Visualizza Versione Completa : Ce stanno......
a prova'.... :roll:
http://today.reuters.it/news/newsArticle.aspx?type=topNews&storyID=2005-07-26T180048Z_01_CIA661180_RTRIDST_0_OITTP-SICUREZZA-FORZE-ARMATE.XML
a quando coprifuoco e legge marziale? :evil:
a prova'.... :roll:
..........
a quando coprifuoco e legge marziale? :evil:
Voglio essere ottimista, siamo siamo gia' sopravvissuti ad altre analoghe disposizioni.
Dal Corriere:
ROMA - Poteri di polizia giudiziaria alle forze armate. È quanto prevede una norma introdotta dal Senato al decreto sulla Pubblica amministrazione, da martedì pomeriggio all'esame di Palazzo Madama. I nuovi poteri delle forze armate, prima di entrare in vigore, dovranno comunque essere approvati anche dalla Camera. Il provvedimento attribuisce alle forze armate funzioni analoghe a quelle che avevano nel 1992 durante l'operazione «Vespri siciliani» contro la mafia. Potranno quindi essere identificate persone, perquisiti mezzi di trasporto, sequestrati armi ed esplosivi eventualmente rinvenuti.
NOTIFICA ENTRO 48 ORE - Delle perquisizioni compiute i militari dovranno dare notizia entro 48 ore al procuratore il quale avrà altre 48 ore di tempo per convalidarle. Il cosiddetto «pacchetto sicurezza», approvato nel 2001, aveva già previsto che le forze armate potessero essere usate per controllare obiettivi fissi, edifici istituzionali e altri di interesse pubblico. Una precedente esperienza in tal senso era stata effettuata durante la Guerra del Golfo per incrementare il servizio di vigilanza antiterroristico; allora era stata messa in rilievo la farraginositá del sistema di affiancare ad ogni pattuglia di militari un carabiniere o un agente di pubblica sicurezza, gli unici che nella loro veste di ufficiali di polizia giudiziaria potevano effettuare controlli sui cittadini.
26 luglio 2005
Voglio essere ottimista anch'io: già preparato lo zaino e gli scarponi da montagna.... :twisted: :mrgreen:
Voglio essere ottimista anch'io: già preparato lo zaino e gli scarponi da montagna.... :twisted: :mrgreen:
basta che mi dici dove lasci il millone che te frego lo scaricozzo "Only for race use" :wink:
A parte che la scritta è "Not for road use", tu sei un bastardanfibio opportunista :twisted: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :wink:
L'aria è decisamente pesante anche quassù.
Oggi, ahimé, sono andato in centro a Parigi per comprare i libri di scuola per mia figlia e, complice un giornalaio loquace, sono rimasto a chiaccherare con lui e mia moglie qualche minuto. Il tizio ha più volte ripetuto di sentirsi "in trincea" e di vivere nel terrore di un'esplosione nella sua zona (stavo di fronte a Notre Dame, nella zona di St Michel)...
Ovunque i bidoni dell'immondizia sono stati sostituiti con sacchi di plastica trasparenti; scuole, edifici statali ed importanti sono transennati e si vedono circolare militari a coppie (con cane al seguito) in praticamente tutte le stazioni del metrò.
L'aria è decisamente pesante. Ci si sente veramente in guerra nostro malgrado.
Già....nostro malgrado stanno facendo di tutto per imporci la tirannia della paura (ed offrirci graziosamente sicurezza, protezione, magari accoppando come un cane qualche passante, come a londra).....dovessimo ragionare sul "cui prodest", pensare che sono d'accordo, barbuti fondamentalisti e ben rasati integralisti, verrebbe naturale :evil:
Voglio essere ottimista anch'io: già preparato lo zaino e gli scarponi da montagna.... :twisted: :mrgreen:
:lol: :lol: :lol:
Perdonami Tomcat, ma stavolta tanto d'accordo non lo sono (almeno finché non mi darai una buona ragione :wink: ). Anche io detesto ogni minima privazione di libertà, ma il problema è serio. O accettiamo che un attentato porti via 50 persone e ne ferisca 200, oppure bisogna trovare un modo per prevenirlo. E credo che anche il governo non si stia comportando troppo male, perché non sta (per quanto ne so) varando leggi lesive della libertà personale, ma intensificando i controlli. Il problema è la dimensione del territorio, e la soluzione più semplice, mi sembra, è disporre di tutte le forze disponibili.
Il problema è che questo clima bellico sta bene sia agli amici della mezzaluna che a quelli della croce.
Ti parlo di Parigi perché ci abito: con certezza ti posso assicurare che attentati di matrice integralista islamica qui non ce ne saranno. Chirac è da anni "amico" del mondo musulmano, tempo fa si dichiarò contrario all'intervento militare in Iraq ed attua una politica estremamente aperta al dialogo. Insomma, tiene amici barbuti capisc'ammé :wink:
Eppure, il clima di trincea fa comodo: ai barbuti come ai pelati a stelle-strisce :| e noi, nostro malgrado, ci stiamo in mezzo.
Perdonami Tomcat, ma stavolta tanto d'accordo non lo sono (almeno finché non mi darai una buona ragione :wink: ). Anche io detesto ogni minima privazione di libertà, ma il problema è serio. O accettiamo che un attentato porti via 50 persone e ne ferisca 200, oppure bisogna trovare un modo per prevenirlo. E credo che anche il governo non si stia comportando troppo male, perché non sta (per quanto ne so) varando leggi lesive della libertà personale, ma intensificando i controlli. Il problema è la dimensione del territorio, e la soluzione più semplice, mi sembra, è disporre di tutte le forze disponibili.
Per carità, nulla da perdonare (m'hai forse preso per un prete? :twisted: :lol: ), ma prova solo a riflettere sulle possibili conseguenze dell'impiego di truppe dell'esercito in operazioni di polizia giudiziaria per le quali non hanno preparazione specifica (se ben ricordo se ne era discusso qua nel forum a proposito dell'iraq).....anche senza voler tirare in ballo scenari in salsa latinoamericana (non il ballo...) è un aspetto già abbastanza inquietante. Quanto al problema serio, beh, non mi pare che il belpaese non ne abbia già conosciuti anche prima del presunto terrorismo islamico....e anche allora la stretta repressiva si manifestò per quel che era, ovvero strumentale, fregandosene della sicurezza dei cittadini (ergo, insisto, nella trappola della paura NON si deve cadere)....
altro possibile argomento è la molto verosimile inefficacia (se non per rompere a noi i maroni) del controllo militare del territorio, e questo per le caratteristiche logistiche di questo terrorismo (dagli appoggi in alto loco alla struttura-non struttura, estremamente labile, sfuggente, organizzata più localmente ed estemporaneamente, una sorta di franchising).
In genere, quando sento parlare di prevenzione e mi accorgo che prevenzione non può essere, entro in stato di allerta.... :wink:
Aggiornamento:
Unione-Udc:no poteri a forze armate
Si discutano con decreto ad hoc 'anti-terrorismo' (ANSA) - ROMA, 27 LUG - L'opposizione e l'Udc chiedono che la norma che riconosce all'esercito lo stesso potere della polizia giudiziaria venga soppressa. "Non siamo contrari nel merito - sostiene il presidente del gruppo Misto, Marco Boato - ma nel metodo. Di cose cosi' delicate non si puo' parlare in una sorta di decreto omnibus qual e' diventato quello sulla PA, ma nell'ambito del decreto 'anti-terrorismo' che il governo deve ancora presentare". Della stessa idea il presidente Cossiga.
Se passa .... comincio a controllare ed a perquisire tutte le persone sospette che passano da queste parti :roll: :shock:
Miiiiiiiii ne avrò di lavoro da fare ................ va bè ......... vado a preparare il caffè che la vedo lunga
:mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
Comunque indifesi contro atti terroristici se non si opera in prevenzione attraverso il tessuto diplomatico legato all'intelligence....o dissipando mafie, interessi e collusioni orchestrate.
Le misure da STATO di POLIZIA mi fanno ridere i coglioni, Vespri siciliani compresi.
E quando ci vuole, ci vuole.
E sì! :wink: :wink: :wink:
Vorrei più poteri a me!!! :twisted:
Non riesco nemmeno a decidere i turni che devo fare! :cry: :cry: :cry:
Perdonami Tomcat, ma stavolta tanto d'accordo non lo sono (almeno finché non mi darai una buona ragione :wink: ). Anche io detesto ogni minima privazione di libertà, ma il problema è serio. O accettiamo che un attentato porti via 50 persone e ne ferisca 200, oppure bisogna trovare un modo per prevenirlo. E credo che anche il governo non si stia comportando troppo male, perché non sta (per quanto ne so) varando leggi lesive della libertà personale, ma intensificando i controlli. Il problema è la dimensione del territorio, e la soluzione più semplice, mi sembra, è disporre di tutte le forze disponibili.
Per carità, nulla da perdonare (m'hai forse preso per un prete? :twisted: :lol: ), ma prova solo a riflettere sulle possibili conseguenze dell'impiego di truppe dell'esercito in operazioni di polizia giudiziaria per le quali non hanno preparazione specifica (se ben ricordo se ne era discusso qua nel forum a proposito dell'iraq).....anche senza voler tirare in ballo scenari in salsa latinoamericana (non il ballo...) è un aspetto già abbastanza inquietante. Quanto al problema serio, beh, non mi pare che il belpaese non ne abbia già conosciuti anche prima del presunto terrorismo islamico....e anche allora la stretta repressiva si manifestò per quel che era, ovvero strumentale, fregandosene della sicurezza dei cittadini (ergo, insisto, nella trappola della paura NON si deve cadere)....
altro possibile argomento è la molto verosimile inefficacia (se non per rompere a noi i maroni) del controllo militare del territorio, e questo per le caratteristiche logistiche di questo terrorismo (dagli appoggi in alto loco alla struttura-non struttura, estremamente labile, sfuggente, organizzata più localmente ed estemporaneamente, una sorta di franchising).
In genere, quando sento parlare di prevenzione e mi accorgo che prevenzione non può essere, entro in stato di allerta.... :wink:
Certo, è molto verosimile quello che dici tu. Ma io che prendo ogni giorno la metro forse mi sentirei un pelino più sicuro se ci fossero più controlli. Sono d'accordo che non si debba cadere nella trappola, né strumentalizzare la situazione. Ma allora cosa si può fare, in concreto? Cosa è giusto fare e cosa no? Non dico che questa sia la scelta migliore; almeno è una proposta. Magdi Allam (non so se l'ho scritto bene) ha detto che non si può parlare di difesa della libertà, perché è a rischio la nostra stessa vita, e senza vita di che libertà vogliamo parlare?
Perdonami Tomcat, ma stavolta tanto d'accordo non lo sono (almeno finché non mi darai una buona ragione :wink: ). Anche io detesto ogni minima privazione di libertà, ma il problema è serio. O accettiamo che un attentato porti via 50 persone e ne ferisca 200, oppure bisogna trovare un modo per prevenirlo. E credo che anche il governo non si stia comportando troppo male, perché non sta (per quanto ne so) varando leggi lesive della libertà personale, ma intensificando i controlli. Il problema è la dimensione del territorio, e la soluzione più semplice, mi sembra, è disporre di tutte le forze disponibili.
Per carità, nulla da perdonare (m'hai forse preso per un prete? :twisted: :lol: ), ma prova solo a riflettere sulle possibili conseguenze dell'impiego di truppe dell'esercito in operazioni di polizia giudiziaria per le quali non hanno preparazione specifica (se ben ricordo se ne era discusso qua nel forum a proposito dell'iraq).....anche senza voler tirare in ballo scenari in salsa latinoamericana (non il ballo...) è un aspetto già abbastanza inquietante. Quanto al problema serio, beh, non mi pare che il belpaese non ne abbia già conosciuti anche prima del presunto terrorismo islamico....e anche allora la stretta repressiva si manifestò per quel che era, ovvero strumentale, fregandosene della sicurezza dei cittadini (ergo, insisto, nella trappola della paura NON si deve cadere)....
altro possibile argomento è la molto verosimile inefficacia (se non per rompere a noi i maroni) del controllo militare del territorio, e questo per le caratteristiche logistiche di questo terrorismo (dagli appoggi in alto loco alla struttura-non struttura, estremamente labile, sfuggente, organizzata più localmente ed estemporaneamente, una sorta di franchising).
In genere, quando sento parlare di prevenzione e mi accorgo che prevenzione non può essere, entro in stato di allerta.... :wink:
Certo, è molto verosimile quello che dici tu. Ma io che prendo ogni giorno la metro forse mi sentirei un pelino più sicuro se ci fossero più controlli. Sono d'accordo che non si debba cadere nella trappola, né strumentalizzare la situazione. Ma allora cosa si può fare, in concreto? Cosa è giusto fare e cosa no? Non dico che questa sia la scelta migliore; almeno è una proposta. Magdi Allam (non so se l'ho scritto bene) ha detto che non si può parlare di difesa della libertà, perché è a rischio la nostra stessa vita, e senza vita di che libertà vogliamo parlare?
E' il "tessuto sociale" che deve smascherare i coglionazzi terroristi (e, checché ne dica qualcuno, il "terrorismo" anarchico non è mai stato coglione, perché ha sempre mirato, mai colpito nel mucchio), però per farlo deve esistere, mentre invece, guarda caso, lo si disgrega scientificamente.....la tua sicurezza in più sarebbe solo emotiva, non reale....e vorresti pagare un prezzo per una patacca, per qualcosa di fittizio? Io credo di no....se al mercato qualcuno cercasse di rifilarti una patacca mica ci cascheresti, credo....beh, stavolta il pataccaro è lo stato, e le bancarelle gestite dai suoi astuti e levantini (anche se di bolzano) servitori......cominciamo ad alzare la testa (e le mani... :twisted: ), anche a dare l'esempio, poi voglio vedere dove cazzo andranno a finire gli integralisti di ogni genere e colore.....esiliamoli, a calci nel culo, e scommettiamo che di terrorismo non si sentirà più parlare?
ok. sono d'accordo che dobbiamo intervenire tutti, ma come facciamo? non ho capito cosa intendi con disgregazione del tessuto sociale.
ok. sono d'accordo che dobbiamo intervenire tutti, ma come facciamo? non ho capito cosa intendi con disgregazione del tessuto sociale.
Azz.....è argomento da ore di discussione.... :shock: vediamo se riesco a sintetizzare: urbanistica a capocchia, quartieri dormitorio, "non luoghi" di aggregazione e divertimento obbligato, "non luoghi" di acquisto con modalità del tutto anonime (a parte la tracciabilità delle carte di credito), non conoscenza neppure del proprio vicino di pianerottolo, trasferimento al "mercato" di funzioni che un tempo nascevano e restavano nell'ambito familiare, di casa, di quartiere......ok, possiamo essere d'accordo che, nei loro aspetti più "pettegoli", queste funzioni fossero alquanto lesive della privacy, ma sempre meno di quelle attuali, demandate alle istituzioni, e sicuramente più efficaci anche in termini di sicurezza......ora come ora potresti effettivamente ritrovarti il vicino di casa che fabbrica amenamente esplosivi casalinghi nottetempo senza manco immaginarlo, perché manco ti sei mai posto il problema di chi sia, manco l'hai mai salutato incrociandolo sulle scale.....e l'ignoto, quando lo si recepisce, in genere suscita ed alimenta paura, paura che viene abilmente sfruttata dagli incantatori di serpenti, ben preparati a fornire risposte (funzionali solo a loro) in quanto creatori primi delle situazioni di insicurezza..... :(
Pensi che in una situazione di conoscenza reciproca, frequentazioni, scambi, confronti, sarebbe facile per un qualsivoglia "malintenzionato" mimetizzarsi, pianificare porcate senza farsi beccare? :wink:
non metto in dubbio che sarebbe più facile beccare l'intruso. ma questo è possibile in un paese. non penso si possa dare la colpa a qualcuno del fatto che, ad esempio, roma e milano è una città, il che inevitabilmente porta a un maggiore anonimato. ma del resto è pur sempre un po' colpa nostra, quando passiamo accanto a un tizio che sappiamo essere nostro vicino di casa ma non siamo mai disposti a regalargli cinque minuti e un po' di cortesia per fermarci a fare due chiacchiere
non metto in dubbio che sarebbe più facile beccare l'intruso. ma questo è possibile in un paese. non penso si possa dare la colpa a qualcuno del fatto che, ad esempio, roma e milano è una città, il che inevitabilmente porta a un maggiore anonimato. ma del resto è pur sempre un po' colpa nostra, quando passiamo accanto a un tizio che sappiamo essere nostro vicino di casa ma non siamo mai disposti a regalargli cinque minuti e un po' di cortesia per fermarci a fare due chiacchiere
ecco....l'hai detto....e dai e dai ci siamo fatti fregare anche quel po' di "educazione che parte dal basso".....la situazione di crisi che viviamo (chi più, chi meno) mica è solo economica..... :? però penso che provare a rimediare sia ancora possibile, mettendoci del nostro, mettendoci in gioco, senza aspettare mele avvelenate dalla strega istituzione.... :wink:
parli di disgregazione scientifica del tessuto sociale, e della speranza di rimediarvi; io ho l'impressione che tutto questo non sia che opera dell'egoismo della gente, non di un "complotto", egoismo al quale non esiste rimedio...
parli di disgregazione scientifica del tessuto sociale, e della speranza di rimediarvi; io ho l'impressione che tutto questo non sia che opera dell'egoismo della gente, non di un "complotto", egoismo al quale non esiste rimedio...
l'egoismo sano andrebbe in direzione opposta, naturalmente.....non è questione di complotti, i condizionamenti avvengono alla luce del sole.....
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