MartePower
24/10/2005, 19:21
Rossi: "Nel 2006 addio ai senatori"
"E' ora del ricambio generazionale"
Manca ancora una gara alla fine del Mondiale MotoGp, ma per alcuni dei senatori, come Max Biaggi, Sete Gibernau e Alexandre Barros, si annunciano tempi duri per il 2006. Parola di Valentino Rossi: "In questo momento i senatori soffrono e mi sembra normale - ha detto - Vedo il 2006 come l'anno del definitvo cambio generazionale". I vari Melandri, Hayden e Pedrosa scalpitano alle spalle del campione del mondo.
Rossi-Melandri (AFP)
La stagione 2006 dovrebbe segnare il definitivo passaggio di consegne tra i senatori e le nuove leve, che già quest'anno hanno fatto mangiare la polvere ai piloti più esperti. Non è un caso che alle spalle di Valentino Rossi ci siano Marco Melandri e Nicky Hayden, che sulla carta avrebbero dovuto fare da spalla ai ben più quotati Sete Gibernau e Max Biaggi. Lo spagnolo, dopo che negli ultimi due anni si era guadagnato il titolo di anti-Rossi, si è perso in una crisi psicologica senza fine, confermata anche dall'errore di domenica in Turchia che lo ha estromesso dopo pochi giri dalla lotta per la vittoria. Nel 2006 il passaggio alla Ducati potrebbe rivitalizzarlo in parte. Il pilota romano ha visto tramutato in un incubo, il peggiore della sua carriera, il sogno di guidare una Honda Hrc ufficiale. Da inizio anno lotta con problemi di aderenza, che lo condizionano puntualmente. Fino a un mese fa alle spalle di Rossi c'era ancora lui, prima che le cose precipitassero in modo irreversibile. L'anno prossimo Max dovrebbe rimanere alla Honda, ma tornerà al team di Sito Pons: le sue possibilità di tornare competitivo diminuiranno sensibilmente.
Per Rossi, dunque, ecco nuove insidie: accanto ai già citati Melandri e Hayden, c'è grande attesa per il debutto di Dani Pedrosa, due volte campione della 250 cc. Il pilota spagnolo affiancherà l'americano alla Hrc. Una novità anche dalla Superbike, con l'approdo alla Suzuki di Chris Vermeulen, promettente australiano messosi in luce quest'anno. Tante le novità ed un unico punto fermo e certezza: l'uomo da battere rimane Valentino Rossi.
tgcom
"E' ora del ricambio generazionale"
Manca ancora una gara alla fine del Mondiale MotoGp, ma per alcuni dei senatori, come Max Biaggi, Sete Gibernau e Alexandre Barros, si annunciano tempi duri per il 2006. Parola di Valentino Rossi: "In questo momento i senatori soffrono e mi sembra normale - ha detto - Vedo il 2006 come l'anno del definitvo cambio generazionale". I vari Melandri, Hayden e Pedrosa scalpitano alle spalle del campione del mondo.
Rossi-Melandri (AFP)
La stagione 2006 dovrebbe segnare il definitivo passaggio di consegne tra i senatori e le nuove leve, che già quest'anno hanno fatto mangiare la polvere ai piloti più esperti. Non è un caso che alle spalle di Valentino Rossi ci siano Marco Melandri e Nicky Hayden, che sulla carta avrebbero dovuto fare da spalla ai ben più quotati Sete Gibernau e Max Biaggi. Lo spagnolo, dopo che negli ultimi due anni si era guadagnato il titolo di anti-Rossi, si è perso in una crisi psicologica senza fine, confermata anche dall'errore di domenica in Turchia che lo ha estromesso dopo pochi giri dalla lotta per la vittoria. Nel 2006 il passaggio alla Ducati potrebbe rivitalizzarlo in parte. Il pilota romano ha visto tramutato in un incubo, il peggiore della sua carriera, il sogno di guidare una Honda Hrc ufficiale. Da inizio anno lotta con problemi di aderenza, che lo condizionano puntualmente. Fino a un mese fa alle spalle di Rossi c'era ancora lui, prima che le cose precipitassero in modo irreversibile. L'anno prossimo Max dovrebbe rimanere alla Honda, ma tornerà al team di Sito Pons: le sue possibilità di tornare competitivo diminuiranno sensibilmente.
Per Rossi, dunque, ecco nuove insidie: accanto ai già citati Melandri e Hayden, c'è grande attesa per il debutto di Dani Pedrosa, due volte campione della 250 cc. Il pilota spagnolo affiancherà l'americano alla Hrc. Una novità anche dalla Superbike, con l'approdo alla Suzuki di Chris Vermeulen, promettente australiano messosi in luce quest'anno. Tante le novità ed un unico punto fermo e certezza: l'uomo da battere rimane Valentino Rossi.
tgcom