8 luglio SODANKYLA - NORDKAPP (Skarsvag)
Oggi e' il gran giorno, giungeremo alla nostra ambita meta, sono previsti circa 700 km, ma gia' sappiamo che piu' ci avvicineremo e meno la stanchezza si fara' sentire...
Ieri sera avevamo concordato con Brando le 09:00 come orario di partenza. Piu' o meno puntuali, dopo controllo catena (mio) e rabbocco olio (Gino) si parte.
Le strade del nord della Finlandia attraverso immensi boschi di conifere sono fantastiche, le renne, che fino ad allora si nascondevano alla nostra vista, diventano sempre piu' frequenti... riusciamo a contarne a centinaia. Abbiamo potuto constatare che, come avevo letto sulla rete, sono animali testardi, se hanno deciso di attraversare la strada non si preoccupano della vostra presenza sia se siate camion, auto o moto.
Quando le vediamo sul ciglio della strada si rallenta fino a fermarsi se la situazione lo richiede, cosi' come fanno anche gli automobilisti e camionisti scandinavi. Cosi' facendo possiamo goderci lo spettacolo di questi splendidi animali e immortalare immagini veramente belle. Ecco a voi il video di una mamma che allatta il proprio cucciolo proprio ai lati della strada...
A queste latitudini ne troviamo a branchi che pascolano liberamente in mezzo ai paesi; Noi ci fermiamo ed immortaliamo il momento
facendo infuriare non poco gli automobilisti che ci seguono ... Scusateci ma per noi non e' una cosa normale trovare un branco di renne che pascola sulla A1 ... A proposito di renne, altra buona abitudine che hanno da queste parti consiste nel fatto che i veicoli che giungono nel verso opposto ti avvisano con i fari se nei tratti di strada successiva ci saranno delle renne sulla carreggiata.
Comunque il viaggio continua, arriviamo ad un bivio dopo Kaamanen e troviamo il primo cartello con l'indicazione della nostra meta. L'emozione sale dentro i caschi... Siamo a meta' strada della tappa di oggi, mancano ancora 350 km ma e' come se fossimo appena partiti ed e' inutile dire che potremmo portarci la moto sulle spalle e proseguire a piedi
Dopo l'immancabile foto di rito si riparte, i successivi 100 km circa non sono un granche', strada praticamente tutta dritta, ci fermiamo solo per immortalare il passaggio del confine norvegese
e subito dopo i nostri stomaci ci ricordano che siamo partiti da tempo. Ci fermiamo in un campeggio lungo la strada che fa anche da 'locanda'
dove prendiamo una zuppa di renna:
buona, ma porzioni abbastanza contenute, fa niente oggi ciberemo lo spirito
Ripartiamo e subito dopo Lakselv appare di fronte a noi lo spettacolo del Porsangerfjord: tale visione in 30 secondi ci ripaga dei 100 km di strada pallosa fatta in precedenza, ci troviamo su una strada in cui abbiamo a sinistra la costa rocciosa, a destra il mare con sullo sfondo le montagne... senza parole.
I 130 km dal Lakselv a Kafjord volano, non so quanto tempo ci abbiamo messo, potrebbero essere stati 10 minuti come 2 giorni, il tempo si ferma per la bellezza di cio' che appare di fronte ai nostri occhi.
Subito dopo Kafjord eccolo,
il ponte ed il tunnel per Caponord
Ormai siamo arrivati ! (anche se mancano ancora 60 km e 1 ora di strada - e ce la metteremo tutta).
Imbocchiamo i 7 km del tunnel sottomarino e la temperatura gia' bassa (ma non eccessivamente) scende ancora, le pareti della galleria trasudano, l'emozione e' a mille.
Alle basse velocita' (il limite nel tunnel e' di 60 km/h) e giri costanti, complice anche il sale preso questi giorni, la mia catena comincia a risentire di quanto successo il primo giorno e comincia a saltellare un po'. Non ci faccio tanto caso, l'irregolarita' della moto puo' dipendere anche dalla temperatura (penso io: fa freddo e la temperatura dell'acqua non riesce a salire mai oltre i 60 gradi) ma non fa niente manca veramente poco, ormai ci siamo. Riemersi alla luce dobbiamo decidere se andare subito al promontorio oppure passare prima al campeggio e prendere le chiavi dei bungalow: decisione facilissima, si sale subito su al promontorio.
Quindi al bivio di Skarsvag si gira a sinistra per gli ultimi 12 km, il cuore batte a mille. Ancora adesso che lo sto scrivendo mi sale un groppo in gola a ripensare a quei momenti.
La strada e' anche bella curvosa, c'e' il sole, non fa eccessivamente freddo, ma non viene nemmeno nell'anticamera del cervello di nessuno di noi l'idea di correre. Pensate ad andare lunghi a tre curve da Caponord!!!...
Di fronte a noi appaiono panorami mozzafiato, ma non ce ne rendiamo conto, la nostra mente e' gia' li' …... ed arriviamo al fatidico cartello.
Stiamo mezz'ora a farci foto per immortalare il momento, non sappiamo che ore sono ma non importa, il sole non tramonta qui, abbiamo tutto il tempo che vogliamo. Andiamo piu' avanti fino all'ingresso del comprensorio, chiediamo info, il costo del biglietto d’ingresso e' di 280 corone ( 30 €) e mi ritornano in mente le parole dello spagnolo conosciuto a Riga ( sono pazzi se vogliono 30 € solo per entrare a comprare souvenir e guardare il mappamondo, aspetta l'una di notte ed entri gratis ...), ci penso un attimo, ma l'idea mi passa subito dalla mente.
Metti caso che lui ha avuto fortuna e quella notte non c'erano i controlli e stanotte si!... Saremo ricordati come gli unici che arrivati a Capo Nord non sono arrivati sotto il mappamondo. Al massimo avremo buttato 30 € ...
Facciamo il biglietto ed entriamo, ci assicurano che dura 2 giorni e possiamo entrare e uscire quando vogliamo.
Perfetto, e' nostra intenzione fare una visita al volo, andare in campeggio e poi tornare per il sole di mezzanotte.
Parcheggiamo le nostre belle (il parcheggio e' sterrato ma in salita; perfetto, non avro' problemi e riaccendere la mia FZ6) ed entriamo prima nello stabile dove ci sono souvenir ed il ristorante ma usciamo subito e ci dirigiamo verso l'agognato mappamondo. A questo punto mi vengono in mente i racconti di tutti quelli che dicono la maggior parte delle volte non si vede niente, c'e' nebbia fitta... Beh lo spettacolo che abbiamo di fronte lo lascio giudicare a voi
Dopo un po' di tempo di contemplazione ascetica e foto (anche adesso non so quanto tempo sara' passato: 2 minuti o 2 giorni) rientriamo nel negozio di souvenir per comprare calamite, regali e adesivi celebrativi.
Si sono fatte le 20:30, dobbiamo scendere al campeggio per prendere le chiavi dei bungalow e organizzarci per la cena.
Percorriamo i 12 km e a questo punto la strada, mia e di Gino, si divide da quella di Brando; avevamo prenotato prima di conoscerci, lui ha trovato posto in un altro campeggio. Comunque ci mettiamo d'accordo per chiedere ai rispettivi campeggi se la cucina e' ancora aperta. Noi prendiamo la chiave del nostro bungalow e chiedo, la cucina e' aperta fino alle 21:00, siamo ancora in tempo. Messaggio a Brando che si precipita.
Alle 21:05 siamo seduti al tavolo, diamo un occhio al menu':
L'unica cosa abbordabile e' la pizza Capri - 16 €
Nel frattempo tra cena e festeggiamenti si fanno le 22:30, il proprietario gentilmente ci dice che stanno chiudendo. Ma come c'e' un sole che pare mezzogiorno !!!
Comunque paghiamo e andiamo via; ci dobbiamo preparare per tornare sul promontorio.
Alle 23.00 ripartiamo, arrivati su scopriamo il vero significato di globalizzazione... alle 17:00 quando eravamo arrivati c'era gente ma non la folla. Alle 23:30 e' pieno di pullman che hanno portato su fiumi di persone provenienti dalle navi da crociera ormeggiate al porto di Honningsvag. Cavolo! noi ci siamo sparati 6.000 km in moto a prendere acqua, freddo e c.ulo quadrato e questi arrivano belli comodi comodi... Ad un certo punto appare anche questo individuo in ciabatte, pantaloncini, e t-shirt
Vabbe' il senso del nostro viaggio e' diverso e noi siamo felicissimi cosi'.
Ci gustiamo il sole di mezzanotte. Spettacolo !!!
( E' mezzanotte spaccata !!!)
Che clima che abbiamo trovato, che c.ulo che abbiamo avuto... Evviva i cambiamenti climatici !! Evviva il surriscaldamento terrestre !!! Greta Thumberg Suuuuka !!!
A questo punto Brando chiede se sia possibile arrivare con le moto fin sotto il mappamondo e gli rispondono: 'non c'e' nessun modo possibile !!!'. Mi ritornano in mente le parole dello spagnolo: dopo l’una vanno via tutti e puoi portarti la moto e fare le foto (mi aveva fatto vedere anche la sua fatta col cellulare).
Quindi convinco Gino e Brando ad aspettare fino all'una per immortalare l'impresa con le nostre belle. Ma il destino ha altri progetti per noi: complice la bella giornata (o nottata fate voi) all'una di notte c'e' piu' gente qui che a Piazza di Spagna a Roma il sabato pomeriggio. Sconsolato ed incazzato all' 1:15 dico ai miei due pazienti compagni di viaggio di andar via; era una mia fisima e non e' giusto che siano qua ad aspettare me e poi la giornata e' stata piena...
Durante la discesa dal promontorio sono scuro in volto, ma siccome io sono uno che difficilmente si arrende (non sarei arrivato fino a qui ... sarei tornato indietro prima) prima di risepararci da Brando annuncio ai miei compagni di viaggio: io aspetto un po' e alle 03:00 risalgo. Voglio vedere chi e' piu' forte di volonta' se io o loro...
Quindi verso le 1:30 rientriamo, mi metto a letto, metto la sveglia alle 03.00.
Ma chi ce la fa a dormire ? mi giro e mi rigiro nel letto, non ce la faccio ad aspettare, alle 2:30 mi alzo, mi vesto ed esco. Spinta alla mia FZ6 che non vede l'ora di risalire su, e senza alcun sussulto riparte fedele. Salgo su con la speranza che quella moltitudine di persone si sia dileguata... arrivo su e... Magia! Ci saranno solo una decina di persone. Perfetto !! Il mio piano ha funzionato.
Entro piano piano nel luogo proibito ed incomincio a fare foto alla mia Fz6, lasciandola pero' sempre accesa .. (non ha saltato un'accensione fino a qua, e ora che sono solo come faccio se decide di non accendersi?).
Ma siccome gia' sono qui illegittimamente, il silenzio e' tombale, si sente solo la voce della mia bimba e non voglio disturbare le poche persone presenti, prendo il coraggio a due mani e giro la chiave su OFF.
Penso: se non si riaccendera' vorra' dire che lei ha voluto cosi', arrivare fin qui e arrendersi, la lascero' qui e diverra' storia anch'essa
Faccio le foto alla FZ6, ma ne vorrei anche qualcuna con me, provo quindi a mettere in equilibrio il telefono e usare l'autoscatto.. quando si avvicina a me un signore che mi dice: te la faccio io la foto
Lo ringrazio infinitamente e lui mi dice: Non ti preoccupare, ero motociclista anch'io anni fa, guidavo una Indian, sono australiano. Cavolo dall'altra parte del mondo a quest'ora per fare la foto a me a Caponord ... era destino!!!
Sono al settimo cielo, sono le 03:00, sto in piedi da quasi 20 ore, quasi 800 chilometri e 10 ore di moto, ed e' come se mi fossi svegliato ora. Mi godo il momento e mi preparo a riscendere giu' a Skarsvag.
Spinta alla mia FZ6 e riparte... non vuole rimanere qui, vuole finire il nostro viaggio e riportarmi a casa! Brava !!!
Nei 12 km di strada che separano il mappamondo da Skarsvag mi accorgo della bellezza dei panorami che non avevo notato quando sono salito
Sono le 3 passate, non c'e' nessuno, non c'e' un filo di vento, vorrei fotografare ogni cosa, devo avere le mani libere, via i guanti, e' inutile tenere il giubbino chiuso, mi serve aperto per prendere il telefono all'occorrenza. Ci metto mezz'ora per percorrere 12 km, me ne vado in giro cosi', piano piano, senza nessuno nel raggio di chilometri, liberta' assoluta !!!!!
Non fa freddo, ma anche se ci fossero stati -20 gradi non me ne sarei accorto.
Arrivo al campeggio verso le 03:30, ma e' ancora presto per andare a dormire, tiro dritto e arrivo a Skarsvag paese, mi faccio un giro nel paese deserto fino ad arrivare al porto (deformazione professionale ), e' poco piu' di un porticciolo di pescatori, ma mi regala comunque scorci bellissimi
Ritorno al campeggio, sono quasi le 4:00, posso ritenermi soddisfatto della giornata odierna, ultima foto al campeggio che ci ospita
e a dormire...
Che giornata INDIMENTICABILE !!!