MartePower
27/03/2006, 18:07
Fratello e sorella: "Sposateci"
Spagna, vicenda è diventata un film
Sono una coppia di fatto da 29 anni, da quando nel 1977 si incontrarono per caso in un bar e si innamorarono perdutamente l'uno dell'altra. Il problema è che sono fratello e sorella, figli di una coppia separata di galiziani. I due hanno anche avuto due figli e ora chiedono di potersi sposare. Intanto la loro vicenda è diventata un tv-movie e in Spagna il dibattito è aperto.
Dopo l'incontro al buio e casuale (i genitori si erano divisi nel 1959 separando i cinque figli che avevano avuto), anche una volta scoperta la sconvolgente verità, Daniel e Rosa Moya Pena, vanno avanti non preoccupandosi dell'incesto che allora era ancora reato (è stato depenalizzato nel 1978).
Nascono anche due figli, Cristina di 20 anni e Ivan di 13, ai quali non viene nascosta la verità sul legame di sangue "anomale" che unisce i loro genitori ("Sono arrivati a dirmi che sono una figlia di Satana - dice Cristina - io me ne frego"). L'anagrafe però rifiuta di iscrivere i due bambini con i nomi dei genitori e solo un prete accetta di battezzarli, ma di notte, quando la chiesa è deserta.
Ora Daniel e Rosa vogliono una consacrazione ufficiale del loro amore, così come l'hanno avuta le coppie omosessuali ("Finché non ci sposiamo - dice Rosa - la nostra storia va bene a tutti. Possiamo fare l'amore ma convolare a nozze no"). I due sono prima ricorsi alla televisione per rivendicare il loro diritto al matrimonio ma i risultati sono stati scarsi. E allora hanno accettato di fare da soggetto per un film tv, "Més que germans" ("Più che fratelli") ispirato alla loro storia e trasmesso dalla progressista Tv-3 catalana. La speranza è di aprire un dibattito sull'incesto. Ma questo può essere troppo anche per la Spagna zapateriana.
CHE STORIA :shock:
Spagna, vicenda è diventata un film
Sono una coppia di fatto da 29 anni, da quando nel 1977 si incontrarono per caso in un bar e si innamorarono perdutamente l'uno dell'altra. Il problema è che sono fratello e sorella, figli di una coppia separata di galiziani. I due hanno anche avuto due figli e ora chiedono di potersi sposare. Intanto la loro vicenda è diventata un tv-movie e in Spagna il dibattito è aperto.
Dopo l'incontro al buio e casuale (i genitori si erano divisi nel 1959 separando i cinque figli che avevano avuto), anche una volta scoperta la sconvolgente verità, Daniel e Rosa Moya Pena, vanno avanti non preoccupandosi dell'incesto che allora era ancora reato (è stato depenalizzato nel 1978).
Nascono anche due figli, Cristina di 20 anni e Ivan di 13, ai quali non viene nascosta la verità sul legame di sangue "anomale" che unisce i loro genitori ("Sono arrivati a dirmi che sono una figlia di Satana - dice Cristina - io me ne frego"). L'anagrafe però rifiuta di iscrivere i due bambini con i nomi dei genitori e solo un prete accetta di battezzarli, ma di notte, quando la chiesa è deserta.
Ora Daniel e Rosa vogliono una consacrazione ufficiale del loro amore, così come l'hanno avuta le coppie omosessuali ("Finché non ci sposiamo - dice Rosa - la nostra storia va bene a tutti. Possiamo fare l'amore ma convolare a nozze no"). I due sono prima ricorsi alla televisione per rivendicare il loro diritto al matrimonio ma i risultati sono stati scarsi. E allora hanno accettato di fare da soggetto per un film tv, "Més que germans" ("Più che fratelli") ispirato alla loro storia e trasmesso dalla progressista Tv-3 catalana. La speranza è di aprire un dibattito sull'incesto. Ma questo può essere troppo anche per la Spagna zapateriana.
CHE STORIA :shock: