Visualizza Versione Completa : Ve ne intendete di fondi pensione?
Siccome in questi giorni sono stato assunto a tempo indeterminato e siccome faccio parte di quella generazione per la quale la pensione sarà un retaggio del passato, stavo pensando di fare un fondo pensione. Soltanto non ci capisco molto, anzi nulla, quindi cercavo consigli, suggerimenti pro e contro ecc.
Grazie mille.
Io consiglio un PAC al momento, la legislazione per i fondi pensione non è ancora "messa a punto" e se hai bisogno dei soldi li puoi smobilizzare solo dopo 8 anni e per motivi quali acquisto 1°casa, malattia, ecc...
Insomma se te vuoi comprà la Porsci con quei soldi te le piji in quel posto...
:wink:
Actarus74
04/11/2005, 11:51
Piano di Accumulo..-detto volgarmente PAC, consiste nel versare un determinato importo che potrà essere a cadenza mensile, bimestrale, trimestrale, semestrale o annuale, in un fondo comune d'investimento(azionario, obbligazionario, bilanciato...ecc!!) con la possibilità di sospenderlo e riattivarlo in qualunque momento, oltre a quella di richiderne il rimborso anticipato solo in parte o complessivo! :wink:
Massimo il panaco
04/11/2005, 11:58
Piano di Accumulo..-detto volgarmente PAC, consiste nel versare un determinato importo che potrà essere a cadenza mensile, bimestrale, trimestrale, semestrale o annuale, in un fondo comune d'investimento(azionario, obbligazionario, bilanciato...ecc!!) con la possibilità di sospenderlo e riattivarlo in qualunque momento, oltre a quella di richiderne il rimborso anticipato solo in parte o complessivo! :wink:Concordo fatto anch'io, si può anche detrarlo dalle tasse fino a 1250 € circa se non ricordo male :wink:
Io sono tre anni che lavoro....ho pensato anche io ad un fondo pensione ma preferisco mettere da parte i soldi per un antipico per un bel mutuo....ho gia una casa di propieta'.....cioe' e' di mia mamma...ma so figlio unico....ho 24 anni in vent'anni saldo il mutuo e ho 2 case che sono meglio di qualunque fondo pensione....non mi fido dei piani di accumulo!!
Ciao! :mrgreen:
Actarus74
04/11/2005, 12:05
Concordo fatto anch'io, si può anche detrarlo dalle tasse fino a 1250 € circa se non ricordo male :wink:
Mi spiace ma credo proprio di no...il valore delle quote che compongono un fondo comune d'investimento, quando vengono liquidate sono già al netto dell'imposta statale..probabilmente tu hai fatto una polizza con una compagnia di assicurazione antecedente l'anno 2000 che ti permette di portare in detrazione fiscale il 19% con un massimo di € 1290,00...prova a verificare, ciao!! :wink:
Massimo il panaco
04/11/2005, 12:24
Concordo fatto anch'io, si può anche detrarlo dalle tasse fino a 1250 € circa se non ricordo male :wink:
Mi spiace ma credo proprio di no...il valore delle quote che compongono un fondo comune d'investimento, quando vengono liquidate sono già al netto dell'imposta statale..probabilmente tu hai fatto una polizza con una compagnia di assicurazione antecedente l'anno 2000 che ti permette di portare in detrazione fiscale il 19% con un massimo di € 1290,00...prova a verificare, ciao!! :wink:Hai Ragione fatto prima del 2000
Piano di Accumulo..-detto volgarmente PAC, consiste nel versare un determinato importo che potrà essere a cadenza mensile, bimestrale, trimestrale, semestrale o annuale, in un fondo comune d'investimento(azionario, obbligazionario, bilanciato...ecc!!) con la possibilità di sospenderlo e riattivarlo in qualunque momento, oltre a quella di richiderne il rimborso anticipato solo in parte o complessivo! :wink:
Esatta la descrizione ma mi permetto un paio di puntualizzazioni specifiche nel caso di Marce:
1. Non investi necessariamente in un fondo di investimento della Banca presso cui fai il PAC, ma in un profilo di investimento e cioè prudente, bilanciato conservativo, aggressivo, poi ogni profilo investe ad es. quello bilanciato chessò il 60% in obbligazionario e il 40% in azionario...
Diffida da quelli che ti fanno investire SOLO in un fondo...
2. Essendo il tuo un contratto a tempo indeterminato ti CONSIGLIO VIVAMENTE E CALDAMENTE di investire un piccola quota MENSILMENTE nel PAC perchè questo è il modo migliore per evitare di subire scossoni dei mercati, infatti investire di botto adesso dopo che i mercati sono saliti per 2 anni consecutivi non è una grand' idea :roll: e anche se i mercati scendono tu investi sempre 10, su chessò 70 che guadagni, ogni mese alla fine quando i mercati iniziano a correre tu hai investito sempre in ogni momento anche quando erano bassi e i risultati non ti deluderanno, difatti la prima regola per eliminare e abbassare il rischio di un portafoglio è diversificare gli investimenti (cioè non mettere tutto il patrimonio in 2/3 strumenti) e investire in diversi momenti...
Io l'ho fatto, giro circa il 25% del mio stipendio mensile nel PAC e sinora và tutto ok. Poi quando avrò bisogno di soldi potrò disinvestire ciò che mi serve e se mai dovrò chiedere un mutuo puoi anche mettere il PAC a garanzia del credito invece di fare l'ipoteca.. :wink:
Se hai bisogno poi chiedi pure... :wink:
Mi spiegate una cosa, se la sapete? Io sono ignorantisima su queste cose. A dicembre farò il rogito della casa e vorrei chiedere il mio tfr alla ditta, lavoro qui da gennaio 2001, posso chiederlo? :roll:
Mi spiegate una cosa, se la sapete? Io sono ignorantisima su queste cose. A dicembre farò il rogito della casa e vorrei chiedere il mio tfr alla ditta, lavoro qui da gennaio 2001, posso chiederlo?
Come minimo devi avere maturato 8 anni di lavoro continuativo nella stessa ditta (indipendentemente dal settore); puoi chiedere fino ad un max del 70% del valore totale lordo e devi avere delle motivazioni molto valide (es. 1^ casa, malattia, matrimonio, ecc.).
Lamps.
UFO
Mi spiegate una cosa, se la sapete? Io sono ignorantisima su queste cose. A dicembre farò il rogito della casa e vorrei chiedere il mio tfr alla ditta, lavoro qui da gennaio 2001, posso chiederlo?
Come minimo devi avere maturato 8 anni di lavoro continuativo nella stessa ditta (indipendentemente dal settore); puoi chiedere fino ad un max del 70% del valore totale lordo e devi avere delle motivazioni molto valide (es. 1^ casa, malattia, matrimonio, ecc.).
Lamps.
UFO
Grazie! :cry:
Grazie!
Non c'è problema. Devo però fare una rettifica a quanto ho detto. Il mio collega dell'Ufficio Personale mi ha spiegato che dopo gli 8 anni il datore di lavoro non può negartelo in nessun modo se, ovviamente sussistono i requisiti per poterlo ottenere.
Ciò non toglie che se la ditta dove lavori è una piccola impresa nella quale il fattore umano ancora conta qualcosa (fortunatamente ancora ce ne sono) puoi chiederlo senza andare contro la legge e loro possono dartelo senza andare contro la legge.
In sostanza:
- prima degli 8 anni è facoltà del datore di lavoro dartelo o meno;
- dopo gli 8 anni, se sussistono i requisiti, sono OBBLIGATI a dartelo.
Spero di essere stato abbastanza chiaro.
Lamps.
UFO
WoW!!! Allora me lo daranno di sicuro. Arigrazie! :mrgreen:
WoW!!! Allora me lo daranno di sicuro. Arigrazie!
Benone!!!!!! e vai di rogito!!!!!!!!!!!!!! :lol:
OT ON
A quando l'inaugurazione della casa con le immancabili tigelle? :wink:
OT OFF
:mrgreen:
Lamps.
UFO
WoW!!! Allora me lo daranno di sicuro. Arigrazie!
Benone!!!!!! e vai di rogito!!!!!!!!!!!!!! :lol:
OT ON
A quando l'inaugurazione della casa con le immancabili tigelle? :wink:
OT OFF
:mrgreen:
Lamps.
UFO
Oddio, nella casa ci lavoriamo tutti i week end ma siamo arrivati solo a fare gli spacchi per le canaline elettriche al piano terra. Se tutto va bene ci andremo ad abitare a giugno dell'anno prossimo. Speriamo bene. :wink:
polletto
04/11/2005, 17:38
Siccome in questi giorni sono stato assunto a tempo indeterminato e siccome faccio parte di quella generazione per la quale la pensione sarà un retaggio del passato, stavo pensando di fare un fondo pensione. Soltanto non ci capisco molto, anzi nulla, quindi cercavo consigli, suggerimenti pro e contro ecc.
Grazie mille.
Ciao!
Purtroppo devo smentire quanto detto finora sull'equivalenza PAC=prodotto previdenziale. Infatti tra i due c'è una bella differenza. Il PAC è un investimento di tipo finanziario, senza alcuna garanzia per quanto attiene i rendimenti, né tantomeno con garanzie sul capitale.
La previdenza integrativa è invece uno strumento attraverso il quale tu TRASFERISCI UN RISCHIO a qualcun altro (in questo caso l'assicuratore). Il rischio che tu trasferisci è, nel caso attuale, il rischio di una vita molto lunga, nella quale avrai bisogno di un reddito sufficiente per le tue esigenze, anche dopo aver cessato di lavorare.
L'unica forma per trasferire questo rischio è la POLIZZA DI RENDITA: essa consente all'investitore di avvalersi di una gestione separata, nella quale i suoi soldi non solo vengono remunerati annualmente, ma nella quale viene garantita la capitalizzazione di anno in anno dei rendimenti, cioè in pratica il capitale accumulato non può mai scendere sotto il netto versato.
Ora: il problema è che in Italia si parla molto di fondi pensione come bacini nei quali far confluire il TFR dei lavoratori, senza tener conto che, se è vero che gli importi versati in un fondo pensione sono DEDUCIBILI dal reddito, lo sgravio fiscale dura solo fino al momento in cui si comincerà a percepire la rendita pensionistica. Tale rendita andrà infatti tassata in futuro, cosa che può decurtare anche significativamente il reddito del pensionato.
Accumulare invece reddito su una polizza di rendita non offre più (dal 2001) vantaggi fiscali, ma proprio per questo, la rendita che se ne otterrà in futuro sarà completamente ESENTASSE.
Ribadisco inoltre il concetto della polizza DI RENDITA e non mista o a prestazione in forma di capitale come soluzione preferibile, in quanto le tabelle demografiche (quelle su cui si calcola l'aspettativa media di vita degli Italiani) che vengono applicate in una polizza di rendita sono quelle esistenti al momento della stipula del contratto. Diversamente, le polizze miste (che cioè prevedono l'erogazione di un capitale a scadenza, invece che di una rendita periodica) hanno lo svantaggio di "procrastinare" il momento dell'applicazione delle tabelle demografiche alla scadenza della polizza stessa. In considerazione del fatto che la vita media si sta allungando, ciò vuol dire che il capitale accumulato dall'assicurato verrà suddiviso per un numero di anni maggiore (vita media più lunga), con conseguente riduzione della rendita annua ottenibile.
In bocca al lupo!
polletto
Ciao!
Purtroppo devo smentire quanto detto finora sull'equivalenza PAC=prodotto previdenziale. Infatti tra i due c'è una bella differenza. Il PAC è un investimento di tipo finanziario, senza alcuna garanzia per quanto attiene i rendimenti, né tantomeno con garanzie sul capitale.
Nessuno ha mai detto che il PAC è un prodotto previdenziale sinora :roll: e il ns caro MArce visto che è ancora molto giovane può investire ora per poi qyuando deciderà di farsi una famiglia e di non tollerare più rischi di investimenti allora può spostare tutto in una polizza di rendita...
Poi qsti sono discorsi che ognuno fà sulla propria aspettaiva di ritorno economico degli investimenti, di propensione al rischio, ecc...
Logico che se uno fà il muratore e non ne capisce molto di investimenti non glielo consiglierei un PAC ma già da subito una polizza di rendita, poi come ti dicevo ogni caso ha le sue peculiarità, certo che ora io non farei mai polizze ma cercherei di massimizzare il più possibile quello che ho da investire, se domani con la mia compagnuccia :oops: decidessimo di mettere sù famiglia allora nn sarei più disposto a sopportare rischi e diventerei più "cassettista".... (cioè investo in obbligazioni e godo delle cedole che mi danno)...
Cmq una polizza di rendita io la affiancherei ad un investimento vero e proprio... :wink:
Se hai bisogno poi chiedi pure...
appena mi sarò chiarito un attimo le idee non esiterò...grazie mille :wink:
Siccome in questi giorni sono stato assunto a tempo indeterminato e siccome faccio parte di quella generazione per la quale la pensione sarà un retaggio del passato, stavo pensando di fare un fondo pensione. Soltanto non ci capisco molto, anzi nulla, quindi cercavo consigli, suggerimenti pro e contro ecc.
Grazie mille.
Ciao,
la normativa sulla previdenza complementare è basata sui cosiddetti “tre pilastri”:
1) la previdenza pubblica;
2) la previdenza complementare collettiva;
3) la previdenza complementare individuale:
Per avere una rendita decente quando andrai in pensione devi alimentare tutti e tre i pilastri.
Il II è attuato tramite i fondi pensione, il III tramite le polizze sulla vita.
I contributi versati ai fondi pensione sono deducibili dal reddito fino a un massimo del 12% dello stesso e comunque non oltre i 5.164 euro, per i lavoratori dipendenti c’è un ulteriore vincolo dato dal doppio del tfr versato al fondo.
Un altro vantaggio è dato dal lungo termine dell’investimento che garantisce stabilità, dai bassi (in genere) costi di sottoscrizione e gestione e dalla possibilità di scegliere linee d’investimento prudenziali.
Importante anche il fatto che i contributi sono liberi, se non vuoi non versi nulla!
Però il fondo non è riscattabile, se no per acquisto prima casa per sé o per i figli o per gravi problemi di salute (e solo dopo otto anni, mi pare, di permanenza al fondo).
La prestazione può essere erogata solo dopo il raggiungimento dei requisiti di “anzianità” o di “vecchiaia” e la corresponsione dell’importo sotto forma di capitale è possibile solo per un max del 50% del maturato (tra l‘altro con forti penalizzazioni fiscali).
Per quanto riguarda le polizze vita, oggi le più convenienti sono quelle di tipo finanziario, senza alcuna componente “assicurativa”. Escluderei le “miste” e anche le “rendite” dove c’è comunque una importante componente demografico/finanziaria.
Tutte le compagnie hanno ormai polizze che sono veri e propri prodotti finanziari, non danno alcun beneficio fiscale (se stipulate dopo il 31/12/2000), ma sono molto più flessibili di un fondo pensione.
La normativa sulla previdenza complementare è molto farraginosa ma anche oggi io consiglierei di aprire un fondo pensione, anche con un importo basso e decidere poi nei prox anni come variare i miei investimenti.
Attenzione a una cosa: la tua azienda o il tuo settore non ha già un fondo pensione chiuso??
tante società finanziarie, banche, assicurazioni, o settori come il metalmeccanico (cometa) io il chimico (fonchim) ce li hanno.
A quel punto non ti conviene aprire un fondo aperto!
Inoltre se hai il fondo chiuso, tutto il tuo tfr confluisce automaticamente nel fondo pensione (essendo tu cosiddetto primo iscritto di prima occupazione).
No so se sono stato esauriente, se hai bisogno chiarimenti chiedi
Accumulare invece reddito su una polizza di rendita non offre più (dal 2001) vantaggi fiscali, ma proprio per questo, la rendita che se ne otterrà in futuro sarà completamente ESENTASSE.
Ribadisco inoltre il concetto della polizza DI RENDITA e non mista o a prestazione in forma di capitale come soluzione preferibile, in quanto le tabelle demografiche (quelle su cui si calcola l'aspettativa media di vita degli Italiani) che vengono applicate in una polizza di rendita sono quelle esistenti al momento della stipula del contratto. Diversamente, le polizze miste (che cioè prevedono l'erogazione di un capitale a scadenza, invece che di una rendita periodica) hanno lo svantaggio di "procrastinare" il momento dell'applicazione delle tabelle demografiche alla scadenza della polizza stessa. In considerazione del fatto che la vita media si sta allungando, ciò vuol dire che il capitale accumulato dall'assicurato verrà suddiviso per un numero di anni maggiore (vita media più lunga), con conseguente riduzione della rendita annua ottenibile.
In bocca al lupo!
polletto
attenzione:
anche per la rendita i rendimenti ottenuti durante la fase di erogazione sono tassati!
ciao
polletto
07/11/2005, 13:29
attenzione:
anche per la rendita i rendimenti ottenuti durante la fase di erogazione sono tassati!
ciao
La rendita ottenuta da una polizza tradizionale stipulata ante 2000 è tassata al 60% dell'importo. Per le polizze tradizionali (né detraibili né deducibili) stipulate dal 1 gennaio 2001 in poi, la rendita a scadenza non è soggetta a tassazione IRPEF.
Polletto
polletto
07/11/2005, 13:46
Nessuno ha mai detto che il PAC è un prodotto previdenziale sinora :roll: e il ns caro MArce visto che è ancora molto giovane può investire ora per poi qyuando deciderà di farsi una famiglia e di non tollerare più rischi di investimenti allora può spostare tutto in una polizza di rendita...
Purtroppo oggigiorno il tempo è l'unico fattore che possa giocare a favore di un lavoratore giovane. Perciò PRIMA si comincia a versare su una polizza integrativa MEGLIO E', anche perché i versamenti fatti con largo anticipo sono di entità sostenibile. Tra dieci/quindici anni Marce dovrebbe versare chissà quanto per ottenere una rendita decente.
Poi qsti sono discorsi che ognuno fà sulla propria aspettaiva di ritorno economico degli investimenti, di propensione al rischio, ecc...
Questi sono discorsi che ognuno dovrebbe fare con un vero consulente finanziario indipendente (come succede già in altri paesi), esaminando OGGETTIVAMENTE la situazione personale e adottando strategie efficaci, non dettate dagli interessi commerciali dell'intermediario, ma dalle reali esigenze del cliente.
Cmq una polizza di rendita io la affiancherei ad un investimento vero e proprio... :wink:
Sono d'accordo, ma non sempre si hanno le disponibilità finanziarie per fare un po' di questo e un po' di quello: allora meglio ottimizzare le risorse disponibili su un solo strumento efficace.
polletto
Ma quante ne sa questa donna! Beato chi se la sposa! :mrgreen:
Tra dieci/quindici anni Marce dovrebbe versare chissà quanto per ottenere una rendita decente.
era proprio questo il punto!!
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