MartePower
09/04/2005, 15:18
Sicurezza stradale
UNI: arriva per i motociclisti normativa dedicata ai paraschiena.
Come riconoscere quelli a norma
07/04/2005 - La sicurezza, per chi viaggia in sella alla propria
moto, passa anche attraverso un adeguato abbigliamento. Dopo la pubblicazione delle norme della serie UNI EN 13595 (giacche, pantaloni e tute intere), della UNI EN 13594 (guanti) e della UNI EN 13634 (calzature), la più recente UNI EN 1621-2 dedicata ai paraschiena aggiunge un ulteriore tassello al quadro normativo relativo agli indumenti di protezione per motociclisti.
La norma, dal titolo "Indumenti di protezione contro l'impatto
meccanico per motociclisti - Parte 2: Paraschiena - Requisiti e metodi di prova", sottolinea l'UNI ( Ente Nazionale Italiano di Unificazione),
definisce le caratteristiche che i paraschiena per motociclisti devono
possedere - in particolare le dimensioni minime delle protezioni - nonché i
requisiti di prestazione e i dettagli dei metodi di prova. Il documento fornisce anche indicazioni in merito alle caratteristiche dimensionali,
ergonomiche e di etichettatura.
I paraschiena "a norma" -che sono il frutto di un compromesso
pratico tra capacità di protezione, comodità ed ergonomia- forniscono una
difesa contro le contusioni e distorsioni causate da colpi diretti che
coinvolgono la parte centrale della schiena, dalla vita sino al collo, e le
scapole. Circa il 13% dei motociclisti feriti in incidenti stradali subisce
infatti lesioni in queste parti del corpo, sebbene meno dello 0,2% riporti dei danni neurologici.
La norma fornisce - continua l'Ente - come elemento fondamentale di
sicurezza le dimensioni minime della zona di protezione.
Considerando il dorso dell'utilizzatore (dal giro vita alle spalle), le protezioni del paraschiena devono avere una lunghezza del 72% (del 44% nella fascia a protezione delle spalle). Sempre in rapporto alla lunghezza del dorso del motociclista, l'ampiezza della zona centrale a protezione della spina dorsale deve essere del 29%.
Dimensioni e posizione delle protezioni devono essere incluse nelle
informazioni fornite dal fabbricante.
A garanzia della capacità di protezione del prodotto, i paraschiena
per motociclisti devono essere sottoposti a prove di impatto, eseguite
in modo da simulare i pericoli derivanti dall'urto con bordi taglienti,
come per esempio i cordoli di marciapiede.
Sia sul prodotto che sull'imballaggio vi deve essere, ben visibile,
un apposito pittogramma che indichi il livello di prestazioni
garantite (1 o 2 a seconda del livello di resistenza; 2 indica il livello di
prestazione maggiore) e il tipo di protettore ("B" per i paraschiena
normali, "L" per i protettori lombari, cioè particolari protezioni di dimensioni limitate, specificamente ideati per la copertura di questa regione del corpo), come da esempio sotto riportato.
HC 3851 - 2005 NZ
UNI: arriva per i motociclisti normativa dedicata ai paraschiena.
Come riconoscere quelli a norma
07/04/2005 - La sicurezza, per chi viaggia in sella alla propria
moto, passa anche attraverso un adeguato abbigliamento. Dopo la pubblicazione delle norme della serie UNI EN 13595 (giacche, pantaloni e tute intere), della UNI EN 13594 (guanti) e della UNI EN 13634 (calzature), la più recente UNI EN 1621-2 dedicata ai paraschiena aggiunge un ulteriore tassello al quadro normativo relativo agli indumenti di protezione per motociclisti.
La norma, dal titolo "Indumenti di protezione contro l'impatto
meccanico per motociclisti - Parte 2: Paraschiena - Requisiti e metodi di prova", sottolinea l'UNI ( Ente Nazionale Italiano di Unificazione),
definisce le caratteristiche che i paraschiena per motociclisti devono
possedere - in particolare le dimensioni minime delle protezioni - nonché i
requisiti di prestazione e i dettagli dei metodi di prova. Il documento fornisce anche indicazioni in merito alle caratteristiche dimensionali,
ergonomiche e di etichettatura.
I paraschiena "a norma" -che sono il frutto di un compromesso
pratico tra capacità di protezione, comodità ed ergonomia- forniscono una
difesa contro le contusioni e distorsioni causate da colpi diretti che
coinvolgono la parte centrale della schiena, dalla vita sino al collo, e le
scapole. Circa il 13% dei motociclisti feriti in incidenti stradali subisce
infatti lesioni in queste parti del corpo, sebbene meno dello 0,2% riporti dei danni neurologici.
La norma fornisce - continua l'Ente - come elemento fondamentale di
sicurezza le dimensioni minime della zona di protezione.
Considerando il dorso dell'utilizzatore (dal giro vita alle spalle), le protezioni del paraschiena devono avere una lunghezza del 72% (del 44% nella fascia a protezione delle spalle). Sempre in rapporto alla lunghezza del dorso del motociclista, l'ampiezza della zona centrale a protezione della spina dorsale deve essere del 29%.
Dimensioni e posizione delle protezioni devono essere incluse nelle
informazioni fornite dal fabbricante.
A garanzia della capacità di protezione del prodotto, i paraschiena
per motociclisti devono essere sottoposti a prove di impatto, eseguite
in modo da simulare i pericoli derivanti dall'urto con bordi taglienti,
come per esempio i cordoli di marciapiede.
Sia sul prodotto che sull'imballaggio vi deve essere, ben visibile,
un apposito pittogramma che indichi il livello di prestazioni
garantite (1 o 2 a seconda del livello di resistenza; 2 indica il livello di
prestazione maggiore) e il tipo di protettore ("B" per i paraschiena
normali, "L" per i protettori lombari, cioè particolari protezioni di dimensioni limitate, specificamente ideati per la copertura di questa regione del corpo), come da esempio sotto riportato.
HC 3851 - 2005 NZ