Braverider
22/09/2005, 09:44
Chiudiamo il capitolo giappone e ripartiamo con il prossimo appuntamento...
Il calendario del Campionato del Mondo di MotoGP presenta questa settimana uno degli appuntamenti più difficili della stagione, una delle piste, quella di Sepang, più lunghe e impegnative previste nella stagione. Non si tratta solo della lunghezza del tracciato, però, quanto anche delle presumibili condizioni cliamtiche, con temperature che dovrebbero aggirarsi intorno ai 38º, con l´asfalto a 60º, un livello di umidità di circa 75%. Una sfida per tutti i piloti impegnati in pista.
Il tracciato malese di Sepang è un misto, in cui si alternano punti veloci a punti lenti. In tre curve si raggiungono velocità di soli 60 km/h, mentre nei due rettilinei si superano i 305 km/h. In alcuni settori della pista l´agilità della moto riveste un ruolo fondamentale, anche in altri settori, però, la stabilità della moto è importante dovendo affrontare delle curve a 170 km/h. Come spesso accade nel Motomondiale, è praticamente impossibile riuscire a trovare la messa a punto perfetta, date le diverse necessità dei differenti punti del circuito. Come sempre, quindi, il giusto compromesso deve essere l´obiettivo da ricercare.
La messa a punto delle sospensioni è uno degli elementi più complicati in gioco a Sepang. Una serie di punti in cui le frenate sono decisamente brusche porterebbe a una regolazione degli ammortizzatori anteriori piuttosto rigida, ma altri punti del tracciato sono più sconnessi, qui si potrebbero presentare problemi di chattering. È quindi necessaria una regolazione più morbida di quanto non si avrebbe voluto, proprio per assorbire meglio i colpi dei punti meno regolari della pista. Il fattore più importante per la spospensione posteriore è invece legato alla ricerca di una migliore trazione.
A causa dell´ammontare di grip nella parte iniziale del circuito, si sarebbe portati a una regolazione piuttosto morbida del posteriore, proprio per aumentarne la trazione. Di norma, però, dopo la prima giornata di prove il grip dell´asfalto tende a migliorare, rendendo quindi possibile una tarartura leggermente più rigida, anche per poter garantire la stabilità nelle curve affrontate a a180 km/h.
Anche la messa a punto delle marce è un fattore chiave a Sepang, dovuto all´ampia differenza tra le velocità più elevate e quelle più lente nel corso di un giro. Una prima marcia molto corta viebe di norma preferita, con una sesta al contrario molto lunga per poter arrivare a velocità prossime ai 325 km/h. Con la presenza di due rettilinei, nei quali si entra in seconda per poi arrivare gradualmente alla sesta, la regolazione di tutte le marce riveste un ruolo critico. Per rendere un´idea dell´importanza di questi due rettilinei, si pensi che il 25% del tempo sul giro viene passato proprio su di questi. Le marce più importanti sono la seconda e la terza, dal momento che tutte le curve, a eccezione della veloce `3 ´, vengono affrontate con questi rapporti.
Le condizioni climatiche estreme presenti sulla pista della Malesia impongo una particolare attenzione al sistema di raffreddamento del motore. Per questo vengono impiegati radiatori di dimensioni superiori a quelli usati tradizionalmente. Non si può certo dimenticare il fattore pneumatici, con i due rettilinei consecutivi, quasi 1 km di lunghezza, che mettono a dura prova le gomme. Si sono visti in alcune occasioni, pneumatici esplodere a causa dello stress da alte temperature. I tecnici Michelin e Bridgestone avranno dalla loro i dati relativi ai test pre-stagione, condotti proprio sul circuito di Sepang
Insomma, una pista che almeno sulla carta non permetterà a Biaggi di raggiungere la tanto desiderata vittoria, visti i suoi problemi a girare bene con un compromesso....
Una pista difficile per le gomme, quindi una gara che per Capirossi si presenta in salita, anche se le bridgestone sono diventate abbastanza competitive...
Una pista su cui Valentino ha stravinto, che gli piace e che sa interpretare al meglio...
Ci sono dubbi sul pronostico????
Il calendario del Campionato del Mondo di MotoGP presenta questa settimana uno degli appuntamenti più difficili della stagione, una delle piste, quella di Sepang, più lunghe e impegnative previste nella stagione. Non si tratta solo della lunghezza del tracciato, però, quanto anche delle presumibili condizioni cliamtiche, con temperature che dovrebbero aggirarsi intorno ai 38º, con l´asfalto a 60º, un livello di umidità di circa 75%. Una sfida per tutti i piloti impegnati in pista.
Il tracciato malese di Sepang è un misto, in cui si alternano punti veloci a punti lenti. In tre curve si raggiungono velocità di soli 60 km/h, mentre nei due rettilinei si superano i 305 km/h. In alcuni settori della pista l´agilità della moto riveste un ruolo fondamentale, anche in altri settori, però, la stabilità della moto è importante dovendo affrontare delle curve a 170 km/h. Come spesso accade nel Motomondiale, è praticamente impossibile riuscire a trovare la messa a punto perfetta, date le diverse necessità dei differenti punti del circuito. Come sempre, quindi, il giusto compromesso deve essere l´obiettivo da ricercare.
La messa a punto delle sospensioni è uno degli elementi più complicati in gioco a Sepang. Una serie di punti in cui le frenate sono decisamente brusche porterebbe a una regolazione degli ammortizzatori anteriori piuttosto rigida, ma altri punti del tracciato sono più sconnessi, qui si potrebbero presentare problemi di chattering. È quindi necessaria una regolazione più morbida di quanto non si avrebbe voluto, proprio per assorbire meglio i colpi dei punti meno regolari della pista. Il fattore più importante per la spospensione posteriore è invece legato alla ricerca di una migliore trazione.
A causa dell´ammontare di grip nella parte iniziale del circuito, si sarebbe portati a una regolazione piuttosto morbida del posteriore, proprio per aumentarne la trazione. Di norma, però, dopo la prima giornata di prove il grip dell´asfalto tende a migliorare, rendendo quindi possibile una tarartura leggermente più rigida, anche per poter garantire la stabilità nelle curve affrontate a a180 km/h.
Anche la messa a punto delle marce è un fattore chiave a Sepang, dovuto all´ampia differenza tra le velocità più elevate e quelle più lente nel corso di un giro. Una prima marcia molto corta viebe di norma preferita, con una sesta al contrario molto lunga per poter arrivare a velocità prossime ai 325 km/h. Con la presenza di due rettilinei, nei quali si entra in seconda per poi arrivare gradualmente alla sesta, la regolazione di tutte le marce riveste un ruolo critico. Per rendere un´idea dell´importanza di questi due rettilinei, si pensi che il 25% del tempo sul giro viene passato proprio su di questi. Le marce più importanti sono la seconda e la terza, dal momento che tutte le curve, a eccezione della veloce `3 ´, vengono affrontate con questi rapporti.
Le condizioni climatiche estreme presenti sulla pista della Malesia impongo una particolare attenzione al sistema di raffreddamento del motore. Per questo vengono impiegati radiatori di dimensioni superiori a quelli usati tradizionalmente. Non si può certo dimenticare il fattore pneumatici, con i due rettilinei consecutivi, quasi 1 km di lunghezza, che mettono a dura prova le gomme. Si sono visti in alcune occasioni, pneumatici esplodere a causa dello stress da alte temperature. I tecnici Michelin e Bridgestone avranno dalla loro i dati relativi ai test pre-stagione, condotti proprio sul circuito di Sepang
Insomma, una pista che almeno sulla carta non permetterà a Biaggi di raggiungere la tanto desiderata vittoria, visti i suoi problemi a girare bene con un compromesso....
Una pista difficile per le gomme, quindi una gara che per Capirossi si presenta in salita, anche se le bridgestone sono diventate abbastanza competitive...
Una pista su cui Valentino ha stravinto, che gli piace e che sa interpretare al meglio...
Ci sono dubbi sul pronostico????