Nazran
26/11/2005, 20:09
C'era una volta una combriccola governativa accusata neanche tanto velatamente di concussioni mafiose.
Che ci fossero decine di politici in odor di mafia ovviamente era solo una maldicenza. Loro si, avevano lottato piu' degli altri e come prova...
andavano dicendo "abbiamo reso definitivo il 41bis" ovvero il regime carcerario duro per i mafiosi. Non che fino ad allora fosse stato applicato a rate, ma la frase e' ovviamente ad effetto.
Bene, scava che ti scava che vieni a sapere??
Leggete (grazie a google):
Dalla rivista Antimafia2000, numero 11- Febbraio/Marzo 2004, leggo quanto segue: “La legge del 23 Dicembre 2002 ha attribuito al ministro della Giustizia (sentito l’ufficio del pubblico ministero che procede alle indagini preliminari, la Direzione nazionale antimafia, gli organi di polizia centrale e quelli specializzati nella lotta alla criminalità organizzata) la facoltà di sospendere nei confronti dei detenuti per criminalità organizzata l’applicazione delle regole di trattamento e degli istituti di pena previsti dall’ordinamento penitenziario quando ricorrano gravi motivi di ordine e di sicurezza pubblica e vi siano elementi per ritenere la sussistenza di collegamenti tra il mafioso detenuto e un’associazione criminale, terroristica o eversiva. Il detenuto e il suo difensore hanno la possibilità di proporre reclamo contro il provvedimento applicativo dinanzi al tribunale di sorveglianza che ha giurisdizione sull’istituto al quale il detenuto è assegnato e, in caso di accoglimento, il ministro della Giustizia ha la possibilità di disporre un nuovo provvedimento di applicazione del regime sulla base di ulteriori elementi non valutati in sede di reclamo”.
Casualmente il 23 gennaio 2004, viene revocato il 41 bis al boss Michele Greco; precedentemente una lista di 64 ricorsi contro il 41-bis, nel solo 2003, al tribunale di sorveglianza, conclusi con le relative revoche. Al di là delle revoche si rileva un indebolimento della legge, in quanto i detenuti sono in contatto tra loro e con l’esterno.
La situazione è così preoccupante che la Commissione Parlamentare d’Inchiesta sulla Mafia si occupa del caso nelle seguenti sedute: numero 52 (23 Marzo 2004); numero 53 (20 Aprile 2004); numero 54 (4 Maggio 2004); numero 55 (11 Maggio 2004); numero 56 (6 Luglio 2004); numero 57 (13 Luglio 2004); numero 58 (20 Luglio 2004); numero 59 (23 Novembre 2004); numero 60 (30 Novembre 2004); numero 61 (25 Gennaio 2005); numero 62 (8 Febbraio 2005); numero 64 (8 Marzo 2005).
Nel frattempo i boss passati al regime di detenzione ordinario sono un centinaio.
:roll:
Che ci fossero decine di politici in odor di mafia ovviamente era solo una maldicenza. Loro si, avevano lottato piu' degli altri e come prova...
andavano dicendo "abbiamo reso definitivo il 41bis" ovvero il regime carcerario duro per i mafiosi. Non che fino ad allora fosse stato applicato a rate, ma la frase e' ovviamente ad effetto.
Bene, scava che ti scava che vieni a sapere??
Leggete (grazie a google):
Dalla rivista Antimafia2000, numero 11- Febbraio/Marzo 2004, leggo quanto segue: “La legge del 23 Dicembre 2002 ha attribuito al ministro della Giustizia (sentito l’ufficio del pubblico ministero che procede alle indagini preliminari, la Direzione nazionale antimafia, gli organi di polizia centrale e quelli specializzati nella lotta alla criminalità organizzata) la facoltà di sospendere nei confronti dei detenuti per criminalità organizzata l’applicazione delle regole di trattamento e degli istituti di pena previsti dall’ordinamento penitenziario quando ricorrano gravi motivi di ordine e di sicurezza pubblica e vi siano elementi per ritenere la sussistenza di collegamenti tra il mafioso detenuto e un’associazione criminale, terroristica o eversiva. Il detenuto e il suo difensore hanno la possibilità di proporre reclamo contro il provvedimento applicativo dinanzi al tribunale di sorveglianza che ha giurisdizione sull’istituto al quale il detenuto è assegnato e, in caso di accoglimento, il ministro della Giustizia ha la possibilità di disporre un nuovo provvedimento di applicazione del regime sulla base di ulteriori elementi non valutati in sede di reclamo”.
Casualmente il 23 gennaio 2004, viene revocato il 41 bis al boss Michele Greco; precedentemente una lista di 64 ricorsi contro il 41-bis, nel solo 2003, al tribunale di sorveglianza, conclusi con le relative revoche. Al di là delle revoche si rileva un indebolimento della legge, in quanto i detenuti sono in contatto tra loro e con l’esterno.
La situazione è così preoccupante che la Commissione Parlamentare d’Inchiesta sulla Mafia si occupa del caso nelle seguenti sedute: numero 52 (23 Marzo 2004); numero 53 (20 Aprile 2004); numero 54 (4 Maggio 2004); numero 55 (11 Maggio 2004); numero 56 (6 Luglio 2004); numero 57 (13 Luglio 2004); numero 58 (20 Luglio 2004); numero 59 (23 Novembre 2004); numero 60 (30 Novembre 2004); numero 61 (25 Gennaio 2005); numero 62 (8 Febbraio 2005); numero 64 (8 Marzo 2005).
Nel frattempo i boss passati al regime di detenzione ordinario sono un centinaio.
:roll: