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Discussione: Bosnia, Montenegro e... Turchia 20/07/2019-08/03/2019

  1. #1
    FazerItaliano Novello L'avatar di happyfox3
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    Bosnia, Montenegro e... Turchia 20/07/2019-08/08/2019

    Ecco un resoconto del viaggio fatto quest'estate dal 20 luglio all’8 agosto 2019 tra Slovenia, Croazia, Bosnia, Montenegro, Serbia, Bulgaria, Grecia e... Turchia.
    Contando anche l’Italia abbiamo attraversato novE stati in un’Estate!
    Quindi… Buona lettura!
    Anche se ne ho purtroppo fatte poche, ecco di seguito il link dove ci sono un po’ di foto (cliccando sulle singole foto si può leggere data e luogo):
    https://photos.google.com/album/AF1Q...vwuo8weOFy71IK
    Di seguito c’è la cronistoria, con qualche commento, del viaggio.
    20 luglio
    Sora-Abano Terme km. 575 (5h 30m)
    Si parte alle 5:45 di mattina e si fa una bella tirata (intervallata da 4-5 soste) fino ad Abano, dove arriviamo alle 14 circa e soggiorniamo in un hotel con resort e piscina coperta-scoperta termale nel centro del paese. Alla sera breve giretto per la città e cena.
    21 luglio
    Abano Terme-Lubiana (SLO) km. 382 (3h 20m)
    Già dalle 8:30 siamo in viaggio, il traffico è poco e giungiamo a destinazione verso le 12:40 all’hotel Radisson (4 stelle). Vado subito a mettere la moto in garage e… sorpresa! Si entra con la moto in un ascensore che porta al piano di sotto! Dopo esserci rinfrescati e rilassati, facciamo un giro per la città. Peccato che abbiamo dedicato solo una serata a una città che meritava più tempo per essere visitata.
    22 luglio
    Lubiana-Slavonski Brod (HR) km. 331 (3h 18m)
    Alle 8:30 siamo già in viaggio per Slavonski Brod (Croazia) e già comincia a fare caldo. La strada è un po’ trafficata di autotreni ma scorre tranquilla. Arriviamo a destinazione verso le 13 (ci siamo fermati a mangiare qualcosa durante la strada) e, messa la moto in garage, ci sistemiamo in camera. Usciamo poi per un piccolo giro per la cittadina e cena.
    23 luglio
    Slavonski Brod-Sarajevo (BIH) km. 220 (3h 15m)
    Si parte per le 8:20 e, dopo soli pochi km, passiamo già la frontiera con la Bosnia. La strada è un po’ trafficata (molti autotreni), ma con bei panorami, che ovviamente gusta soprattutto la passeggera… Quando mancano circa 100 km a Sarajevo c’è una lunga fila di auto e camion che provo pian piano a superare arrivando fin quasi alla testa. C’è un semaforo che regola il traffico dei due sensi poiché si usa una corsia sola. Scatta il semaforo, ho un autotreno davanti e un altro dietro e si entra in una galleria senza illuminazione alcuna e con la strada tutta dissestata con buche e un po’ d’acqua per poco più di un km. Dopo questa “sudata”, la strada torna normale e, dopo esserci fermati a mangiare un panino, giungiamo a destinazione per le 14. L’albergo che abbiamo preso è quasi vicino al centro, ma c’è una bella salita che ci tocca fare ogni volta per tornare dal centro in hotel. Usciamo così per la città e ceniamo in un ristorantino dove mangiamo una spigola ai ferri a dir poco deliziosa… un po’ meno il conto (66 euro in due).
    24 luglio
    Dedichiamo tutta la giornata alla visita della città, interessante per il misto di culture e le molte moschee che l’arredano. Qui abbiamo visto molte donne musulmane (quasi la metà) con una specie di burka nero con solo una stretta fessura per gli occhi, mentre altre avevano un semplice velo o niente. E spesso si vedevano anche passeggiare insieme chi col “burka”, chi col velo e chi senza.
    25 luglio
    Sarajevo-Podgorica (MNE) km. 230 (4h 15m)
    Non riusciamo a partire prima delle nove, in quanto la colazione la servono da dopo le otto…
    La strada scorre tranquilla per un buon tratto finché diventa sempre più dissestata e “asfaltata” solo mezza carreggiata (per lavori vari in corso). La strada è abbastanza stretta e piena di curve cieche e la tensione e l’ansia salgono… Il supplizio dura una trentina di km (circa un’ora) fino alla frontiera tra Bosnia e Montenegro. Alla frontiera, oltre ai nostri documenti di identità, mi hanno chiesto anche la carta verde che ho mostrato al controllo delle due frontiere. Quando poi ho risistemato la carta verde tra gli altri documenti della moto, mi sono accorto di aver mostrato la carta verde scaduta! Che controlli!
    Ci fermiamo in un ristorantino lungo la strada la cui specialità è la trota. Una bottiglia d’acqua, due trote e un’insalata 27 euro (dal 2017 anche in Montenegro c’è l’euro)… Arriviamo così finalmente in albergo verso le 15. Verso sera usciamo a fare un giro per la città, che non ci è parsa un granché.
    26 luglio
    Ci svegliamo con calma, quindi ci organizziamo per dare un’altra occhiata alla città.
    27 luglio
    Podgorica-Novi Pazar (SRB) km. 240 (3h 55m)
    Partiamo per le 9 e la strada, ben asfaltata, si snoda tranquilla… A un certo punto il navigatore mi dice di girare a destra, abbandonando la bella strada, quindi mi dice di svoltare a sinistra e imbocco una stradina tutta dissestata, con buche e un po’ di fango (aveva piovuto un paio di giorni prima)… Che fare? Trovo abbastanza complicato girare in troppo poco spazio e decido di continuare sperando in meglio. Per fortuna non c’è più fango, ma la strada resta comunque molto stretta, nonostante il doppio senso di marcia, molto tortuosa e con molte curve cieche, tutta dissestata e con asfalto solo a tratti. L’ansia sale, ma il navi mi dice che tra “soli” 10 km devo svoltare a destra! Dopo i 10 km mi accorgo che mi segnalava un tornante a destra e non un’altra strada da imboccare! Per farla breve, dopo oltre 2 ore di “calvario” e ben 50 km, riusciamo a uscirne immettendoci su una strada normale, che a me ormai pare un’autostrada. Ho dedotto poi a posteriori, consultando anche google maps, che mi ha fatto evidentemente sbagliare il navigatore, mentre la famigerata strada (M9 ricordo ancora la sigla) evidentemente non era stata adeguatamente aggiornata e segnalata (andavo al massimo a 20 o quasi 30 all’ora e il limite che mi segnava il navigatore era addirittura di 80 km/h).
    Arriviamo così dopo le 15 in hotel, dopo aver mangiato un’insalatona a un bar-ristorante (al prezzo di circa 6 euro in due) poco prima del paese serbo. Per finalmente rilassarci, abbiamo per fortuna ad attenderci in hotel una bella, spaziosa e funzionante vasca idromassaggi in camera! Peccato che non ci sia il condizionatore ma un semplice ventilatore (anche se abbastanza efficiente), tuttavia la stanza è di circa 40 mq e l’aria è rinfrescata, in quanto è già iniziato a piovere.
    28 luglio
    Novi Pazar-Kragujevac (SRB) km. 151 (2h 28m)
    Dopo aver studiato un altro itinerario, più lungo di circa una sessantina di km, per paura di dover trovare ancora qualche “stradaccia”, partiamo alla volta di Kragujevac, carina cittadina serba dove soggiorniamo una notte.
    29 luglio
    Kragujevac-Sofia (BG) km. 310 (3h 50m)
    La partenza è alle 8:20, anche se saremmo dovuti partire un po’ prima in quanto il meteo prevede pioggia dalle 12 in poi… E’ in pratica quasi tutta autostrada fino al confine con la Bulgaria. Alla frontiera la solita coda e i soliti controlli, mentre inizia puntualmente a piovigginare. Passata la frontiera non c’è più autostrada (è ancora in costruzione) e c’è una deviazione obbligata su una strada stretta (ma dritta e lunga poco più di 10 km), rovinata e considerevolmente deformata, fatta di sanpietrini, piena di traffico (velocità media meno di 10 km/h) e TIR e a doppio senso di marcia. Come se non bastasse ciò, inizia a piovere più forte e devo stare sempre attento ogni volta a dove fermarmi e mettere i piedi, per evitare di perdere (anche per un attimo) l’appoggio.
    A Sofia abbiamo prenotato l’Hotel Anel (5 stelle con piscina coperta interna e spa a 88 euro compresa colazione continentale (e che colazione!) e parcheggio, dove eravamo stati già 3 anni fa. Nella nostra camera troviamo anche una bella vasca idromassaggi… Bella sorpresa!
    30 luglio
    Dedichiamo la giornata alla visita della bella città… che merita!
    31 luglio
    Sofia-Alessandropoli (GR) 410 (4h 40m)
    Alle 8:40 usciamo da Sofia e la strada, anche se lunga (oltre 400 km), è molto scorrevole e in buono stato. Facciamo una sosta a un’area di parcheggio e mi fermo a fianco a un’Honda Afrika Twin 1000 targata Italia. Da essa scende una coppia che parla a mala pena italiano e quasi niente inglese… Si tolgono il casco e vedo che sono asiatici! Arrangiamo due chiacchiere e svelo l’arcano: sono cinesi, ma abitano a Venezia! Dopo esserci salutati, ripartiamo e giungiamo in hotel verso le 13:30. L’albergo, molto confortevole, si trova a circa un km e mezzo dal centro cittadino, ma a soli 100 metri dalla spiaggia, dove ci sono alcuni stabilimenti balneari adibiti a bar-ristoranti. In serata, quando stiamo per uscire per andare a cena, notiamo arrivare 6 motociclisti di Torino con 6 moto (tutte GS1200), facciamo amicizia e ceniamo insieme. Hanno età tra i 58 e i 72 anni e ci raccontano che sono diretti in Iran dove faranno un lungo giro per poi tornare a Torino (per un totale di circa 11 mila km!) e la mattina seguente hanno la sveglia già alle 5:15...
    1 agosto
    Come già detto, abbiamo l’hotel a 100 metri dalla spiaggia e ne approfittiamo per una mezza giornata di mare, visto che fa molto caldo. In serata raggiungiamo il centro della cittadina e ceniamo con calamari fritti e sarde, innaffiati da un po’ di ouzo, in una trattoria sul mare.
    2 agosto
    Alessandropoli-Gallipoli (TR) km. 145 (1h 44m)
    E’ il giorno del breve raid in Turchia, fino alla parte asiatica per arrivare così per la prima volta (e in modo facile) a mettere le ruote in Asia!
    Partiamo al solito per le 8:30 e già fa caldo. Dopo una sessantina di km, arriviamo alla frontiera, dove troviamo una bella coda, nonostante lo scarso traffico. Ne sorpasso una buona parte e arrivo quasi alla testa della fila. Passiamo una prima dogana greca e poi ben tre dogane turche! Per chiedere e “controllare” poi sempre le stesse cose! Appena passate le frontiere, ci sono un po’ di lavori in corso e un piccolo sterrato di solo una trentina di metri, poi, per fortuna, una specie di autostrada, intervallata però spesso da rotatorie ad alcuni incroci!
    Gallipoli-Cardak (TR, parte asiatica) con traghetto
    Arriviamo a Gallipoli (Turchia, parte europea), dove troviamo subito il traghetto pronto a salpare. Faccio il biglietto al volo (solo 3 euro scarsi in tutto) e salgo. La traversata dura poco più di mezz’ora e scendiamo così a Cardak (Turchia, parte asiatica), dove, dopo un sigaro e qualche selfie, giro le ruote e ripartiamo.
    Gallipoli-Alessandropoli (GR) km. 145 (1h 44m)
    Scesi dal traghetto, prendiamo la strada per il ritorno. Ci fermiamo quindi a un autogrill per spendere circa 17 euro di resto che mi hanno dato in loro moneta e compro così ben 6 pacchetti di Marlboro light e 1 bottiglia d’acqua, lasciando pure vari altri spicci alla cassiera.
    Alla frontiera una bella coda che sorpasso tranquillamente andandomi a piazzare davanti, nonostante un automobilista un po’ incazzato per questo… Anche al ritorno, le frontiere turche sono sempre 3, mentre quella greca è una sola. A passare le tre frontiere turche, come già accennato, fanno sempre gli stessi controlli (e molta fila) e ci sembra di rivivere un vecchio film di Troisi e Benigni: “chi siete? dove andate? un fiorino!”.
    Verso le 16:30 siamo già in albergo, abbastanza stanchi (ha giocato molto il caldo), ma comunque soddisfatti dell’”impresa”!
    3 agosto
    E’ il giorno del mio compleanno quindi festeggiamo e ci rilassiamo ad Alessandropoli.
    4 agosto
    Alessandropoli-Asprovalta (GR) km. 230 (2h 20m)
    Decidiamo di fare una tappa ad Asprovalta, un paesetto sul mare a un’ottantina di km da Salonicco, dove abbiamo già soggiornato 3 anni fa (eravamo con la Versys 1000). Ci facciamo così un’altra giornata di mare in un albergo a poco più di 150 m dalla spiaggia e a 800 metri dal centro del paesetto.
    5 agosto
    Asprovalta-Kalambaka (GR) km. 305 (3h 30m)
    Alle 9 siamo già in viaggio verso le famose Meteore; la destinazione è Kalambaka, un paese vicino ad alcuni monasteri costruiti su delle “colonne” di roccia naturali: le Meteore. Arrivati in paese, cerchiamo l’albergo che abbiamo già prenotato per 2 notti (un 4 stelle al costo di 106 a notte), ma il navigatore non lo trova e allora chiedo… Dalla mappa che avevo visto quando ho prenotato, sembrava fosse al centro, ma, dopo aver chiesto e provato più volte, scopriamo che si trova in cima a una strada in salita (molto pendente) e del tutto sterrata! Lascio quindi la moto giù e vado a piedi fino in cima (almeno 500 m in forte pendenza) con il caldo di agosto alle 13! Dopo aver verificato che non c’è altro modo per andar su, decido quindi di disdire la prenotazione, rimettendoci comunque una notte. Prendiamo allora un altro hotel 4 stelle, molto comodo e confortevole a soli 70 euro con colazione continentale, parcheggio, parco e piscina con bar.
    Verso le 18 usciamo per trovare un’agenzia da cui prenotare il traghetto da Igoumenitsa per Bari, in quanto non riesco a farlo su internet. Dopo aver prenotato, mentre siamo a cena, mi accorgo di un errore… Volevamo partire la sera dell’8 agosto, ma il traghetto, partendo a mezzanotte e mezzo (ora locale) da Igoumenitsa, è come se fosse partito la notte del 7! Pazienza. Decidiamo quindi di stare un'altra giornata a Kalambaka e di prenotare comunque un albergo a Igoumenitsa, in modo da poterci rilassare e aspettare con calma le 22:30 almeno prima di prepararsi per fare il check in e imbarcarsi.
    6 agosto
    La giornata è dedicata, fino alle 15 circa, a un’escursione alle Meteore a soli 10-20 km dall’hotel. In serata, facciamo un giretto per la cittadina e ceniamo in un ristorantino.
    7 agosto
    Kalambaka-Igoumenitsa km. 170 (2h 20m)
    Si parte per le 9:30 e la strada è lenta e tortuosa per un primo tratto di una cinquantina di km, poi prendiamo l’autostrada che ci porta a Igoumenitsa. Ci sistemiamo in hotel e facciamo una breve escursione per la cittadina per pranzare e prendere qualcosa da portare sulla nave.
    8 agosto
    Dopo esserci comunque rilassati nell’hotel, ci imbarchiamo verso l’una (la nave ha fatto il solito ritardo). Per fortuna che abbiamo la cabina (esterna, perché era rimasta solo quella) e il viaggio è pertanto abbastanza confortevole.
    Alle 10:30 circa siamo a Bari, da cui ripartiamo diretti verso casa dove, dopo la sosta pranzo, arriviamo verso le 16 o poco più.
    P.S.: Se avessi potuto sapere in anticipo sul viaggio fatto e di quelle strade pessime che ho incontrato… non l’avrei fatto. Ma, non avendolo potuto sapere prima, sono comunque soddisfatto e contento di averlo fatto! E la moto, nonostante la mole e le “strade” fatte, non mi ha mai tradito!
    Ultima modifica di happyfox3; 27/02/2021 alle 21:20
    Gaetano
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  2. #2
    FazerStaff L'avatar di luchetto
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