lancelot
24/05/2007, 14:54
Tengo Famiglia - lettera di Travaglio a Paul Wolfowitz
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Gent.mo dr. Paul Wolfowitz, mi rivolgo a lei per portarle la solidarietà
mia e del mio paese per lo spiacevole incidente occorsole nel suo. Ho
visto la conferenza stampa in cui lei, sudato e tremante, chiedeva scusa
per aver procurato la promozione e l'aumento alla sua amante, la bella
tunisina Shaha Riza, manager della Banca Mondiale da lei presieduta. I
soliti moralisti protestanti han tirato fuori il codice etico e il
conflitto d'interessi. Che paroloni! Lei, dr. Wolfowitz, non ha sbagliato
a promuovere la sua donna:lei ha sbagliato paese. Da noi, per dire, i
codici etici e i conflitti d'interessi sono caduti in prescrizione da un
pezzo. Per parenti, amici e amanti, si fa di tutto, di più. Alla luce del
sole, con un certo vanto. Diceva Longanesi: "Nel tricolore andrebbe
scritto:tengo famiglia". Da noi è tutto ereditario, dalle cariche alle
cattedre: abbiamo persino abolito la tassa di successione. Siamo un paese
di mamme, babbi, figli e soprattutto nipoti. Ci scherzava già nel '400 il
card. Enea Silvio Piccolomini, appena divenne papa Pio II: "Quand'ero
solo Enea, nessun mi conoscea; ora che sono Pio, tutti mi chiaman zio".
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Se visitasse la Rai, scoprirebbe decine di cognomi famosi, soprattutto
politici: De Martino, Andreatta, Berlinguer,Donat-Cattin, Leone,Letta,
Mancini, Mancino, Piga, Rauti, Ruffini, Scelba, Squillante, Bernabei,
Buttiglione, Cariglia, Sottile,Zanda, Matteoli.Non sono omonimi:sono
proprio parenti. Hanno assunto l'autista e l'assistente di Berlusconi, e
persino il figlio della segretaria di Gelli. Ma a Mediaset è lo stesso.
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Poi si faccia un giro in Parlamento. Lì il seggio è ereditario Ci sono i
figli d'arte. Craxi,quello che voi chiamereste latitante e noi chiamiamo
esule, ha lasciato in eredità addirittura due seggi: la figlia Stefania
deputata di destra, il figlio Bobo sottosegretario a sinistra. Forlani,
più modestamente, ha piazzato un solo figlio, Alessandro (Udc). Anche
perché non ne ha altri. Cossiga ha portato il figlio Giuseppe (FI) e il
nipote Piero Testoni (FI). Perchè i parlamentari non li eleggiamo più: li
nominano i partiti, con le liste bloccate. E' molto più pratico. Al
Senato è arrivato il fratello di Pecoraro Scanio, Marco, che s'era fatto
valere come terzino dell'Avellino. Poi c'è l'esercito delle mogli,
versione italiana delle quote rosa. Alla Camera ora siede la prima moglie
di Paolo Berlusconi, Mariella Bocciardo (FI). Al Senato c'è la signora
Bassolino, Annamaria Carloni. Madama Fassino, Anna Serafini, è deputata
per la quinta volta. Il regolamento Ds vietava più di 2 mandati, ma ci
hanno aggiunto una
parolina: "consecutivi". Lei aveva saltato un turno, ed è rientrata.
Pasquino li chiama "ricongiungimenti familiari in Parlamento".
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Ma il più devoto ai sacri valori della famiglia è Clemente Mastella. La
sua signora, Sandra Lonardo, l'ha sistemata alla presidenza del consiglio
regionale Campania. Il cognato Pasquale Giuditta invece l'ha fatto
eleggere alla Camera. Lui naturalmente è il ministro della Giustizia. Ma
non è vero che si occupi solo dei parenti: l'altroieri ha promosso
direttore generale del ministero Gianpiero Nuvoli, un ex forzista passato
all'Udeur che aveva proposto di impiccare Borrelli sulla forca. L'uomo
giusto per la Giustizia. E, visto che gli piace il patibolo, gli han dato
la delega ai diritti umani.
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Purtroppo in Parlamento i posti sono limitati: solo 945. E anche al
governo: solo 103. Chi resta fuori, si arrangia come può. Per esempio
sfruttando al massimo i posti di portaborse. Leggere 'La Casta', il nuovo
libro di Stella e Rizzo, per credere. La senatrice FI Elisabetta
Casellati, dopo lunghe selezioni, s'è portata alla Camera la figlia
Ludovica. Bossi, nemico giurato del clientelismo di Roma ladrona, sistema
il fratello Franco e il figlio Riccardo al Parlamento europeo, come
assistenti degli on. Salvini e Speroni. I curriculum sono di tutto
rispetto: Riccardo è studente fuori corso, Franco ha un negozio di
autoricambi a Fagnano Olona. Altri due leghisti si sono scambiati le
mogli a Montecitorio:l'on.Ballaman assume come assistente la moglie
dell'on. Balocchi, che ricambia ingaggiando la signora Ballaman.
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Poi ci sono le cadreghe di sottogoverno: la moglie di Follini, arch.
Elisabetta Spitz, è nominata dai governi di destra e sinistra direttore
dell'agenzia Demanio. Chissà la fatica per conservare l'incarico, con
quel marito famoso, specie dopo che è passato da destra a sinistra.
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Poi gli enti locali: altra fabbrica di poltrone mica male. A conduzione
famigliare. In Calabria prima la maggioranza di destra, poi quella di
sinistra hanno assunto per chiamata diretta oltre 200 parenti, amici e
amici degli amici nelle strutture speciali regionali. L'assessore al
Lavoro Egidio Masella (Prc) aveva promesso più occupazione: infatti,
appena arrivato in assessorato, ha assunto la moglie Lucia. Il
governatore Loiero l'ha cacciato, ma poi ha confermato in giunta Pasquale
Tripodi (Udeur), 3 cugine assunte al concorsone regionale: chissà che
brave, per superare quella parentela penalizzante. Lui dove sta? Al
Personale, e dove se no? Alla fine la Regione ha dovuto approvare una
legge che vieta di nominare parenti nelle strutture regionali: i politici
si son legati le mani, perchè se le lasciano libere non rispondono delle
proprie azioni. Giorni fa Cristiano Di Pietro, consigliere provinciale di
Campobasso, è stato ricevuto per una riunione sull'energia eolica dal
ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro, che è pure suo padre. E'
uscito molto soddisfatto. Poi dicono che nelle famiglie non c'è dialogo.
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E occhio alle Asl: la moglie Fini, Daniela, è socia in un paio di
cliniche finanziate dalla giunta Storace. Il quale aveva pure nominato
direttore generale di un'Asl Mauro Floriani, marito di Alessandra
Mussolini. Che però, dopo le polemiche, s'è ritirato.
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Nel calcio, fino all'anno scorso, regnava una cupoletta chiamata Gea
Word, inventata da Luciano Moggi riunendo tanti figli e figlie di papà:
il suo e quelli del banchiere Geronzi, del citì Lippi, dell'on. De Mita,
dei bancarottieri Tanzi e Cragnotti. Da quelle parti si faceva le ossa un
giovane procuratore in erba, Pellegrino Mastella. Che non è omonimo del
ministro: è proprio suo figlio.
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Montanelli, contro il nepotismo, proponeva una soluzione drastica:
sterilizzare i vip. Naturalmente non gli diedero retta. Perciò, dr.
Wolfowitz, se le andasse male alla Banca Mondiale, si trasferisca in
Italia. Avesse fatto le stesse cose qui, a quest'ora sarebbe capo del
governo. Minimo, la inviterebbero al congresso Ds e a comprarsi Telecom.
Da noi la famiglia viene prima di tutto. Anzi, se si spiccia con l'aereo,
arriva giusto in tempo per il Family Day.
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Marco Travaglio
:shock:
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Gent.mo dr. Paul Wolfowitz, mi rivolgo a lei per portarle la solidarietà
mia e del mio paese per lo spiacevole incidente occorsole nel suo. Ho
visto la conferenza stampa in cui lei, sudato e tremante, chiedeva scusa
per aver procurato la promozione e l'aumento alla sua amante, la bella
tunisina Shaha Riza, manager della Banca Mondiale da lei presieduta. I
soliti moralisti protestanti han tirato fuori il codice etico e il
conflitto d'interessi. Che paroloni! Lei, dr. Wolfowitz, non ha sbagliato
a promuovere la sua donna:lei ha sbagliato paese. Da noi, per dire, i
codici etici e i conflitti d'interessi sono caduti in prescrizione da un
pezzo. Per parenti, amici e amanti, si fa di tutto, di più. Alla luce del
sole, con un certo vanto. Diceva Longanesi: "Nel tricolore andrebbe
scritto:tengo famiglia". Da noi è tutto ereditario, dalle cariche alle
cattedre: abbiamo persino abolito la tassa di successione. Siamo un paese
di mamme, babbi, figli e soprattutto nipoti. Ci scherzava già nel '400 il
card. Enea Silvio Piccolomini, appena divenne papa Pio II: "Quand'ero
solo Enea, nessun mi conoscea; ora che sono Pio, tutti mi chiaman zio".
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Se visitasse la Rai, scoprirebbe decine di cognomi famosi, soprattutto
politici: De Martino, Andreatta, Berlinguer,Donat-Cattin, Leone,Letta,
Mancini, Mancino, Piga, Rauti, Ruffini, Scelba, Squillante, Bernabei,
Buttiglione, Cariglia, Sottile,Zanda, Matteoli.Non sono omonimi:sono
proprio parenti. Hanno assunto l'autista e l'assistente di Berlusconi, e
persino il figlio della segretaria di Gelli. Ma a Mediaset è lo stesso.
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Poi si faccia un giro in Parlamento. Lì il seggio è ereditario Ci sono i
figli d'arte. Craxi,quello che voi chiamereste latitante e noi chiamiamo
esule, ha lasciato in eredità addirittura due seggi: la figlia Stefania
deputata di destra, il figlio Bobo sottosegretario a sinistra. Forlani,
più modestamente, ha piazzato un solo figlio, Alessandro (Udc). Anche
perché non ne ha altri. Cossiga ha portato il figlio Giuseppe (FI) e il
nipote Piero Testoni (FI). Perchè i parlamentari non li eleggiamo più: li
nominano i partiti, con le liste bloccate. E' molto più pratico. Al
Senato è arrivato il fratello di Pecoraro Scanio, Marco, che s'era fatto
valere come terzino dell'Avellino. Poi c'è l'esercito delle mogli,
versione italiana delle quote rosa. Alla Camera ora siede la prima moglie
di Paolo Berlusconi, Mariella Bocciardo (FI). Al Senato c'è la signora
Bassolino, Annamaria Carloni. Madama Fassino, Anna Serafini, è deputata
per la quinta volta. Il regolamento Ds vietava più di 2 mandati, ma ci
hanno aggiunto una
parolina: "consecutivi". Lei aveva saltato un turno, ed è rientrata.
Pasquino li chiama "ricongiungimenti familiari in Parlamento".
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Ma il più devoto ai sacri valori della famiglia è Clemente Mastella. La
sua signora, Sandra Lonardo, l'ha sistemata alla presidenza del consiglio
regionale Campania. Il cognato Pasquale Giuditta invece l'ha fatto
eleggere alla Camera. Lui naturalmente è il ministro della Giustizia. Ma
non è vero che si occupi solo dei parenti: l'altroieri ha promosso
direttore generale del ministero Gianpiero Nuvoli, un ex forzista passato
all'Udeur che aveva proposto di impiccare Borrelli sulla forca. L'uomo
giusto per la Giustizia. E, visto che gli piace il patibolo, gli han dato
la delega ai diritti umani.
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Purtroppo in Parlamento i posti sono limitati: solo 945. E anche al
governo: solo 103. Chi resta fuori, si arrangia come può. Per esempio
sfruttando al massimo i posti di portaborse. Leggere 'La Casta', il nuovo
libro di Stella e Rizzo, per credere. La senatrice FI Elisabetta
Casellati, dopo lunghe selezioni, s'è portata alla Camera la figlia
Ludovica. Bossi, nemico giurato del clientelismo di Roma ladrona, sistema
il fratello Franco e il figlio Riccardo al Parlamento europeo, come
assistenti degli on. Salvini e Speroni. I curriculum sono di tutto
rispetto: Riccardo è studente fuori corso, Franco ha un negozio di
autoricambi a Fagnano Olona. Altri due leghisti si sono scambiati le
mogli a Montecitorio:l'on.Ballaman assume come assistente la moglie
dell'on. Balocchi, che ricambia ingaggiando la signora Ballaman.
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Poi ci sono le cadreghe di sottogoverno: la moglie di Follini, arch.
Elisabetta Spitz, è nominata dai governi di destra e sinistra direttore
dell'agenzia Demanio. Chissà la fatica per conservare l'incarico, con
quel marito famoso, specie dopo che è passato da destra a sinistra.
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Poi gli enti locali: altra fabbrica di poltrone mica male. A conduzione
famigliare. In Calabria prima la maggioranza di destra, poi quella di
sinistra hanno assunto per chiamata diretta oltre 200 parenti, amici e
amici degli amici nelle strutture speciali regionali. L'assessore al
Lavoro Egidio Masella (Prc) aveva promesso più occupazione: infatti,
appena arrivato in assessorato, ha assunto la moglie Lucia. Il
governatore Loiero l'ha cacciato, ma poi ha confermato in giunta Pasquale
Tripodi (Udeur), 3 cugine assunte al concorsone regionale: chissà che
brave, per superare quella parentela penalizzante. Lui dove sta? Al
Personale, e dove se no? Alla fine la Regione ha dovuto approvare una
legge che vieta di nominare parenti nelle strutture regionali: i politici
si son legati le mani, perchè se le lasciano libere non rispondono delle
proprie azioni. Giorni fa Cristiano Di Pietro, consigliere provinciale di
Campobasso, è stato ricevuto per una riunione sull'energia eolica dal
ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro, che è pure suo padre. E'
uscito molto soddisfatto. Poi dicono che nelle famiglie non c'è dialogo.
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E occhio alle Asl: la moglie Fini, Daniela, è socia in un paio di
cliniche finanziate dalla giunta Storace. Il quale aveva pure nominato
direttore generale di un'Asl Mauro Floriani, marito di Alessandra
Mussolini. Che però, dopo le polemiche, s'è ritirato.
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Nel calcio, fino all'anno scorso, regnava una cupoletta chiamata Gea
Word, inventata da Luciano Moggi riunendo tanti figli e figlie di papà:
il suo e quelli del banchiere Geronzi, del citì Lippi, dell'on. De Mita,
dei bancarottieri Tanzi e Cragnotti. Da quelle parti si faceva le ossa un
giovane procuratore in erba, Pellegrino Mastella. Che non è omonimo del
ministro: è proprio suo figlio.
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Montanelli, contro il nepotismo, proponeva una soluzione drastica:
sterilizzare i vip. Naturalmente non gli diedero retta. Perciò, dr.
Wolfowitz, se le andasse male alla Banca Mondiale, si trasferisca in
Italia. Avesse fatto le stesse cose qui, a quest'ora sarebbe capo del
governo. Minimo, la inviterebbero al congresso Ds e a comprarsi Telecom.
Da noi la famiglia viene prima di tutto. Anzi, se si spiccia con l'aereo,
arriva giusto in tempo per il Family Day.
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Marco Travaglio
:shock: