MartePower
02/11/2004, 15:47
All'inizio del provvedimento la riduzione del traffico può arrivare fino al 25%, nelle ultime giornate scende sotto al 15%. Ecco perché
Cnr: "Le targhe alterne?Non servono a nulla"
http://www.repubblica.it/2004/k/motori/novembre04/targhealterneko/targhealterneko.html
Il giudizio del Cnr è praticamente inappellabile: le targhe alterne non servono quasi a nulla: gli italiani si sono ormai adeguati anche questa misura anti-inquinamento. Giusto il tempo di organizzarsi e in pochi giorni tutto ricomincia come prima, mal d'aria incluso. Se infatti all'inizio del provvedimento la riduzione del traffico può arrivare fino al 25%, nelle ultime giornate scende sotto al 15%. Si cambiano orari, si spostano riunioni e l'appuntamento con i nemici dei polmoni è solo rimandato.
A rilevarlo è l'Istituto sull'inquinamento atmosferico del Cnr commentando i dati emersi da uno studio particolareggiato condotto a Roma su inquinamento, targhe alterne e meteo (10 mercoledì per sei ore). Studio i cui risultati (preliminari ma indicativi) sono resi noti per la prima volta. "Spesso il fattore meteorologico è sottovalutato per questo - spiega la responsabile di progetto, Cinzia Perrino - abbiamo dato fondamentale importanza a questa componente nel determinare l'inquinamento atmosferico nelle aree urbane".
"Il principio dal quale siamo partiti - prosegue - è stato quello di determinare un indice numerico per valutare l'andamento della giornata e stabilire, detto in termini spiccioli ma efficaci, se la finestra è aperta o chiusa. Cioè se quel giorno spira vento e allontana gli inquinanti o se l'aria è stagnante, quindi la finestra è chiusa, e favorisce la permanenza dello smog".
Ed è proprio questo indice a rappresentare il giudice per le targhe alterne.
"In caso le polveri sottili, il Pm10, è basso, sotto i 35-40 microgrammi a metro cubo - spiegano al Cnr - allora significa che la situazione meteo è buona e in questo caso la riduzione del traffico non abbassa il livello perché il decremento delle auto non supera il 20%. Se l'intervento sul traffico avviene quando il Pm10 è tra 50 e 60 microgrammi a metro cubo allora anche la poca riduzione delle auto può portare a diminuire la concentrazione di polveri, meteo permettendo. Perché se la finestra è chiusa la variazione è minima". Agire su giornate in cui c'è ricambio d'aria sembra essere poco rilevante: "In uno dei blocchi del traffico domenicale a Roma, precisamente l'8 febbraio - hanno rilevato i ricercatori - il Pm10 era già basso, 25 microgrammi a metro cubo, quindi il blocco non ha di fatto avuto effetti".
(1 novembre 2004)
Cnr: "Le targhe alterne?Non servono a nulla"
http://www.repubblica.it/2004/k/motori/novembre04/targhealterneko/targhealterneko.html
Il giudizio del Cnr è praticamente inappellabile: le targhe alterne non servono quasi a nulla: gli italiani si sono ormai adeguati anche questa misura anti-inquinamento. Giusto il tempo di organizzarsi e in pochi giorni tutto ricomincia come prima, mal d'aria incluso. Se infatti all'inizio del provvedimento la riduzione del traffico può arrivare fino al 25%, nelle ultime giornate scende sotto al 15%. Si cambiano orari, si spostano riunioni e l'appuntamento con i nemici dei polmoni è solo rimandato.
A rilevarlo è l'Istituto sull'inquinamento atmosferico del Cnr commentando i dati emersi da uno studio particolareggiato condotto a Roma su inquinamento, targhe alterne e meteo (10 mercoledì per sei ore). Studio i cui risultati (preliminari ma indicativi) sono resi noti per la prima volta. "Spesso il fattore meteorologico è sottovalutato per questo - spiega la responsabile di progetto, Cinzia Perrino - abbiamo dato fondamentale importanza a questa componente nel determinare l'inquinamento atmosferico nelle aree urbane".
"Il principio dal quale siamo partiti - prosegue - è stato quello di determinare un indice numerico per valutare l'andamento della giornata e stabilire, detto in termini spiccioli ma efficaci, se la finestra è aperta o chiusa. Cioè se quel giorno spira vento e allontana gli inquinanti o se l'aria è stagnante, quindi la finestra è chiusa, e favorisce la permanenza dello smog".
Ed è proprio questo indice a rappresentare il giudice per le targhe alterne.
"In caso le polveri sottili, il Pm10, è basso, sotto i 35-40 microgrammi a metro cubo - spiegano al Cnr - allora significa che la situazione meteo è buona e in questo caso la riduzione del traffico non abbassa il livello perché il decremento delle auto non supera il 20%. Se l'intervento sul traffico avviene quando il Pm10 è tra 50 e 60 microgrammi a metro cubo allora anche la poca riduzione delle auto può portare a diminuire la concentrazione di polveri, meteo permettendo. Perché se la finestra è chiusa la variazione è minima". Agire su giornate in cui c'è ricambio d'aria sembra essere poco rilevante: "In uno dei blocchi del traffico domenicale a Roma, precisamente l'8 febbraio - hanno rilevato i ricercatori - il Pm10 era già basso, 25 microgrammi a metro cubo, quindi il blocco non ha di fatto avuto effetti".
(1 novembre 2004)