MartePower
08/04/2005, 14:29
Bancarotta per la britannica Rover
Dopo vendita mancata alla cinese Saic
Ha dichiarato fallimento la britannica Rover, storica casa automobilistica della Gran Bretagna. Sono inizate infatti le procedure per la bancarotta dell'azienda, dopo l'insuccesso nella trattativa per un'eventuale vendita alla cinese Shanghai Automotive Industrial Corporation (Saic). Ad annunciarlo è stato il ministro britannico al Commercio e industria Patricia Hewitt.
La Rover, storica casa automobilistica britannica, aveva già sospeso da giovedì scorso la produzione nei suoi stabilimenti di Longbridge, dove dà lavoro a seimila persone, perchè alla fabbrica non arrivano le componenti.
Lo stop era arrivato dopo l'aggravamento della crisi del gruppo e dopo che molte aziende avevano per questo fermato l'invio delle componenti.
La Rover, ultimo gruppo automobilistico sopravvissuto in Gran Bretagna, ha ora di fronte a sè come unica prospettiva l'amministrazione controllata.
I vertici avevano chiesto al governo un prestito di 100 milioni di sterline (145 milioni di euro) a sostegno della eventuale fusione con il gruppo cinese. Proprio la mancata concessione del prestito che, secondo fonti della Saic citate dalla Press Association, sarebbe alla base del fallimento dell'accordo sulla fusione. A Longbridge la Rover produce i modelli 25, 45, 75 e le sportive MG.
IL GOVERNO DI LONDRA POTREBBE INTERVENIRE
Ma ora che il destino della Rover è arrivato al capolinea, il governo britannico potrebbe mettere mano al portafoglio per evitare la chiusura definitiva della casa automobilistica. Il ministro dell'Industria Hewitt ha infatti annunciato che il governo varerà aiuti per 40 milioni di sterline per salvare la Rover e i lavoratori dello stabilimento di Longbridge a Birmingham. Complessivamente, però, sono circa 18mila le persone che lavorano nell'indotto.
Il managment di Mg Rover avrebbe deciso di mettere in liquidazione la società per mancanza di liquidità. Le trattative con i cinesi, infatti, erano fallite proprio per questo motivo: l'impossibilità di garantire la solvibilità dell'azienda per i prossimi due anni, che prevede un costo di almeno 100 milioni di sterline.
UNA STORIA CENTENARIA
La Rover era nata un secolo fa ed era stata nazionalizzata con il nomeBritish Leyland. Nell'88 il marchio Rover si era scisso dal gruppo ed era stato privatizzato nel 1988, anno in cui era passata sotto il controllo di British Aerospace. E, dopo che Honda acquistò il 20% della casa, British Aerospace vendette Rover nel '94 ai tedeschi della Bmw. A causa di questa operazione Honda bloccò le forntiure e i tedeschi si trovarono in grave difficoltà, fino a quando decidero di vendere a Phoenix Venture, cordata di finanzieri e imprenditori dell'auto. Negli ultimi mesi, si era sperato nell'intervento dei cinesi. Ma quest'ultimo tentativo per salvare l'azienda è andato a vuoto.
Dopo vendita mancata alla cinese Saic
Ha dichiarato fallimento la britannica Rover, storica casa automobilistica della Gran Bretagna. Sono inizate infatti le procedure per la bancarotta dell'azienda, dopo l'insuccesso nella trattativa per un'eventuale vendita alla cinese Shanghai Automotive Industrial Corporation (Saic). Ad annunciarlo è stato il ministro britannico al Commercio e industria Patricia Hewitt.
La Rover, storica casa automobilistica britannica, aveva già sospeso da giovedì scorso la produzione nei suoi stabilimenti di Longbridge, dove dà lavoro a seimila persone, perchè alla fabbrica non arrivano le componenti.
Lo stop era arrivato dopo l'aggravamento della crisi del gruppo e dopo che molte aziende avevano per questo fermato l'invio delle componenti.
La Rover, ultimo gruppo automobilistico sopravvissuto in Gran Bretagna, ha ora di fronte a sè come unica prospettiva l'amministrazione controllata.
I vertici avevano chiesto al governo un prestito di 100 milioni di sterline (145 milioni di euro) a sostegno della eventuale fusione con il gruppo cinese. Proprio la mancata concessione del prestito che, secondo fonti della Saic citate dalla Press Association, sarebbe alla base del fallimento dell'accordo sulla fusione. A Longbridge la Rover produce i modelli 25, 45, 75 e le sportive MG.
IL GOVERNO DI LONDRA POTREBBE INTERVENIRE
Ma ora che il destino della Rover è arrivato al capolinea, il governo britannico potrebbe mettere mano al portafoglio per evitare la chiusura definitiva della casa automobilistica. Il ministro dell'Industria Hewitt ha infatti annunciato che il governo varerà aiuti per 40 milioni di sterline per salvare la Rover e i lavoratori dello stabilimento di Longbridge a Birmingham. Complessivamente, però, sono circa 18mila le persone che lavorano nell'indotto.
Il managment di Mg Rover avrebbe deciso di mettere in liquidazione la società per mancanza di liquidità. Le trattative con i cinesi, infatti, erano fallite proprio per questo motivo: l'impossibilità di garantire la solvibilità dell'azienda per i prossimi due anni, che prevede un costo di almeno 100 milioni di sterline.
UNA STORIA CENTENARIA
La Rover era nata un secolo fa ed era stata nazionalizzata con il nomeBritish Leyland. Nell'88 il marchio Rover si era scisso dal gruppo ed era stato privatizzato nel 1988, anno in cui era passata sotto il controllo di British Aerospace. E, dopo che Honda acquistò il 20% della casa, British Aerospace vendette Rover nel '94 ai tedeschi della Bmw. A causa di questa operazione Honda bloccò le forntiure e i tedeschi si trovarono in grave difficoltà, fino a quando decidero di vendere a Phoenix Venture, cordata di finanzieri e imprenditori dell'auto. Negli ultimi mesi, si era sperato nell'intervento dei cinesi. Ma quest'ultimo tentativo per salvare l'azienda è andato a vuoto.