MartePower
29/04/2005, 12:59
Ma ecco qui di seguito le venti bufale alimentari più comuni e consolidate fra gli italiani a tavola.
1. Crackers e grissini sono più leggeri del pane
2. I formaggi freschi sono più magri di quelli stagionati
3. Le uova fanno male al fegato
4. I cibi integrali hanno meno calorie di quelli raffinati
5. Pompelmo e ananas bruciano i grassi
6. Mangiare fuori pasto fa ingrassare
7. La frutta a colazione fa bene 8. Il peperoncino è afrodisiaco
9. L'olio di semi è meno grasso di quello d'oliva
10. Meglio usare poco olio per friggere
11. La frutta è ricca di vitamine
12. Lo zucchero fa venire il diabete
13. Il vino rosso fa buon sangue
14. Il latte disintossica
15. Il dolcificante è meno calorico dello zucchero
16. I surgelati sono meno nutrienti dei cibi freschi
17. L'aperitivo fa venire appetito
18. Gli alimenti light fanno dimagrire
19. Quando fa caldo bisogna mangiare di meno
20. Più pasti si fanno durante il giorno e più si ingrassa.
Via i luoghi comuni dal piatto
Ecco i 20 più comuni e diffusi
Abbiamo sentito dire mille volte che il vino fa buon sangue e che le uova fanno male al fegato. Invece non è vero niente. Sono tanti i falsi miti e le credenze errate che tutti i giorni portiamo in tavola insieme ai cibi che compongono la nostra alimentazione quotidiana e che invece sono da sfatare.
Dal mito dei crackers e dei grissini quindi, che sarebbero più "magri" del pane, a quello del rapporto fra uova e colesterolo; dalla leggenda sul latte che disintossica a quella del peperoncino afrodisiaco, gli italiani sono vittime di svariate bufale. A diffonderle, oltre alla cultura popolare tramandata di generazione in generazione, anche e soprattutto la pubblicità e le informazioni sbagliate o superficiali, colpevoli della crescente obesità di piccoli e grandi, Il mensile Dimagrire, grazie all'apporto di alcuni fra i maggiori alimentaristi italiani, ha studiato i comportamenti sbagliati in cucina e si è assunto l'ingrato compito di riportare un po' di chiarezza
E' opinione diffusa che per dimagrire, il metodo migliore sia la dieta. In particolar modo si pensa che per perdere peso o mantenere la linea bisogna mangiare molta frutta (28%), eliminare il pane o sostituirlo con i crackers (21%), evitare di mangiare fuori dai pasti (17%) o preferire il riso alla pasta (10%). Tutto, o quasi, falso. E a farne le spese, secondo gli esperti, sarebbero innanzitutto i bambini. Sui più piccoli infatti i messaggi pubblicitari fanno maggiore presa, spiega il nutrizionista Elio Muti, perchè "propongono modelli comportamentali non funzionali alla crescita e all'evoluzione, ma anestetizzanti".
E non è un caso che il passaparola in fatto di alimentazione per gli italiani arrivi da amici e parenti (34%) ma anche e soprattutto dalla tv (27%) e solo nell'11% dei casi da dietologi ed esperti. Tra i messaggi pubblicitari poi quelli che arrivano dall'estero vengono spesso presi per "oro colato" e accettati acriticamente. Basti pensare che tutte le diete e le mode alimentari degli ultimi anni vengono dagli Stati Uniti. Una situazione quasi paradossale, se pensiamo che negli Usa il problema del soprappeso è estremamente grave e diffuso.
Insomma, invece di seguire la nostra dieta mediterranea, che è davvero sana ed equilibrata, preferiamo importare le fantasiose diete a stelle e strisce. Da qui nascono le bufale alimentari, frutto di luoghi comuni e strafalcioni consolidati scambiati ormai per verità acquisite. Attenzione però a non demonizzare troppo la televisione e i modelli che arrivano dall'estero.
Il primo esempio negativo rimane la tavola domestica e l'esempio dei genitori, che non sanno mangiare correttamente. L'esempio più diffuso? Quello che i crackers o i grissini siano l'ideale sostituto del pane in caso di dieta: sbagliato. I crackers contengono infatti 430 calorie, mentre il pane ne contiene appena 290.
http://www.tgcom.it/tgmagazine/articoli/articolo253182.shtml
1. Crackers e grissini sono più leggeri del pane
2. I formaggi freschi sono più magri di quelli stagionati
3. Le uova fanno male al fegato
4. I cibi integrali hanno meno calorie di quelli raffinati
5. Pompelmo e ananas bruciano i grassi
6. Mangiare fuori pasto fa ingrassare
7. La frutta a colazione fa bene 8. Il peperoncino è afrodisiaco
9. L'olio di semi è meno grasso di quello d'oliva
10. Meglio usare poco olio per friggere
11. La frutta è ricca di vitamine
12. Lo zucchero fa venire il diabete
13. Il vino rosso fa buon sangue
14. Il latte disintossica
15. Il dolcificante è meno calorico dello zucchero
16. I surgelati sono meno nutrienti dei cibi freschi
17. L'aperitivo fa venire appetito
18. Gli alimenti light fanno dimagrire
19. Quando fa caldo bisogna mangiare di meno
20. Più pasti si fanno durante il giorno e più si ingrassa.
Via i luoghi comuni dal piatto
Ecco i 20 più comuni e diffusi
Abbiamo sentito dire mille volte che il vino fa buon sangue e che le uova fanno male al fegato. Invece non è vero niente. Sono tanti i falsi miti e le credenze errate che tutti i giorni portiamo in tavola insieme ai cibi che compongono la nostra alimentazione quotidiana e che invece sono da sfatare.
Dal mito dei crackers e dei grissini quindi, che sarebbero più "magri" del pane, a quello del rapporto fra uova e colesterolo; dalla leggenda sul latte che disintossica a quella del peperoncino afrodisiaco, gli italiani sono vittime di svariate bufale. A diffonderle, oltre alla cultura popolare tramandata di generazione in generazione, anche e soprattutto la pubblicità e le informazioni sbagliate o superficiali, colpevoli della crescente obesità di piccoli e grandi, Il mensile Dimagrire, grazie all'apporto di alcuni fra i maggiori alimentaristi italiani, ha studiato i comportamenti sbagliati in cucina e si è assunto l'ingrato compito di riportare un po' di chiarezza
E' opinione diffusa che per dimagrire, il metodo migliore sia la dieta. In particolar modo si pensa che per perdere peso o mantenere la linea bisogna mangiare molta frutta (28%), eliminare il pane o sostituirlo con i crackers (21%), evitare di mangiare fuori dai pasti (17%) o preferire il riso alla pasta (10%). Tutto, o quasi, falso. E a farne le spese, secondo gli esperti, sarebbero innanzitutto i bambini. Sui più piccoli infatti i messaggi pubblicitari fanno maggiore presa, spiega il nutrizionista Elio Muti, perchè "propongono modelli comportamentali non funzionali alla crescita e all'evoluzione, ma anestetizzanti".
E non è un caso che il passaparola in fatto di alimentazione per gli italiani arrivi da amici e parenti (34%) ma anche e soprattutto dalla tv (27%) e solo nell'11% dei casi da dietologi ed esperti. Tra i messaggi pubblicitari poi quelli che arrivano dall'estero vengono spesso presi per "oro colato" e accettati acriticamente. Basti pensare che tutte le diete e le mode alimentari degli ultimi anni vengono dagli Stati Uniti. Una situazione quasi paradossale, se pensiamo che negli Usa il problema del soprappeso è estremamente grave e diffuso.
Insomma, invece di seguire la nostra dieta mediterranea, che è davvero sana ed equilibrata, preferiamo importare le fantasiose diete a stelle e strisce. Da qui nascono le bufale alimentari, frutto di luoghi comuni e strafalcioni consolidati scambiati ormai per verità acquisite. Attenzione però a non demonizzare troppo la televisione e i modelli che arrivano dall'estero.
Il primo esempio negativo rimane la tavola domestica e l'esempio dei genitori, che non sanno mangiare correttamente. L'esempio più diffuso? Quello che i crackers o i grissini siano l'ideale sostituto del pane in caso di dieta: sbagliato. I crackers contengono infatti 430 calorie, mentre il pane ne contiene appena 290.
http://www.tgcom.it/tgmagazine/articoli/articolo253182.shtml