13 luglio MANDALEN - BORGUND
Sara' l'emozione, sara' che abbiamo riposato bene, ma tant'e' che oggi ci svegliamo molto presto e, a dispetto dei pochi km previsti (370), alle ore 8:30 siamo gia' in sella, o meglio a fare colazione.
Gino mi fa notare che qui nelle stazioni di servizio vendono pezzi di ricambio per motoseghe, in caso di nuovi problemi alla mia catena potremmo comprare e adattare una di queste...
La nostra allegria pero' diminuisce man mano che ci avviciniamo al Trollstigen ... il sole di ieri e' solo un ricordo, al suo posto una fittissima nebbia .
Cavolo! l'idea di Gino era perfetta! Maledetto incidente !! Comunque non ci possiamo lamentare del clima piu' di tanto, e' stato fin troppo generoso con noi; siamo qui e godiamoci questo spettacolo..
(Da notare il guardrail !!!!)
(i guardiani della cima del trollstigen !!!).
Appena valichiamo il passo la situazione comincia a migliorare, la natura comincia a farsi apprezzare; la giornata e' appena cominciata, abbiamo tanto da vedere...
Ci dirigiamo quindi verso Valldall dove prendiamo il traghetto Linge - Eisdal, imbarco e traversata fulminea e via in direzione Strada delle aquile.
Arriviamo al Belvedere dove si puo' apprezzare il Geirargerfjord
e dove, a discapito dei motociclisti delle varie nazioni che parcheggiano le moto negli spazi appositi, vediamo arrivare un tedesco che, col suo bel GS, di gran carriera arriva e parcheggia direttamente nell'area pedonale per fare la foto alla moto col fiordo sullo sfondo ... non eravamo noi italiani i soli 'terroni'?!? Vabbe' tutto il mondo e' paese.
Ripartiamo percorrendo la Strada delle aquile (permettetemi un paragone un po' azzardato, un Piccolo Stelvio - versante austriaco, cmq bella!) e arriviamo a Geirarger.
Parcheggiamo al volo e corriamo a fare i biglietti perche' abbiamo in programma una mini crociera del fiordo. Arriviamo in biglietteria, la barca parte tra 10 minuti, siamo in fila ed ecco che dalla fine della coda arriva un tedesco (un altro) che salta tutta la coda e si piazza davanti a noi a fare i biglietti. Gli facciamo notare la coda, ma si inventa che noi facciamo un'altra fila bla bla bla !
Vabbe' oggi non e' giornata con la Germania, discutendo avremmo perso sicuramente piu' tempo e la barca, quindi lasciamo correre...
Facciamo i biglietti, ci imbarchiamo. Siamo gli ultimi, praticamente tolgono la passerella dietro di noi. Si parte e... che devo dire ... Molto bello !! Se passate da queste parti non fatevela scappare, dura un'ora, non costa molto (35 € compresa audioguida in tutte le lingue) e merita veramente. lascio parlare le foto
Torniamo sulla terraferma e, visto l'orario, ci facciamo un giretto della cittadina. In realta' e' un paese di 4 case e soli alberghi e ristoranti (le navi che fanno le crociere dei fiordi arrivano fin qui) ed apprezziamo la varieta' motociclistica che popola il posto...
Mangiamo un panino al volo e si riparte in direzione Galdhopping ... la strada risale,
(Geirarger vista dall’alto)
in realta' dovevamo passare anche sul Dasnibba, ma in cima c'era ancora della nebbia quindi non avremmo vista nulla e desistiamo, in compenso scendiamo dall'altro versante ed il cielo e' completamente sgombro
Strade curvose e panorami mozzafiato (che ve lo dico a fa'!)
ed arriviamo a Fossborg,
da qui si sale verso il Galdhopping ... strada divertentissima ma nulla in confronto a cio' che si trova in cima
Spettacolo!!!
Le foto non rendono minimamente idea, da brividi !!!...
E pensare che 4 giorni fa, dalle parti di Alta, avevamo incontrato 2 motociclisti italiani che ci avevano detto che non erano potuti salire fin qui perche' il passo era chiuso causa neve; ancora una volta il clima e' stato dalla nostra parte, questo ripaga ampiamente la nebbia di stamattina...
Proseguiamo il nostro viaggio e dopo un po' di chilometri, nel bel mezzo del nulla, un casello ... costo 9€
Qui la citazione e' d'obbligo
Comunque, paghiamo, proseguiamo e dopo un po'... strada sterrata...
quando ci fermiamo Brando sentenzia: abbiamo pagato 9 € per una strada nemmeno asfaltata ...
Pero', riflettendoci, la maggior parte di ponti e tunnel anche sottomarini non si pagano, sono strani sti norvegesi! Mi viene in mente che forse stanno raccogliendo i soldi per asfaltare la strada
La strada comunque merita, sia per il paesaggio, che per la 'curvosita'' del successivo tratto asfaltato quindi non siamo pentiti di aver investito tale cifra e non essere tornati indietro allungando la tappa di circa 300 km
Si e' fatta sera, e' tardi ed il cielo comincia anche a scurirsi, il sole tramonta ed essendo sabato dobbiamo sbrigarci a trovare un posto per dormire. Troviamo un campeggio in un posto sperduto, lo Steinklepp Camping, prendiamo il bungalow, chiediamo al gestore dove poter mangiare qualcosa ed il proprietario ci dice che possiamo comprare da lui la mitica pasta Buitoni (ringraziamo e decliniamo l'offerta) oppure l'unico posto aperto e' un pub li' vicino.
Ci dirigiamo al pub, entriamo e ci sorprendiamo di quanto sia affollatissimo di sabato sera: non c'era NESSUNO !!
Chiediamo qualcosa da mangiare, ha solo la pizza (surgelata naturalmente) alla modica cifra di € 20. Ne ordiniamo una da dividere in tre e tre birre, tutto per la modica cifra di 50 €. Onesto!!!
Ci porta la birra e, dopo circa 45 minuti, la pizza (forse veniva da Napoli...).
Comunque dobbiamo brindare alla fantastica giornata trascorsa e dobbiamo anche salutarci: oggi Gino ha ricevuto una chiamata e deve rientrare prima per lavoro. Dobbiamo quindi salutare Brando che proseguira' per Bergen. Noi avevamo pianificato di arrivare a Stavanger, ma praticamente il 18 dobbiamo essere in Italia e passare da li ci farebbe allungare di 2 giorni.
Confrontandoci con Brando, ci dice che lui non arrivera' fino a Stavanger, ma nei prossimi giorni ha in previsione di passare alla Legoland di Billund (Danimarca) e, se avanza tempo rientrando in Italia, di fare Stelvio e Gavia...
L'idea ci stuzzica non poco, dato che io e Gino siamo cresciuti a pane e LEGO, la inseriamo nel mega programma di viaggio; nei prossimi giorni vediamo come evolve la situazione ...
Ma ora a dormire, giornata pienissima oggi e domani tanti chilometri da macinare.
Un po' a malincuore domani inizia il vero viaggio di ritorno...