proprio andato! Meglio cosi', Gino mi avrebbe insultato per tutta la vita dopo avermi vista accenderla a spinta per mezza Europa!!!
    Comunque ora anche lui deve andare, lo attendono altri 150 km per arrivare a casa. Prima pero' Gino ci tiene a fare la foto delle maglie della mia catena come ricordo .



    Si sta facendo tardi quindi ennesima spinta alla FZ6 e si riparte, lo accompagno fino al GRA, ma prima di lasciarlo andare ci fermiamo e ci risalutiamo, ci saremo abbracciati 10 volte.
    CHE ABBIAMO FATTO !! Grazie Gino, l'unico con cui potevo fare sto viaggio.
    Gino se ne va, io me ne ritorno a casa e parcheggio



    Vorrei lasciarla cosi', con le valigie. Infatti ci avro' messo un'ora a smontarle, quando durante le nostre tappe in 5 minuti era gia' tutto in camera ... Quando vedo le valigie in casa capisco che e' veramente finita ed una lacrimuccia scappa fuori !!
    Intanto mi arriva su WhatsApp la foto di Gino che durante il tragitto Roma - Corfinio ha beccato la pioggia. Pazienza Gino, abbiamo un debito col meteo grosso grosso.

    Alle 21:00 anche lui e' a casa



    Tutte le cose belle prima o poi finiscono.

    Ma questo e' solo l'inizio... ci siamo ripromessi di organizzare un viaggio diverso ogni anno... per l'anno prossimo gia' abbiamo in mente qualcosa di mooolto piu' impegnativo. Speriamo pero' di riuscirci; per partire per Caponord ci abbiamo messo 10 anni .




    P.S. La sera Gino mi telefona: ''Andrea (il fratello), la prima cosa che mi ha chiesto e' stata: ma Coccia la moto la accendeva a ussa? (a spinta, in dialetto Corfiniese)''.

    Siamo stati mezz'ora a ridere...
    Ultima modifica di coccia; 02/10/2019 alle 12:44

  10. #20
    FazerItaliano Novello L'avatar di coccia
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    In conclusione... partite, prendete e partite.
    Non state troppo tempo a pensare su che fare, cosa portare, dove andare.
    Per il viaggio a Caponord non serve molto. Certo, un minimo di preparazione sì ma niente di eccezionale, l'importante secondo me e' essere almeno in due; in solitaria e' tutt'altra cosa.
    In merito alla preparazione della moto, anche se la mia non era giovanissima, non le ho fatto cose particolari. Oltre alle cose ovvie: tagliando, gomme nuove, batteria nuova, molte cose me le sono viste io e curiosamente l'unico problema grande e' stato alla catena (seminuova - meno di 2000 chilometri all'attivo – istallata e ricontrollata dal meccanico prima di partire ...).

    Il mio consiglio dunque e': partite!
    Caponord non e' una meta, e' un viaggio.
    E comunque, anche se avrete qualche problema, cio' arricchira' il vostro bagaglio e non dimenticate che siete sempre in Europa ed in caso di problemi qualcuno che vi possa dare una mano lo troverete sempre.

    Infine voglio concludere ringraziando le due persone senza le quali tutto cio' non sarebbe stato possibile.

    In primis Gino, mio cugino, mio compagno di 1000 avventure, c.ulo e camicia da sempre; siamo praticamente cresciuti insieme anche se abitiamo a 150 km di distanza.
    E' lui che mi ha attaccato la passione per le due ruote ma soprattutto l'unico in grado di assecondare la mia pazzia motociclistica e l'unico in cui potevo affrontare questo viaggio.

    E poi, in secundis, naturalmente non per importanza, Elisabetta, mia moglie, che mi sopporta da oltre 11 anni e che non si e' opposta piu' di tanto al mio viaggio per Caponord, con lo stupore di tutte le persone a cui l'ho raccontato ..(ma come, tua moglie ti ha lasciato andare, la mia ... ), anzi mi ha accompagnato nelle compere degli ultimi giorni... Ma entrambi sappiamo benissimo che il nostro e' un viaggio piu' lungo, che e' cominciato 11 anni fa e durera' per sempre e poi, 18 giorni di separazione non sono nulla!

    Questo racconto e' dedicato a Te, mia compagna di viaggio !!!
    Ultima modifica di coccia; 02/10/2019 alle 12:48

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