tigre66
20/09/2005, 14:22
Venerdi 16 settembre 2005: i preparativi
Sono le 18 ... è ora di preparare la borsa per l’EVENTO: domani è il gran giorno, il giorno del mio primo raduno da motociclista!!
Tutto deve essere perfetto, poche cose nello zaino, le essenziali, il giubbetto e le protezioni per il viaggio, il casco lucidato a nuovo.
La moto con il pieno di benzina è in garage che mi aspetta; tutta pulita non sembra proprio che abbia già 8 anni. La guardo e mi dico: sei mia, tutta mia!! I miei occhi si riempiono di orgoglio e lei sembra quasi ricambiare ...ha un’anima…lo sento…c’è feeling tra noi due!
Arriva la sera ed un colpo di mannaia si abbatte sul mio capo: Fabio (CinghiOne) al telefono mi preannuncia temporali pazzeschi sul centro Italia; data la mia inesperienza, decidiamo insieme che forse non è il caso di partire…è la decisione più saggia - mi dico - ma quanto rosico.
Mi accingo a trascorrere una notte triste e sconsolata; lascio il cellulare acceso…non si sa mai…dovesse cambiare il programma io DEVO essere pronta a partire.
Sabato 17 settembre 2005: la partenza
Ore 10.30: il cellulare squilla ed i miei battiti cardiaci aumentano a dismisura. Nel tragitto verso il telefono prego e imploro che sia CinghiOne a chiamarmi per darmi buone notizie…chiudo gli occhi per un istante e…SI!!! Qualcuno lassù mi ama!! Fabio mi dice di aver ricevuto da Marte Power e da Sonia notizie rassicuranti sul tempo…decidiamo in un lampo…appuntamento alle 12 sulla Salaria…destinazione finale NORCIA!
CinghiOne arriva, come sempre, puntuale con la sua inconfondibile e meravigliosa Brutale; mi da le ultime indicazioni sulla strada e sull’andatura da seguire, mi augura buon viaggio…infiliamo i caschi, saltiamo sulle rispettive moto e finalmente partiamo.
Arriviamo ad Amatrice, dove veniamo accolti da un parcheggio stracolmo di moto…è una visione celestiale…come sono belle tutte messe in fila così. Entriamo al ristorante ed un casino pazzesco ci assale…mamma mia e quanti siamo!!! Nell’aria si sente il profumo degli antipasti appena consumati e la delicata vocina di Marte Power che farfuglia qualche cosa. Per 5 minuti non capisco niente…sono troppo emozionata…dovunque mi giro vedo gente in tuta di pelle, sul tavolo una distesa di caschi…e all’improvviso realizzo: io sono qui…tra loro…non ho una fazer ma sono qui!!
Vedo Baffo, Picchio, Sonia, Vaverik, Motogatto…e tanti altri che già conosco…ma una marea di persone si affollano davanti a me…porca miseria ragazzi siete proprio tanti!
Dopo pranzo si parte in direzione di Norcia; io mi metto in coda, non voglio intralciare chi è più esperto di me. Fabio mi dice di stare tranquilla, perché, anche se lui sarà in testa alla colonna, ci saranno le staffette a controllare ed avrò sempre qualcuno che mi guarda le spalle, ed è così. Lungo la strada ne incontro tanti accostati ad indicarci la strada, fermi sotto la pioggia, tanti a costeggiare la colonna di moto per controllare che tutto vada bene. Dopo il rifornimento, come previsto, io sono una delle ultime. Mi ritrovo a fare le curve in completa solitudine...CinghiOne e tutti gli altri sono di molto più avanti di me, già me li immagino in piega a fare quelle curve e a divertirsi come matti a superarsi a vicenda…un po’ li invidio e li ammiro e penso che forse, un giorno, anche io riuscirò a stare al loro passo. All’improvviso il silenzio è rotto dal ticchettio della pioggia…il timore mi assale…che succede se cado? Non ho mai guidato con la pioggia, se non con il motorino. Penso alle staffette e mi sento un po’ più sicura. Ancora una volta qualcuno lassù mi ama…arriva Danielcup e da vero gentiluomo si mette avanti a me, rallenta la sua andatura e mi accompagna per tutto il tragitto, curva dopo curva, fino al punto in cui CinghiOne si è fermato ad aspettarmi. Quando lo intravedo affianco alla staffetta, mi accorgo di essere ancora molto emozionata: è mezz’ora che aspetta…mi sento un disastro…una lumaca su due ruote…poi mi racconta del suo giro, leggo nei suoi occhi l’emozione che ha provato e il mio disagio scompare.
Arriviamo a Norcia e veniamo accolti nuovamente dalla vocetta di Marte Power che con il suo inseparabile pc registra le persone davanti all’albergo.
Un po’ di chiacchiere, un salutino alle moto che riposano in garage una di fianco all’altra e via a rinfrescarsi un po’. Ci si vede alle 21 a ristorante.
Ore 21: piove a secchiate; l’uomo alla reception ha compassione di noi e ci accompagna col pulmino al ristorante. La cena trascorre in allegria e termina con la vincita del Baffo del mitico cesto di salumi di Norcia.
Si rincasa…domani c’è il giro che ci attende e bisogna riposare.
Domenica 18 settembre 2005: indecisione e attesa
Ore 08.00: il ticchettio della sveglia è accompagnato da un rumore sinistro… diluvia! A colazione ci confrontiamo con altre persone e decidiamo a malincuore di non partire per il giro.
A questo punto non resta che decidere: partiamo alla prima schiarita o restiamo per il pranzo? La mattinata trascorre nell’indecisione.. metti il casco, togli il casco, chiama a casa che si parte, manda sms che si resta…finchè qualcuno nel mucchio pronuncia la parola fatidica: lasagna!! Voci di corridoio annunciano la presenza, molto gradita, della lasagna a pranzo. Come potremmo mai rinunciarci?
Allora ci rileviamo la tartaruga, le ginocchiere, il giubbetto, i guanti e il casco e rimettiamo a posto le chiavi delle moto; ma un dubbio ci assale: chi ha il coraggio di chiedere alla signora dell’albergo per la trecentesima volta le chiavi della stanza deposito bagagli? Dopo attenta riflessione la scelta ricade su CinghiOne, che dei due è sicuramente il più deciso e forzuto!
Superiamo indenni la Forca Caudina della reception e andiamo giù in sala pranzo. Vaverik ci ha occupato il posto al tavolo e finalmente abbiamo la possibilità di sedere vicino a Picchio e Baffo, ma ahinoi inutilmente…Baffo si è guardato bene dal portare con se il cesto di leccornie vinto la sera prima, quindi niente salamini e formaggi di Norcia.
L’alternativa però ci gusta e non poco…fettuccine, cannelloni e…udite udite ... MAIALINO!!!
Sarà la fame, sarà la gioia di stare con sta banda di matti…ma il mio palato gradisce e dalle espressioni soddisfatte che vedo in giro, anche gli altri.
Come dice il buon Marte Power..il cibo locale sarà buono, ma la porchetta di Ariccia non si batte.
Terminato il pranzo ci mettiamo in marcia verso casa…c’è chi decide di fare la salaria, chi la Flaminia…noi optiamo per quest’ultima. Per strada ovviamente, data la mia andatura, rimaniamo in coda, ma a Terni ribecchiamo tutto il gruppone dei romani che stanno a far le foto vicino alla cascata. Noi proseguiamo.
La Valnerina è un incanto; la strada è perfetta e non c’è traffico ed io mi lascio andare a qualche colpo di acceleratore in più (minimo a dire il vero)…azzardo anche qualche curvetta in piega. (anche questa minima). Ci fermiamo ad un bar per una brevissima sosta…all’improvviso il gruppone ci raggiunge e ci sfreccia davanti…come sono belli tutti in fila…li saluto ma non mi vedono…il mio pensiero li accompagna…buon rientro ragazzi, è stata una bella avventura, anche se come tutti i bei sogni è finita troppo presto.
Arrivo a casa, prendo le chiavi del garage…tolgo il casco e guardo verso l’alto…la mia bimba è alla finestra che mi aspetta..grida il mio nome…e dice “è arrivata la mia mamma…la mia mamma con la moto..guarda papà quanto è bella”…il cuore mi si scioglie…ho ancora dentro il ricordo di questa esperienza ma devo far posto ora alla mia bimba.
Parcheggio la mia kawasaky …le faccio una carezza, le dico che sono stata bene in sua compagnia e che è stata molto brava. Le mando un bacio. Mi fermo, mi rigiro a guardarla e per un attimo ripercorro tutte le emozioni che ho vissuto..tutti i volti mi ritornano in mente, tutte le espressioni, tutte le immagini più belle…come sono stata bene…peccato non aver conosciuto tutti…sarà per la prossima volta….E’ ormai sera…spengo le luci del garage e mi dirigo verso la porta di casa…buonanotte ragazzi…vi porterò sempre nel mio cuore.
Sono le 18 ... è ora di preparare la borsa per l’EVENTO: domani è il gran giorno, il giorno del mio primo raduno da motociclista!!
Tutto deve essere perfetto, poche cose nello zaino, le essenziali, il giubbetto e le protezioni per il viaggio, il casco lucidato a nuovo.
La moto con il pieno di benzina è in garage che mi aspetta; tutta pulita non sembra proprio che abbia già 8 anni. La guardo e mi dico: sei mia, tutta mia!! I miei occhi si riempiono di orgoglio e lei sembra quasi ricambiare ...ha un’anima…lo sento…c’è feeling tra noi due!
Arriva la sera ed un colpo di mannaia si abbatte sul mio capo: Fabio (CinghiOne) al telefono mi preannuncia temporali pazzeschi sul centro Italia; data la mia inesperienza, decidiamo insieme che forse non è il caso di partire…è la decisione più saggia - mi dico - ma quanto rosico.
Mi accingo a trascorrere una notte triste e sconsolata; lascio il cellulare acceso…non si sa mai…dovesse cambiare il programma io DEVO essere pronta a partire.
Sabato 17 settembre 2005: la partenza
Ore 10.30: il cellulare squilla ed i miei battiti cardiaci aumentano a dismisura. Nel tragitto verso il telefono prego e imploro che sia CinghiOne a chiamarmi per darmi buone notizie…chiudo gli occhi per un istante e…SI!!! Qualcuno lassù mi ama!! Fabio mi dice di aver ricevuto da Marte Power e da Sonia notizie rassicuranti sul tempo…decidiamo in un lampo…appuntamento alle 12 sulla Salaria…destinazione finale NORCIA!
CinghiOne arriva, come sempre, puntuale con la sua inconfondibile e meravigliosa Brutale; mi da le ultime indicazioni sulla strada e sull’andatura da seguire, mi augura buon viaggio…infiliamo i caschi, saltiamo sulle rispettive moto e finalmente partiamo.
Arriviamo ad Amatrice, dove veniamo accolti da un parcheggio stracolmo di moto…è una visione celestiale…come sono belle tutte messe in fila così. Entriamo al ristorante ed un casino pazzesco ci assale…mamma mia e quanti siamo!!! Nell’aria si sente il profumo degli antipasti appena consumati e la delicata vocina di Marte Power che farfuglia qualche cosa. Per 5 minuti non capisco niente…sono troppo emozionata…dovunque mi giro vedo gente in tuta di pelle, sul tavolo una distesa di caschi…e all’improvviso realizzo: io sono qui…tra loro…non ho una fazer ma sono qui!!
Vedo Baffo, Picchio, Sonia, Vaverik, Motogatto…e tanti altri che già conosco…ma una marea di persone si affollano davanti a me…porca miseria ragazzi siete proprio tanti!
Dopo pranzo si parte in direzione di Norcia; io mi metto in coda, non voglio intralciare chi è più esperto di me. Fabio mi dice di stare tranquilla, perché, anche se lui sarà in testa alla colonna, ci saranno le staffette a controllare ed avrò sempre qualcuno che mi guarda le spalle, ed è così. Lungo la strada ne incontro tanti accostati ad indicarci la strada, fermi sotto la pioggia, tanti a costeggiare la colonna di moto per controllare che tutto vada bene. Dopo il rifornimento, come previsto, io sono una delle ultime. Mi ritrovo a fare le curve in completa solitudine...CinghiOne e tutti gli altri sono di molto più avanti di me, già me li immagino in piega a fare quelle curve e a divertirsi come matti a superarsi a vicenda…un po’ li invidio e li ammiro e penso che forse, un giorno, anche io riuscirò a stare al loro passo. All’improvviso il silenzio è rotto dal ticchettio della pioggia…il timore mi assale…che succede se cado? Non ho mai guidato con la pioggia, se non con il motorino. Penso alle staffette e mi sento un po’ più sicura. Ancora una volta qualcuno lassù mi ama…arriva Danielcup e da vero gentiluomo si mette avanti a me, rallenta la sua andatura e mi accompagna per tutto il tragitto, curva dopo curva, fino al punto in cui CinghiOne si è fermato ad aspettarmi. Quando lo intravedo affianco alla staffetta, mi accorgo di essere ancora molto emozionata: è mezz’ora che aspetta…mi sento un disastro…una lumaca su due ruote…poi mi racconta del suo giro, leggo nei suoi occhi l’emozione che ha provato e il mio disagio scompare.
Arriviamo a Norcia e veniamo accolti nuovamente dalla vocetta di Marte Power che con il suo inseparabile pc registra le persone davanti all’albergo.
Un po’ di chiacchiere, un salutino alle moto che riposano in garage una di fianco all’altra e via a rinfrescarsi un po’. Ci si vede alle 21 a ristorante.
Ore 21: piove a secchiate; l’uomo alla reception ha compassione di noi e ci accompagna col pulmino al ristorante. La cena trascorre in allegria e termina con la vincita del Baffo del mitico cesto di salumi di Norcia.
Si rincasa…domani c’è il giro che ci attende e bisogna riposare.
Domenica 18 settembre 2005: indecisione e attesa
Ore 08.00: il ticchettio della sveglia è accompagnato da un rumore sinistro… diluvia! A colazione ci confrontiamo con altre persone e decidiamo a malincuore di non partire per il giro.
A questo punto non resta che decidere: partiamo alla prima schiarita o restiamo per il pranzo? La mattinata trascorre nell’indecisione.. metti il casco, togli il casco, chiama a casa che si parte, manda sms che si resta…finchè qualcuno nel mucchio pronuncia la parola fatidica: lasagna!! Voci di corridoio annunciano la presenza, molto gradita, della lasagna a pranzo. Come potremmo mai rinunciarci?
Allora ci rileviamo la tartaruga, le ginocchiere, il giubbetto, i guanti e il casco e rimettiamo a posto le chiavi delle moto; ma un dubbio ci assale: chi ha il coraggio di chiedere alla signora dell’albergo per la trecentesima volta le chiavi della stanza deposito bagagli? Dopo attenta riflessione la scelta ricade su CinghiOne, che dei due è sicuramente il più deciso e forzuto!
Superiamo indenni la Forca Caudina della reception e andiamo giù in sala pranzo. Vaverik ci ha occupato il posto al tavolo e finalmente abbiamo la possibilità di sedere vicino a Picchio e Baffo, ma ahinoi inutilmente…Baffo si è guardato bene dal portare con se il cesto di leccornie vinto la sera prima, quindi niente salamini e formaggi di Norcia.
L’alternativa però ci gusta e non poco…fettuccine, cannelloni e…udite udite ... MAIALINO!!!
Sarà la fame, sarà la gioia di stare con sta banda di matti…ma il mio palato gradisce e dalle espressioni soddisfatte che vedo in giro, anche gli altri.
Come dice il buon Marte Power..il cibo locale sarà buono, ma la porchetta di Ariccia non si batte.
Terminato il pranzo ci mettiamo in marcia verso casa…c’è chi decide di fare la salaria, chi la Flaminia…noi optiamo per quest’ultima. Per strada ovviamente, data la mia andatura, rimaniamo in coda, ma a Terni ribecchiamo tutto il gruppone dei romani che stanno a far le foto vicino alla cascata. Noi proseguiamo.
La Valnerina è un incanto; la strada è perfetta e non c’è traffico ed io mi lascio andare a qualche colpo di acceleratore in più (minimo a dire il vero)…azzardo anche qualche curvetta in piega. (anche questa minima). Ci fermiamo ad un bar per una brevissima sosta…all’improvviso il gruppone ci raggiunge e ci sfreccia davanti…come sono belli tutti in fila…li saluto ma non mi vedono…il mio pensiero li accompagna…buon rientro ragazzi, è stata una bella avventura, anche se come tutti i bei sogni è finita troppo presto.
Arrivo a casa, prendo le chiavi del garage…tolgo il casco e guardo verso l’alto…la mia bimba è alla finestra che mi aspetta..grida il mio nome…e dice “è arrivata la mia mamma…la mia mamma con la moto..guarda papà quanto è bella”…il cuore mi si scioglie…ho ancora dentro il ricordo di questa esperienza ma devo far posto ora alla mia bimba.
Parcheggio la mia kawasaky …le faccio una carezza, le dico che sono stata bene in sua compagnia e che è stata molto brava. Le mando un bacio. Mi fermo, mi rigiro a guardarla e per un attimo ripercorro tutte le emozioni che ho vissuto..tutti i volti mi ritornano in mente, tutte le espressioni, tutte le immagini più belle…come sono stata bene…peccato non aver conosciuto tutti…sarà per la prossima volta….E’ ormai sera…spengo le luci del garage e mi dirigo verso la porta di casa…buonanotte ragazzi…vi porterò sempre nel mio cuore.