marce
23/08/2005, 16:12
Ma cosa sta succedendo????
C'è davvero sto casino?!
REPUBBLICA ON-LINE
Maltempo, altre vittime in Svizzera
La perturbazione arriverà in Italia
Nella Confederazione elvetica anche due persone disperse
Berna allagata
GINEVRA - Il maltempo che da tre giorni continua a imperversare in Svizzera ha fatto altre due vittime. I soccorritori hanno rinvenuto oggi il corpo senza vita di un uomo trascinato dalle acque di un torrente vicino al villaggio di Duerten, nel cantone di Zurigo. Un'altra persona è morta quando alcune abitazioni sono state spazzate via da un torrente in piena a Brienz, nel centro del Paese, dove un'altra persona manca all'appello. Nel piccolo centro di Kueblis, una donna è stata portata via dalle forti correnti di un fiume, mentre stava passeggiando vicino agli argini del corso d'acqua insieme al suo cane: risulta "dispersa".
E Il Cnr fa sapere che l'ondata di maltempo si sposterà in Italia. L'esperto Giampiero Maracchi precisa anche che però, al momento, "non è possibile prevedere con che intensità si manifesterà il fenomeno perché si tratta di un evento locale e quindi difficilmente quantificabile".
La situazione nel Paese elvetico è peggiorata nella notte e molte aree sono isolate. Tutte le vie che attraversano le Alpi, strade e ferrovie, sono state chiuse e in molte zone sono stati sgomberati centri abitati, campeggi e scuole. Anche l'esercito è stato mobilitato con 500 uomini.
A causa di allagamenti e frane, sono stati chiusi sia il
tunnel sia il passo del San Gottardo, principale via di comunicazione nord-sud. Il traffico è stato deviato verso il traforo del San Bernardino, dove però la strada è più stretta: si sono formati dieci chilometri di coda. Per evitare di aggravare la situazione, dalle 11 alle 13 è stato decretato il blocco del traffico pesante attraverso la dogana di Chiasso-Brogeda. Non va meglio sul fronte dei collegamenti su rotaia: molte linee ferroviarie sono interrotte e Trenitalia sconsiglia di partire per la Svizzera.
Lo scenario è particolarmente preoccupante nelle regioni intorno ai laghi di Thun, Brienz, Biel e Lucerna, dove l'allerta è massima. Le acque del lago di Lucerna continuano a crescere, nonostante le piogge siano diminuite, e molte strade del cantone sono bloccate. Mille persone sono state evacuate.
A destare preoccupazione è anche il livello del fiume Aar, che ha già raggiunto il record toccato durante l'alluvione del 1999, allagando il centro storico di Berna e alcune aree circostanti: evacuati un quartiere della capitale e vari centri limitrofi.
Nell'Oberland bernese la situazione è così grave che per due paesi rimasti totalmente isolati è stato predisposto un ponte aereo di elicotteri.
Emergenza anche nella Bassa Engadina, dove le strade sono difficilmente praticabili e l'acqua alta ha travolto un ponte ferroviario.
In diversi cantoni vi sono state interruzioni di corrente Diverse centrali telefoniche funzionano grazie a batterie di emergenza.
Cento italiani, tutti parrocchiani della chiesa di San Michele, di Pontassieve, sono rimasti bloccati al confine tra Austria e Svizzera dopo esser stati fatti evacuare dall'albergo dove alloggiavano nella cittadina di Pfunds nel corso della notte per il pericolo di inondazione di un vicino torrente che, poco dopo l'intervento, ha in effetti completamente allagato la struttura alberghiera.
In totale, secondo quanto riferito dai soccorritori, negli ultimi tre giorni sarebbero circa 2.500 le persone allontanate dalle proprie abitazioni e trasferite in rifugi di emergenza. Domenica, in un villaggio vicino a Lucerna, due vigili del fuoco erano morti, sepolti da una frana causata dal maltempo. Le previsioni per i prossimi giorni fanno comunque ben sperare indicando un miglioramento sul fronte delle inondazioni: domani e dopo infatti il tempo dovrebbe essere soleggiato.
Precipitazioni in aumento sono invece segnalate in Baviera e in Austria, dove sembra spostarsi il maltempo. Nel land tedesco in diversi centri è stato lanciato "l'allarme catastrofe". Nei distretti austriaci confinanti con la Baviera testimoni parlano di "grandi inondazioni".
Situazione critica anche in Slovenia e Croazia, dove il fiume Mura ha rotto gli argini.
(23 agosto 2005)
C'è davvero sto casino?!
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Maltempo, altre vittime in Svizzera
La perturbazione arriverà in Italia
Nella Confederazione elvetica anche due persone disperse
Berna allagata
GINEVRA - Il maltempo che da tre giorni continua a imperversare in Svizzera ha fatto altre due vittime. I soccorritori hanno rinvenuto oggi il corpo senza vita di un uomo trascinato dalle acque di un torrente vicino al villaggio di Duerten, nel cantone di Zurigo. Un'altra persona è morta quando alcune abitazioni sono state spazzate via da un torrente in piena a Brienz, nel centro del Paese, dove un'altra persona manca all'appello. Nel piccolo centro di Kueblis, una donna è stata portata via dalle forti correnti di un fiume, mentre stava passeggiando vicino agli argini del corso d'acqua insieme al suo cane: risulta "dispersa".
E Il Cnr fa sapere che l'ondata di maltempo si sposterà in Italia. L'esperto Giampiero Maracchi precisa anche che però, al momento, "non è possibile prevedere con che intensità si manifesterà il fenomeno perché si tratta di un evento locale e quindi difficilmente quantificabile".
La situazione nel Paese elvetico è peggiorata nella notte e molte aree sono isolate. Tutte le vie che attraversano le Alpi, strade e ferrovie, sono state chiuse e in molte zone sono stati sgomberati centri abitati, campeggi e scuole. Anche l'esercito è stato mobilitato con 500 uomini.
A causa di allagamenti e frane, sono stati chiusi sia il
tunnel sia il passo del San Gottardo, principale via di comunicazione nord-sud. Il traffico è stato deviato verso il traforo del San Bernardino, dove però la strada è più stretta: si sono formati dieci chilometri di coda. Per evitare di aggravare la situazione, dalle 11 alle 13 è stato decretato il blocco del traffico pesante attraverso la dogana di Chiasso-Brogeda. Non va meglio sul fronte dei collegamenti su rotaia: molte linee ferroviarie sono interrotte e Trenitalia sconsiglia di partire per la Svizzera.
Lo scenario è particolarmente preoccupante nelle regioni intorno ai laghi di Thun, Brienz, Biel e Lucerna, dove l'allerta è massima. Le acque del lago di Lucerna continuano a crescere, nonostante le piogge siano diminuite, e molte strade del cantone sono bloccate. Mille persone sono state evacuate.
A destare preoccupazione è anche il livello del fiume Aar, che ha già raggiunto il record toccato durante l'alluvione del 1999, allagando il centro storico di Berna e alcune aree circostanti: evacuati un quartiere della capitale e vari centri limitrofi.
Nell'Oberland bernese la situazione è così grave che per due paesi rimasti totalmente isolati è stato predisposto un ponte aereo di elicotteri.
Emergenza anche nella Bassa Engadina, dove le strade sono difficilmente praticabili e l'acqua alta ha travolto un ponte ferroviario.
In diversi cantoni vi sono state interruzioni di corrente Diverse centrali telefoniche funzionano grazie a batterie di emergenza.
Cento italiani, tutti parrocchiani della chiesa di San Michele, di Pontassieve, sono rimasti bloccati al confine tra Austria e Svizzera dopo esser stati fatti evacuare dall'albergo dove alloggiavano nella cittadina di Pfunds nel corso della notte per il pericolo di inondazione di un vicino torrente che, poco dopo l'intervento, ha in effetti completamente allagato la struttura alberghiera.
In totale, secondo quanto riferito dai soccorritori, negli ultimi tre giorni sarebbero circa 2.500 le persone allontanate dalle proprie abitazioni e trasferite in rifugi di emergenza. Domenica, in un villaggio vicino a Lucerna, due vigili del fuoco erano morti, sepolti da una frana causata dal maltempo. Le previsioni per i prossimi giorni fanno comunque ben sperare indicando un miglioramento sul fronte delle inondazioni: domani e dopo infatti il tempo dovrebbe essere soleggiato.
Precipitazioni in aumento sono invece segnalate in Baviera e in Austria, dove sembra spostarsi il maltempo. Nel land tedesco in diversi centri è stato lanciato "l'allarme catastrofe". Nei distretti austriaci confinanti con la Baviera testimoni parlano di "grandi inondazioni".
Situazione critica anche in Slovenia e Croazia, dove il fiume Mura ha rotto gli argini.
(23 agosto 2005)