MartePower
17/11/2005, 17:03
Confische: è quasi fatta!
Alla fine la modifica della legge 168 sembra sul punto di essere approvata definitivamente. E con sé porterà novità importanti anche in materia di Autovelox e di altre multe
di Riccardo Matesic
Dunque sembra quasi fatta. La Camera dei Deputati ha approvato la conversione in legge del decreto 184, quello che restituisce i punti patente, attaccandoci qualche ulteriore emendamento, e rimettendo mano al tema delle confische. Ora la palla torna al Senato, che entro domenica 20 novembre (probabilmente lo farà oggi), dovrà approvare definitivamente la legge.
Molte le novità. Tanto per cominciare le confische, che spariscono, a meno che si utilizzi il veicolo per commettere un reato o nel caso che ci si faccia prendere due volte in due anni senza casco o con un passeggero sul ciclomotore. Alla prima infrazione scatta invece il fermo amministrativo, per novanta giorni.
Ridotte anche alcune multe: quella per chi non comunica il nome del trasgressore, viene riportata a un minimo di 250 euro, mentre quella per chi viola i divieti di circolazione imposti dai comuni, va da un minimo di 80 a un massimo di 320 euro (attualmente era stata portata a 250 euro, con ritiro della patente).
Novità importanti anche per gli autovelox: i comuni non potranno più utilizzarli sulle strade extraurbane in loro concessione (escluse la Pontina e la E45), e in città non ci sarà più detrazione di punteggio se il limite di 50 Km/h sarà superato di non più di 20 Km/h (multa da 143 a 286 euro). Chi invece supererà il limite dai 20 ai 40 Km/h, si vedrà decurtare il punteggio come prima, e prenderà una multa da 286 a 573 euro.
Le postazioni di controllo della velocità dovranno inoltre essere ben segnalate e visibili, a meno che non si proceda alla contestazione immediata.
Per quanto riguarda il recupero dei punti tolti ai proprietari di veicoli che non hanno comunicato il nome del guidatore, questo avverrà d’ufficio, senza bisogno di fare domande particolari.
Torneremo però più in dettaglio sulla legge, non appena questa sarà approvata dal Senato.
Alla fine la modifica della legge 168 sembra sul punto di essere approvata definitivamente. E con sé porterà novità importanti anche in materia di Autovelox e di altre multe
di Riccardo Matesic
Dunque sembra quasi fatta. La Camera dei Deputati ha approvato la conversione in legge del decreto 184, quello che restituisce i punti patente, attaccandoci qualche ulteriore emendamento, e rimettendo mano al tema delle confische. Ora la palla torna al Senato, che entro domenica 20 novembre (probabilmente lo farà oggi), dovrà approvare definitivamente la legge.
Molte le novità. Tanto per cominciare le confische, che spariscono, a meno che si utilizzi il veicolo per commettere un reato o nel caso che ci si faccia prendere due volte in due anni senza casco o con un passeggero sul ciclomotore. Alla prima infrazione scatta invece il fermo amministrativo, per novanta giorni.
Ridotte anche alcune multe: quella per chi non comunica il nome del trasgressore, viene riportata a un minimo di 250 euro, mentre quella per chi viola i divieti di circolazione imposti dai comuni, va da un minimo di 80 a un massimo di 320 euro (attualmente era stata portata a 250 euro, con ritiro della patente).
Novità importanti anche per gli autovelox: i comuni non potranno più utilizzarli sulle strade extraurbane in loro concessione (escluse la Pontina e la E45), e in città non ci sarà più detrazione di punteggio se il limite di 50 Km/h sarà superato di non più di 20 Km/h (multa da 143 a 286 euro). Chi invece supererà il limite dai 20 ai 40 Km/h, si vedrà decurtare il punteggio come prima, e prenderà una multa da 286 a 573 euro.
Le postazioni di controllo della velocità dovranno inoltre essere ben segnalate e visibili, a meno che non si proceda alla contestazione immediata.
Per quanto riguarda il recupero dei punti tolti ai proprietari di veicoli che non hanno comunicato il nome del guidatore, questo avverrà d’ufficio, senza bisogno di fare domande particolari.
Torneremo però più in dettaglio sulla legge, non appena questa sarà approvata dal Senato.