MartePower
24/11/2004, 18:11
Patente: per non perdere punti incolpano un moribondo
Hanno dichiarato che al momento dell'infrazione il veicolo era condotto da un parente, gravemente ammalato e poi deceduto
http://www.repubblica.it/2004/k/motori/novembre04/moribondovolante/moribondovolante.html
Tre mantovani di Viadana e un cittadino di Borretto, in provincia di Reggio Emilia, sono stati denunciati dalla procura della Repubblica di Mantova per avere indicato persone morte alla guida delle loro vetture che avevano violato il limite di velocità.
Le auto di queste quattro persone erano state fotografate dall'autovelox in dotazione alla polizia locale di Viadana. Per salvare i punti sulla patente hanno dichiarato che al momento dell'infrazione il veicolo era condotto da un parente, gravemente ammalato e poi deceduto nel periodo intercorso tra l'infrazione e la notifica. I tre viadanesi coinvolti nella vicenda appartengono alla stessa famiglia.
I tre avrebbero compiuto l'infrazione in momenti differenti e per scagionarsi avrebbero indicato tutti lo stesso congiunto. Da accertamenti, però, è stato appurato che quando avvenne l'infrazione quello che avrebbe dovuto essere il conducente della vettura multata si trovava ricoverato all'ospedale perchè gravemente malato.
Gli automobilisti che avevano adottato lo stratagemma rischiano un procedimento penale per falsa dichiarazione. Tutto per salvare due punti della patente. Una censura sul comportamento dei concittadini coinvolti nella vicenda che ha incuriosito tutta Italia è arrivata dal sindaco di Viadana Giovanni Pavesi: "E' una vicenda sconcertante - dichiara -.
Forse queste persone non si sono fermate a riflettere sulle reali conseguenze cui vanno incontro".
(24 novembre 2004)
Hanno dichiarato che al momento dell'infrazione il veicolo era condotto da un parente, gravemente ammalato e poi deceduto
http://www.repubblica.it/2004/k/motori/novembre04/moribondovolante/moribondovolante.html
Tre mantovani di Viadana e un cittadino di Borretto, in provincia di Reggio Emilia, sono stati denunciati dalla procura della Repubblica di Mantova per avere indicato persone morte alla guida delle loro vetture che avevano violato il limite di velocità.
Le auto di queste quattro persone erano state fotografate dall'autovelox in dotazione alla polizia locale di Viadana. Per salvare i punti sulla patente hanno dichiarato che al momento dell'infrazione il veicolo era condotto da un parente, gravemente ammalato e poi deceduto nel periodo intercorso tra l'infrazione e la notifica. I tre viadanesi coinvolti nella vicenda appartengono alla stessa famiglia.
I tre avrebbero compiuto l'infrazione in momenti differenti e per scagionarsi avrebbero indicato tutti lo stesso congiunto. Da accertamenti, però, è stato appurato che quando avvenne l'infrazione quello che avrebbe dovuto essere il conducente della vettura multata si trovava ricoverato all'ospedale perchè gravemente malato.
Gli automobilisti che avevano adottato lo stratagemma rischiano un procedimento penale per falsa dichiarazione. Tutto per salvare due punti della patente. Una censura sul comportamento dei concittadini coinvolti nella vicenda che ha incuriosito tutta Italia è arrivata dal sindaco di Viadana Giovanni Pavesi: "E' una vicenda sconcertante - dichiara -.
Forse queste persone non si sono fermate a riflettere sulle reali conseguenze cui vanno incontro".
(24 novembre 2004)