Smilla
04/06/2006, 16:24
... o giornata tipo di una mamma scalcinata. :oops: :oops:
:arrow: 7.30: sveglia. Non c’è bisogno di puntarla. La mia è moretta, e fa "ghe, ghe" per annunciare il "gran dolore".
Gran dolore vuol dire: ho fame, ho sete, sono sporca, ho sono, ho le coliche. Eventualmente ho freddo o ho caldo.
:arrow: 7.35: cambio pannolino. Con un po’ di fortuna si trova solo roba liquida = cambio più veloce = meno pianto.
:arrow: 7.40: poppata al seno. Se sei in vena riesci a sbirciare nel forum ed a scrivere con una sola mano. Ma di solito sei conciata male. Hai tanto sonno. Praticamente ti addormenti mentre allatti.
:arrow: 8.10 – 8.30: fine della poppata al seno. Orario molto variabile.
:arrow: 8.30: sezione ruttino – rigurgitino.
:arrow: 8.45: tempo per capire se la poppata al seno è stata sufficiente. Se sì, allora culla, gioco e nanna. Se non, prepara il biberon.
:arrow: 9.05: fine poppata biberon.
:arrow: 9.10 – 9.30: nuova sezione ruttino – rigurgitino.
:arrow: 9.30 – 10.00: culla, gioco e nanna.
:arrow: 10.00 – 11.00: un’ora magica. In questo intervallo devi:
1. andare in bagno se non sei riuscita prima (non è così evidente);
2. fare la collazione;
3. mettere il bucato in lavatrice (che sarà recuperato a volte anche alle sei di pomeriggio);
4. lavare biberon e vasetti per il latte;
5. sterilizzare (qui un vivissimo ringraziamento a chi ha inventato il microonde!);
6. tirarsi il latte residuo;
7. prepararsi la tisana ai semi di finocchio per la sera;
8. prepararsi la tisana di erba galega per la giornata;
9. prepararsi i pasti della piccola per il resto della giornata;
10. se l’ora non è ancora finita, una veloce, ma proprio veloce, ma proprio veloce spolverata alla casa, iter difficilissimo da compiere se non salti la pipì (la tua), la collazione e le tisane.
:arrow: 11.00 – 11.30: ricambio pannolino. Nuova poppata, nuovo biberon, nuovo spazio ruttino – rigurgitino, ecc. ecc. e questo fino alle 14.00.
:arrow: 14.00: se riesci, pranzi, altrimenti ti tocca aspettare dopo la poppata successiva. Non è difficile che il pranzo sia fatto alle 12 e consumato alle 16. Meno male che stiamo andando verso l’estate.
:arrow: 16.00 – 16.30: ora di "sadismo" puro: il bagnetto. Dura pochissimo ma lascia delle tracce di scontentezza per almeno altra ora e mezza. Soprattutto se si lavano i capelli.
:arrow: 17.00: inizio del periodo peggiore della giornata: le colichette si fanno sentire. Il pianto x le coliche diventa pianto per la fame e non te ne accorgi nemmeno. Il tutto può durare un paio d’ore o andare fino a notte fonda.
:arrow: 19.00: il papà arriva a casa dal lavoro e spara "ma cosa hai combinato oggi? Sei ancora in vestaglia!". E tu, con aria rassegnata, vai al contrattacco: "senti, chi tiene il bimbo e chi fa da mangiare?" E ti tocca di solito il bimbo. Riesci a calmarlo mentre la cena è pronta. Appena ti siedi con le posate in mano qualcuno strilla con fame. E, ancora una volta sai che mangerai chi sa quando e per giunta freddo.
:arrow: 23.00: se tutte le cose che ti hanno detto di fare per le coliche funzionano, il bimbo deve essersi addormentato. Ti guardi allo specchio e dici: "infatti sono ancora in vestaglia, non ho avuto tempo di fare la doccia, ho mangiato da schifo, non ho voglia di fare più niente, anche se mi toccano ancora un paio di biberon da sterilizzare, anche se dovrei togliermi del latte". Hai delle occhiaie grandi come una casa. Sei la cosa più lontana che ci possa essere dalla parola "donna". E ti decidi: ormai vai a letto, se non crolli prima sul divano.
:arrow: 0.20: Senti qualcuno che ti sveglia. E’ papà con il bimbo fra le braccia che ti fa: "questo qui ha fame". Fai uno sguardo sconsolato, soprattutto perché sai che comunque il biberon già preparato in frigo il papà era in grado di darglielo, e dici: "va bene, mi alzo".
:arrow: 1.30: Finito n’ennesimo rituale pannolino – biberon – ruttino – rigurgitino – colichette – nanna, ritorni a letto. E vede tuo marito che se la dorme tranquillamente.
:arrow: 2.00 – 2.30 ti riaddormenti. Se è la tua notte fortunata, ti risveglierai alle 7.30 e sai che tutto riprenderà come prima. Altrimenti... notte bianca. :?
La cosa più bella però è che non ti arrabbi. Sei stanca, hai voglia di staccare la spina per un paio di giorni, di fare un format c:/ al tuo "disco rigido", ma non ti arrabbi per niente. Perché sai che ogni sorriso che ti fa il tuo bimbo, quel meraviglioso sorriso sdentato e sincero, ripaga tutto con gli interessi. :wink:
http://www.motofotografi.it/images/Sorrisone.jpg
:arrow: 7.30: sveglia. Non c’è bisogno di puntarla. La mia è moretta, e fa "ghe, ghe" per annunciare il "gran dolore".
Gran dolore vuol dire: ho fame, ho sete, sono sporca, ho sono, ho le coliche. Eventualmente ho freddo o ho caldo.
:arrow: 7.35: cambio pannolino. Con un po’ di fortuna si trova solo roba liquida = cambio più veloce = meno pianto.
:arrow: 7.40: poppata al seno. Se sei in vena riesci a sbirciare nel forum ed a scrivere con una sola mano. Ma di solito sei conciata male. Hai tanto sonno. Praticamente ti addormenti mentre allatti.
:arrow: 8.10 – 8.30: fine della poppata al seno. Orario molto variabile.
:arrow: 8.30: sezione ruttino – rigurgitino.
:arrow: 8.45: tempo per capire se la poppata al seno è stata sufficiente. Se sì, allora culla, gioco e nanna. Se non, prepara il biberon.
:arrow: 9.05: fine poppata biberon.
:arrow: 9.10 – 9.30: nuova sezione ruttino – rigurgitino.
:arrow: 9.30 – 10.00: culla, gioco e nanna.
:arrow: 10.00 – 11.00: un’ora magica. In questo intervallo devi:
1. andare in bagno se non sei riuscita prima (non è così evidente);
2. fare la collazione;
3. mettere il bucato in lavatrice (che sarà recuperato a volte anche alle sei di pomeriggio);
4. lavare biberon e vasetti per il latte;
5. sterilizzare (qui un vivissimo ringraziamento a chi ha inventato il microonde!);
6. tirarsi il latte residuo;
7. prepararsi la tisana ai semi di finocchio per la sera;
8. prepararsi la tisana di erba galega per la giornata;
9. prepararsi i pasti della piccola per il resto della giornata;
10. se l’ora non è ancora finita, una veloce, ma proprio veloce, ma proprio veloce spolverata alla casa, iter difficilissimo da compiere se non salti la pipì (la tua), la collazione e le tisane.
:arrow: 11.00 – 11.30: ricambio pannolino. Nuova poppata, nuovo biberon, nuovo spazio ruttino – rigurgitino, ecc. ecc. e questo fino alle 14.00.
:arrow: 14.00: se riesci, pranzi, altrimenti ti tocca aspettare dopo la poppata successiva. Non è difficile che il pranzo sia fatto alle 12 e consumato alle 16. Meno male che stiamo andando verso l’estate.
:arrow: 16.00 – 16.30: ora di "sadismo" puro: il bagnetto. Dura pochissimo ma lascia delle tracce di scontentezza per almeno altra ora e mezza. Soprattutto se si lavano i capelli.
:arrow: 17.00: inizio del periodo peggiore della giornata: le colichette si fanno sentire. Il pianto x le coliche diventa pianto per la fame e non te ne accorgi nemmeno. Il tutto può durare un paio d’ore o andare fino a notte fonda.
:arrow: 19.00: il papà arriva a casa dal lavoro e spara "ma cosa hai combinato oggi? Sei ancora in vestaglia!". E tu, con aria rassegnata, vai al contrattacco: "senti, chi tiene il bimbo e chi fa da mangiare?" E ti tocca di solito il bimbo. Riesci a calmarlo mentre la cena è pronta. Appena ti siedi con le posate in mano qualcuno strilla con fame. E, ancora una volta sai che mangerai chi sa quando e per giunta freddo.
:arrow: 23.00: se tutte le cose che ti hanno detto di fare per le coliche funzionano, il bimbo deve essersi addormentato. Ti guardi allo specchio e dici: "infatti sono ancora in vestaglia, non ho avuto tempo di fare la doccia, ho mangiato da schifo, non ho voglia di fare più niente, anche se mi toccano ancora un paio di biberon da sterilizzare, anche se dovrei togliermi del latte". Hai delle occhiaie grandi come una casa. Sei la cosa più lontana che ci possa essere dalla parola "donna". E ti decidi: ormai vai a letto, se non crolli prima sul divano.
:arrow: 0.20: Senti qualcuno che ti sveglia. E’ papà con il bimbo fra le braccia che ti fa: "questo qui ha fame". Fai uno sguardo sconsolato, soprattutto perché sai che comunque il biberon già preparato in frigo il papà era in grado di darglielo, e dici: "va bene, mi alzo".
:arrow: 1.30: Finito n’ennesimo rituale pannolino – biberon – ruttino – rigurgitino – colichette – nanna, ritorni a letto. E vede tuo marito che se la dorme tranquillamente.
:arrow: 2.00 – 2.30 ti riaddormenti. Se è la tua notte fortunata, ti risveglierai alle 7.30 e sai che tutto riprenderà come prima. Altrimenti... notte bianca. :?
La cosa più bella però è che non ti arrabbi. Sei stanca, hai voglia di staccare la spina per un paio di giorni, di fare un format c:/ al tuo "disco rigido", ma non ti arrabbi per niente. Perché sai che ogni sorriso che ti fa il tuo bimbo, quel meraviglioso sorriso sdentato e sincero, ripaga tutto con gli interessi. :wink:
http://www.motofotografi.it/images/Sorrisone.jpg