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Visualizza Versione Completa : Mio marito è un gioiello



Bruno
11/08/2005, 13:39
Mancava solo questo :shock: :shock:

Diamanti dalle ceneri della cremazione. Don Vitalini: ‘ Sono indignato’

« Un diamante è per sempre » .
Finché morte non ci separi? Macché, vuote formule soppiantate da un brillante slogan pubblicitario: adesso fa chic che la vedova porti al dito la buonanima del marito, incastonata in un anello. Se poi in vita il defunto era uomo di carne, di molta carne, tanto meglio, alla ‘ Algordanza’ ( in romancio ‘ ricordo’), la società grigionese specializzata nel trasformare le ceneri degli estinti in diamanti, spiegano che più materia combusta verrà loro consegnata, più grosso risulterà il brillante alla fine del processo di raffinazione e sintesi. In media, dicono, la resa di un maschio adulto del peso di 80 kg è di mezzo carato: da 500 grammi di cenere, questo ciò che resta dopo la cremazione, viene ricavato un diamante del diametro di mezzo centimetro. Roba da mettere in crisi il vecchio motto ‘ meglio un asino vivo che un dottore morto’.
In crisi, a causa del crescente successo del laboratorio alchemico grigionese ( un’attività aperta a 13 Paesi e una cifra d’affari in crescita), non sembrano invece i tradizionali custodi dei destini ultimi dell’uomo. Fatta eccezione per musulmani ed ebrei, il cui credo non consente l’incinerazione, l’idea di entrare a far parte del mondo dei minerali fa luccicare gli occhi alle donne ( semplifichiamo, dal momento che anche a qualche uomo piacciono le gemme), in particolare a quelle cattoliche. Le Chiese, cattolica ed evangelica, riferiva infatti ieri l’altro l’Ats, non hanno nulla da obiettare sulla tecnica: « Quel che importa però è la preghiera » . « Che le persone conservino le ceneri in un’urna o ne facciano un diamante non conta molto per noi » , precisava il portavoce della diocesi di Coira Christoph Casetti. Ma è davvero cosi? Lo abbiamo chiesto al pro vicario generale della Diocesi di Lugano, don Sandro Vitalini, e al pastore protestante di Grono, Alberto Pool . ‘ Una notizia che indigna’ Allora, don Sandro, tutto ormai è diventato vanitas vanitatum ? « La notizia che le ceneri vengano trasformate in gioielli mi lascia profondamente indignato. Noi dobbiamo avere il più grande rispetto per le ceneri, come pure per le ossa dei defunti, ma dobbiamo anche ricordarci che il mondo muore letteralmente di fame. Invece che diamanti, dai defunti dovrebbero venirci lezioni di modestia, di umiltà e di semplicità, ma soprattutto di condivisione. Se tutti siamo destinati alla morte, dovremmo anche pensare a chi vivrà dopo di noi, lasciando loro un mondo un po’ migliore » .
Per Casetti il cimitero va preferito in quanto luogo di preghiera. Condivide? « Il pensiero di preghiera nei confronti dei defunti può essere fatto al cimitero, come pure altrove. Il termine cimitero in greco significa ‘ dormitorio’ e non è, dal punto di vista cristiano, una bella definizione. Noi pensiamo che i nostri morti siano dei vivi. Perciò non dovremmo cercare al cimitero né chi è deposto in terra né chi è finito in un’urna. Ogni parte dell’universo è luogo di preghiera » . Un concetto che viene ulteriormente messo a fuoco. « Non credo sia giusto – continua don Vitalini – parlare di preghiera per i defunti, ma piuttosto con i defunti. Nel senso che siamo uniti a loro, credendoli vivi in Dio » . Cremazione: le ragioni di un rifiuto superato La Chiesa cattolica in passato ha avuto una posizione prima ostile, poi estremamente guardinga sulla cremazione.
Ce ne può spiegare le ragioni? « La Chiesa cattolica nella linea biblica ha preferito l’inumazione alla cremazione perché un tempo quest’ultima veniva abbinata all’idea di distruzione della persona. E ciò sembrava voler contestare la dottrina dell’immortalità dell’anima. Oggi non è più così e lo vediamo anche da noi. Del resto la dottrina della resurrezione della carne non deve essere presa alla lettera, quasi che i defunti uscissero dai sepolcri » . Come l’iconografia, da Michelangelo giù giù fino al cinema, mostra. « Dobbiamo piuttosto riflettere su quanto scrive San Paolo ( II Lettera ai Corinti, cap. 5, versetto 1): ‘ Quando il corpo, che è la nostra tenda, è deposto, noi abbiamo una abitazione eterna ’.
È perciò nella morte che la persona incontra la pienezza della vita in Dio » . Protestanti: ‘ Vivere la morte con naturalezza’ Un concetto su cui cattolici e protestanti possono trovarsi abbastanza d’accordo. « La morte è solo un momento e in quanto tale va vissuta con naturalezza » , afferma il pastore evangelico Alberto Pool. Ma solo su questo. « La cremazione – continua – è stata reintrodotta nei tempi moderni dal mondo protestante, mentre per i cattolici, a lungo e per ragioni legate alla resurrezione, è stata ritenuta un tabù » . Partendo dagli stessi testi siete giunti a conclusioni diverse. Come mai? « Abbiamo optato per un’interpretazione meno letterale. Al di là della questione teologica, va sottolineato che il mondo protestante non dà molta importanza alla morte. Anche per questo non abbiamo il culto dei morti, a differenza del cattolicesimo » .
Non si tratta di banalizzare il trapasso, chiarisce il pastore evangelico: « La morte è un momento di passaggio, nella fiducia che essa non abbia l’ultima parola. Preferiamo per questo motivo porre l’accento sulla vita terrena che va vissuta secondo il precetto dell’amore » . Perciò l’uscita di sicurezza costituita dal pentimento all’ultimo istante non vi appartiene? « Per noi è decisivo come si agisce durante la vita, per questo non abbiamo l’estrema unzione. Quello che accade al di là di questa porta sconosciuta, che è rappresentata della morte, è affare di Dio. Dunque il culto e la venerazione dei morti per noi non hanno senso » . Pool: ‘ Scelte dettate dalla praticità’ Ma in definitiva i protestanti temono la morte? « Ci è estraneo quell’aspetto, quasi morboso, di paura dell’inferno e del purgatorio che è tipico dei cattolici. In un funerale cattolico si prega per l’anima del morto, secondo noi invece i vivi non possono interferire sul mondo dell’aldilà » . A questo punto pare di capire che farsi bruciare o seppellire non abbia alcuna importanza? « Inumazione o cremazione sono scelte dettate solo dalla praticità » .

Wiwaxia
11/08/2005, 14:03
Non dico nulla a mia moglie, non vorrei dargli una ragione in piu'..... ;)

Bruno
11/08/2005, 14:31
Non dico nulla a mia moglie, non vorrei dargli una ragione in piu'..... ;)
:lol: :lol: :lol:

GiorgioAN
11/08/2005, 14:38
80 Kg = mezzo carato ???? :happy_004:


........PRENDETE MARTEPOWER !!!!!!!!

:twisted: :wink: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: