MartePower
27/01/2005, 15:45
Patente: chi può recuperare i punti?
Dopo la recente sentenza della Corte Costituzionale, resta il dubbio su come avere indietro il maltolto. In attesa di un pronunciamento del Ministero dell’Interno è meglio cominciare a presentare domanda di rimborso, tanto per avere qualche pezzo di carta da produrre al momento giusto…
di Riccardo Matesic
serve la registrazione, ma è gratuita
http://www.motonline.com/article.do?id=1106752056514865
La sentenza con la quale la Corte Costituzionale ha bocciato la sottrazione di punti per il proprietario di un veicolo che non ricordi chi era alla guida al momento dell’infrazione, lascia un grande punto interrogativo su cosa ne sarà di coloro ai quali i punti sono già stati tolti.
I giudici di pace hanno infatti subito sottolineato come il ricorso sia possibile a norma di legge, solo per coloro che hanno ancora il procedimento aperto. Questo perché la legge non è retroattiva. Altri costituzionalisti dicono invece che, essendo stata la legge dichiarata incostituzionale, è come se non fosse mai esistita. Di questa opinione sono anche le associazioni dei consumatori dell’Intesa (ADOC, Adusbef, Codacons e Federconsumatori), che preannunciano valanghe di ricorsi in caso contrario.
In favore di questa soluzione si è pronunciato anche il Ministro Lunardi, dopo un primo disconoscimento dell’articolo bocciato –“non ha mai convinto neanche me”- che ha fatto storcere il naso a molti. In sostanza il ministro dice che a questo punto, è giusto che la sentenza sia considerata retroattiva, perché se una norma è cancellata per iniquità, è giusto che sia rispettato chi ne è stato colpito.
Non fa una piega, peccato che Lunardi su questo non abbia competenza, perché stavolta la decisione spetta al Ministero dell’Interno. Così restiamo in attesa delle disposizioni con le quali il Viminale chiarirà l’applicazione della sentenza della Corte Costituzionale e l’eventuale restituzione dei punti. Tra l’altro, ora è in odore di incostituzionalità anche la multa aggiuntiva da almeno 357 euro per chi non dovesse “ricordarsi” il guidatore al momento dell’infrazione (si veda il nostro precedente articolo).Nel frattempo ancora l’Intesa dei Consumatori (www.intesaconsumatori.it) sul suo sito ha pubblicato il fac-simile del modulo per il ricorso da presentare al Ministero delle Infrastrutture e alla prefettura competente, per chiedere la restituzione dei punti che vi fossero stati tolti perché non avete potuto indicare chi fosse alla guida al momento dell’infrazione. Conviene mettersi in vantaggio…
(26.01.05)
Dopo la recente sentenza della Corte Costituzionale, resta il dubbio su come avere indietro il maltolto. In attesa di un pronunciamento del Ministero dell’Interno è meglio cominciare a presentare domanda di rimborso, tanto per avere qualche pezzo di carta da produrre al momento giusto…
di Riccardo Matesic
serve la registrazione, ma è gratuita
http://www.motonline.com/article.do?id=1106752056514865
La sentenza con la quale la Corte Costituzionale ha bocciato la sottrazione di punti per il proprietario di un veicolo che non ricordi chi era alla guida al momento dell’infrazione, lascia un grande punto interrogativo su cosa ne sarà di coloro ai quali i punti sono già stati tolti.
I giudici di pace hanno infatti subito sottolineato come il ricorso sia possibile a norma di legge, solo per coloro che hanno ancora il procedimento aperto. Questo perché la legge non è retroattiva. Altri costituzionalisti dicono invece che, essendo stata la legge dichiarata incostituzionale, è come se non fosse mai esistita. Di questa opinione sono anche le associazioni dei consumatori dell’Intesa (ADOC, Adusbef, Codacons e Federconsumatori), che preannunciano valanghe di ricorsi in caso contrario.
In favore di questa soluzione si è pronunciato anche il Ministro Lunardi, dopo un primo disconoscimento dell’articolo bocciato –“non ha mai convinto neanche me”- che ha fatto storcere il naso a molti. In sostanza il ministro dice che a questo punto, è giusto che la sentenza sia considerata retroattiva, perché se una norma è cancellata per iniquità, è giusto che sia rispettato chi ne è stato colpito.
Non fa una piega, peccato che Lunardi su questo non abbia competenza, perché stavolta la decisione spetta al Ministero dell’Interno. Così restiamo in attesa delle disposizioni con le quali il Viminale chiarirà l’applicazione della sentenza della Corte Costituzionale e l’eventuale restituzione dei punti. Tra l’altro, ora è in odore di incostituzionalità anche la multa aggiuntiva da almeno 357 euro per chi non dovesse “ricordarsi” il guidatore al momento dell’infrazione (si veda il nostro precedente articolo).Nel frattempo ancora l’Intesa dei Consumatori (www.intesaconsumatori.it) sul suo sito ha pubblicato il fac-simile del modulo per il ricorso da presentare al Ministero delle Infrastrutture e alla prefettura competente, per chiedere la restituzione dei punti che vi fossero stati tolti perché non avete potuto indicare chi fosse alla guida al momento dell’infrazione. Conviene mettersi in vantaggio…
(26.01.05)