panza96
14/12/2004, 09:39
1
Brevetti, si prepara il regalino di Natale?
Fortissima la preoccupazione esplosa nelle ultime ore: il Consiglio UE sembra intenzionato ad inserire all'ultimo minuto la Direttiva sul software in un provvedimento che riguarda tutt'altro
Leggi le opinioni lasciate dai lettori Opinioni e commenti
Scrivi nuovo | Leggi (59)
UE PI / 2 <- 50 *
14/12/04 - News - Bruxelles - Oggi o domani si deciderà se la Direttiva europea sui brevetti del software sarà o meno approvata nel corso di una sessione del Consiglio UE dedicata alla pesca o di una sull'ambiente, previste entrambe per questo mese. È una novità rispetto al rinvio al 2005 annunciato nei giorni scorsi, novità che com'è ovvio preoccupa enormemente tutti coloro che si sono battuti per lunghi mesi per la bocciatura della Direttiva.
(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)
Clicca qui
L'allarme lo ha lanciato ancora una volta la Foundation for a Free Information Infrastructure (FFII) che ha avvertito come la presidenza olandese dell'Unione vorrebbe inserire il provvedimento come "A-item", procedura che eviterebbe qualsiasi discussione e qualsiasi ulteriore voto. "Le giustificazioni rese pubbliche per rigettare tutti gli emendamenti più significativi del Parlamento europeo - spiega FFII - abbracciano tesi da lungo tempo affossate (come l'esigenza di aderire agli accordi internazionali TRIP) oppure sono semplicemente assurde (cioè che i politici non dovrebbero modificare pratiche consolidate)".
La questione è racchiusa tutta nell'agenda del Consiglio UE (qui in pdf) dove è stabilito che il testo della Direttiva risalente allo scorso maggio, quando cioè il Consiglio modificò quanto approvato dal Parlamento europeo, sarà discusso nei prossimi meeting del Consiglio, previsti per il 20, 21 e 22 dicembre.
Si sospettano forti pressioni per evitare che la Polonia blocchi il provvedimento, dopo essersi recentemente schierata contro la Direttiva. Basterebbe che un solo paese, magari proprio la Polonia, chieda che la Direttiva venga trattata come "B-item", ossia come un problema politico da dibattere e sviscerare, per bloccare il "regalino di Natale" che la presidenza olandese sembra dunque preparare.
"Prima di oggi - ha affermato la vicepresidente di FFII Laura Creighton - era possibile per i più ingenui guardare a questo testo quale esempio di un tragico errore e non frutto di malizia. Ma ora non è più possibile, viste le manovre dell'ultimo minuto". Naturalmente, sottolinea Creighton, il passaggio di una Direttiva che tanto scandalo ha suscitato, nel corso di una sessione del Consiglio dedicata alla Pesca o all'Ambiente darebbe una bruttissima impressione. "Il cattivo odore che arriva da Bruxelles - ha attaccato Creighton - non ha nulla a che vedere con il pesce".
Nelle prossime ore il... verdetto
=============================================
2
Il giorno delle Creative Commons
Icona Le celeberrime licenze sono state adattate all'ordinamento italiano e vengono ufficialmente presentate nei prossimi giorni. Parlano Ricolfi e Lessig. Il profilo di una e-voluzione che avanza
Leggi le opinioni lasciate dai lettori Opinioni e commenti
Scrivi nuovo | Leggi (4)
Ma sul sito...
14/12/04 - News - Torino - Il 16 dicembre sarà un giorno memorabile per i sostenitori delle Creative Commons, le licenze che in Internet hanno trovato un fertile terreno di sviluppo e che sono ormai sinonimo di libera diffusione della conoscenza e dell'informazione. A Torino, infatti, verranno presentate le Creative Commons per l'Italia, adattate all'ordinamento giuridico del nostro paese.
(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)
In un evento dotato di sponsor (Questar) i promotori italiani delle licenze CC spiegheranno come autori ed editori anche in Italia possono ora scegliere un modo nuovo per tutelare il proprio lavoro, una scelta già adottata anche da Punto Informatico.
Le "CC", pensate per musica, film, fotografie, testi ed altri contenuti, sono state adattate all'Italia grazie al lavoro svolto in collaborazione con lo staff americano e tedesco di Creative Commons dal team italiano, coordinato dal professore Marco Ricolfi del dipartimento di Scienze giuridiche dell'Università di Torino. Il suo suolo, quale esperto di proprietà intellettuale, è stato anche quello di coinvolgere tanti colleghi e volontari, come i numerosi contributori della lista dedicata CC-it e i promotori di CreativeCommons.it.
"Il nostro obiettivo - ha spiegato Ricolfi - è stato quello di portare in Italia lo spirito delle licenze Creative Commons. In questo modo abbiamo cercato di conservare gli elementi chiave delle licenze originali degli Stati Uniti facendo attenzione alle specifiche della legge italiana. La discussione pubblica relativa a questi argomenti, così come l'aiuto che ci è arrivato da più fronti ci hanno permesso di fornire delle soluzioni che ponderano le esigenze giuridiche pur introducendo un nuovo metodo di condivisione".
A tradurre e adattare i contratti delle licenze CC al nostro ordinamento ha anche lavorato in qualità di Affiliate Institution l'Istituto di Elettronica e di Ingegneria dell'Informazione e delle Telecomunicazioni (IEIIT-CNR).
"Negli ultimi mesi - ha dichiarato Lawrence Lessig, professore di Stanford e presidente di Creative Commons - abbiamo collaborato strettamente con l'Università di Torino e lo IEIIT-CNR. Ci tengo a complimentarmi in prima persona con il professor Ricolfi per l'eccellente lavoro".
Secondo Lessig, "l'espansione a livello mondiale del progetto Creative Commons è una delle priorità principali della nostra organizzazione quest'anno, il professor Ricolfi e l'Università di Torino sono stati un'ispirazione importante per la diffusione delle licenze Creative Commons in tutta Europa, siamo perciò desiderosi di continuare il lavoro che hanno contribuito ad ispirare". Già oggi le CC sono operative in Austria, Belgio, Brasile, Olanda, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Stati Uniti, Taiwan, Canada e Spagna.
La prossima tappa europea delle CC sarà il Regno Unito, dove da tempo si lavora sulla localizzazione. Info in italiano sul funzionamento e le caratteristiche delle CC sono disponibili qui.
L'appuntamento per la presentazione del 16 dicembre è come detto a Torino presso la Sala Conferenze Fondazione "Giovanni Agnelli" (Via Giacosa 38 - primo piano).
Brevetti, si prepara il regalino di Natale?
Fortissima la preoccupazione esplosa nelle ultime ore: il Consiglio UE sembra intenzionato ad inserire all'ultimo minuto la Direttiva sul software in un provvedimento che riguarda tutt'altro
Leggi le opinioni lasciate dai lettori Opinioni e commenti
Scrivi nuovo | Leggi (59)
UE PI / 2 <- 50 *
14/12/04 - News - Bruxelles - Oggi o domani si deciderà se la Direttiva europea sui brevetti del software sarà o meno approvata nel corso di una sessione del Consiglio UE dedicata alla pesca o di una sull'ambiente, previste entrambe per questo mese. È una novità rispetto al rinvio al 2005 annunciato nei giorni scorsi, novità che com'è ovvio preoccupa enormemente tutti coloro che si sono battuti per lunghi mesi per la bocciatura della Direttiva.
(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)
Clicca qui
L'allarme lo ha lanciato ancora una volta la Foundation for a Free Information Infrastructure (FFII) che ha avvertito come la presidenza olandese dell'Unione vorrebbe inserire il provvedimento come "A-item", procedura che eviterebbe qualsiasi discussione e qualsiasi ulteriore voto. "Le giustificazioni rese pubbliche per rigettare tutti gli emendamenti più significativi del Parlamento europeo - spiega FFII - abbracciano tesi da lungo tempo affossate (come l'esigenza di aderire agli accordi internazionali TRIP) oppure sono semplicemente assurde (cioè che i politici non dovrebbero modificare pratiche consolidate)".
La questione è racchiusa tutta nell'agenda del Consiglio UE (qui in pdf) dove è stabilito che il testo della Direttiva risalente allo scorso maggio, quando cioè il Consiglio modificò quanto approvato dal Parlamento europeo, sarà discusso nei prossimi meeting del Consiglio, previsti per il 20, 21 e 22 dicembre.
Si sospettano forti pressioni per evitare che la Polonia blocchi il provvedimento, dopo essersi recentemente schierata contro la Direttiva. Basterebbe che un solo paese, magari proprio la Polonia, chieda che la Direttiva venga trattata come "B-item", ossia come un problema politico da dibattere e sviscerare, per bloccare il "regalino di Natale" che la presidenza olandese sembra dunque preparare.
"Prima di oggi - ha affermato la vicepresidente di FFII Laura Creighton - era possibile per i più ingenui guardare a questo testo quale esempio di un tragico errore e non frutto di malizia. Ma ora non è più possibile, viste le manovre dell'ultimo minuto". Naturalmente, sottolinea Creighton, il passaggio di una Direttiva che tanto scandalo ha suscitato, nel corso di una sessione del Consiglio dedicata alla Pesca o all'Ambiente darebbe una bruttissima impressione. "Il cattivo odore che arriva da Bruxelles - ha attaccato Creighton - non ha nulla a che vedere con il pesce".
Nelle prossime ore il... verdetto
=============================================
2
Il giorno delle Creative Commons
Icona Le celeberrime licenze sono state adattate all'ordinamento italiano e vengono ufficialmente presentate nei prossimi giorni. Parlano Ricolfi e Lessig. Il profilo di una e-voluzione che avanza
Leggi le opinioni lasciate dai lettori Opinioni e commenti
Scrivi nuovo | Leggi (4)
Ma sul sito...
14/12/04 - News - Torino - Il 16 dicembre sarà un giorno memorabile per i sostenitori delle Creative Commons, le licenze che in Internet hanno trovato un fertile terreno di sviluppo e che sono ormai sinonimo di libera diffusione della conoscenza e dell'informazione. A Torino, infatti, verranno presentate le Creative Commons per l'Italia, adattate all'ordinamento giuridico del nostro paese.
(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)
In un evento dotato di sponsor (Questar) i promotori italiani delle licenze CC spiegheranno come autori ed editori anche in Italia possono ora scegliere un modo nuovo per tutelare il proprio lavoro, una scelta già adottata anche da Punto Informatico.
Le "CC", pensate per musica, film, fotografie, testi ed altri contenuti, sono state adattate all'Italia grazie al lavoro svolto in collaborazione con lo staff americano e tedesco di Creative Commons dal team italiano, coordinato dal professore Marco Ricolfi del dipartimento di Scienze giuridiche dell'Università di Torino. Il suo suolo, quale esperto di proprietà intellettuale, è stato anche quello di coinvolgere tanti colleghi e volontari, come i numerosi contributori della lista dedicata CC-it e i promotori di CreativeCommons.it.
"Il nostro obiettivo - ha spiegato Ricolfi - è stato quello di portare in Italia lo spirito delle licenze Creative Commons. In questo modo abbiamo cercato di conservare gli elementi chiave delle licenze originali degli Stati Uniti facendo attenzione alle specifiche della legge italiana. La discussione pubblica relativa a questi argomenti, così come l'aiuto che ci è arrivato da più fronti ci hanno permesso di fornire delle soluzioni che ponderano le esigenze giuridiche pur introducendo un nuovo metodo di condivisione".
A tradurre e adattare i contratti delle licenze CC al nostro ordinamento ha anche lavorato in qualità di Affiliate Institution l'Istituto di Elettronica e di Ingegneria dell'Informazione e delle Telecomunicazioni (IEIIT-CNR).
"Negli ultimi mesi - ha dichiarato Lawrence Lessig, professore di Stanford e presidente di Creative Commons - abbiamo collaborato strettamente con l'Università di Torino e lo IEIIT-CNR. Ci tengo a complimentarmi in prima persona con il professor Ricolfi per l'eccellente lavoro".
Secondo Lessig, "l'espansione a livello mondiale del progetto Creative Commons è una delle priorità principali della nostra organizzazione quest'anno, il professor Ricolfi e l'Università di Torino sono stati un'ispirazione importante per la diffusione delle licenze Creative Commons in tutta Europa, siamo perciò desiderosi di continuare il lavoro che hanno contribuito ad ispirare". Già oggi le CC sono operative in Austria, Belgio, Brasile, Olanda, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Stati Uniti, Taiwan, Canada e Spagna.
La prossima tappa europea delle CC sarà il Regno Unito, dove da tempo si lavora sulla localizzazione. Info in italiano sul funzionamento e le caratteristiche delle CC sono disponibili qui.
L'appuntamento per la presentazione del 16 dicembre è come detto a Torino presso la Sala Conferenze Fondazione "Giovanni Agnelli" (Via Giacosa 38 - primo piano).