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Visualizza Versione Completa : [SERIO] Finanziamenti alle scuole private



LukeDuke
24/10/2004, 23:46
A grande richiesta (visto che sono finito anche sul giornale) vorrei proporre il tema della settimana.
Che ne pensate dei finanziamenti pubblici alle scuole private?
Giusti ? Sbagliati ? Troppi ? Troppo pochi ?
Ma sopratutto, che cosa sono le scuole private in Italia ?


Ecco, ho detto la mia, prometto di non postare più nessun messaggio nella prima pagina di questo 3d (se ne avrà mai più di una :lol: ).

Buon divertimento. :roll:

nicolas
24/10/2004, 23:49
Il tema mi fa in genere fumare le orecchie.
Considerato che ho gia' una tremenda emicrania dopo tre ore in pub fumoso per vedere il derby, accompagnato da due birre medie, tenderei ad esprimermi successivamente.
8)

Elijah
25/10/2004, 00:05
Penso che scuola e sanità non possano essere gestite con mentalità imprenditoriale, semplicemente perché i frutti del loro operato, specialmente per la scuola, sono a lunghissimo termine, e non sono valutabili economicamente. Quindi credo che spetti allo Stato garantirne il corretto funzionamento. Lo Stato spende i nostri soldi per questo motivo.
Se qualcuno vuole studiare in una scuola privata è liberissimo, ma deve farlo a sue esclusive spese. Specialmente in un contesto in cui i fondi destinati al settore pubblico, da irrisori che sono, vengono ulteriormente e continuamente tagliati.
Sono del parere che la scuola pubblica sia un valore da preservare ad ogni costo, al limite anche aumentando le tasse.

Tomcat
25/10/2004, 00:06
Calci nel **** in abbondanza, questa è l'unica risorsa che destinerei. E non solo per la sostanziale avversione verso tutto ciò che è privato in senso liberista, ma anche e soprattutto per l'ipocrisia di fondo dei millantatori di professione che cercano di far passare i loro porchissimi affari per "opzione e scelta". Vogliono far quattrini su tutto? Va bene (si fa per dire....non condivido), ma almeno lo dicano, lo dichiarino, non sparino balle a raffica! :evil:

Angelo
25/10/2004, 00:10
se la scuola privata così si chiama....che sia il privato a sovvenzionarla con le rette... preferisco che lo Stato spenda i soldi per migliorare la scuola statale...
Piu' chiaro di cosi' e' difficile.

nicolas
25/10/2004, 00:37
Le considerazioni economiche sono solo una parte del problema...Non trascurerei il discorso sull'omologazione culturale...inquietante...
http://www.nicolastarantino.com/images/fazeritalia/mantice_per_forum.jpg

Mi sembra di essere tornato al liceo...quante assemblee con CL su questo tema... :twisted: :twisted:

elisa
25/10/2004, 00:48
Le considerazioni economiche sono solo una parte del problema...Non trascurerei il discorso sull'omologazione culturale...inquietante...


per quanto ne so io è qui il nocciolo del problema, la scuola pubblica costa troppo per quello che lo stato ha deciso di spenderci e conviene finanziare parte della privata piuttosto che finanziare studenti, professori e cultura in strutture pubbliche. Il risultato è proprio quell'omologazione... una più bassa qualità di istruzione pubblica tendenzialmente diretta verso quella privata, sia come logiche di gestione che come impiego delle risorse.
Ed essendo la riforma voluta e attuata dalla sinistra, poi proseguita alacremente dalla destra... direi che non c'è soluzione, sono tutti dalla stessa parte, ... loro :evil:
vvv
e

Giringiro
25/10/2004, 11:48
Come principio sono per non dare alla scuola privata i finanziamenti pubblici; il denaro pubblico serve per il pubblico, non per il privato. Il privato si deve gestire da solo,...Se ha la palle bene, senno' amen.
Il problema e' un altro; quando andavo a scuola io eravamo in 30 con una maestra,...Adesso sono in 20 con tre maestre,...C'è qualcosa che non va! :roll:
E quando ci si rende conto di questa differenza sostanziale si ha la percezione che la scuola pubblica sia piena di maestri che son stati messi li giusto perche' hanno studiato per quello,... :wink:
E allora si guarda al privato come un' àncora di salvezza per la gestione dello studio dei figli,...E il privato prende punti,...Talmente tanti che adesso, visti i punti presi, vuole anche i soldi... :evil:

E la scuola pubblica si deve sbrigare a tornare in auge, senno' morra'! :?

Smilla
25/10/2004, 11:53
Il finanziamento alle scuole private ha ragione di esistere solo quando tutti i servizi pubblici essenziali (educazione e sanità per primi) saranno eccellenti ed efficienti. Storia di dire: tutti i servizi pubblici sono buoni e funzionano? Sì. Mi avanzano i soldi? Sì. Allora si pensa ad un aiuto all’educazione privata. :D
Domandina: chi va alla scuola privata se quella pubblica è ottima? Qualche figlio di imprenditore? Questo tipo di scuola non ha bisogno di finanziamento. :evil:
Era più decente che lo Stato facesse scalare dalle dichiarazioni di redito ogni spesa con educazione e sanità, anche al 100%, che finanziare apertamente l'insegnamento privato. :?

PS: parlo specificamente di finanziamento all'educazione privata, non a tutte le ditte private, perché l'educazione è fra le cose più importanti della vita. Però un popolo educato non vede il Grande Fratello... :evil: :evil: :evil:
Per questa occasione la frase del giorno:
"Una volta, i potenti, per sottomettere il popolo usavano la forza, le leggi e la religione; ora dispongono anche del calcio e della televisione."
di Carl William Brown, scrittore.

Flyer Duck
25/10/2004, 12:35
Faccio un ragionamento a voce alta, che ovviamente rispecchia il mio pensiero, ma spero vi dia qualche elemento in piu'.

Vedo quel che è stato ed è la scuola pubblica: un gran casino.
ci sono, è vero, istituti che funzionano bene; molto piu' facile trovare dei troiai dove i ragazzi escono ignoranti.
Mi ricordo che il 90% dei miei insegnanti era sinistrorso e cercava di inculcarmi il loro modo di vedere la realtà; ricordo anche come era egemone il collettivo degli studenti con la kefia. Mi ricordo benissimo come giravo con il foulard di Solidarnosc e di come si arrivava alle mani perchè i sinistrorsi erano "tolleranti" verso le idee altrui: devo dire perfetti Togliattiani.

Allora penso: ma com'e' che le migliori teste d'uovo hanno studiato alla scuola privata?
D'Alema, Rutelli, Prodi e via dicendo... E a me dicono che deve andarmi bene la scuola pubblica?

Mio figlio andrà dai preti, mia moglie vuole i Gesuiti ma li trovo troppo sinistrorsi (Pintacuda, Martini & C.), penso a qualcosa di piu' duro.

Pero' io sono benestante, con due stipendi piu' che decenti in casa; perché io me lo posso permettere e gli altri poveri sfigati no?
Perché se la scuola pubblica fa piu' giorni di assemblea autogestita che di lezione se la devono beccare i soliti disgraziati ed io la posso evitare?

Aggiustare la scuola pubblica...

Ma se non si riesce ad aggiustare la Magistratura, che è peggio della Mafia e non è minimamente disposta a rinunciare a briciole del suo potere divino... (E' giusto secondo voi che un giudice abbia potere assoluto e impunità sempre e comunque? E' giusto che crescano in cariera solo per anzianità? E se uno è matto? Chi lo controlla? Dio?)

Uhm, la scuola pubblica. Per me possono anche non passare i finanziamenti pubblici a quella privata, non me ne frega niente. Tanto io i soldi per mandarcelo li trovo. Li ho.

E' questa la giustizia? I ricchi hanno il meglio, i poveri lo prendono sempre?

Pensierino della sera: se la scuola pubblica fosse meglio della privata, perche' diavolo dovrei spendere 1500 Euro/mese per far studiare mio figlio alla privata?

:wink:

Giringiro
25/10/2004, 13:51
Il finanziamento alle scuole private ha ragione di esistere solo quando tutti i servizi pubblici essenziali (educazione e sanità per primi) saranno eccellenti ed efficienti. Storia di dire: tutti i servizi pubblici sono buoni e funzionano? Sì. Mi avanzano i soldi? Sì. Allora si pensa ad un aiuto all’educazione privata. :D
Smillina, non credo sia cosi, mi spiego. La scuola pubblica e' "sentita" dai genitori che sudano quattrini come una cosa assolutamente inaccettabile,...E questo a dispetto di tutti i finanziamenti che hanno avuto fino ad adesso. Il tuo ragionamento e' ottimo ma dovrebbe essere fatto il contrario e cioe': una volta dati i soldi alla scuola pubblica aspettiamo i risultati. Non arrivano? Ci sono 2 strade: continuare a buttare soldi pubblici dentro la scuola in un pozzo senza fondo oppure pagare una retta che mi dia la possibilita' di "sentire" che l'educazione e la cultura che mia figlia ricevera' sara' valida.

Noi italiani siamo un popolo essenzialmente "buono" ma i risultati, anche dopo tanto tempo, li vogliamo vedere. :wink:

Datemi una scuola pubblica come dico io, cioe' con degli insegnanti che non fanno politica, che seguono alla lettera cio' che gli dice il governo per quanto riguarda i programmi e che non si scannino a vicenda su ruoli, antagonismi ecc.,...

Mia figlia ha 11 anni ed e' nel bel mezzo del casino,...Una delle sue tre maestre ha denunciato un altro suo maestro dal direttore,..Se il direttore non muove foglia sara' fatta denuncia alla procura e arriveranno i Caramba,...Bel quadretto vero?

Ed io non so che fare!!! :evil: :x :evil: :x :evil: :x :evil:

C'è una scuola privata a 1km da casa mia,...250€ al mese,...Vedo chi esce da quella scuola,...Lo vedo..
E ti posso giurare che li dentro non entrano solo figli di papa', ci vanno anche figli di operai che non si fidano piu'! :(

nicolas
25/10/2004, 15:04
Io ritengo la scuola pubblica decisamente piu' pluralistica che non quella privata...
Siamo proprio sicuri che qui non si faccia politica?
Mi fa rabbrividire l'omologazione culturale...
La scuola pubblica e' migliorabile sicuramente. Cominciamo intanto a non toglierle fondi vala'...
E poi: siamo cosi' sicuri che il livello qualitativo della scuola privata sia migliore?
Questa idea diffusa del "privato=efficienze e qualita' e pubblico=spreco e inefficienza" la trovo un po' superficiale...Non generalizzerei cosi' facilmente...
Non sempre la logica del profitto e' indice di qualita'...oltre al fatto che trovo aberrante che sia applicata a istruzione e sanita', ma questo e' un discorso piu' ampio... :?

Smilla
25/10/2004, 15:11
Caro Giringiro,
Se parliamo di educazione sfondi un cancello aperto! :mrgreen:
Ci sono certi servizi che tutti gli Stati dovrebbero offrire gratis, perché non si tratta di fare soldi, ma di veri propri servizi d'utilità alla gente. L’idea capitalista non può esistere dentro certi schemi.
La scuola non può essere concepita x fare soldi. Non è il suo ruolo. Così non dovrebbe essere nemmeno gli ospedali, od altri servizi essenziali.
In tutte le società il miglior modo di dominare gli altri è togliere l'educazione, togliere la cultura. Nell'attuale congiuntura questo si passa da scuole tenute male e insegnanti mal pagati. Avrei voluto non lasciare il mio ex-mestiere ma non ho avuto scelta. Ho fatto un anno da fame ed ho detto che bastava. Un concorso pubblico e via, cambiato mestiere. Peccato! Ho buttato via anche tanti anni di studi (nel senso che gli ho utilizzati veramente per poco tempo professionalmente).
Mi fa male vedere come le cose si stanno riducendo. Vorrei poter vedere tutte le scuole funzionanti, con i suoi problemi quotidiani, è più che giusto, ma con una struttura onesta e operante. Invece si sente di precari, di persone che da più di 10 anni non hanno un posto fisso. Come questa gente può avere la tranquillità di dedicarsi all’attività docente se non sa se mangerà il mese prossimo? Dall’altro canto si sente anche di alunni, magari figli di persone benestanti che sono veri vandali, che non hanno motivo di esserlo, che distruggono le scuole che frequentano. Mi sono sempre chiesta perché, se non è un modo, se pur sbagliato ed incomprensibile, di esternare un disagio. Insomma è un sistema che non conosce più il suo tempo.
Ma la mia prima impressione è che la scuola deve dare "profitti" in materia di teste, di persone, di individui consapevoli che fanno parte di una società, non in materia di denaro. C’è tanto da fare per migliorare la scuola ma è un lavoro che metterà delle generazioni.
Cosa fare nel frattempo? Cosa farà tua figlia nel frattempo? Si gioca con la vita delle persone e non è affatto bello.
Non ho la soluzione. Ma ci vuole un lavoro congiunto di tutti per arrivarci. Non ci si arriva con la "cartolarizzazione" della pubblica istruzione. E mi sembra che le riforme che escono ultimamente sono più modaiole che profonde. Questo lavoro congiunto dovrebbe cominciare dalla completa revisione della scuola pubblica da persone che ne capiscono, che ci vivono tutti i giorni, non dal solito tecnico che sa fare solo tagliare di qui o di là, “copia-incolla” e “voilà la nuova scuola!”

Infine la dichiarazione universale dei Diritti Umani dice che:

Articolo 26
1. Ogni individuo ha diritto all'istruzione. L'istruzione deve essere gratuita almeno per quanto riguarda le classi elementari e fondamentali. L'istruzione elementare deve essere obbligatoria. L'istruzione tecnica e professionale deve essere messa alla portata di tutti e l'istruzione superiore deve essere egualmente accessibile a tutti sulla base del merito.
2. L'istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l'amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l'opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace.
3. I genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro figli.

Ho dei seri dubbi se l’educazione è ormai indirizzata con questi obiettivi. Ahimè!

nicolas
25/10/2004, 15:17
PS Io sono andato in una scuola pubblica e ho avuto modo di confrontarmi con ragazzi di diversi orientamenti e classi sociali. Tamarri di periferia, borghesi illuminati, ciellini, fascisti, autonomi, gente di sinistra e cattolici moderati.
Ritengo che tutto questo sia stato un bene e un'opportunita' di crescita e arricchimento.
Lo stesso puo' per l'approccio didattico. Nel mio liceo c'era la famigerata Sezione A dove il 90% dei prof erano ciellini di quelli con i controcazzi (fortunatamente l'ho evitata-ndr :twisted: ). I sinistrorsi avevano la vita un po' duretta, pero' se dimostravano di avere testa e palle alla fine convivevano discretamente.
Io ho avuto prof di estrema sinistra, moderati e in quinta pure un prete non certo in italiano di sinistra(PS Meglio il prete del ciellino, e' piu' pluralista e molto meno integralista-ndr). Immaginatevi che due maroni sul Manzoni... :twisted: E' finita che dopo la maturita' sono andato a trovarlo in vacanza.
Il pluralismo e' ricchezza.

Giringiro
25/10/2004, 15:17
Nic, come sopra,...Fatti, non discorsi,...Tu dammi una scuola "normale" come ho detto sopra e non importa di quale idea politica tu sia,...Io ti votero'!

In italia la scuola non e' piu' pluralistica di quella privata,...E' antitetica ad essa,...Per lo meno, questa e' la mia esperienza con mia figlia,...Ma a sentire altri genitori di altre scuole la musica non cambia.

I finanziamenti si danno e si vuol vedere i risultati,...E se non ci sono?? Anni fa il mondo della scuola privata era piu' ristretto,...Forse perche' eravamo piu' soddisfatti di quella pubblica? :roll:

nicolas
25/10/2004, 15:22
Nic, come sopra,...Fatti, non discorsi,...Tu dammi una scuola "normale" come ho detto sopra e non importa di quale idea politica tu sia,...Io ti votero'!

In italia la scuola non e' piu' pluralistica di quella privata,...E' antitetica ad essa,...Per lo meno, questa e' la mia esperienza con mia figlia,...Ma a sentire altri genitori di altre scuole la musica non cambia.

I finanziamenti si danno e si vuol vedere i risultati,...E se non ci sono?? Anni fa il mondo della scuola privata era piu' ristretto,...Forse perche' eravamo piu' soddisfatti di quella pubblica? :roll:

Non so...credo sia sbagliato generalizzare. Esistono casi di eccellenza e disastro in entrambe le situazioni.
Ad ogni modo, in uno stato laico (fatterello che spesso ci si dimentica-ndr), ritengo piu' corretto dedicare le risorse alla scuola pubblica.
E poi francamente...sti ragazzi, farli crescere magari in un ambiente asettico, ovattato e perfettino...mah...non so...quando saro' genitore ti sapro' dire :wink: ...Io son contento di aver visto e vissuto realta' diverse...

Lupetta
25/10/2004, 15:33
La mia esperienza è questa: mio figlio frequenta la seconda elementare in una scuola pubblica. Sono in 25 in classe, hanno 5 maestre, ognuna con una materia diversa. La riforma Moratti ha tolto le ore di compresenza alle insegnanti...morale: una maestra sola per 25 bambini, in concreto nessuna possibilità di fare gite, andare a teatro, uscire dalla scuola insomma. La riforma Moratti ha introdotto l'insegnamento dell'informatica. Benissimo! Peccato che in quella scuola abbiano un solo computer e che la maestra di matematica non può portare 25 alunni davanti ad un unico pc! Quindi? Niente informatica. Ad ottobre è arrivato in classe un bambino nuovo, ucraino, non parla mezza parola di italiano, sa leggere e scrivere poco e male in cirillico. Pensate gli abbiano affiancato un'altra maestra? Certo che no! La direzione didattica non ha fondi... :shock: Cosa imparerà sto bambino? Boh? A mio avviso la situazione è tragica, talmente tragica che se penso che la scuola privata verrà sovvenzionata dallo stato mi viene male. Se ci sono i soldi, cerchiamo di aggiustare per prima la scuola pubblica, no? :roll:

Giringiro
25/10/2004, 15:55
Raga', ma lo vogliamo capire che se succede tutto questo e' perche' la scuola pubblica fa recere???

Lupetta,...Tua figlia ha 5 maestre,...Com'è che noi andavamo avanti con 1 sola? Com'è che 5 maestri adesso riescono a fare poco di piu' di un maestro di 25 anni fa?

Lupetta, sinceramente,....Ma 3 maestri non bastavano?

Quello che voglio dire e' che per "fare" un cervello adesso ci vogliono molte piu' risorse.
Lupetta se invece di 5 maestri ne avevi 3 magari la scuola aveva pure i fondi per 20 computer e poteva assumere un insegnante di sostegno per quel bimbo ucraino,... :wink:

Raga', non so voi ma son rappresentante di classe e ne vedo di cotte e di crude, credetemi!! :(

Lupetta
25/10/2004, 16:02
Alessio è lo stato che impone tutto ciò. Non sto dicendo che senza 5 maestre non imparerebbero nulla...Sto dicendo che le ore di lezione di queste maestre andrebbero impiegate meglio. Io sono stata fortunata perchè ho frequentato una scuola elementare, ai miei tempi, molto all'avanguardia. Io già avevo 3 maestre e il tempo pieno. Mio figlio non ha nemmeno il tempo pieno! Da quest'anno hanno 2 pomeriggi a settimana e hanno istituito anche la mensa, ricavando la sala da pranzo da una stanzetta minuscola, tra l'altro. E le insegnanti devono anche fare sorveglianza ai pasti, quindi ancora meno ore a disposizione per le attività didattichce... :?

Tomcat
25/10/2004, 17:42
Le considerazioni economiche sono solo una parte del problema...Non trascurerei il discorso sull'omologazione culturale...inquietante...
http://www.nicolastarantino.com/images/fazeritalia/mantice_per_forum.jpg

Mi sembra di essere tornato al liceo...quante assemblee con CL su questo tema... :twisted: :twisted:

Avevo postato stanotte proprio in concomitanza con il down del database...che fortuna! :( Allora, le considerazioni economiche sono in realtà il contenitore dei problemi, non una parte, nel senso che i processi di omologazione ed alienazione sono essenziali, indispensabili, per evitare la decadenza del sistema di potere economico attualmente imperante. Che poi sia già asfittico di suo, beh, è imputabile ai casi della storia ed al fatto che mica sono dei geniacci i padroni del vapore.......

Quanto a CL, sono ancora convinto, dopo decenni, che abbia goduto di troppo spazio, che gliene sia stato, erroneamente e colpevolmente, lasciato troppo.

Tomcat
25/10/2004, 17:54
Aggiungo che lasciare l'istruzione in mano allo stato, qualunque stato, è un atto di masochismo: nella migliore delle ipotesi utilizzerà l'istruzione per i suoi fini (mai coincidenti con quelli del "popppolo", con tre p :twisted: ), nella peggiore giocherà al massacro ed allo sfascio per favorire il privato di parte. Vale anche per la sanità, e i risultati si vedono e sentono, sulla pelle. Decentrare, frammentare, rispondere alle esigenze del territorio (non alludo certo a quella defecatio di devolution) senza un'autorità centrale con pieni poteri. Per i programmi comuni basta e avanza un qualche organismo di collegamento e coordinamento. La risposta formativa deve essere determinata dalle esigenze, e non viceversa!

elisa
25/10/2004, 18:33
Aggiungo che lasciare l'istruzione in mano allo stato, qualunque stato, è un atto di masochismo:
....
Decentrare, frammentare, rispondere alle esigenze del territorio (non alludo certo a quella defecatio di devolution) senza un'autorità centrale con pieni poteri. Per i programmi comuni basta e avanza un qualche organismo di collegamento e coordinamento. La risposta formativa deve essere determinata dalle esigenze, e non viceversa!

non ho ben capito con qs. decentramento quale dovrebbe essere la fonte delle risorse, perché un decentramento dal punto di vista didattico e economico già è in corso (pare si chiami "autonomia" :wink: :D ).
I programmi già non sono comuni e la risposta formativa risponde alle esigenze... di chi paga. Se non lo stato (anche decentrato in comuni/province etc) chi altro allora? gli studenti? in parte è lì che stiamo andando.
Il livellamento è verso il basso, perché la cultura non ha valore di mercato e nessuno con logiche di profitto la compra... solo lo stato per garanzia costituzionale. E a quanto pare, ha scelto di farlo sempre di meno. :(
vvv
e

Tomcat
25/10/2004, 19:36
Aggiungo che lasciare l'istruzione in mano allo stato, qualunque stato, è un atto di masochismo:
....
Decentrare, frammentare, rispondere alle esigenze del territorio (non alludo certo a quella defecatio di devolution) senza un'autorità centrale con pieni poteri. Per i programmi comuni basta e avanza un qualche organismo di collegamento e coordinamento. La risposta formativa deve essere determinata dalle esigenze, e non viceversa!

non ho ben capito con qs. decentramento quale dovrebbe essere la fonte delle risorse, perché un decentramento dal punto di vista didattico e economico già è in corso (pare si chiami "autonomia" :wink: :D ).
I programmi già non sono comuni e la risposta formativa risponde alle esigenze... di chi paga. Se non lo stato (anche decentrato in comuni/province etc) chi altro allora? gli studenti? in parte è lì che stiamo andando.
Il livellamento è verso il basso, perché la cultura non ha valore di mercato e nessuno con logiche di profitto la compra... solo lo stato per garanzia costituzionale. E a quanto pare, ha scelto di farlo sempre di meno. :(
vvv
e

Autonomia......povero termine tanto abusato! Trovo un ossimoro questa "autonomia" imposta dall'alto. La risposta formativa, in realtà, risponde alle esigenze di chi "compra" (servono più informatici? pronti via, si incrementano quei corsi e la pubblicità dei medesimi).....né più né meno che le gestione dei flussi migratori. Il dio moloch vuole quotidianamente la sua razione di carne umana.....

nicolas
25/10/2004, 19:44
Aggiungo che lasciare l'istruzione in mano allo stato, qualunque stato, è un atto di masochismo: nella migliore delle ipotesi utilizzerà l'istruzione per i suoi fini (mai coincidenti con quelli del "popppolo", con tre p :twisted: ), nella peggiore giocherà al massacro ed allo sfascio per favorire il privato di parte. Vale anche per la sanità, e i risultati si vedono e sentono, sulla pelle. Decentrare, frammentare, rispondere alle esigenze del territorio (non alludo certo a quella defecatio di devolution) senza un'autorità centrale con pieni poteri. Per i programmi comuni basta e avanza un qualche organismo di collegamento e coordinamento. La risposta formativa deve essere determinata dalle esigenze, e non viceversa!

...mmm...non mi convince fino in fondo...Chi dovrebbe in qualche modo "impostare" l'istruzione dei miei figli, Formigoni? O, forse peggio, la Lega?...mah...nonzo... :roll:

Bruno
25/10/2004, 19:44
Qui da noi lo stato, non passa nulla alle scuole private, io sarei dell'idea che se lo stato sganciasse qualche soldino non sarebbe male :wink:

LukeDuke
25/10/2004, 19:46
Qui da noi lo stato, non passa nulla alle scuole private, io sarei dell'idea che se lo stato sganciasse qualche soldino non sarebbe male :wink:

ma in che stato vivi ? in che senso "qui da noi lo stato non passa nulla"? :roll: :wink:

pirein
25/10/2004, 20:42
Se é privato si deve autofinanziare altrimenti che privato é.
Ha certamente una sua logica: oggi si tende a privatizzare tutto, tanto in caso di patatatrac interviene a pagare Pantalone, ovvero lo stato. E' un bel giochetto, guadagno con poco rischio. Fiat docet ecc ecc
Chi ha detto che la scuola privata é migliore di quella pubblica? Ma su che base? Navigano in pessime acque tutte e due.
Sono in maggioranza in mano a religiosi e comunque non in mano ai "sinistrorsi". Quindi la supposta obiettività e imparzialità va a farsi friggere.
Stranamente a Bologna, ma forse anche da voi, le scuole private sono frequentate quasi (toh aggiungo il quasi) esclusivamente dai cosiddetti figli di papà e di un certo colore politico. (Devono essere scuole perfette perché stranamente non ne viene mai bocciato uno. Tutti geni? Oppure visto che si paga un bel pò di quattrini...il resto lo lascio a voi)
Di gran figli di operai non ne vedo, se non quelli strabocciati dalle scuole pubbliche che cercano una via più facile per arrivare al classico pezzo di carta. E lì stranamente ci riescono.
Comunque se la scuola privata ha difficoltà può far pagare più tasse. E' privata. Oppure tutta questa tiritera nasce dal desiderio di sovvenzionare il clero e le sue scuole con la loro ideologia? Io penso che sia così. Allora che se le paghino da soli. Già mi rode la presenza dell'ora di religione nella scuola pubblica, figuratevi un pò.
Certo che ci sono dei problemi, e sono enormi: allora é meglio che lo stato impieghi meglio i suoi soldi negli ambiti istituzionali a lui dedicati.
Preferisco che lo stato impieghi i soldi delle tasse, mie comprese, per migliorare la qualità della scuola pubblica. Trovo intollerabile che quegli stessi soldi debbano andare a un privato.
Così tanto per dirsela fuori dai denti, sempre in amicizia però.

Elijah
25/10/2004, 20:46
Allora penso: ma com'e' che le migliori teste d'uovo hanno studiato alla scuola privata?
D'Alema, Rutelli, Prodi e via dicendo... E a me dicono che deve andarmi bene la scuola pubblica?

Perché sono ricchi.


Pero' io sono benestante, con due stipendi piu' che decenti in casa; perché io me lo posso permettere e gli altri poveri sfigati no?

Tanto non se la potrebbero permettere lo stesso. C'è chi non può permettersi neanche la pubblica, che costa meno (vedi libri): allora penso che con gli stessi soldi si potrebbero mandare più ragazzi alla pubblica.


Perché se la scuola pubblica fa piu' giorni di assemblea autogestita che di lezione se la devono beccare i soliti disgraziati ed io la posso evitare?

Anche quello è un momento della vita di un ragazzo che serve a farlo maturare. Non serve a nulla rinchiuderlo in un finto paradiso terrestre dove non esistono problemi né confronti. Un ragazzo deve venire in contatto con il mondo che lo circonda, anche con i suoi risvolti più discutibili, perché la vita non fa eccezioni, e nella vita non tutto si può comprare.


Aggiustare la scuola pubblica...

Ma se non si riesce ad aggiustare la Magistratura, che è peggio della Mafia e non è minimamente disposta a rinunciare a briciole del suo potere divino...

Allora arrendiamoci. Non ha senso morire come Falcone e Borsellino, figuriamoci tentare di tenere alto il profilo intellettuale di un paese.


E' questa la giustizia? I ricchi hanno il meglio, i poveri lo prendono sempre?

Sì.
Comunque credo che, dal punto di vista della serietà e di quello che ne viene di cultura personale, la scuola pubblica rappresenti ANCORA il meglio. Il cervello non si nutre di palestre, aule magne ed esami giocattolo.


Pensierino della sera: se la scuola pubblica fosse meglio della privata, perche' diavolo dovrei spendere 1500 Euro/mese per far studiare mio figlio alla privata?

Molto spesso (non nel tuo caso, certamente) per quel senso di superiorità che fa sì che si spendano 9500 euro per comprargli la macchina 50, lo stesso senso di superiorità che non tollera che egli si trovi in mezzo a ragazzi di bassa estrazione sociale, meno abbienti, comunisti, che fumano, o semplicemente che pensano in proprio. O, ancora più semplicemente, perché è una testa di rapa o non ha voglia di far nulla, tanto poi ci pensa papà a trovargli un lavoro.

LukeDuke
25/10/2004, 21:21
Stranamente a Bologna, ma forse anche da voi, le scuole private sono frequentate quasi (toh aggiungo il quasi) esclusivamente dai cosiddetti figli di papà e di un certo colore politico. (Devono essere scuole perfette perché stranamente non ne viene mai bocciato uno. Tutti geni? Oppure visto che si paga un bel pò di quattrini...il resto lo lascio a voi)
Di gran figli di operai non ne vedo, se non quelli strabocciati dalle scuole pubbliche che cercano una via più facile per arrivare al classico pezzo di carta. E lì stranamente ci riescono.



Non so dalle parti di Flyer ma dalle mie funziona allo stesso modo (per diretta ammissione di chi ci è andato)!

Quello che trovo sconcertante nel ragionameto di Flyer e Giringiro è che invertono la causa con l'effetto, a loro dire poichè la scuola pubblica va male allora bisogna togliergli risorse per destinarle a quella privata.
La cosa è totalmente invertita la realtà è che poichè qualche governo ha deciso di togliere risorse alla pubblica per destinarle alla privata allora la scuola pubblica è destinata a peggiorare.

elisa
25/10/2004, 23:20
Autonomia......povero termine tanto abusato! Trovo un ossimoro questa "autonomia" imposta dall'alto. La risposta formativa, in realtà, risponde alle esigenze di chi "compra" (servono più informatici? pronti via, si incrementano quei corsi e la pubblicità dei medesimi).....né più né meno che le gestione dei flussi migratori. Il dio moloch vuole quotidianamente la sua razione di carne umana.....

non so chi c*** sia sto moloch, ma mi pare abbiamo scritto le stesse cose (chi paga... chi compra... siamo lì)
vvv
e

LukeDuke
25/10/2004, 23:31
(Devono essere scuole perfette perché stranamente non ne viene mai bocciato uno. Tutti geni? Oppure visto che si paga un bel pò di quattrini...il resto lo lascio a voi).

Dissento fermamente! La mia personalissima esperienza, due anni nelle scuole private e mi han "quasi" trombato per due anni consecutivi (certo studiare non mi è mai piaciuto!!!) e la promozione a settembre me la son sudata facendomi delle estati chinato sui libri. Poi son passato alla scuola pubblica... 3 anni a fare na sega e passare gli esami di mautirità raccontando cazzate a + non posso!

Forse è il contrario di quanto affermi pirein... e sinceramente mi son stati + utili 2 anni dai salesiani (preti si, ma sempre privati!) che tre anni di Itis statale... per questo motivo dico....diamo a tutti la possibilità di ricevere quanto ricevono le scuole private: io son stato fortunato ad avere avuto la possibilità...i miei figli avranno le stesse opportunità? Per questo dico, come molti, i privati facciano i privati... chi resta a galla bene chi non ce la fà ...beh legge di mercato! Ma sulla scuola pubblica la mia idea rimane sempre la stessa....libera e di qualità per tutti!

maperpiacerre!

"libera qualità per tutti"? bene eliminiamo i finanziamenti alle private e miglioriamo le pubbliche!
Io ho fatto 5 anni di ITIS e sono stato molto soddisfatto! Non vedo in qule modo possa essere giustificato l'assioma privato(cattolico)=migliore qualità.

Tomcat
25/10/2004, 23:33
Aggiungo che lasciare l'istruzione in mano allo stato, qualunque stato, è un atto di masochismo: nella migliore delle ipotesi utilizzerà l'istruzione per i suoi fini (mai coincidenti con quelli del "popppolo", con tre p :twisted: ), nella peggiore giocherà al massacro ed allo sfascio per favorire il privato di parte. Vale anche per la sanità, e i risultati si vedono e sentono, sulla pelle. Decentrare, frammentare, rispondere alle esigenze del territorio (non alludo certo a quella defecatio di devolution) senza un'autorità centrale con pieni poteri. Per i programmi comuni basta e avanza un qualche organismo di collegamento e coordinamento. La risposta formativa deve essere determinata dalle esigenze, e non viceversa!

...mmm...non mi convince fino in fondo...Chi dovrebbe in qualche modo "impostare" l'istruzione dei miei figli, Formigoni? O, forse peggio, la Lega?...mah...nonzo... :roll:

Noi, semplicemente............

Steboga
26/10/2004, 00:35
porto brevemente la mia esperienza, simile a quella di motorana, 3 anni dalle suore + 3 anni itsos sperimentale.

il pezzo di carta è lo stesso, la preparazione no.

non sono d'accordo con chi dice che privata=alta società, i miei non navigano nell'oro ma han fatto sacrifici x mandarmici, e con me c'erano anche figli di operai, inoltre lo stampo cristiano della scuola era chiaro ma dichiarato!

la scuola statale ha avuto un ruolo molto importante nella mia crescita ideologica, ho visto come si incorca della dottrina di sinistra a dei ragazzi che non hanno avuto strumenti x formare un proprio pensiero "politico" (o meglio di societa'), percui molte venivano apprese come verità assolute da professori che ti mettevano 4 x' t'interrogavano siccome non andavi a manifestare, e dopo un cambio di governo magari il contrario!

dal punto di vista dell'istruzione un disastro, ho fatto 3 anni senza studiare nulla escluso la sett. della maturità e qualche ora sparsa, vivendo di rendita!

alle private x andar male dovevo studiare almeno 2-3 ore e non potevi farne a meno, ti fermavi a studiare davanti alla vicepreside e corpo insegnanti il pomeriggio!

x il discorso arricchimento della persona sicuramente la scula pub. complice la maggiore età ma dato tanto, ma anche la privata :wink:

Tomcat
26/10/2004, 00:41
(Devono essere scuole perfette perché stranamente non ne viene mai bocciato uno. Tutti geni? Oppure visto che si paga un bel pò di quattrini...il resto lo lascio a voi).

Dissento fermamente! La mia personalissima esperienza, due anni nelle scuole private e mi han "quasi" trombato per due anni consecutivi (certo studiare non mi è mai piaciuto!!!) e la promozione a settembre me la son sudata facendomi delle estati chinato sui libri. Poi son passato alla scuola pubblica... 3 anni a fare na sega e passare gli esami di mautirità raccontando cazzate a + non posso!

Forse è il contrario di quanto affermi pirein... e sinceramente mi son stati + utili 2 anni dai salesiani (preti si, ma sempre privati!) che tre anni di Itis statale... per questo motivo dico....diamo a tutti la possibilità di ricevere quanto ricevono le scuole private: io son stato fortunato ad avere avuto la possibilità...i miei figli avranno le stesse opportunità? Per questo dico, come molti, i privati facciano i privati... chi resta a galla bene chi non ce la fà ...beh legge di mercato! Ma sulla scuola pubblica la mia idea rimane sempre la stessa....libera e di qualità per tutti!

Tu sei un caso particolare e quindi non fai testo........ :twisted: :lol: :wink:

nicolas
26/10/2004, 01:09
Se é privato si deve autofinanziare altrimenti che privato é.
Ha certamente una sua logica: oggi si tende a privatizzare tutto, tanto in caso di patatatrac interviene a pagare Pantalone, ovvero lo stato. E' un bel giochetto, guadagno con poco rischio. Fiat docet ecc ecc
Chi ha detto che la scuola privata é migliore di quella pubblica? Ma su che base? Navigano in pessime acque tutte e due.
Sono in maggioranza in mano a religiosi e comunque non in mano ai "sinistrorsi". Quindi la supposta obiettività e imparzialità va a farsi friggere.
Stranamente a Bologna, ma forse anche da voi, le scuole private sono frequentate quasi (toh aggiungo il quasi) esclusivamente dai cosiddetti figli di papà e di un certo colore politico. (Devono essere scuole perfette perché stranamente non ne viene mai bocciato uno. Tutti geni? Oppure visto che si paga un bel pò di quattrini...il resto lo lascio a voi)
Di gran figli di operai non ne vedo, se non quelli strabocciati dalle scuole pubbliche che cercano una via più facile per arrivare al classico pezzo di carta. E lì stranamente ci riescono.
Comunque se la scuola privata ha difficoltà può far pagare più tasse. E' privata. Oppure tutta questa tiritera nasce dal desiderio di sovvenzionare il clero e le sue scuole con la loro ideologia? Io penso che sia così. Allora che se le paghino da soli. Già mi rode la presenza dell'ora di religione nella scuola pubblica, figuratevi un pò.
Certo che ci sono dei problemi, e sono enormi: allora é meglio che lo stato impieghi meglio i suoi soldi negli ambiti istituzionali a lui dedicati.
Preferisco che lo stato impieghi i soldi delle tasse, mie comprese, per migliorare la qualità della scuola pubblica. Trovo intollerabile che quegli stessi soldi debbano andare a un privato.
Così tanto per dirsela fuori dai denti, sempre in amicizia però.

Cio' che trovo meraviglioso in questi strumenti di comunicazione (i forum-ndr) e' che tu stai li' a pensare per un po' su un certo argomento, magari con il fegato che un po' ti rode e poi come per incanto leggi le parole di un "illustre sconosciuto" (in senso amichevole-ndr) e con un clik su Riporta e un QUOTO sei a posto!
E' una figata incredibile!
Grazie per la fatica e lo sforzo che mi hai risparmiato.
:wink:

LukeDuke
26/10/2004, 10:33
Non vedo in qule modo possa essere giustificato l'assioma privato(cattolico)=migliore qualità.

lungi da me affermare in assoluto una simile cosa.... la mia esperienza però è stata quella (e nota che son tutto tranne che clericale!)

non nego che la tua esperienza si stata quella, ma conosco persone che hanno avuto esperienze esattamente opposte. Privatizzare la scuola e mooooolto pericoloso, per tutta una serie di motivi che vanno oltre le singole esperienze personali.

elekim
26/10/2004, 11:02
non nego che la tua esperienza si stata quella, ma conosco persone che hanno avuto esperienze esattamente opposte. Privatizzare la scuola e mooooolto pericoloso, per tutta una serie di motivi che vanno oltre le singole esperienze personali.
Eccomi : scuole medie dalle suore ... da dimenticare per questioni di indottrinamento coercitivo e forzato (ok, erano suore e facevano il loro mestiere, ma a tutto dovrebbe esserci un limite).
Poi le superiori statali, prima 2 anni di liceo scientifico poi il passaggio all' ITIS sempre statale. In entrambi gli istituti ho lavorato bene.
Ora sono genitore, il mio figlio più grande frequenta la 4a elementare e , a breve bisognerà scegliere la scuola media. Io insisterò per la statale, mia moglie non so.
Prevedo tuoni, fulmini e saette.

elekim
26/10/2004, 11:05
ultimo aggiornamento :

ISTRUZIONE: FONDI ALLE SCUOLE PARITARIE

Sono stati ripartiti con il decreto del ministero dell'Istruzione,
Università e ricerca del 5 ottobre 2004, i fondi destinati alle
scuole paritarie che proporranno progetti mirati all'ampliamento
e alla elevazione dei livelli di qualità delle attività formative.
L'importo complessivo stanziato è di 4.500.000,00 euro. Il 75%
dell’importo totale del fondo verrà erogato alle scuole secondarie
di I e II grado; il 25%, invece, alle scuole primarie e secondarie
di primo grado. Le somme verranno gestite dagli uffici scolastici
regionali nel rispetto del riparto regionale del fondo. Possono
accedere ai contributi le scuole paritarie con almeno un corso
completo e 10 iscritti frequentanti per classe.

http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/fondi_scuole_paritarie/index.html

LukeDuke
26/10/2004, 11:11
... da dimenticare per questioni di indottrinamento coercitivo e forzato (ok, erano suore e facevano il loro mestiere, ma a tutto dovrebbe esserci un limite).


CVD

Qualcuno parlava di "omologazione culturale"? Questo è solo un esempio tra tutti i possibili (a sfondo religioso e non).
A questo punto la questione diventa: fino a che punto lo stato può garantire una formazione trasparente dal momento che il suo spazio di manovra si è ridotto?
Voglio dire, il un caso come quello sopra citato ha senso che lo stato vada dalle suore a dire : "care signorine (così dicono almeno :twisted: ) l'indottrinamento cattolico non fa parte dei programmi ministeriali" ? Ovviamente no, perchè la scuola è privata e nessuno è obbligato a mandarci i figli, è per questo che è fondamentale che lo stato si adoperi per GARANTIRE un'alternativa valida e che per questa spenda bene le sue risorse.

Giringiro
26/10/2004, 14:45
Quello che trovo sconcertante nel ragionameto di Flyer e Giringiro è che invertono la causa con l'effetto, a loro dire poichè la scuola pubblica va male allora bisogna togliergli risorse per destinarle a quella privata.
La cosa è totalmente invertita la realtà è che poichè qualche governo ha deciso di togliere risorse alla pubblica per destinarle alla privata allora la scuola pubblica è destinata a peggiorare.
Luke, se la scuola pubblica va male bisogna trovare il modo di farla andare meglio,...Ma non con i soldi che tu vuoi dargli, bensi migliorandola nei suoi contenuti, facendo in modo che non sia un calderone dove tutti si infilano,...Della serie: tanto c'è chi ci paga!
Luke, la sostanza e' questa: io do i soldi a te, scuola pubblica, e tu "lavori",...Se vedo che il tuo lavoro e' scarso,...Vado altrove,...E i miei soldi li utilizzo in modo diverso. Questa e' la realta'.
La scuola pubblica deve migliorare, e' obbligatorio,...Questo per far si che i banchi delle private rimangano vuoti! :wink:

LukeDuke
26/10/2004, 15:07
Non è tolgiendole le risorse che potrà migliorare.... i soldi non saranno tutto ma sono indispensabili (come ben sanno quelli delle private)

Lupetta
26/10/2004, 15:14
Indubbiamente servono sia i soldi che una migliore gestione ed organizzazione per la scuola pubblica. Ovvero: senza soldi non si va avanti e con i soldi ma senza organizzazione è uno spreco inutile. :? :roll:

LukeDuke
26/10/2004, 15:20
Indubbiamente servono sia i soldi che una migliore gestione ed organizzazione per la scuola pubblica. Ovvero: senza soldi non si va avanti e con i soldi ma senza organizzazione è uno spreco inutile. :? :roll:

Hai ragione.

E' l'atteggimento disfattista (non so quanto genuino) che non capisco... Le scuole pubbliche vanno male? Bene, invece di fare in modo di migliorarle, molti preferiscono dire semplicemente "non si può far nulla, tanto vale dare i soldi a quelle private che sono migliori"....
E' questo che mi fa sospettare....

Giringiro
26/10/2004, 15:24
Indubbiamente servono sia i soldi che una migliore gestione ed organizzazione per la scuola pubblica. Ovvero: senza soldi non si va avanti e con i soldi ma senza organizzazione è uno spreco inutile. :? :roll:
Lupetta, m'hai letto nel pensiero!! :o
Lo spreco e la malorganizzazione fanno si che le persone si rendano conto che la scuola pubblica e' "sfruttata" malissimo e "produce" male,...E di conseguenza vanno verso altri lidi. :(

elekim
26/10/2004, 15:54
Indubbiamente servono sia i soldi che una migliore gestione ed organizzazione per la scuola pubblica. Ovvero: senza soldi non si va avanti e con i soldi ma senza organizzazione è uno spreco inutile. :? :roll:
Lupetta, m'hai letto nel pensiero!! :o
Lo spreco e la malorganizzazione fanno si che le persone si rendano conto che la scuola pubblica e' "sfruttata" malissimo e "produce" male,...E di conseguenza vanno verso altri lidi. :(
tranquilli, ci pensa la Moratti :laughing_003: :laughing_002: :happy_014:

klee
26/10/2004, 15:55
non ricordo chi di voi ha detto che la scuola privata è un'azienda..e quindi deve sopravvivere coi propri proventi........destinarvi soldi pubblici è un paradosso....ma ormai viviamo nel paradosso...

Giringiro
26/10/2004, 16:01
Indubbiamente servono sia i soldi che una migliore gestione ed organizzazione per la scuola pubblica. Ovvero: senza soldi non si va avanti e con i soldi ma senza organizzazione è uno spreco inutile. :? :roll:
Lupetta, m'hai letto nel pensiero!! :o
Lo spreco e la malorganizzazione fanno si che le persone si rendano conto che la scuola pubblica e' "sfruttata" malissimo e "produce" male,...E di conseguenza vanno verso altri lidi. :(
tranquilli, ci pensa la Moratti :laughing_003: :laughing_002: :happy_014:
Quella si che e' buona!! Ele, la vuoi?? Te la regalo!!!

elekim
26/10/2004, 16:05
Indubbiamente servono sia i soldi che una migliore gestione ed organizzazione per la scuola pubblica. Ovvero: senza soldi non si va avanti e con i soldi ma senza organizzazione è uno spreco inutile. :? :roll:
Lupetta, m'hai letto nel pensiero!! :o
Lo spreco e la malorganizzazione fanno si che le persone si rendano conto che la scuola pubblica e' "sfruttata" malissimo e "produce" male,...E di conseguenza vanno verso altri lidi. :(
tranquilli, ci pensa la Moratti :laughing_003: :laughing_002: :happy_014:
Quella si che e' buona!! Ele, la vuoi?? Te la regalo!!!
Per l'amur ... meglio le ragadi :wink:

Giringiro
26/10/2004, 16:32
I mezzi che abbiamo a disposizione per cambiare le cose li conosciamo tutti... usiamoli.... come meglio crediamo ma usiamoli..... non per "distruggere" bensì per costruire e migliorare....
Non si risolvono i problemi... mandando i figli alla scuola privata perchè quella pubblica fa schifo...
Infatti si risolvono ottimizzando la scuola pubblica, dondogli si delle risorse (molte, tante, tantissime) ma vedendo anche il frutto delle risorse investite,...Senno' che si fa'? Si continua a buttare soldi pubblici in un pozzo senza fondo che divora quattrini senza dare risultati? Non e' il mio modo di vedere le cose.
Per esperienza personale diretta posso affermare che la scuola pubblica e' cosi,...E non da 4 anni a questa parte.
Ribadisco: se la gente vede l'efficienza del pubblico non va dal privato. :wink:

Per me la scuola privata non dovrebbe esistere.