MartePower
17/11/2005, 17:21
Non c'è posto per Biaggi
Scaricato da Honda, Yamaha e Ducati
Rischia di restare fuori dal prossimo mondiale della Motogp Max Biaggi. Scaricato dalla Honda, si era pensato ad un suo possibile ritorno alla Yamaha del team "Tech 3" di Hervè Poncharal, il quale avrebbe accolto a braccia aperte il pilota romano se non ci fosse stato il veto imposto da Lin Jarvis, uno dei senior manager della casa. Anche la Ducati del team D'Antin ha ufficializzato l'impossibilità di un futuro con Biaggi.
Biaggi (afp)
Max Biaggi, il sesto pilota di tutti i tempi con 111 podi, rischia seriamente di rimanere a piedi per il prossimo mondiale di Motogp. Dopo il diktat della Honda che ha fatto "saltare", tra gli altri, lo sponsor "Camel" che accompagnava il pilota romano, si era ipotizzato un possibile ritorno di Biaggi alla Yamaha nel team "Tech 3" gestito da Hervè Poncharel, il quale sarebbe stato felicissimo di poter annunciare il nuovo arrivo, se non gli fosse stato imposto il veto su Max da Lin Jarvis, uno dei senior manager della casa giapponese. Ed in questo, ovviamente, non c'entra che la Yamaha ora è diventato il feudo di Rossi, ma piuttosto va considerato lo strapotere delle case, specie giapponesi, che hanno di fatto estromesso Biaggi dal mondiale non volendo neanche, Kawasaki e Suzuki, schierare una terza moto per Max. Stante questa situazione, si era prospettata una nuova suggestiva ipotesi che avrebbe visto Biaggi alla guida di una Ducati del team D'Antin, ma anche quet'ultimo a chiuso le porte, bruscamente, al pilota italiano facendo dichiarare ad un suo portavoce che non se ne farà nulla: "Non ci sono possibilità di avere con noi Biaggi per il prossimo anno", è stato il laconico commento.
Una situazione che non è piaciuta al presidente della FIM, l'avvocato Francesco Zerbi che sta causando qualche grattacapo a Carmelo Ezpeleta, capo della Dorna. La situazione è maggiormente amplificata dalla più ampia crisi che vive il mondo della Motogp che attualmente conta, per il prossimo campionato, soltanto quattordici piloti e sette team iscritti, tre dei quali ancora senza finanziatori. Il caso di Biaggi, a prescindere dall'amore o odio per il pilota, è emblematico di una situazione che sta degenerando e che potrebbe assomigliare al tracollo, evitato per miracolo dalla Superbike, con un cambio di regolamento epocale imposto dalla FGSport, che riuscì a prevalere sullo strapotere delle case. Un precedente di cui la Dorna dovrà tenere conto per rimediare ad una situazione non proprio felicissima.
Scaricato da Honda, Yamaha e Ducati
Rischia di restare fuori dal prossimo mondiale della Motogp Max Biaggi. Scaricato dalla Honda, si era pensato ad un suo possibile ritorno alla Yamaha del team "Tech 3" di Hervè Poncharal, il quale avrebbe accolto a braccia aperte il pilota romano se non ci fosse stato il veto imposto da Lin Jarvis, uno dei senior manager della casa. Anche la Ducati del team D'Antin ha ufficializzato l'impossibilità di un futuro con Biaggi.
Biaggi (afp)
Max Biaggi, il sesto pilota di tutti i tempi con 111 podi, rischia seriamente di rimanere a piedi per il prossimo mondiale di Motogp. Dopo il diktat della Honda che ha fatto "saltare", tra gli altri, lo sponsor "Camel" che accompagnava il pilota romano, si era ipotizzato un possibile ritorno di Biaggi alla Yamaha nel team "Tech 3" gestito da Hervè Poncharel, il quale sarebbe stato felicissimo di poter annunciare il nuovo arrivo, se non gli fosse stato imposto il veto su Max da Lin Jarvis, uno dei senior manager della casa giapponese. Ed in questo, ovviamente, non c'entra che la Yamaha ora è diventato il feudo di Rossi, ma piuttosto va considerato lo strapotere delle case, specie giapponesi, che hanno di fatto estromesso Biaggi dal mondiale non volendo neanche, Kawasaki e Suzuki, schierare una terza moto per Max. Stante questa situazione, si era prospettata una nuova suggestiva ipotesi che avrebbe visto Biaggi alla guida di una Ducati del team D'Antin, ma anche quet'ultimo a chiuso le porte, bruscamente, al pilota italiano facendo dichiarare ad un suo portavoce che non se ne farà nulla: "Non ci sono possibilità di avere con noi Biaggi per il prossimo anno", è stato il laconico commento.
Una situazione che non è piaciuta al presidente della FIM, l'avvocato Francesco Zerbi che sta causando qualche grattacapo a Carmelo Ezpeleta, capo della Dorna. La situazione è maggiormente amplificata dalla più ampia crisi che vive il mondo della Motogp che attualmente conta, per il prossimo campionato, soltanto quattordici piloti e sette team iscritti, tre dei quali ancora senza finanziatori. Il caso di Biaggi, a prescindere dall'amore o odio per il pilota, è emblematico di una situazione che sta degenerando e che potrebbe assomigliare al tracollo, evitato per miracolo dalla Superbike, con un cambio di regolamento epocale imposto dalla FGSport, che riuscì a prevalere sullo strapotere delle case. Un precedente di cui la Dorna dovrà tenere conto per rimediare ad una situazione non proprio felicissima.