Visualizza Versione Completa : Curve e velocità di immissione
cyberjack
17/04/2007, 14:26
Ho questo dubbio che mi sta togliendo molto del piacere della guida in moto, purtroppo...
Quando faccio una strada che non conosco (ovviamente di quelle belle curvose! :D) ho problemi a regolare la velocità di ingresso in curva...
Mi spiego meglio. Dato che la stragrande maggioranza delle curve che si fanno, per un motivo o per l'altro risultano praticamente cieche, ossia non riesco a vederne l'uscita al momento di immetttermi in curva, non so mai come regolare l'andatura...
questo mi spinge a rallentare spesso più del dovuto e a trovarmi a metà della curva (quando ne vedo la fine) a dirmi "azz.... l'avrei potuta prendere anche a 30km/h i più!!!" e invece ho sempre paura di trovare degli ostacoli sulla parte di curva che non vedo, un restringimento del raggio a metà, o che cavolo so io....
Fatto sta che non riesco a mantenere un'andatura fluida, proprio per questo motivo...
Invece, se sono con gente che conosce la strada e va avanti, non ho problemi di alcun tipo ad affrontare le curve in piega, adeguandomi alla velocità di chi mi precede, pensando: "bhè... se lui va a questa veocità significa che conosce la strada e sa che non ci sono restringimenti o altri problemi" quindi seguo le curve con maggiore scioltezza e mi diverto molto di più....
C'è un qualche trucco per imparare a "prevedere" la curva?
...e magari anche i numeri del superenalotto?
Scusa ma se fai una strada che conosci è logico che rendi almeno il 50% in più, ma con una curva cieca davanti io mica mi faccio dei problemi.....freno!
cyberjack
17/04/2007, 14:41
...e magari anche i numeri del superenalotto?
Scusa ma se fai una strada che conosci è logico che rendi almeno il 50% in più, ma con una curva cieca davanti io mica mi faccio dei problemi.....freno!
Bhè.... è che a volte uscendo con degli amici sento che dicono: "andiamo di la, che non ci sono mai andato????" e partono tutti a canna! Mentre io nell'affrontare strade sconosciute forse procedo con eccesso di zelo...
...e magari anche i numeri del superenalotto?
Scusa ma se fai una strada che conosci è logico che rendi almeno il 50% in più, ma con una curva cieca davanti io mica mi faccio dei problemi.....freno!
Bhè.... è che a volte uscendo con degli amici sento che dicono: "andiamo di la, che non ci sono mai andato????" e partono tutti a canna! Mentre io nell'affrontare strade sconosciute forse procedo con eccesso di zelo...
e continua farlo, e ti ricordo che il "pesce" che prende l'amico è sempre più grande del tuo, peccato però che se gli chiedi di mostrarlo in genere dice che si è staccato all'ultimo momento..... :lol: :lol:
cyberjack
17/04/2007, 14:49
mah.... non so che dire...
ma non c'è una "regola spannometrica" del tipo "In italia le curve non cambiano raggio a metà" o robe del genere? :roll:
mah.... non so che dire...
ma non c'è una "regola spannometrica" del tipo "In italia le curve non cambiano raggio a metà" o robe del genere? :roll:
ecco il modo giusto per farsi del male.........se poi conti che i percorsi più belli ed intriganti sono in montagna, dove le strade sono riprese paro paro dei vecchi sentieri, che a loro volta erano tracciati dai muli dei contadini.........vabbè che anche oggi sono molti i somari che disegnano le strade, ma non contarci troppo sulle regole delle curve che non allargano o non stringono...............
luke_magic
17/04/2007, 14:55
no
non ti preoccupare: frena
cyberjack
17/04/2007, 15:15
Ok!! :lol:
Blackdragon
17/04/2007, 15:54
Frena frena...
Io ogni volta che qui a torino faccio la strada del pino vecchio mi dimentico che ha una serie di curve ovviamnete cieche che chiudono alla fine... molto melgio rallentare un po prima che essere costretti a leccare il freno a metà curva xè chiude.... con il rischio poi che ti parta l'anteriore...
e soprattutto.... essendo su strada ke ne sai di cio ke trovi dietro la curva?!?!?
Meglio cercare di staccare i tempi in pista, su strada moolto + bello il raccordare le curve!! :mrgreen:
ah se ti capisco!! ... fermone anche tu come me?? :-)
cmq a parte gli scherzi e le battute continua così, non passare mai il TUO limite e goditi le curve in tranquillità
Meglio farla 30km/h in meno che non farla :(
anche se conosci la strada a memoria non puoi prevedere come sia l'asfalto...o cosa ci sia dietro la curva
per il resto cè sempre la pista
cyberjack
17/04/2007, 17:36
ah se ti capisco!! ... fermone anche tu come me?? :-)
cmq a parte gli scherzi e le battute continua così, non passare mai il TUO limite e goditi le curve in tranquillità
non mi definirei "fermone", ma nemmeno "manico" ;)
Nel senso che le gomme le ho "finite", ma mi accorgo che quando sono da solo non ho quella marcia in più che ho quando guido in compagnia... e mi rendo conto che se non ho nessuno a farmi da "apripista" la mia velocità diminuisce parecchio! :shock:
se c'è qualcuno non fatico a stargli dietro... ad esempio 2 settimane fa ho fatto il Penice: All'andata ero da solo e sono andato lentino, mentre al ritorno ho conosciuto un agazzo su un Gsx-R 1000 che andava come una lippa e io gli sono stato dietro senza alcuno sforzo, ma con delle velocità nettamente superiori a quelle dell'andata... cioè, roba che prima facevo le curve a 50 e seguendo questo le facevo a 80 e passa!! :shock:
C'è un qualche trucco per imparare a "prevedere" la curva?
magari mi sbaglio... ma ti dico la mia :D
guarda avanti nella curva il più possibile, portati in prossimità della riga centrale (senza passarla :wink: ) se la curva è a destra, cerca di vedere dove va la riga centrale o il gardrail (quello dell'altra corsia) e prendili come riferimento x capire il raggio della curva. Quando sei vicino al punto di corda ormai la curva è fatta e puoi già riaprire il gas.
Se la curva è a sinistra invece, portati in prossimità del bordo destro (io non mi avvicino molto x' potrebbe sempre essere un po' sporca la strada). Le curve a sinistra mi fido di meno ad aprire il gas, almeno finché son sicuro che posso farlo in tranquillità.
lo spostarti all'interno della tua corsia ti permette di avere una maggior visione della curva.
Meglio comunque entrare tranquilli in curva. (vedi il msg di Aldo)
cyberjack
17/04/2007, 17:36
Però leggiti anche questo
https://www.fazeritalia.it/fazerforum/viewtopic.php?p=812121#812121
c'è la risposta ad una domanda molto simile alla tua
Grazie, stavo giusto leggendolo! ;)
In strada solo un pazzo entra cannato in curva, questo è il principio fondamentale;quoto sicuramente pipes e aggiungo che conviene sempre entrare un filo più piano e vedere cosa ti trovi al di la della curva , poi vai di manetta,io personalmente preferisco entrare con marce basse e farmi le curve con il gas pelato,in modo che posso chiudere se ho necessità e posso uscire in progressione se la curva si presentà bene
lamps :wink:
:? e chi me lo fa fare di rischiare di stendermi per fare una corva ?
Io chiudo e freno finchè non sono sicuro !
Se poi ho davanti qualcuno che mi fa da riferimente, tento meglio...Altrimenti...
ci sono tanti fattori...riesci a fare le curve al max quando hai qualcuno davanti che conosce il percorso...ma ti adegui sempre alla sua andatura...oppure tu conosci gia` il percorso e sai gia velocita`...marcia ecc.ecc.
chiaro che se fai un percorso la prima volta stacchi tanto quando non serve oppure ti fidi ma poi ti trovi impiccato perche` ti accorgi all`ultimo che la curva e` troppo secca e rischi...
io mi sono accorto che in qualche caso anche se percorro da solo delle strade mai viste x la prima volta ci sono molte curve simili a quelle che ho gia` affrontato in precedenza e so gia` cosa fare...altre che non capisco molto bene (cieche,e con raggio non ben definito)allora preferisco andarci tranquillo...le curve che non ti convincono di istinto possono essere semplici o nascondere un raggio variabile che tende a chiudere...in questi casi puo` capitare che ti fidi e ti ritrovi a rischiare dei dritti... oppure finire la curva e pensare "ma era una cazzata"...
nel dubbio cmq prudenza... :wink:
Ripeto che avvicinarsi in curve cieche alla mezzeria è rischioso..
è anche vero che la moto ha un clacson.....quando ci sono delle curve cieche preferisco dargli un colpetto che non si sa mai
...è anche vero che la moto ha un clacson.....
Davvero? anche la mia? non me n'ero mai accorto... :lol: :lol: :lol: :lol:
A parte gli scherzi, per me l'uso del claxon equivale ad unna specie di sacrilegio, mi infastidisce proprio, lo userò si e no una volta all'anno, solitamente per far scostare qualche rompiglioni dalla corsia di sorpasso ma solo dopo aver lampeggiato per mezz'ora, sempre che non decida prima di sorpassare a ds (soluzione comunque preferita)
già già nella mia è un pò nascosto perchè ho la fazer :lol:
cazzate aldo-shark 1-1
sull'uso del clacson sono d'accordo con te che toglie il gusto e fa tanto pulmino su strada di montagna ma se non mi sneto sicuro della visuale che ho preferisco usarlo...anche se vado piano....e qualche volta mi è servito
entro nel discorso, sperando di non interferire con i "problemi" dell'autore e quindi mandare in ot il topic...sta di fatto che io penso di essere nella tua stessa condizione anche se sinceramente è tanto che non vado dietro ad un apripista. Da sola però, conoscendo o meno la strada, non riesco a superare un mio certo limite di velocità in curva e tanto meno di piega! anche su una strada che percorro ogni giorno (larga e a curve larghe) piu di 50/60 km orari in curva non li faccio e quando è vuota raramente tocco i 70. L'altro giorno sono arrivata piu spedita in immissione e in qualche modo non ho scalato come mio solito (in 3a normalmente ad alti giri)...ho sentito la moto in curva con meno freno motore e ho dovuto per forza piegare di piu. Lo stomaco mi si è chiuso.
Mi sono resa conto di aver superato di poco il mio limite. Non so se in male o in bene...non so se dovevo scalare e prendere la curva in maniera diversa o se sono andata in contro a qualche rischio. Boh.
Pure io mi sento ferma, da sola, nelle curve ma ad un certo punto non posso far granchè. Quando non conosco la strada poi vado ancora piu cauta. Ho sempre il terrore che ci sia qualche ostacolo che non posso prevedere o qualche auto ferma (ho gia rischiato piu di una volta)...quindi rallento e pace cosi.
Quello che so di per certo (cosa che mi deriva da un incidente in scoote in curva di 11 anni fa) è che ho paura che la moto mi scivoli cosi...senza un perchè. Come se non mi fidassi della tenuta delle gomme, come se superata una certa angolatura il battistrata non valesse piu nulla.
Io il mio limite lo conosco ed è questo...oltre alla poca teoria sulle curve che spero di migliorare... :mrgreen: a proposito...c'è qualche post mirato??
cmq non sentirti male per tutto questo...credo sia importante piu che altro sentirsi sicuri. ecco. :wink:
Tanjama tranquilla che non sei la sola
:wink:
la soluzione è uscire con gente che ti sappia insegnare....o meglio capisce a quanto puoi andare e che ti aiuti non tanto ad andare più forte ma a capire cosa fai bene e cosa fai male
se poi ci aggiungi anche un bel corso in pista non credo che faccia male :wink:
grazie raga..mi darò alla lettura.
In pista?ho paura. non so non mi ci vedo proprio e non so nemmeno se nei dintorni miei le organizzino ste cose.
Un tempo seguivo sempre il mio fatidico ex amico che nei primi tempi mi diceva sempre "sbagli tutte le traiettorieeeee"...uffaaaaaa...e giu a seguirlo e giu a disegni per farmi capire sto punto.
Mah non so quanto mi sia rimasto di buono...forse qls si...chi lo sa? :|
aldo più ti leggo e più approvo ciò che dici!!!
La classica reazione è spaventarsi e irrigidirsi = drittone sicuro!!!
aldo più ti leggo e più approvo ciò che dici!!!
La classica reazione è spaventarsi e irrigidirsi = drittone sicuro!!!
Quoto ! :wink:
La mia esperienza è che quelli che dicono che la strada non la conoscono poi ci sono andati la settimana prima per provare...
ma lascia stare, alla fine le strade nel raggio dei kilometri del "fine settimana" non saranno tantissime (i più fortunati come me abitano nei pressi del Bracco, Cerreto, Muraglione...) meglio imparare a conoscerle un paio di volta in più e aspettare una bella giornata di sole e magari con proco traffico per provare qualche piega in più.
Tornando al problema "filosofico" dell'affrontare curve cieche capita anche a me.
Eppure vedo amici buttarsi in curva e mettere le ruote su strade nemmeno troppo pulite senza batter ciglio.
Io se vedo un minimo di brecciolino rallento molto.
Credo che le gomme su una moto "seria" come le moderne naked (dai più o meno sono tutte moto con una ciclistica, gomme e freni più che adeguate per la stragrande maggioranza dei motociclisti) tengano più di quando si creda.
Appunto il problema sta nel pilota non nel mezzo
cyberjack
19/04/2007, 11:03
Se la strada non la conosci che ti costa fartela prima ad andatura media e poi ripassarci con + sicurezza ? Tanto se sei solo chi ti dice nulla... 8)
Grazie a tutti per le risposte ;)
a questo proposito, le mie "gitarelle" di solito non sono di un'ora... ma di una giornata!
Se da Milano vado a farmi il Penice e da li faccio la Scrivia-Serravalle, arrivo in liguria, un po' di costa e torno su facendo la CISA, è ASSAI (e dico ASSAI!!!) difficile che abbia il tempo di "rifarmi il percorso una seconda volta"....
E magari il weekend dopo faccio un'altro giro, chessò, il passo di S.Marco sopra bergamo, e quello dopo vado in Val di sole ecc... quindi ora che rifaccio la stessa gita passano 3 mesi e chi se le ricorda più, le curve??? :roll:
cyberjack
19/04/2007, 11:10
anche su una strada che percorro ogni giorno (larga e a curve larghe) piu di 50/60 km orari in curva non li faccio e quando è vuota raramente tocco i 70. L'altro giorno sono arrivata piu spedita in immissione e in qualche modo non ho scalato come mio solito (in 3a normalmente ad alti giri)...ho sentito la moto in curva con meno freno motore e ho dovuto per forza piegare di piu. Lo stomaco mi si è chiuso.
Anche a me succedeva, agli inizi, che si chiudesse lo stomaco....
poi acquistando fiducia nel mezzo e nelle mie capacità ho cominciato a non provare più quella sensazione, ma un'altra, più subdola, tipo "scacazza" :lol:
cmq, ieri ho preso a 75km/h il raccordo della tangnziale... era mezzanotte e tornavo da un viaggio di lavoro... ero talmente stanco che non me ne sono nemmeno reso conto se non a fine curva... se me ne fossi reso conto a metà, sarei caduto di sicuro ;)
Quello che so di per certo (cosa che mi deriva da un incidente in scoote in curva di 11 anni fa) è che ho paura che la moto mi scivoli cosi...senza un perchè. Come se non mi fidassi della tenuta delle gomme, come se superata una certa angolatura il battistrata non valesse piu nulla.
Mi è successo con il Cagiva river... ancora non ho capito che cosa fosse successo, da quel momento in curca a sx non riesco a scendere più di un tot, proprio per paura di sentirmi scivolare via la moto da sotto le chiappe...
Penso che arriverà presto il tempo dei bei viaggi, ma fino ad allora continuerò a godermi le mie " monotone " curve e tornanti che conosco a memoria :wink:
Lamps a tutti :P
:wink:
prima o poi la voglia di "uscire dal nido" viene a tutti...
Capita spesso anche a me di farmi una giratina sui colli, che conosco a memoria, sia per la moto, ma soprattuttoper averli consumati con la bici. E' chiaro che lì mi permetto il lusso di "osare" di più. Conoscere a memori acurve, buche, punti in ombra, postazioni abituali dei vigili, ecc. aiuta tantissimo. Anche se non sempre tutto questo è sinonimo di "sicurezza" (quante volte mi son trovato un Apecar in manovra... :roll: ).
Quando sono fuori dalle "mura domestiche" cerco di adattare lo stile di guida alla situazione, e comunque tenendomi sempre un margine di sicurezza maggiore. Se poi trovo una strada particolarmente "gustosa", me la rifaccio una seconda volta. :wink:
Recentemente, con i Nordestini ci siam fatti un WE sulle dolomiti.
Uno dei pezzi più spettacolari è stato il Renon (chi l'ha fatta sa di cosa parlo!): asfalto perfetto, buona visibilità, curve tracciate col compasso, carreggiate abbastanza ampie.... insomma.... la prima volta l'ho affrontata con il giusto rispetto che merita una strada di montagna, poi, assieme ad altri 4 del gruppo, ce la siam rifatta mentre gli altri aspettavano un "disperso".... Goduria totale !!! 8) 8)
E' una questione di foma mentale. Senza per questo dire che la mia sia meglio delle altre.
Io sono uno spirito libero e aborrisco ogni forma di vincolo. Ripercorrere a ripetizione lo stesso percorso mi fa sentire come un criceto nella ruota. A sciare se posso vado fuoripista, i paletti sono un vincolo in più che non mi soddisfa. Se voglio fare slalom lo faccio in neve fresca, nei boschi, in mezzo agli alberi. Quando facevo motoalpinismo il mio massimo era uscire dai sentieri e girare "per direzioni" invece che seguire la traccia di un sentiero.
Una strada per me serve per andare da un posto all'altro gli imprevisti fanno parte del divertimento. Una volta fatta mi godo la soddisfazione di averla fatta, ma non la rifarei mai di nuovo. Preferisco andarne a cercare un'altra. Questo non vuol dire ovviamente che non ripasserò mai più di lì, ci ripasserò fra un po' di tempo quando avrò voglia di tornare a vedere quei posti.
Ciò non toglie comunque che, per comodità, quando ho voglia di fare due pieghe o quando devo resettare ila mia posizione, vada a farmi un giro sul passo dei giovi che è giusto vicino a casa mia.
Un'altra "pista" che mi piace ripetere ogni tanto (qualche mese) è la strada di Boasi, ben nota ai genovesi. L'ultimo tratto in alto della val Fontanabuona per chi volesse provarla, pochissimo frequentata dalle auto perchè c'è un tunnel che la taglia via. Quella veremente per me è il massimo della pista, bellissima anche sotto la pioggia. Però non ci passerei mai un pomeriggio ad andare avanti e indietro come fanno tanti.
in poche parole, più o meno ciò che ho scritto io ! :wink:
Angelippo
21/04/2007, 07:52
E' una questione di foma mentale. Senza per questo dire che la mia sia meglio delle altre.
Io sono uno spirito libero e aborrisco ogni forma di vincolo. Ripercorrere a ripetizione lo stesso percorso mi fa sentire come un criceto nella ruota. A sciare se posso vado fuoripista, i paletti sono un vincolo in più che non mi soddisfa. Se voglio fare slalom lo faccio in neve fresca, nei boschi, in mezzo agli alberi. Quando facevo motoalpinismo il mio massimo era uscire dai sentieri e girare "per direzioni" invece che seguire la traccia di un sentiero.
Una strada per me serve per andare da un posto all'altro gli imprevisti fanno parte del divertimento. Una volta fatta mi godo la soddisfazione di averla fatta, ma non la rifarei mai di nuovo. Preferisco andarne a cercare un'altra. Questo non vuol dire ovviamente che non ripasserò mai più di lì, ci ripasserò fra un po' di tempo quando avrò voglia di tornare a vedere quei posti.
Ciò non toglie comunque che, per comodità, quando ho voglia di fare due pieghe o quando devo resettare ila mia posizione, vada a farmi un giro sul passo dei giovi che è giusto vicino a casa mia.
Un'altra "pista" che mi piace ripetere ogni tanto (qualche mese) è la strada di Boasi, ben nota ai genovesi. L'ultimo tratto in alto della val Fontanabuona per chi volesse provarla, pochissimo frequentata dalle auto perchè c'è un tunnel che la taglia via. Quella veremente per me è il massimo della pista, bellissima anche sotto la pioggia. Però non ci passerei mai un pomeriggio ad andare avanti e indietro come fanno tanti.
Riconfermo che prima o poi un bel giro dalle tue parti me lo devo fare... :wink: :wink: :wink:
Angelippo
21/04/2007, 08:25
Tornando invece al Topic...
Sentirsi più sicuri quando si segue un apripista e impostare meglio le curve è una sensazione comune e normalissima.
In pratica è uno scarico di responsabilità da parte del cervello che sentendosi rassicurato nel non dover anche decidere il ritmo del passo, potrà concentrarsi meglio sulle traiettorie...
Negli anni e con l'aumentare dell'esperienza se ne sente meno il bisogno, ma non si guarisce mai definitivamente.
In gruppo, se le capacità di guida sono omogenee, il passo sarà sempre un po' più sostenuto, non tanto per lo spirito di competizione, ma per il "sostegno" reciproco che ho citato prima.
Diverso invece quando le capacità sono eterogenee. Il neofita avrà comunque la tendenza a fidarsi di chi lo precede, mentre chi ha buona esperienza di guida tenderà a staccarsi dal gruppo. Se lo lasciano passare prende e se ne va, se invece trova il fenomeno che spara in rettilineo, tanto da rendere l'ingresso in curva così scomposto da essere poco gestibile, rallenterà lasciando tra se e il gruppo spazio a sufficienza per potersi godere una bella serie di curve.
Giusto per confermare il fatto che un apripista sia in qualsiasi caso "confortante e trainante", basta guardare il mondo delle competizioni dove grandi piloti vanno letteralmente in palla se si trovano a dover imporre il ritmo, mentre sono implacabili quando sono inseguitori...
Questo in linea generale per il lato psicologico della cosa.
Per quanto riguarda le curve cieche invece, non sono assolutamente d'accordo su nessuna teoria di "inseguimento".
La strada è aperta a tutti e frequentata da tutti. Il passo deve essere assolutamente rapportato alla visibilità mantenendo un sensibile margine di correzione.
Quello che si cela iltre una curva cieca non è l'incognita della traiettoria che può rendere ben fatta o maldestra un'impostazione, ma l'imprevisto di quello che ci può essere in mezzo alla strada.
Finchè si tratta di buche o brecciolino si rischia per se stessi, ma se c'è una coda si rischia anche per gli altri.
Senza voler fare falsi moralismi, è un'eventualità tutt'altro che rara.
Anni fa quando ero più giovane e stupido e ogni strada era per me una pista, in un mio giro solitario mi sono appiccicato ad un apripista che sembrava del posto e mi sono lasciato trainare per una 15ina di km sulle curve del lungolago del Lario, sponda comasca divertendomi come un pazzo.
Peccato che oltre l'ennesima curva cieca, inaspettatamente dopo quei 15 km di traffico scarsissimo, ci fosse una lunga coda per incidente.
Risultato? Il mio sconosciuto trainatore è letteralmente entrato nella macchina che terminava la coda, fortunatamente con solo enormi danni materiali per tutti, mentre io ho avuto la fortuna di riuscire a spostarmi all'ultimo momento (presumo grazie al fatto che non uscendo dalla sella, mantengo una maggiore reattività al cambio di direzione imprevisto), sbattendo solo il ginocchio sull'auto e restando inspiegabilmente in piedi sfilando la coda e le macchine che arrivavano in senso opposto.
Da allora la mia velocità è sempre rapportata alla visibilità con un ragionevole margine di correzione. :wink: :wink: :wink:
...è anche vero che la moto ha un clacson.....
Davvero? anche la mia? non me n'ero mai accorto... :lol: :lol: :lol: :lol:
A parte gli scherzi, per me l'uso del claxon equivale ad unna specie di sacrilegio, mi infastidisce proprio, lo userò si e no una volta all'anno, solitamente per far scostare qualche rompiglioni dalla corsia di sorpasso ma solo dopo aver lampeggiato per mezz'ora, sempre che non decida prima di sorpassare a ds (soluzione comunque preferita)
ah perche' ti considerano? ti invidio...io sorpasso a dx non ho piu' voglia di consumare lampadine ne tantomeno di usare il clacson come se andassi in bici in un area pedonale...
venerdi mattina una tipa era in terza corsia (di sorpasso) con le altre corsie libere...dopo la terza serie di lampeggi l'ho passata a dx :evil:
la tr@ia stava scrivendo messaggini sul cellulare :evil: :evil: :evil:
luke_magic
21/04/2007, 14:57
:twisted: :twisted:
Ciao leggo il tpoic solo adesso
e mi sembra di leggere me stesso :oops:
Fermo ( come si dice in gergo ) o prudente ( come dico io )
Comunque le curve non si possono prevedere, neanche quelle che conosci
c'è sempre il fattore sorpresa ( sporco , bagniato, stronzo contromano, ecc...) che quello purtroppo non lo puoi prevedere.
Percio io nel dubbio freno :wink: :wink:
A me piace andare in moto , e voglio farlo il piu a lungo possibile 8)
Lamponsssssssss
behh io se non conosco la strada rendo anche il70% in meno quindi secondo me se non conosci la eviti come diceva la pubblicita' poi gli amici con la bocca son tutti bravi .Ciao a presto
cyberjack
23/05/2007, 12:43
Ripesco questo topic per un dubbio che mi è sorto Domenica mentre salivo sul Passo del Penice.
Ho aumentato un po' l'andatura e ho cominciato a prendere quelle curve ad una velocità più sostenuta del solito, diciamo intorno agli 80 km/h, la moto è scesa parecchio e ho finalmente "chiuso" anche le gomme nuove (adesso ho montato delle diablo bi-mescola che mi permettono di scendere in maggiore sicurezza....)
Ora, il fatto è che, nonostante abbia pulito tutta la superfice delle ruote sul lato Dx e mancandomi solo 2mm dal lato Sx, non ho ancora "strusciato" ne pedivelle, ne Slider, ne saponette.
Quindi la domanda è: c'è ancora margine di piega, dopo aver usato tutto il battistrada? Oppure quella era la mia piega massima e non ho strusciato solo per un motivo di posizione in sella?
Effettivamente, devo notare che il corpo rimaneva ben adeso al serbatoio, forse inconsciamente proprio per non strusciare il ginocchio sull'asfalto.....
ciao!!
Anche se arrivare al bordo non è il limite della gomma,per quanto mi riguardo lo ritengo il limite per le strade normali, quindi per andare oltre in sicurezza devi iniziare a tirare fuori chiappe e spalle e cercare di sfruttare meno la gomma :wink: logicamente questo è il mio parere :wink:
io me ne frego,a chi dice sei fermo,con la moto sto imparando,un passo x volta,senza fretta.......di soddisfazioni,me ne sono gia prese tante in macchina,anche se,x questioni economiche,non ho potuto andare avanti.......ma questa e' un'altra storia.......
mi sembra quasi di averlo scritto io.....grande parofast
cmq anche se solo neofita (di moto), mi sento di dire che chi scambia la strada per la pista, o non è mai andato in pista, o cmq gli puzza stare al mondo.
in pista vai 10 volte più forte e rischi 100 volte di meno
in strada....bhè sei in strada!!!
al di là dei gusti secondo vale un concetto:
in pista uno si può permettere di arrivare al limite, ed in strada no.
se tu, aldo, dici che in strada ti tieni un margine di sicurezza, che riesci ad evitare l'ostacolo significa che appunto nn sei al limite.
cmq è proprio solo una questioni di gusti, di personalità, ad uno la pista piace, ad altri no.
io in pista ci sono andato, ma solo in macchina anche se semi-proffesionalmente, e ti giuro, nn è questioni di fare una curva alla morte, è proprio che vai il doppio senza prendere nessun rischio, e ti puoi concentrare unicamente sulla guida....che secondo me è meglio che concentrarsi per evitare una buca....
e cmq anche in pista puoi avere il gusto dell'improvvisazione, nel reagire a situazioni limite che ti si presentano man mano....
poi, de gustibus
didogatto
01/06/2007, 10:41
io me ne frego,a chi dice sei fermo,con la moto sto imparando,un passo x volta,senza fretta....
da pochissimo sto facendo lo stesso; sono un novizio che ogni tanto viene superato anche dai paracarri... un po' mi dispiace, ma tengo duro, e continuo ad andare con prudenza
non ho certo consigli di guida da dare a nessuno, ma vorrei solo accennare all'importanza, per il proprio senso di sicurezza nella guida, della confidenza con il proprio mezzo
esempio personale: ogni lunedì sera, causa prove del gruppo dove suono, percorro 30 km (+ 30 al ritorno) su una bellissima strada curvosa, la "Faentina" nel tratto da Firenze al Mugello; a seconda del caso, la faccio con la FZS600 comprata due mesi fa (4000 km fatti nel frattempo) o con una gloriosa Vespa PX dell'86, moderatamente truccata, con cui di km ne ho fatti 150.000
beh, i tempi di percorrenza non sono molto diversi, a volte con la Vespa ci metto persino meno tempo che con la Fazer, eppure un confronto tra i due mezzi non è nemmeno proponibile: la Vespa non ha praticamente freni e per essa non è neppure adoperabile la parola "ciclistica"... il fatto è che la Vespa la uso tutti i giorni e la Fazer meno spesso; salgo in Vespa e non mi pare di stare su un veicolo, ma di avere indossato un paio di scarpe, non so se rendo l'idea
però sono certo che quando con la Fazer avrò fatto qualche migliaio di km in più, diventerà la stessa cosa; andrò più lesto, ma mi sembrerà di andare tranquillo come sempre, immagino
approfitto per ringraziarvi per questo forum, che leggo con grande interesse tutti i giorni e da cui ho già imparato tanto
alpenliebe
cmq anche se solo neofita (di moto), mi sento di dire che chi scambia la strada per la pista, o non è mai andato in pista, o cmq gli puzza stare al mondo.
in pista vai 10 volte più forte e rischi 100 volte di meno
in strada....bhè sei in strada!!!
Questione di gusti e di abitudine. Io non sono mai stato in pista anche se, una volta, mi piacerebbe anche provare, però sono quasi certo che non andrei molto di più di quello che posso andare, ad esempio, su un'autostrada (a curve tipo serravalle o ceva) perchè io non ammetto il concetto "tiro anche se cado è lo stesso perchè intanto sono in pista" i miei riflessi automatici probabilmente me lo impedirebbero. Andrei forse più veloce per la migliore visibilità delle curve e quindi potrei tralasciare quella percentuale di margine che normalmente mi tengo per l'imprevisto della curva, ma tutto questo mi farebbe perdere il gusto appunto dell'imprevisto e dell'improvvisazione.
Io quando vado su strada sono sempre nelle condizioni di poter fare uno scarto se c'è qualcosa per strada, anzi, come dicevo con qualcuno recentemente, quando a metà curva si incontra, ad esempio, un buco, il bello sta nel ricalcolare immediatamente una nuova traiettoria che consenta di percorrere la curva nel miglior modo possibile evitando il buco. Se invece si tratta di asperità il bello sta nel prenderle mantenendo il controllo della moto. Capisco che siano concetti difficili da condividere ma a me, una pista liscia sempre uguale, dopo tre giri mi annoierebbe. Io lo chiamo "effetto criceto"
Una volta ho definito il girare in pista "una frenetica corsa per arrivare il più presto possibile in nessun posto"
Bellisima descrizione.
Personalmente non mi entusiasma la pista proprio per lo stesso motivo.... girare in tondo dopo un po' :roll: :roll:
Però ho effettivamente constatato che si va di più... vuoi perchè il maggior livello di sicurezza ti permette di spingere un po' di più, vuoi perchè dopo 2 giri ti rendi conto di come sia l'asfalto (e sarà sempre lo steso finchè non ti stanchi e rientri...), vuoi perchè normalmente la pista è piatta come un biliardo e non ci sono "nodi", giunzioni, buche, tombini, ecc.
Anche la temperatura d'esercizio delle gomme cambia di un bel po' e (poi dipende dalla gomma) la moto si "trasforma".
Certo è monotono, come già detto... io ci andrò si e no 1-2 volte l'anno, magari quando sono in compagnia ! :wink:
cyberjack
12/06/2007, 10:37
Altro piccolo dubbio: domenica ho strusciato gli Slider (o meglio, il lato delle scarpe da ginnastica! :lol:) con la zavorrina dietro...
Premetto che la mia zavorrina non e formato tascabile (1.70 per 50kg) ma ho notato che quando vado con lei, la moto ha un comportamento opposto a ciò che mi sarei aspettato...
Pensavo che in due, a parità di velocità, la moto piegasse meno rispetto a quando si è da soli... invece ho notato che la moto piega di più anche andando alla astessa velocità o inferiore...
è vero o efettivamente andavo più veloce senza rendermene conto? :?
Grazie ;)
Altro piccolo dubbio: domenica ho strusciato gli Slider (o meglio, il lato delle scarpe da ginnastica! :lol:) con la zavorrina dietro...
Premetto che la mia zavorrina non e formato tascabile (1.70 per 50kg) ma ho notato che quando vado con lei, la moto ha un comportamento opposto a ciò che mi sarei aspettato...
Pensavo che in due, a parità di velocità, la moto piegasse meno rispetto a quando si è da soli... invece ho notato che la moto piega di più anche andando alla astessa velocità o inferiore...
è vero o efettivamente andavo più veloce senza rendermene conto? :?
Grazie ;)
hai più peso in alto e quindi "richiamo" verso il basso quando pieghi, almeno credo sia per quello
Angelippo
12/06/2007, 17:25
Semplicemente hai più carico sulla moto, le sospensioni più compresse, soprattutto in curva e le pedane si avvicinano prima a terra.
L'inclinazione centra poco, anzi è sicuramente minore.
P.S. 1,70 per 50kg??? Piantala di tenerla a digiuno, taccagno!!!! :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
cyberjack
12/06/2007, 17:56
P.S. 1,70 per 50kg??? Piantala di tenerla a digiuno, taccagno!!!! :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
Vuole (tornare a) fare la modella... :roll:
:lol: io glielo dico sempre di mettere su un po' ciccetta, che non guasta mai!!! :mrgreen:
Angelippo
12/06/2007, 19:53
P.S. 1,70 per 50kg??? Piantala di tenerla a digiuno, taccagno!!!! :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
Vuole (tornare a) fare la modella... :roll:
:lol: io glielo dico sempre di mettere su un po' ciccetta, che non guasta mai!!! :mrgreen:
Io al tuo posto sarei lì con l'imbuto... 8) 8) 8)
mister.no.ita
15/06/2007, 12:55
>questo mi spinge a rallentare spesso più del dovuto e a trovarmi a metà della >curva (quando ne vedo la fine) a dirmi "azz.... l'avrei potuta prendere anche a >30km/h i più!!!"
questo è bene, se non conosci la curva, e se è cieca anche se la conosci, non sai mai che c'è oltre...quindi rallentare fa solo bene
>Invece, se sono con gente che conosce la strada e va avanti, non ho problemi di >alcun tipo ad affrontare le curve in piega..
c'è sempre uno più bravo o più incoscente davanti , ma non sempre i numeri che fa quello davanti riescono a quello che sta dietro ;-) occhio ai dritti :-)
ciao
Ho questo dubbio che mi sta togliendo molto del piacere della guida in moto, purtroppo...
Quando faccio una strada che non conosco (ovviamente di quelle belle curvose! :D) ho problemi a regolare la velocità di ingresso in curva...
Mi spiego meglio. Dato che la stragrande maggioranza delle curve che si fanno, per un motivo o per l'altro risultano praticamente cieche, ossia non riesco a vederne l'uscita al momento di immetttermi in curva, non so mai come regolare l'andatura...
questo mi spinge a rallentare spesso più del dovuto e a trovarmi a metà della curva (quando ne vedo la fine) a dirmi "azz.... l'avrei potuta prendere anche a 30km/h i più!!!" e invece ho sempre paura di trovare degli ostacoli sulla parte di curva che non vedo, un restringimento del raggio a metà, o che cavolo so io....
Fatto sta che non riesco a mantenere un'andatura fluida, proprio per questo motivo...
Invece, se sono con gente che conosce la strada e va avanti, non ho problemi di alcun tipo ad affrontare le curve in piega, adeguandomi alla velocità di chi mi precede, pensando: "bhè... se lui va a questa veocità significa che conosce la strada e sa che non ci sono restringimenti o altri problemi" quindi seguo le curve con maggiore scioltezza e mi diverto molto di più....
C'è un qualche trucco per imparare a "prevedere" la curva?
io ero come te, se ero trainato tenevo il ritmo, appena rimanevo anche dietro solo di una curva ero spacciato, mi mancava l'orientamento....ma aforza di uscire con gente che guida bene, cioe' senza tanti surplus, ho imparato ad entrare,rimanere e uscire di curva.Ci sono quelle curve che ti accorgi subito che chiudono di brutto perche' non vedi nient'altro che l'ingresso di curva...invece altre che si raccordano che sono quasi dritte....insomma ce ne una grande varieta'.Per quelle ceche purtroppo non ce rimedio perche' sono cosi' chiuse che devi frenare per forza e accelerare solo quando vedi l'uscita.Fai bene a frenare prima bello dritto e solo dopo avere la certezza che tutto fili liscio accelerare.Pero' grazie all'esperienza (e qualche drittello :lol: finito bene per fortuna)sono riuscito a tenere un buon ritmo anche da solo.Pero' mi raccomando sempre di non rischiare....e' un'attimo!! :happy_009:
Powered by vBulletin® Version 4.2.2 Copyright © 2025 vBulletin Solutions, Inc. All rights reserved.