crazyhorse
23/03/2006, 12:12
Chissà perchè quando si parla di una moto, strada o pista che sia, le prime cose che vengono in mente sono potenza, accelerazione, velocità. Pare quasi che la guida di una moto stia tutta li, nel piegare il più possibile e dare più gas che si può. Dimenticandosi, invece, che una delle fasi più delicate e proficue della guida è la frenata. Frenare qualche metro dopo gli altri, è questo il punto, perchè dato per assodato che di Jorge "parafuera" Lorenzo ce n'è uno solo, la maggior parte dei sorpassi in pista avviene in staccata, non certo in accelerazione, ne tanto meno in percorrenza di curva. I moderni impianti frenanti concedono frenate incredibili in tutta sicureza e con una modulabilità che permette di gestire la frenata al millimetro. Tutte doti che vanno sfruttate a fondo per poter spostare sempre più avanti il nostro limite. E si può fare facilmente, usando la cosa più importante quando si guida una moto: il peso del nostro corpo, perchè niente come un corretto posizionamento del corpo consente di ottenere una guida efficace in qualsiasi frangente. Perchè la moto non è un'auto, non ci trasporta, va guidata, e allo stesso modo non ha un baricentro fisso, ma variabile, che si sposta appunto a seconda di dove andiamo a piazzare il nostro peso. Parliamo di staccate in pista, non certo della frenatina in città o su strada. Anche in questo caso vale la regola che, nella guida della moto, tutto va fatto in modo deciso ma mai violento. Diciamo che lo spazio di frenata si può dividere in tre parti. Nel primo terzo la frenata inizia, aumentando di intensità fino ad arrivare al massimo che dura per tutto il terzo centrale e poi inizia a calare man mano che ci avviciniamo al momento di inserire la moto in curva. Questo significa che, al momento di inserire la moto in curva, i freni devono essere già stati rilasciati e la forcella deve essere libera di lavorare, per evitare di trovarsi con una moto dura come un camion e che si scompone una volta rilasciati i freni in moto inclinata. Con le moto stradali, anche se sportive, l' ingresso in curva va quindi fatto con la moto che scorre e i freni già rilasciati. Ma torniamo al peso, l'effetto della frenata è di andare a caricare al massimo la ruota anteriore e di scaricare completamente quella posteriore.La forza frenante ci spinge contro il serbatoio e ci piega le braccia.E' il momento di usare i muscoli, tutti i muscoli del corpo per tentare di tenere il corpo il più arretrato possibileed evitare lo scaricamento della ruota posteriore.Puntare braccia, tirare gli addominali, chiudere le gambe contro il serbatoio,e spingersi verso la parte posteriore della moto. In questo modo cerchiamo di spostare il baricentro verso la parte posteriore della moto per sfruttare al massimo la potenza frenante. Il fatto di" irrigidirsi" completamente è di grande aiuto per le braccia che da sole non potrebbero reggere a lungo le forti sollecitazioni dovute alla frenata stessa.Ovviamente una buona staccata non può prescindere da una scalata corretta. Le marce vanno scalate con criterio per evitare di trovarsi con un retrotreno sballonzolante e la ruota posteriore che va da tutte le parti. Vale sempre la regola di non esagerare, buttare giù tre marce di segiuto è solo controproducente perchè si scompone la moto, e il tempo che occorre aspettare per riportare la moto in linea è tutto tempo perso. Ad ogni scalata, quindi, va mollata la frizione, con il tempo tra una scalata e l' altra che aumenta man mano che il rapporto si accorcia, così come la frizione andrà rilasciata sempre più lentamente. E il freno posteriore si usa? non si usa? bene. Sappiate che non esiste nessun assioma, e che probabilmente questa è la cosa più soggettiva che ci sia. Dando per scontato che è utilissimo ( per non dire necessario) per controllare la traiettoria della moto in curva, in staccata il suo uso si affida alla sensibilità personale. Gli stessi piloti della moto Gp danno indicazioni discordanti.
SU STRADA
La tecnica di frenata su strada è ovviamente la stessa che in pista. Con la differenza che su strada è praticamente è impossibile sfruttare a fondo la potenza di un qualsiasi impianto frenante. Il fondo stradale non è mai in condizioni ottimali e ovviamente presenta le solite insidie che tutti conosciamo, macchie di gasolio, strisce di vernice, buche e tombini. Pertanto la buona frenata è più indirizzata ad evitare i tranelli che a sfruttare a fondo la staccata. La regola (dettata più che altro dal buon senso) è quella di guardare sempre molto avanti, per avere il tempo di regolarsi in anticipo rispetto a quello che ci capiterà sotto le ruote. Sapere prima a cosa andiamo incontro ci permette di anticipare la reazione. Quindi in corrispondenza di tratti verniciati o tombini allenteramo la morsa dei freni per poi riprendere a frenare al massimo appena superato "l' ostacolo". Stesso discorso vale per le buche. Se proprio non possiamo evitare, almeno evitiamo di caderci dentro con la forcella a pacco a causa della frenata. Molliamo i freni appena prima e riprendiamo a frenare appena dopo. Anche chi non è abituato ad utilizzare il freno posteriore in pista, su strada si abitui ad usarlo perchè è indispensabile per gestire non solo la frenata ma anche la moto in curva correggendo la traiettoria. Evento molto più frequente su strada che in pista. ARTICOLO TRATTO DALLA RIVISTA MENSILE HI-POWER ciaoo :) :D :wink:
SU STRADA
La tecnica di frenata su strada è ovviamente la stessa che in pista. Con la differenza che su strada è praticamente è impossibile sfruttare a fondo la potenza di un qualsiasi impianto frenante. Il fondo stradale non è mai in condizioni ottimali e ovviamente presenta le solite insidie che tutti conosciamo, macchie di gasolio, strisce di vernice, buche e tombini. Pertanto la buona frenata è più indirizzata ad evitare i tranelli che a sfruttare a fondo la staccata. La regola (dettata più che altro dal buon senso) è quella di guardare sempre molto avanti, per avere il tempo di regolarsi in anticipo rispetto a quello che ci capiterà sotto le ruote. Sapere prima a cosa andiamo incontro ci permette di anticipare la reazione. Quindi in corrispondenza di tratti verniciati o tombini allenteramo la morsa dei freni per poi riprendere a frenare al massimo appena superato "l' ostacolo". Stesso discorso vale per le buche. Se proprio non possiamo evitare, almeno evitiamo di caderci dentro con la forcella a pacco a causa della frenata. Molliamo i freni appena prima e riprendiamo a frenare appena dopo. Anche chi non è abituato ad utilizzare il freno posteriore in pista, su strada si abitui ad usarlo perchè è indispensabile per gestire non solo la frenata ma anche la moto in curva correggendo la traiettoria. Evento molto più frequente su strada che in pista. ARTICOLO TRATTO DALLA RIVISTA MENSILE HI-POWER ciaoo :) :D :wink: