lorylo
30/08/2005, 23:33
Partenza da Milano dove ho raccolto uno dei miei compagni di viaggio, raggiungiamo Trieste anzi per l’esattezza Palmanova dopo un lungo tratto noiosissimo di autostrada; l’idea era di incontrare da quelle parti due amici fazeristi del luogo , ma il tempo non me lo ha concesso in quanto il giorno dopo siamo dovuti ripartire con notevole ritardo a causa della pioggia che imperversava.
Nel frattempo altri due avventurosi si aggiungono a noi e ci ritroviamo alla Frontiera dove i solerti funzionari ci esortano a comprare stemmini con il simbolo I da appiccicare nella parte piu’ vicina alla targa…e qui sorgono per me i primi problemi: dove lo metto che ho solo le borse morbide?
Risultato lo appongo con un certo patema d’animo sul parafango (fortuna che nessuno si e’ mai degnato di controllarlo)
Superata la frontiera ci dirigiamo dritti dritti verso Rovigno , preoccupandoci solo di tacitare lo stomaco che borbottava, ed ecco profilarsi davanti ai nostri occhi un delizioso grill , immerso nel verde, presso il quale degustiamo un saporito panino prima di proseguire sino alla meta.
Primo impatto dei miei stivali con l’asfalto viscido : si scivola anche a piedi!!!
Dalla citta’ fuggiamo dopo una notte, a causa della fretta di due componenti la spedizione che avevan solo 1 settimana per il giro..
Seconda tappa Pula che trovo come la precedente troppo commerciale e con prezzi ancora alti rispetto a cio’ che mi aspettavo; da un punto di vista architettonico trovo che siano due belle citta’ ma che non attraggono eccessivamente la mia attenzione; altra notte in camera d’affitto a prezzi tutt’altro che modici ,poi via verso Brestova e l’isola di Cres.
Straordinario paesaggio !!
Affranti dalla stanchezza e disperati perche’ non si trova una stanza libera , ci dirigiamo all’unico campeggio dove piantiamo la tenda rimanendo colpiti per il momento solo dalla qualita’ dei bagni: vere opere d’arte.
La mattina dopo ci rendiamo conto che siamo in una piccola citta’ dotata di tutti i comfort ma il tempo incalza e via di nuovo sulla terra ferma..
170 km di curve e finalmente il viaggio pare avere un senso:la Moto!!
Solita statale con asfalto da brivido anche se la percorribilita’ e’ straordinaria; troppo impegnata a badare a dove metto le ruote mi rendo conto solo di sfuggita della bellezza del paesaggio..ovvero quando i miei compagni di viaggio si fermano per fare qualche foto ed io posso finalmente fumare una sigaretta..nel frattempo maledico la mia fobia del vuoto che mi paralizza ogni qual volta(e capita spesso in questo tratto) mi ritrovo in una curva senza guard-rail e lo strapiombo alla mia destra..
Cio’ nonostante mi impegno curva su curva seguendo i consigli degli esperti ed inizio a vedere qualche miglioramento..mi viene in mente il piccolo stripper e mi domando se stavolta il consumo delle mie gomme lo potrebbe soddisfare..
Bon torniamo a noi
Selenico
Bellissima citta prevalentemente antica e ben tenuta, porto con numerose barche delle quali dire “notevoli” e’ fare loro un torto; riusciamo persino ad andare in giro incantandoci davanti alla bellezza delle chiese e dei vari monumenti,l’atmosfera si mescola ad un religioso rispetto quando giunti alla sommita’ della cittadina, ci ritroviamo a visitare un cimitero che nella sua imponenza e rigore, colpisce l’animo di chi si avvicina.
Cena a base di pesce in un delizioso ristorante situato in uno dei tanti ripidissimi vicoli, ad un prezzo finalmente irrisorio.
Giorno successivo ancora chilometri di statale sino a giungere a Split.
La prima visita mi lascia abbastanza perplessa, forse mi aspettavo troppo e rimango delusa nonostante i pregi di alcuni edifici ma la sua bellezza a parere mio non eguaglia nemmeno lontanamente l’intensita’ che trasmette Sebenico.
Decidiamo comunque di fermarci due o tre giorni e dopo aver finalmente fatto un salutare bagno nel gelido mare , torniamo in visita ;questa volta, forse complice un gruppo di artisti che improvvisano un concerto ed una esibizione di ballerine, la serata si rivela piacevole
Piccola nota: le ragazze ed i ragazzi Croati..son tutti bellissimi, altissimi, gentilissimi..
Da Split prendiamo un traghetto che ci porta sull’isola di Brac che percorriamo in lungo e largo con le orecchie che strofinano sull’asfalto, questa volta non guidavo io per scelta e devo dire che ho fatto benissimo: ho imparato di piu’ in questa mezza giornata da zavorrina che nei 3000 km precedenti.
Soddisfatta rientro a Spalato ed il giorno dopo mentre andiamo a Dubrovnik, ci fermiamo ad Omis.
I miei occhi si spalancano incantati quando all’ingresso del paese, la strada si infila in un Canyon nel quale sinuoso scorre un fiume!!
Senza pensarci due volte prendiamo una barca e risaliamo per 40 minuti in cui facevo davvero fatica a serrare le labbra tanta era la bellezza del posto, sino al punto di ristoro ove servivano agnello cotto alla brace..
Giu’ ancora e via verso Dubrovnik , ultima meta del viaggio..
Tutto mi sarei aspettata nel percorrere la strada che porta alla citta’ fuorche’ trovarmi di fronte ad una cittadella medievale abitata in perfette condizioni ..
Optiamo per il campeggio a tempo indefinito, e dopo averne girati 3 piuttosto scarni, troviamo finalmente un bel posto a prezzi moderati.
Varcato l’ingresso attraverso il ponte levatoio presidiato da guardie in costume medievale , ci si ritrova in una piazza con grande fontana circolare al centro, le guide che noi abusivamente ascoltiamo dalle varie comitive, dicono che quella fu la prima tappa per il rifornimento idrico di tutta la cittadella.
Impieghiamo davvero una settimana per visitarla tutta, vicolo per vicolo angolo per angolo..e oltre agli immancabili monumenti o cattedrali, ricostruite dopo terremoti e bombardamenti ,la mia attenzione viene attratta dalle mura…pare che vengano lavate tutti i giorni per quanto sono pulite!!
L’ultimo giorno lo dedichiamo al giro delle mura di cinta che ci porta via 4 ore piene e due memory card della macchina fotografica.
Il giro e’ a pagamento (circa 4 euro) ma la sensazione che ti riporta indietro nel tempo mentre percorri i camminamenti di torre in torre, immaginando i soldati in armatura che vi vivevano, direi che potrebbe non avere prezzo.
Solo da sopra le mura si riesce a notare cio’ che i terremoti e le granate han provocato nel mezzo di questo splendore.
Rientro in nave da Split ad Ancona poi giu verso la Calabria in un turbinio di chilometri percorsi da sola e con la visione di tante bellezze viste e da vedere negli occhi.la vacanza finisce ed anche il mio racconto, non prima di aver sottolineato l’estrema quanto inaspettata civilta’ dei Croati nei confronti dei motociclisti, civilta’ e cortesia che mi han fatta sentire sempre considerata e mai in pericolo;
il grande senso di comunione che ho provato nell’incontrare decine e decine di centauri che han sempre salutato , sorriso o suonato anche quando qualcuno era fermo solo per una foto;
ed infine la qualita’ della birra che abbiamo ingurgitato con estrema goduria. :roll:
In tutto percorsi 3500 km.
http://it.pg.photos.yahoo.com/ph/loretta_baldi/album?.dir=/943a
Nel frattempo altri due avventurosi si aggiungono a noi e ci ritroviamo alla Frontiera dove i solerti funzionari ci esortano a comprare stemmini con il simbolo I da appiccicare nella parte piu’ vicina alla targa…e qui sorgono per me i primi problemi: dove lo metto che ho solo le borse morbide?
Risultato lo appongo con un certo patema d’animo sul parafango (fortuna che nessuno si e’ mai degnato di controllarlo)
Superata la frontiera ci dirigiamo dritti dritti verso Rovigno , preoccupandoci solo di tacitare lo stomaco che borbottava, ed ecco profilarsi davanti ai nostri occhi un delizioso grill , immerso nel verde, presso il quale degustiamo un saporito panino prima di proseguire sino alla meta.
Primo impatto dei miei stivali con l’asfalto viscido : si scivola anche a piedi!!!
Dalla citta’ fuggiamo dopo una notte, a causa della fretta di due componenti la spedizione che avevan solo 1 settimana per il giro..
Seconda tappa Pula che trovo come la precedente troppo commerciale e con prezzi ancora alti rispetto a cio’ che mi aspettavo; da un punto di vista architettonico trovo che siano due belle citta’ ma che non attraggono eccessivamente la mia attenzione; altra notte in camera d’affitto a prezzi tutt’altro che modici ,poi via verso Brestova e l’isola di Cres.
Straordinario paesaggio !!
Affranti dalla stanchezza e disperati perche’ non si trova una stanza libera , ci dirigiamo all’unico campeggio dove piantiamo la tenda rimanendo colpiti per il momento solo dalla qualita’ dei bagni: vere opere d’arte.
La mattina dopo ci rendiamo conto che siamo in una piccola citta’ dotata di tutti i comfort ma il tempo incalza e via di nuovo sulla terra ferma..
170 km di curve e finalmente il viaggio pare avere un senso:la Moto!!
Solita statale con asfalto da brivido anche se la percorribilita’ e’ straordinaria; troppo impegnata a badare a dove metto le ruote mi rendo conto solo di sfuggita della bellezza del paesaggio..ovvero quando i miei compagni di viaggio si fermano per fare qualche foto ed io posso finalmente fumare una sigaretta..nel frattempo maledico la mia fobia del vuoto che mi paralizza ogni qual volta(e capita spesso in questo tratto) mi ritrovo in una curva senza guard-rail e lo strapiombo alla mia destra..
Cio’ nonostante mi impegno curva su curva seguendo i consigli degli esperti ed inizio a vedere qualche miglioramento..mi viene in mente il piccolo stripper e mi domando se stavolta il consumo delle mie gomme lo potrebbe soddisfare..
Bon torniamo a noi
Selenico
Bellissima citta prevalentemente antica e ben tenuta, porto con numerose barche delle quali dire “notevoli” e’ fare loro un torto; riusciamo persino ad andare in giro incantandoci davanti alla bellezza delle chiese e dei vari monumenti,l’atmosfera si mescola ad un religioso rispetto quando giunti alla sommita’ della cittadina, ci ritroviamo a visitare un cimitero che nella sua imponenza e rigore, colpisce l’animo di chi si avvicina.
Cena a base di pesce in un delizioso ristorante situato in uno dei tanti ripidissimi vicoli, ad un prezzo finalmente irrisorio.
Giorno successivo ancora chilometri di statale sino a giungere a Split.
La prima visita mi lascia abbastanza perplessa, forse mi aspettavo troppo e rimango delusa nonostante i pregi di alcuni edifici ma la sua bellezza a parere mio non eguaglia nemmeno lontanamente l’intensita’ che trasmette Sebenico.
Decidiamo comunque di fermarci due o tre giorni e dopo aver finalmente fatto un salutare bagno nel gelido mare , torniamo in visita ;questa volta, forse complice un gruppo di artisti che improvvisano un concerto ed una esibizione di ballerine, la serata si rivela piacevole
Piccola nota: le ragazze ed i ragazzi Croati..son tutti bellissimi, altissimi, gentilissimi..
Da Split prendiamo un traghetto che ci porta sull’isola di Brac che percorriamo in lungo e largo con le orecchie che strofinano sull’asfalto, questa volta non guidavo io per scelta e devo dire che ho fatto benissimo: ho imparato di piu’ in questa mezza giornata da zavorrina che nei 3000 km precedenti.
Soddisfatta rientro a Spalato ed il giorno dopo mentre andiamo a Dubrovnik, ci fermiamo ad Omis.
I miei occhi si spalancano incantati quando all’ingresso del paese, la strada si infila in un Canyon nel quale sinuoso scorre un fiume!!
Senza pensarci due volte prendiamo una barca e risaliamo per 40 minuti in cui facevo davvero fatica a serrare le labbra tanta era la bellezza del posto, sino al punto di ristoro ove servivano agnello cotto alla brace..
Giu’ ancora e via verso Dubrovnik , ultima meta del viaggio..
Tutto mi sarei aspettata nel percorrere la strada che porta alla citta’ fuorche’ trovarmi di fronte ad una cittadella medievale abitata in perfette condizioni ..
Optiamo per il campeggio a tempo indefinito, e dopo averne girati 3 piuttosto scarni, troviamo finalmente un bel posto a prezzi moderati.
Varcato l’ingresso attraverso il ponte levatoio presidiato da guardie in costume medievale , ci si ritrova in una piazza con grande fontana circolare al centro, le guide che noi abusivamente ascoltiamo dalle varie comitive, dicono che quella fu la prima tappa per il rifornimento idrico di tutta la cittadella.
Impieghiamo davvero una settimana per visitarla tutta, vicolo per vicolo angolo per angolo..e oltre agli immancabili monumenti o cattedrali, ricostruite dopo terremoti e bombardamenti ,la mia attenzione viene attratta dalle mura…pare che vengano lavate tutti i giorni per quanto sono pulite!!
L’ultimo giorno lo dedichiamo al giro delle mura di cinta che ci porta via 4 ore piene e due memory card della macchina fotografica.
Il giro e’ a pagamento (circa 4 euro) ma la sensazione che ti riporta indietro nel tempo mentre percorri i camminamenti di torre in torre, immaginando i soldati in armatura che vi vivevano, direi che potrebbe non avere prezzo.
Solo da sopra le mura si riesce a notare cio’ che i terremoti e le granate han provocato nel mezzo di questo splendore.
Rientro in nave da Split ad Ancona poi giu verso la Calabria in un turbinio di chilometri percorsi da sola e con la visione di tante bellezze viste e da vedere negli occhi.la vacanza finisce ed anche il mio racconto, non prima di aver sottolineato l’estrema quanto inaspettata civilta’ dei Croati nei confronti dei motociclisti, civilta’ e cortesia che mi han fatta sentire sempre considerata e mai in pericolo;
il grande senso di comunione che ho provato nell’incontrare decine e decine di centauri che han sempre salutato , sorriso o suonato anche quando qualcuno era fermo solo per una foto;
ed infine la qualita’ della birra che abbiamo ingurgitato con estrema goduria. :roll:
In tutto percorsi 3500 km.
http://it.pg.photos.yahoo.com/ph/loretta_baldi/album?.dir=/943a