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Visualizza Versione Completa : riflessioni in liberta' sul nostro mondo



MOUNTH
04/02/2007, 19:23
adoro il nostro mondo da quando avevo 10 anni da quando papa'ci regalo' a me e mio fratello un motom 48 da distruggere e che ora varrebbe 2 lire
comunque sia nella mia presentazione si parlava con gli altri di velocita',sicurezza ed adrenalina coll'ovvio e giusto consiglio finale di girare in pista e i prezzi da pazzi degli autodromi?
con questo per dire che la moto vissuta in liberta' mentale e' la possibilita'di scegliere come e quando darsi un momento di pazzia
questo per dire che quando uno fa qualcosa,qualsiasi cosa prende atto di pro e contro e paga comunque il conto alla fine
bisognerebbe solo non infrangere la regola d'oro di non ledere mai la liberta' altrui
capita a tutti e ripeto tutti anche ai santi di sciogliere le briglie ogni tanto e per questo colpevolizzarlo e' sbagliato ma premiarlo e'diabolico quindi qui nasce il problema perche' il mondo e' pieno di giudici ed avvocati e manca di spettatori?perche' ognuno ha un giudizio e deve per forza esporlo?in tv per esempio in occasione del genio col cbr della serravalle i guareschi si sono dilungati su giudizi e ancora che loro in pista non riescono a fare cio' che faceva lui ed infatti sono meno che mediocri di 2 pilotini di minimoto mio pensiero ovvio
che vedento il filmato non sembrava a parte penne e triplafila che le velocita'fossero assurde "veramente"per il tipo di mezzo e da come comunque lui giudava
quindi per finire cerchiamo di dare meno guidizi,meno consigli e facciamo in modo che cio' che facciamo sia da esempio che questo e' si meglio di mille parole
saluti

Gunner
04/02/2007, 20:04
quindi per finire cerchiamo di dare meno guidizi,meno consigli e facciamo in modo che cio' che facciamo sia da esempio che questo e' si meglio di mille parole
saluti

Ottimo consiglio! :lol:

No skerzo dai, volevo dire: concordo sul fatto che il mondo della moto sia uno degli ULTIMI rimasti in cui esistano alti livelli sia di rischio che di soddisfazione. E quindi uno degli ULTIMI in cui un essere umano è chiamato a prendere decisioni importanti e a prendersi grosse responsabilità (anzichè avere qualche struttura che lo faccia per lui).

Questo costringe noi motard a vivere in una continua, stirsciante contraddizione: secondo come ci svegliamo siamo dei soloni di saggezza o dei pirati del rischio... altre volte predichiamo benissimo e (magari 5 minuti dopo) razzoliamo malissimo. E spesso dimentichiamo che la percezione del rischio cambia da persona a persona, e quindi sentenziamo che "chi va più forte di me è un pazzo, chi va più piano un imbranato".

Io personalmente ricordo SEMPRE che, nel momento in cui ingrano la prima e mollo la frizione, mi metto nella condizione di essere ucciso, o di uccidere qualcuno (eggià, può capitare anche questo).
Il messaggio che ne traggo è: "c'è un momento per ogni cosa" (anke per le moto - asinate).
Però il momento è lasciato al mio giudizio, e posso ben capire che un osservatore esterno mi prenda per criminale mentre sto "solo" facendo un po' il bauscia :wink:

Spero di non vivere abbastanza a lungo da vedere un mondo in cui il singolo sarà totalmente spossessato della facoltà di fare cose ganze al prezzo di un certo rischio (suo e altrui).
Un mondo simile avrà meno morti per incidenti, ok... e più morti di altri cancheri. E forse anche più suicidi. L'uomo avrà sempre e comunque bisogno di sfide.

Byeee

MOUNTH
04/02/2007, 20:13
sei un grande

Lupo Alberto
04/02/2007, 20:23
Spero di non vivere abbastanza a lungo da vedere un mondo in cui il singolo sarà totalmente spossessato della facoltà di fare cose ganze al prezzo di un certo rischio (suo e altrui).
Un mondo simile avrà meno morti per incidenti, ok... e più morti di altri cancheri. E forse anche più suicidi. L'uomo avrà sempre e comunque bisogno di sfide.
Byeee

Nell'antica Roma c'erano le battaglie dei gladiatori, le corse delle bighe, la battaglia navale a Piazza Navona, poi nel Medio Evo i tornei cavallereschi... d'accordo che rappresentavano meccanismi di controllo sociale ("panem et circenses"), ma forse c'era più spazio alla fantasia e alla voglia di sognare.
Oggi ci sembra di fare chissà cosa solo per aver sgrattato la pedana o alzato la ruota di venti centimetri... siamo ridotti maluccio...
:cry: :cry: :cry:

MOUNTH
04/02/2007, 20:31
ma veramente quando gratto mi eccito come un cammello quando vede l'acqua
pero' e' vero abbiamo raggiunto un livello tale di vita che quasi non c'e' piu' nulla
che ci soddisfa,l'arena del 2000 e' il calcio ma...anche quello...
chi non vive di calcio sembra un alieno e chi vive di moto come noi be non so come viene visto perche' frequento quasi solo fratelli e surelle mentre gli altri difficilmente mi e ci capiscono
pero'almeno noi le sensazioni c'e' le creiamo gli altri le subiscono
meditare gente meditare della nostra fortuna

risaluti

Gunner
04/02/2007, 20:46
Nell'antica Roma c'erano le battaglie dei gladiatori, le corse delle bighe, la battaglia navale a Piazza Navona, poi nel Medio Evo i tornei cavallereschi... d'accordo che rappresentavano meccanismi di controllo sociale ("panem et circenses"), ma forse c'era più spazio alla fantasia e alla voglia di sognare.
Oggi ci sembra di fare chissà cosa solo per aver sgrattato la pedana o alzato la ruota di venti centimetri... siamo ridotti maluccio...
:cry: :cry: :cry:

Beh beh quelli erano degli eccessi... il giusto mezzo sarebbe quello di permettere all'uomo di oggi di praticare attività e sport di azione, separando con molta chiarezza i momenti in cui NON si devono fare certe cose, da quelli in cui invece si possa.
Per restare in ambito moto, se ogni provincia avesse la sua pistina a basso costo e pochissime pretese...

Invece questa società pretende di RIFIUTARE dignità a queste pratiche, mal tollerandole o addirittura combattendole come indegne di esistere. Risultato: le corse clandestine di macchine, in generale una guida aggressiva diffusa, i troppi motard che cercano in strada quelle sfide che troverebbero - con tanto di pane per il loro denti - in mezzo ai cordoli!

E si potrebbe parlarne per un sacco di altri sport che scaricherebbero la naturale tendenza umana a mettere alla prova le proprie abilità, e a fronteggiare una certa aliquota di rischio.

Byeee

Lontano
04/02/2007, 20:50
Credo il punto focale sia invece il concetto di LIBERTA.
E' la libertà di correre che ci da eccitazione, non il correre stesso. E' la libertà di viaggiare che ci crea sensazioni, non il semplice viaggiare.
L'adrenalina si mette in circolo nel momento stesso in cui giri la chiave di accensione, anzi spesso ancora prima, nella "cerimonia di vestizione", o ancora prima ancora, quando si pianifica un viaggio sulla cartina, quando si fantastica dove andare a "giringirare" la domenica sperando in una meteo clemente... etc etc
Si, lo so, è forse una concezione un po' leopardesca da "Domenica del Villaggio", ma a me piace pensarla cosi', ed e proprio cosi' che vivo la mia adrenalina!!

Gunner
04/02/2007, 21:22
Bè ogni stadio dell'andare in moto ha i suoi sapori (perfino gente che gareggia, mi confidava che parte della libidine stava nel preparare la moto :) ).

Ma il dibattito qui è sul fatto che troppo spesso la società cerca di abolire tout court cose che POSSONO essere pericolose, e che vengono ritenute "inutili".

Mi spiego: le auto non rischiano di essere abolite, nonostante facciano una strage all'anno, perché sono ritenute "utili" (in tal concetto incluso anche il puro fatto che PIACCIONO, EMOZIONANO) da un sacco di gente.

Le moto invece sono ritenute "inutili" da un sacco di gente, e quindi - se proprio non possono abolirle - ecco piombare i soliti progetti di leggi europee per penalizzarle, depotenziarle, imbruttirle, o rendervi l'accesso quasi impossibile se non a costo di inutili patenti a ripetizione.

Insomma riconoscere all'uomo certe libertà, significa accettare che alla fine dell'anno ci siano tot morti. Io esprimo la paura per una società che - sulle cose che "non interessano" la maggioranza - cerca sempre più di segare tutte queste libertà.

Byeee

MOUNTH
04/02/2007, 21:24
si esatto liberta' come parola magica ma ultimamente troppo inflazionata
infatti quando una ha un problema si avvale della facolta' di liberta'
ma se ci confiscano le moto e fanno multe che neanche onassis puo'
pagare,se il bollo costa piu'del mezzo stesso,se le moto stesse mantenerle
e' un lusso ma tanto in italia finche abbiamo il nostro piatto di pasta e la
macchina sotto casa non cambieremo nulla perche' cio' che succede sembra sempre capiti agli altri e mai a noi e anche quando capita a noi
diciamo vabbe' sara' per la prossima volta e chi dico io lo sa e ne approfitta

Lupo Alberto
05/02/2007, 09:34
Ma il dibattito qui è sul fatto che troppo spesso la società cerca di abolire tout court cose che POSSONO essere pericolose, e che vengono ritenute "inutili".

Forse non è nemmeno così... secondo me non è tanto che si cerchi di abolire le pratiche rischiose, quanto di incasellarle secondo una logica commerciale, dove conta più il guadagno che la sicurezza.

In realtà, gli sport dove c'è possibilità di provare brividi si stanno moltiplicando, a dimostrazione che è insita nell'animo di molti la tentazione di sfidare i propri limiti. Vedi, in ordine sparso: free-climbing, canyoning e rafting, salto dal ponte con l'elastico, base-jumping, paracadutismo, immersioni, ecc ecc

Quindi, per tornare al tuo discorso: se una qualsiasi attività o sport - anche pericoloso - può produrre denaro, ecco che non è più inutile. Qui dalle mie parti hanno aperto uno di quegli impianti ("Jungle park") con funi tese tra gli alberi (a diversi metri di altezza) per i bambini. Tutto bene, finché un bimbo si è dimenticato di attaccare il moschettone di sicurezza, è caduto ed è morto.

Per concludere, morale: niente è così pericoloso o inutile se serve a far soldi.

MOUNTH
05/02/2007, 10:04
ed infatti chi fa il denaro vero non fa parte del nostro mondo vedi la fine di ivano beggio
questo perche' il potere tiene il denaro e non viceversa
ma visto che noi siano free on ride andiamo avanti su tutto e tutti tanto io mi demoralizzo d'inverno ma quando arriva primavera e faccio il primo giro dell'isolato me ne frego di tutto
accellero se mi va' e mi fermo per un caffe' sempre se mi va'
quindi il vero potere c'e' l'ho io e non chi per compiacere qualche lobby deve far cio' che non gli va' giusto?

vivo un quarto di miglio alla volta

saluti