ignis
07/06/2006, 15:47
L’organizzazione del FazerSicilia non è mai una cosa semplice, non vogliamo essere ripetitivi, vogliamo stupire!!!!!
Per fortuna la nostra bella Isola ci offre diverse opzioni, tra queste l’Etna.
Avevamo già nel passato percorso quelle strade, EtnaRide, Etnablitz, Etna Golpe, e abbiamo ritenuto che davano delle emozioni notevoli, sia per l’aspetto paesaggistico, sia per quello nudo e crudo della lava, senza nulla togliere ai percorsi stradali pieni di curve lunghissime e ben raccordate fra di loro.
Come tutti gli eventi, improvvisamente te li trovi davanti alla porta, è ora di prepararsi, alle 06.30 arriva Scrooge McDuck ed Emilia, lui come al solito affamato della nostra pasticceria, allora su con l’abbigliamento, in garage a prendere la moto già “benzata” e via in direzione del porto, condizioni meteo discrete, davano pioggia, ma veniva fuori un pallido sole. Con la mia Zeta vado di conserva per evitare di svegliare Palermo, arrivati al porto trovo già Speedy64 e WhiteBear, non trovo la nave della snav con Scrooge ed Emilia…..la nave ha un’avaria, va con un solo motore, forse arriva per le 09.00. Pensiamo è andata bene, arriva mezz’ora dopo la nave da Civitavecchia. Con il solito ritardo si presenta Bassman con Letizia, poco dopo il nostro Fabiuxus direttamente da Enna. Improvvisamente arriva Soloteo e Maria Chiara, appena sbarcati da Napoli con la Tirrenia, non li aspettavamo, anche perché si pensava arrivassero da Civitavecchia. Sono quasi le 08.00, lascio il comitato di accoglienza al porto e vado a ritirare il pacco romano-padovano in arrivo da S.Vito lo Capo, puntuali raggiungiamo il bar dove è prevista la colazione, dopo un po’ arriva il gruppo da Civitavecchia e poco dopo il gruppo dei milanesi da Sciacca. Scrooge ed Emilia sono ancora in alto mare, orario previsto di arrivo 12.00(forse).
Si parte, destinazione Capo d’Orlando, percorriamo la SS113, costeggia il mare e alcuni scorci sono da lasciare a bocca aperta, un susseguirsi di spiaggette, scogli e poi spiaggette e poi ancora scogli. Finalmente arriviamo in albergo, piccolo simpatico praticamente sul mare, senza nemmerno registrarci andiamo al ristorante, e per la gioia di Beaver (che è rimasto a casa) facciamo una scorpacciata di pasta con le sarde, si arriva anche a tre porzioni per i professionisti, seguito da una splendida spigola…………, tra un brindisi e l’altro, ci avviamo alla reception dove con ordine teutonico, allineati e coperti, ci siamo registrati, sembrava una invasione di campo dopo che la squadra del cuore era stata retrocessa in serie B. Nel frattempo arriva l’unico vero naufrago, Scrooge ed Emilia.
Il pomeriggio lasciato libero , prevedeva un eventuale bagno se il tempo lo avesse permesso, ma i nostri impavidi fazeristi per nulla demoralizzati hanno fatto il loro bagnetto (Angelo, Steboga, Drago, Alerabbo).
Tardo pomeriggio al bar con l’intento di socializzare, come potevi non farlo, con questo gruppo di mattacchioni…..
Cena, jeans e gìacca tecnica, comincia a far freddo, si parte per S.Piero Patti, circa 40 Km dall’albergo, tutti in gruppo, vicini vicini, non dimentichiamo le cassate in albergo?????? Per fortuna abbiamo San WhiteBear che torna indietro a recuperare il “dolce” e torna in sardomobile, anzi in cassatamobile.
La serata fila tranquilla, ma si è fatto tardi, e domani ci aspetta un grande giro.
E’ Sabato, piove, anzi diluvia, facciamo colazione, siamo un po’ demoralizzati, è una disdetta, aspettiamo con ottimismo che spiova e partiamo senza indugi, the show must go on.
Ci avviamo lungo la SS113 per raggiungere l’incrocio con la SS185, veniamo beccati da un acquazzone, altri si sarebbero già arresi, ed eravamo ancora sulla 113.
Raggiunta la SS185 cominciamo ad andare in quota, le strade bellissime erano ancora bagnate e non ci permettevano distrazioni durante la guida, raggiungiamo Novara di Sicilia, continuiamo a salire fino a sella Mandrazzi, mitico pisciatoio motociclistico, ma siamo costretti a saltarlo siamo in ritardo con la tabella di marcia.
Comincia la discesa verso Francavilla, esce un pallido sole, le strade sono asciutte, e allora via di pieghe, alcuni panorami sono da mozzafiato, diverse moto si fermano per far delle foto o si tratta della solita scusa per risalire il gruppo godendo del buon grip che offre la strada. Ricompattiamo il gruppo che si era un po’ allungato ed entriamo a Francavilla dove è prevista una sosta Pagasalvo . Abbiamo 1 ora di ritardo.
Si riparte, a Linguaglossa ci attendono i giornalieri di Catania, li raccogliamo al volo, e via in direzione Piano Provenzana, la strada resta asciutta, ciò ci permette di affrontare i tornantoni, con brio, ma in cima al vulcano ci sono dei nuvoloni che non promettono nulla di buono.
La cosa che più mi affascina è il paesaggio che nella prima parte della salita è in mezzo al bosco, poi ci si ritrova in mezzo alla lava, il paesaggio , la natura sono completamente stravolti dalle passate eruzioni, in pratica tutto diventa lunare.
Foto di rito a Piano Provenzana, e poi di corsa a Zafferana Etnea per il pranzo.
Il Moulin Rouge di Zafferana ha dato il meglio di sé con una serie interminabile di antipasti, 2 primi compresi bis, arrosto, frutta e tiramisù(ci voleva), il tutto condito dalla nostra allegria.
Partiamo per raggiungere il Rifugio Sapienza a quota 2.200mt. , i nuvoloni minacciano pioggia, sprezzanti del freddo e dalla sicurissima acqua che di qua a breve prenderemo, raggiungiamo il rifugio, parcheggiamo le moto, solo otto la parcheggia in modo strano, infatti la sdraia sull’asfalto, cominciamo ad arrampicarci sulle bocche dei crateri, foto di rito e freddo polare. E’ tardissimo dobbiamo ancora affrontare la discesa e finire il giro del vulcano, è lì che ci aspettava la grandine, e poi un acquazzone e poi la strada che fumava….
Raggiungiamo la circumetnea, abbiamo lasciato la pioggia, a sprazzi un pallido sole, ci accompagna fino a Bronte, sosta PagaSalvo e via di corsa verso l’albergo. Ad Ucria decidiamo di prendere una scorciatoia, 15km circa in meno, tantissime curve in meno, strada tranquilla lineare curvoni veloci.
Sono le 20.10 siamo in albergo, con 30 minuti di ritardo totali, stanchi, comunque soddisfatti, praticamente felici.
La cena si svolge in albergo, soliti commenti sul giro appena finito, forse qualcuno che è rimasto in albergo si morde le dita, avrà altre occasioni. Discorso di Freedom con i ringraziamenti da parte di fazersicilia, discorso di crazyhorse sulle difficoltà, i costi, i sacrifici, che comporta l’organizzazione di un evento come il fazertour.
Foto, abbracci e ancora cassate e cazzate.
E’ Domenica, ultimo giorno del tour, ci alziamo un po’ più tardi, colazione, qualche gags, si sistemano i bagagli sulle moto, e si riparte in direzione Palermo. E’ previsto un breve giro sulle Madonie, con sosta al Castello di Sperlinga. La giornata è un po’ nuvolosa ma non piove, anche se in quota troviamo le strade bagnate e delle grandissime pùpù in traiettoria delle locali vacche racing; siamo costretti ad andare di conserva, meglio ci godiamo quel po’ di panorama che il cattivo tempo ci permette, è un peccato perchè avevamo previsto una sosta fotografica con lo sfondo dell’etna, naturalmente saltata.
I mototuristi si apprestano a visitare il Castello di Sperlinga, noi dopo aver ringraziato il Sindaco e i vari assessori che ci hanno ospitato, abbiamo scambiato i caschi a tutte le moto, un casino!!!!!
Malgrado il solito ritardo, raggiungiamo l’agriturismo Romitaggio S. Guglielmo, un vecchio monastero oggi adibito a ristorante, lasciamo fuori le moto tranne quella di Angelo, che viene inserita all’interno dell’antico monastero, giusto tributo ad un membro anziano di FazerItalia, alla sua simpatia, e alla sua devota fazerina con 100.000 Km all’attivo!!!
Svariate le foto alla moto di Angelo, ma da primadonna vissuta, resta lì impassibile, anche dopo il passaggio di duracell!!!!
Ottimo anche il pranzo al Romitaggio, anche se ero impegnato assieme a freedom a scaricare le memory card di tutte le macchinette digitali.
Fine pranzo ci siamo salutati con l’intento di rivederci, non importa dove, ma sicuramente dobbiamo rivederci.
Ci si divide in 2 gruppi, il primo va direttamente al porto, il secondo va al centro, alcuni fazerturisti continuano ancora la vacanza.
E’ stata una esperienza bellissima, ho conosciuto un sacco di gente simpatica, il gruppo milanese con otto morghi ciccioriccio faster morena drago, alerabbo, gigmanetta, il gruppo padovano con luke_duke rici plok federica ciro, il gruppo romano con vaverik sara , art e rosy , la coppia fiorentina soloteo e maria chiara, ho rivisto con sommo piacere crazy e figlio, angelo, janko, betta, claudio, blanche, il naufago scrooge ed emilia, lancelot e carla, steboga, non dimentichiamo i giornalieri del sabato provenienti da catania e messina, i nuovi iscritti siciliani, come fazuso, francis, nos64, pablofazer, tutto lo staff di fazersicilia.
A causa della caduta di janko e betta, non ho potuto essere al porto per salutarvi come di consueto facciamo al fazertour, avevo altro da fare.
Un abbraccio
Ignis
p.s.:Volevo ringraziare le autorità e le amministrazioni delle località attraversate durante il tour, ci hanno raccomandato prudenza e rispetto dei limiti di velocità nei centri abitati, so con certezza che è stato fatto.
Per fortuna la nostra bella Isola ci offre diverse opzioni, tra queste l’Etna.
Avevamo già nel passato percorso quelle strade, EtnaRide, Etnablitz, Etna Golpe, e abbiamo ritenuto che davano delle emozioni notevoli, sia per l’aspetto paesaggistico, sia per quello nudo e crudo della lava, senza nulla togliere ai percorsi stradali pieni di curve lunghissime e ben raccordate fra di loro.
Come tutti gli eventi, improvvisamente te li trovi davanti alla porta, è ora di prepararsi, alle 06.30 arriva Scrooge McDuck ed Emilia, lui come al solito affamato della nostra pasticceria, allora su con l’abbigliamento, in garage a prendere la moto già “benzata” e via in direzione del porto, condizioni meteo discrete, davano pioggia, ma veniva fuori un pallido sole. Con la mia Zeta vado di conserva per evitare di svegliare Palermo, arrivati al porto trovo già Speedy64 e WhiteBear, non trovo la nave della snav con Scrooge ed Emilia…..la nave ha un’avaria, va con un solo motore, forse arriva per le 09.00. Pensiamo è andata bene, arriva mezz’ora dopo la nave da Civitavecchia. Con il solito ritardo si presenta Bassman con Letizia, poco dopo il nostro Fabiuxus direttamente da Enna. Improvvisamente arriva Soloteo e Maria Chiara, appena sbarcati da Napoli con la Tirrenia, non li aspettavamo, anche perché si pensava arrivassero da Civitavecchia. Sono quasi le 08.00, lascio il comitato di accoglienza al porto e vado a ritirare il pacco romano-padovano in arrivo da S.Vito lo Capo, puntuali raggiungiamo il bar dove è prevista la colazione, dopo un po’ arriva il gruppo da Civitavecchia e poco dopo il gruppo dei milanesi da Sciacca. Scrooge ed Emilia sono ancora in alto mare, orario previsto di arrivo 12.00(forse).
Si parte, destinazione Capo d’Orlando, percorriamo la SS113, costeggia il mare e alcuni scorci sono da lasciare a bocca aperta, un susseguirsi di spiaggette, scogli e poi spiaggette e poi ancora scogli. Finalmente arriviamo in albergo, piccolo simpatico praticamente sul mare, senza nemmerno registrarci andiamo al ristorante, e per la gioia di Beaver (che è rimasto a casa) facciamo una scorpacciata di pasta con le sarde, si arriva anche a tre porzioni per i professionisti, seguito da una splendida spigola…………, tra un brindisi e l’altro, ci avviamo alla reception dove con ordine teutonico, allineati e coperti, ci siamo registrati, sembrava una invasione di campo dopo che la squadra del cuore era stata retrocessa in serie B. Nel frattempo arriva l’unico vero naufrago, Scrooge ed Emilia.
Il pomeriggio lasciato libero , prevedeva un eventuale bagno se il tempo lo avesse permesso, ma i nostri impavidi fazeristi per nulla demoralizzati hanno fatto il loro bagnetto (Angelo, Steboga, Drago, Alerabbo).
Tardo pomeriggio al bar con l’intento di socializzare, come potevi non farlo, con questo gruppo di mattacchioni…..
Cena, jeans e gìacca tecnica, comincia a far freddo, si parte per S.Piero Patti, circa 40 Km dall’albergo, tutti in gruppo, vicini vicini, non dimentichiamo le cassate in albergo?????? Per fortuna abbiamo San WhiteBear che torna indietro a recuperare il “dolce” e torna in sardomobile, anzi in cassatamobile.
La serata fila tranquilla, ma si è fatto tardi, e domani ci aspetta un grande giro.
E’ Sabato, piove, anzi diluvia, facciamo colazione, siamo un po’ demoralizzati, è una disdetta, aspettiamo con ottimismo che spiova e partiamo senza indugi, the show must go on.
Ci avviamo lungo la SS113 per raggiungere l’incrocio con la SS185, veniamo beccati da un acquazzone, altri si sarebbero già arresi, ed eravamo ancora sulla 113.
Raggiunta la SS185 cominciamo ad andare in quota, le strade bellissime erano ancora bagnate e non ci permettevano distrazioni durante la guida, raggiungiamo Novara di Sicilia, continuiamo a salire fino a sella Mandrazzi, mitico pisciatoio motociclistico, ma siamo costretti a saltarlo siamo in ritardo con la tabella di marcia.
Comincia la discesa verso Francavilla, esce un pallido sole, le strade sono asciutte, e allora via di pieghe, alcuni panorami sono da mozzafiato, diverse moto si fermano per far delle foto o si tratta della solita scusa per risalire il gruppo godendo del buon grip che offre la strada. Ricompattiamo il gruppo che si era un po’ allungato ed entriamo a Francavilla dove è prevista una sosta Pagasalvo . Abbiamo 1 ora di ritardo.
Si riparte, a Linguaglossa ci attendono i giornalieri di Catania, li raccogliamo al volo, e via in direzione Piano Provenzana, la strada resta asciutta, ciò ci permette di affrontare i tornantoni, con brio, ma in cima al vulcano ci sono dei nuvoloni che non promettono nulla di buono.
La cosa che più mi affascina è il paesaggio che nella prima parte della salita è in mezzo al bosco, poi ci si ritrova in mezzo alla lava, il paesaggio , la natura sono completamente stravolti dalle passate eruzioni, in pratica tutto diventa lunare.
Foto di rito a Piano Provenzana, e poi di corsa a Zafferana Etnea per il pranzo.
Il Moulin Rouge di Zafferana ha dato il meglio di sé con una serie interminabile di antipasti, 2 primi compresi bis, arrosto, frutta e tiramisù(ci voleva), il tutto condito dalla nostra allegria.
Partiamo per raggiungere il Rifugio Sapienza a quota 2.200mt. , i nuvoloni minacciano pioggia, sprezzanti del freddo e dalla sicurissima acqua che di qua a breve prenderemo, raggiungiamo il rifugio, parcheggiamo le moto, solo otto la parcheggia in modo strano, infatti la sdraia sull’asfalto, cominciamo ad arrampicarci sulle bocche dei crateri, foto di rito e freddo polare. E’ tardissimo dobbiamo ancora affrontare la discesa e finire il giro del vulcano, è lì che ci aspettava la grandine, e poi un acquazzone e poi la strada che fumava….
Raggiungiamo la circumetnea, abbiamo lasciato la pioggia, a sprazzi un pallido sole, ci accompagna fino a Bronte, sosta PagaSalvo e via di corsa verso l’albergo. Ad Ucria decidiamo di prendere una scorciatoia, 15km circa in meno, tantissime curve in meno, strada tranquilla lineare curvoni veloci.
Sono le 20.10 siamo in albergo, con 30 minuti di ritardo totali, stanchi, comunque soddisfatti, praticamente felici.
La cena si svolge in albergo, soliti commenti sul giro appena finito, forse qualcuno che è rimasto in albergo si morde le dita, avrà altre occasioni. Discorso di Freedom con i ringraziamenti da parte di fazersicilia, discorso di crazyhorse sulle difficoltà, i costi, i sacrifici, che comporta l’organizzazione di un evento come il fazertour.
Foto, abbracci e ancora cassate e cazzate.
E’ Domenica, ultimo giorno del tour, ci alziamo un po’ più tardi, colazione, qualche gags, si sistemano i bagagli sulle moto, e si riparte in direzione Palermo. E’ previsto un breve giro sulle Madonie, con sosta al Castello di Sperlinga. La giornata è un po’ nuvolosa ma non piove, anche se in quota troviamo le strade bagnate e delle grandissime pùpù in traiettoria delle locali vacche racing; siamo costretti ad andare di conserva, meglio ci godiamo quel po’ di panorama che il cattivo tempo ci permette, è un peccato perchè avevamo previsto una sosta fotografica con lo sfondo dell’etna, naturalmente saltata.
I mototuristi si apprestano a visitare il Castello di Sperlinga, noi dopo aver ringraziato il Sindaco e i vari assessori che ci hanno ospitato, abbiamo scambiato i caschi a tutte le moto, un casino!!!!!
Malgrado il solito ritardo, raggiungiamo l’agriturismo Romitaggio S. Guglielmo, un vecchio monastero oggi adibito a ristorante, lasciamo fuori le moto tranne quella di Angelo, che viene inserita all’interno dell’antico monastero, giusto tributo ad un membro anziano di FazerItalia, alla sua simpatia, e alla sua devota fazerina con 100.000 Km all’attivo!!!
Svariate le foto alla moto di Angelo, ma da primadonna vissuta, resta lì impassibile, anche dopo il passaggio di duracell!!!!
Ottimo anche il pranzo al Romitaggio, anche se ero impegnato assieme a freedom a scaricare le memory card di tutte le macchinette digitali.
Fine pranzo ci siamo salutati con l’intento di rivederci, non importa dove, ma sicuramente dobbiamo rivederci.
Ci si divide in 2 gruppi, il primo va direttamente al porto, il secondo va al centro, alcuni fazerturisti continuano ancora la vacanza.
E’ stata una esperienza bellissima, ho conosciuto un sacco di gente simpatica, il gruppo milanese con otto morghi ciccioriccio faster morena drago, alerabbo, gigmanetta, il gruppo padovano con luke_duke rici plok federica ciro, il gruppo romano con vaverik sara , art e rosy , la coppia fiorentina soloteo e maria chiara, ho rivisto con sommo piacere crazy e figlio, angelo, janko, betta, claudio, blanche, il naufago scrooge ed emilia, lancelot e carla, steboga, non dimentichiamo i giornalieri del sabato provenienti da catania e messina, i nuovi iscritti siciliani, come fazuso, francis, nos64, pablofazer, tutto lo staff di fazersicilia.
A causa della caduta di janko e betta, non ho potuto essere al porto per salutarvi come di consueto facciamo al fazertour, avevo altro da fare.
Un abbraccio
Ignis
p.s.:Volevo ringraziare le autorità e le amministrazioni delle località attraversate durante il tour, ci hanno raccomandato prudenza e rispetto dei limiti di velocità nei centri abitati, so con certezza che è stato fatto.