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Nazran
26/10/2005, 22:00
www.danieleluttazzi.it

Ci sono anche alcuni gustosi MP3

Fatevi qualche risata (la maggior parte, amare) :wink:

Gilles
26/10/2005, 22:54
Questa l'avevo avuta oggi in email ed è gustosissima:
http://www.danieleluttazzi.it/files/berlusconi_bari_2000_09_14.mp3

MartePower
26/10/2005, 23:11
gustosa?! non mi pare dica questa una cazzata
un governo nato da un ribaltone che fa leggi del genere non me pare il massimo, visto che non è stato eletto
sempre che non pensi che ci sia da ride perché è simile alla situazione attuale, visto che non è simile per niente dato che il governo in carica è stato eletto

mo mo che stia sul cavolo Berlusca, una cosa
ma non cerchiamo le cazzate per forza anche dove non ci sono... tanto per partito preso

Gonzo
26/10/2005, 23:13
:twisted:

alfaomega
26/10/2005, 23:18
visto che non è simile per niente dato che il governo in carica è stato eletto
alessio, ma che stai a dì, con tutto il rispetto.... ma hai presente il numero di ministri che ha cambiato berlusconi in questi 5 anni?!?!? ha fatto sto trucchetto di restare sempre lui a palazzo chigi [anche perchè non accetterebbe mai nessun altro] così ha fatto "la legislatura più lunga"...
trucchetti ridicoli come mao che si fa 5km nello Yangtze a nuoto con un tempo più veloce di Rosolino....

Gilles
26/10/2005, 23:24
gustosa?! non mi pare dica questa una cazzata

Se parliamo di opportunità e bon ton politico, non era una scelta corretta allora come non lo è stata oggi, solo che oggi l'hanno fatta :x
Se invece si parla di leggittimità "tecnica" quel governo aveva il diritto di legiferare al pari di questo avendo la fiducia della maggiornaza degli eletti e dato che nessuna legge impediva il pasaggio tra schieramenti :wink:

robertos57
27/10/2005, 08:55
ok la legge permetteva il passaggio fra schieramaneti
però dopo la caduta di un governo il presidente (in quel caso scalfaro) deve dare l'incarico di riprovare a fare il governo a una persona di quelle che hanno vinto le elezioni e in caso di impossibilità si va alle elezioni.
in quel caso è stato dato l'incarico all'opposizione, non era solo illegittimo ma chiamasi anche colpo di stato.
la democrazia del voto non è stata rispettata, alla faccia di chi si appella alla costituzione ogni giorno

LukeDuke
27/10/2005, 09:01
...
un governo nato da un ribaltone...

Non te preoccupare... vedrai che Mastella ritorna all'ovile sto giro :lol: :lol: :lol:

Gilles
27/10/2005, 09:42
la democrazia del voto non è stata rispettata, alla faccia di chi si appella alla costituzione ogni giorno
Allora, come ancora oggi, non c'è l'elezione diretta del capo del governo. Per cui la maggiornaza è rappresentata dalla maggiornaza dei parlamentari che votano la fiducia a un governo. Sarebbe stato colpo di stato non affidare l'incarico di formare il governo a chi aveva in tasca i voti della maggiornaza dei parlamentare.
Questo è quello che è tecnicamente previsto. Se poi parliamo di opportunità politica, tanto il ribaltone quanto una legge lettorale varata a fine legislatura sono un capolavoro di ignoranza :evil:

stan
27/10/2005, 13:41
ok la legge permetteva il passaggio fra schieramaneti
però dopo la caduta di un governo il presidente (in quel caso scalfaro) deve dare l'incarico di riprovare a fare il governo a una persona di quelle che hanno vinto le elezioni e in caso di impossibilità si va alle elezioni.
in quel caso è stato dato l'incarico all'opposizione, non era solo illegittimo ma chiamasi anche colpo di stato.
la democrazia del voto non è stata rispettata, alla faccia di chi si appella alla costituzione ogni giorno

A parte che concordo pienamente con Gilles (sia sull'opportunità, sia sul meccanismo tecnico), ma al contrario di quello che dici, Scalfaro diede l'incarico proprio a una delle persone che aveva vinto le elezioni e che in quel momento aveva la maggioranza (anche se una parte dei sostenitori era cambiata); e il presidente della Repubblica ha l'obbligo di dare l'incarico a chi ha la maggioranza in quel momento.

Sul caso specifico della dichiarazione di Bari, la cosa è disgustosa perché oltre ad aver fatto la banderuola come al solito (e come purtroppo capita spesso in entrambi gli schieramenti), stavolta Berlusconi ha anche fatto la sceneggiata in parlamento, urlando a squarciagola "è falso" a Franceschini che nella sua dichiarazione gli ricordava esattamente queste parole.

Però nessun telegiornale la sera ha evidenziato questo voltafaccia di B.; forse era molto più importante parlare della storta che si era preso scendendo dal palco :(

Gilles
27/10/2005, 14:02
Però nessun telegiornale la sera ha evidenziato questo voltafaccia di B.; forse era molto più importante parlare della storta che si era preso scendendo dal palco :(
Ma che dici???? :shock:
L'informazione in Italia è libera! :lol: :lol: :lol:
:evil: :evil: :evil:

Nazran
27/10/2005, 14:45
LEggete quello di oggi:


Co.pro.

A due anni dal varo del decreto applicativo della legge 30, addio ai Co.co.co. Da ieri sono Co.pro., collaboratori a progetto. L'artefice magico è Maroni, il ministro del Lavoro. Maroni è brillante. Finchè non gli fai una domanda.

Ha firmato la famigerata legge 30 che riduce il lavoro a merce. Indagine del centro studi Ires/CGIL ( 21 ottobre 05 ): a prescindere dalla tipologia di contratto, il 76% dei collaboratori ha un contratto atipico, ma un lavoro da dipendente (lavora per un solo committente, ha orari stabiliti da rispettare, in sede) senza averne la stessa retribuzione e gli stessi contributi previdenziali, entrambi inferiori. La legge 30 viene usata dalle aziende per pagare meno i lavoratori. Chi poteva prevere questo sviluppo inaspettato degli eventi?

I lavori flessibili non sono veri lavori. Test: vai in banca a chiedere un mutuo. Se fai un lavoro flessibile, non te lo danno.

Qui, altra grossa colpa del centrosinistra: i Co.co.co. sono una sciagura colpa del centrosinistra ( DS e Margherita ).

Collaboratori a progetto. Co.pro. Copro: in greco significa merda. Perché questa umiliazione costante, madosca?

Nella collaborazione a progetto va specificata la data d'inizio e fine del progetto di lavoro ( ma senza contrattazione collettiva, senza sindacato, il collaboratore subisce i ricatti del datore di lavoro; e nessuno controlla i progetti finchè non arriva un giudice a tutelare i diritti del lavoratore: questo in genere accade quando il contratto è già scaduto e l'ex-lavoratore non ha più paura di fare causa.)

Il contratto può essere rinnovato. Ma il compenso è libero, non legato alla retribuzione dei lavoratori subordinati dello stesso settore. La maternità è tutelata ( sospensione rapporto + proroga 180 gg ); per la pensione però si richiede un versamento del 18% del compenso ( 2/3 azienda, 1/3 lavoratore). La pensione è costosa oggi, e alla fine inferiore agli assegni di povertà.

Ecco però che Maroni estrae dal cilindro il SUPERBONUS! l'incentivo inserito nella riforma delle pensioni. Oooh! Il Superbonus!

Come ha fatto? C'è il trucco. Avete visto lo spot del governo sul grosso guadagno economico per chi rinuncia alla pensione e sceglie il Superbonus di Maroni? E' pubblicità ingannevole. Tace infatti su un piccolo particolare: il Superbonus conviene solo ai dirigenti, non agli impiegati né tantomeno agli operai, che se scelgono il Superbonus, conti alla mano, ci rimettono.

Il Super-bonus blocca la pensione. Solo che il Superbonus lo prendi al massimo per 4 anni, mentre il pezzo di pensione lo perdi per tutta la vita. Tu e il tuo coniuge superstite. Considerato che il Superbonus è esentasse, ma non lo è la pensione, si tratta di calcolare se il Superbonus è superiore o inferiore alle quote di pensione perduta. E' matematica attuariale, roba poco accessibile, specie al ministro che, non dimentichiamolo, è Maroni.

Si può vedere la cosa da una prospettiva più semplice:
in pratica, col bonus, lo Stato ti fa un prestito che dovrai restituire, quando andrai in pensione, per tutta la vita. Fai il calcolo e si scopre che le perdite sono superiori al guadagno. Ti danno soldi a un interesse eccessivo. Lo slogan dello spot è: Restare al lavoro, scelta di convenienza. Sì, per quello strozzino dello Stato.

E' così giunto il momento di segare la valletta in due: la riforma della previdenza complementare. I lavoratori mettono soldi propri nei fondi pensione, ma sono le compagnie di assicurazione a voler decidere dove investirli, magari su polizze costose, senza trasparenza. Maroni voleva mediare, il Consiglio dei ministri ha bocciato Maroni, tanto per fargli capire cosa si intende per Mediolanum.

La crisi del Welfare. Quando era al governo, D'Alema una soluzione l'aveva trovata. I bingo. Ma quei comunisti dei pensionati l'hanno sabotato.

A tre anni dal varo della legge 30, i dati sono preoccupanti: il 50% dei lavoratori non può permettersi di versare più contributi per la pensione, lo staff leasing è inesistente, l'occupazione femminile per la prima volta dopo anni cresce meno di quella maschile; mentre a causa della competizione al ribasso cresce il sommerso e aumenta il precariato.

Niente garanzie, posti a rischio. Ci sono situazioni ignobili. Io ho cugina di 27 anni, laureata. Vive al nord. Si è sposata. Assunta in periodo di prova, allo scadere le hanno fatto firmare una lettera di dimissioni senza data, come condizione per essere assunta a tempo indeterminato. Perché? E' sposata, quindi a rischio per l'azienda. Alla faccia dell'emancipazione femminile.

-Incinta, eh? Lei è licenziata! Il suo bambino è licenziato!

( Non sono qui per farvi ridere. Sono qui per creare tensione sociale.)
By Daniele Luttazzi at 27 Ott 2005 - 02:01

stan
27/10/2005, 15:03
gustosa?! non mi pare dica questa una cazzata
un governo nato da un ribaltone che fa leggi del genere non me pare il massimo, visto che non è stato eletto
sempre che non pensi che ci sia da ride perché è simile alla situazione attuale, visto che non è simile per niente dato che il governo in carica è stato eletto


Se quando parli di eletto/non eletto fai un discorso formale, oggi come allora il governo è sostenuto dalla maggioranza dei parlamentari (che è quello che prevede la nostra costituzione).

Se invece il discorso è sostanziale, oggi come allora la maggioranza in parlamento non corrisponde alla maggioranza del paese, e soprattutto oggi come allora non è opportuno che la legge elettorale venga modificata dalla maggioranza contro il parere della minoranza, a pochi mesi dalle elezioni.

L'unica vera differenza tra le due situazioni è che allora la legge non è stata cambiata, mentre oggi la stanno cambiando.

Se non ti viene la nausea come a me, tanto per ricordarti come la pensavano allora gli esponenti del cdx, ti elenco qualche dichiarazione dell'epoca:

"Le regole si fanno con un ampio margine di consenso e devono essere neutre, non come vuole qualcuno della maggioranza, per favorire questo o quello schieramento" (Enrico La Loggia, Forza Italia, 26 agosto 2000)

"Quella della maggioranza è una sopraffazione. Si accomodino pure, ma ne risponderanno al Paese e si troveranno contro un'opposizione agguerrita"
(Renato Schifani, Forza Italia, Ansa, 26 agosto 2000)

"E' un segnale di degrado istituzionale pensare di cambiare la legge elettorale in piena campagna elettorale e in più senza il consenso dell'opposizione" (Adolfo Urso, An, Ansa, 26 agosto 2000)

"Siamo fuori tempo massimo: in campagna elettorale non si cambiano le regole"
(Silvio Berlusconi, Ansa, 26 agosto 2000)

"Il centrosinistra non si azzardi a tentare di approvare da solo una legge elettorale. Mobiliteremo i nostri gruppi parlamentari e gli faremo vedere i sorci verdi. Del resto alla ripresa dei lavori parlamentari inizieremo a Montecitorio una battaglia politica contro l'attuale maggioranza su ogni tema in discussione" (Gustavo Selva, An, Ansa, 27 agosto 2000)

"Si provino a fare le riforme da soli... Non mancherà la nostra risposta. Pensare di fare la riforma elettorale da soli significa calpestare le regole della democrazia che vanno invece sempre condivise"
(Gianfranco Fini, An, Ansa, 3 ottobre 2000)

"Se su quella proposta elettorale vogliono andare avanti, facciano pure, ma sia chiaro fin d'ora che il tentativo di imporci una legge elettorale di parte aprirebbe uno scontro parlamentare senza precedenti e la responsabilità ricadrebbe interamente su di loro... Straparlano. Naturalmente possono dire ciò che vogliono, ma resta il fatto che fino ad oggi hanno cercato di far passare per buona e accettata una proposta di legge concepita esclusivamente a loro uso e consumo. Un atteggiamento inaudito e intimidatorio".
(Beppe Pisanu, Forza Italia, Ansa, 3 ottobre 2000).

"Una legge elettorale fatta a colpi di maggioranza, per di più votata in piena campagna elettorale, rappresenterebbe uno strappo istituzionale che allontanerebbe l'Italia dall'Europa, danneggiandone seriamente la sua credibilità. Per una nuova legge elettorale siamo fuori tempo massimo. Se dovessimo procedere su quella strada in piena campagna avremmo il caos senza il cancelliere".
(Giulio Tremonti, Forza Italia, Ansa, 3 ottobre 2000).

"Non esistono più le condizioni tecniche e politiche che consentano di proseguire nel confronto. Sarebbe quindi inaccettabile se in questa situazione la sinistra pensasse di potersi fare da sola la sua legge elettorale".
(comunicato congiunto di Berlusconi, Fini, Casini e Bossi, Ansa, 4 ottobre 2000).

"Se il centrosinistra decidesse di andare avanti da solo, sarebbe un altro imbroglio: ho sempre sostenuto che hanno la mentalità nazista. Adesso hanno la possibilità di dimostrarlo. Vediamo se avranno il coraggio di approvarsi da soli la legge elettorale. Li aspettiamo, in Parlamento e nelle piazze".
(Umberto Bossi, Lega Nord, Ansa, 5 ottobre 2000).

"Nemmeno Milosevic provò a cambiare le regole elettorali a campagna elettorale in corso".
(Giuliano Urbani, Forza Italia, Ansa, 15 novembre 2000).

"Ci opponiamo a questo tentativo di golpe legalizzato. E' l'ennesima dimostrazione dell'incapacità di Veltroni e soci di accettare le regole di un confronto democratico"
(Roberto Maroni, Lega Nord, Ansa, 15 novembre 2000)

"E' una legge elettorale tesa al bene della sinistra e al male del paese. La legge elettorale attuale è stata votata da tutti, ed è sempre andata bene alla sinistra" (Silvio Berlusconi, 4 ottobre 2000)

"Nel bel mezzo della partita non si possono cambiare le regole. Se l'Ulivo dovesse provarci, la nostra opposizione sarebbe durissima, in Parlamento e nel Paese"
(Beppe Pisanu, Forza Italia, Ansa, 15 novembre 2000)

"E' comprensibile che Rutelli voglia vincere le elezioni e per soddisfare Bertinotti proponga di cambiare la legge elettorale. Ma è altrettanto comprensibile l'atteggiamento di chi come noi ritiene che nel mezzo della partita non si cambiano le regole"
(Pierferdinando Casini, Udc, Ansa, 15 novembre 2000)

"La maggioranza non si azzardi a fare da sola la legge elettorale"
(Rocco Buttiglione, Ansa, 4 gennaio 2001)

Tomcat
27/10/2005, 15:25
http://name.math.univ-rennes1.fr/ovidiu.radulescu/suparmor/homeobox.jpg


:twisted: :twisted: :twisted: (c'entra, c'entra..... 8) )

Nazran
27/10/2005, 16:17
http://name.math.univ-rennes1.fr/ovidiu.radulescu/suparmor/homeobox.jpg


:twisted: :twisted: :twisted: (c'entra, c'entra..... 8) )

HO CAPITO!

Il tuo messaggio e': "Ah, se la mamma di Vespa avesse abortito..."

:twisted: :twisted: :twisted:

Tomcat
27/10/2005, 16:20
Acqua..... 8)