macalam
13/08/2007, 05:23
Mi scuso con voi se non sono riuscito a darvi notizie o interagire in qualche modo con voi, sopratutto in tutto questo periodo, anche perché comunque sono sempre stato ai “margini” del forum: leggevo molto, scrivevo poco..
Molti di voi, mi rendo conto, non ci conoscevano, altri ci hanno visto in qualche occasione, purtroppo, me né rendo conto solo ora, troppo pochi di voi sono riusciti a far parte della nostra vita, ecco perché mi sono permesso di ringraziarvi di tutto il dolore espresso ed i supporto che mi avete dato, alcuni con una forte presenza fisica con cui devo scusarmi se non sono riuscito a dare più attenzioni, ma vi prego capitemi…… Credetemi il mio mondo è piombato dapprima in quel maledetto calvario dal 26 Maggio al 26 Giugno, per poi entrare in tutti i modi in un inferno senza senso…
Mi sono seduto per scrivere, ma cosa, onestamente non lo so. Scrivere non è mai stato il mio forte, Federica sapeva scrivere, non io, Lei era quella che aveva capacità di guardare, sentire e dare un senso alle parole, persone o cose al di là di quella superficialità che io e tanti altri di noi guardiamo , sentiamo o capiamo, lei doveva per forza dare un senso in più, era più forte di lei e tanti se né sono accorti, tant’ è vero che Federica o si amava o si odiava per questo ed io l’ho amato e l’ amerò con tutto me stesso.
Da quando è cominciato tutto questo mi sembra di vivere il mondo dal di dentro di una grande bolla: tutto si muove, si distorce, i suoni sono attutiti. Cerco di allungare le mani per toccare oggetti e persone, ma mi rendo conto che la bolla si flette e non sento più le cose nello stesso modo, ma in realtà, non vanno al di là di questa prigione. Le mie parole di tristezza, di aiuto mi rimbalzano dall’ interno di questo muro di gomma. Una prigione fatta del dolore dei ricordi e mi rendo conto che è una realtà che non voglio accettare senza di Lei.
I giorno del funerale ho visto Federica: era distesa, per me, bella come un angelo, la mia testa mi stava diceva che quello era solo “l’ involucro” che l’ aveva accompagnato attraverso i suoi difficili 44 anni, che Lei non c’era più, Lei ormai era distante da tutta questa sofferenza, ma comunque era la parte di Lei che, integra con la sua anima, è stata la parte che ho accarezzato, baciato, abbracciato e con cui ci siamo dati l’ amore, la gioia in mille modi diversi. L’ ho toccata e baciata ed era fredda, mi è entrato un gelo addosso terribile, ma era sempre pur il suo legame terreno con me e con noi, avrei voluto mandare via tutti, abbracciarmela e rimanere solo con lei per poterle dire nel orecchio quanto l’amo, sperando che una nostra intimità mi desse un sua ultima carezza, un bacio, ma sapevo che non poteva essere così. Poi hanno chiuso la bara ed è stato come sbarrare la porta di una enorme prigione che già da tempo mi sentivo intorno, ma che ora diventava definitiva, irremovibile:
non avrei mai più visto il suo viso, toccato le sue mani, accarezzarla o stringerla, è stato come una stretta al petto che mi soffocava senza possibilità di scampo
Tutti sono venuti vicino a condividere il loro dolore col mio e mi sono reso conto di quanto bene lei era riuscita a dare a tanti.
Dopo la funzione una sua cara amica d’infanzia ha letto una lettera che Federica le aveva spedito qualche anno fa, in un momento difficile, è stato in qualche modo, non so come definirlo un po’ sollievo anche se mi rendo conto che niente se non il dolore ed il ricordo resteranno di lei. Ho riportato qui il testo della lettera per farvi conoscere almeno un “poco” chi era Federica:
Le persone, quelle speciali, vengono nella tua vita per una ragione, per una stagione o tutta la vita.
Quando saprai perché, saprai cosa fare con quella persona. Quando qualcuno è nella tua vita ci è per una ragione, di solito è per soddisfare un bisogno che hai espresso.
Magari è venuto per assisterti nell’ attraversare una difficoltà, per darti consigli o supporto; per aiutarti fisicamente emotivamente o spiritualmente
Possono sembrare come un dono dal cielo e magari lo sono: sono lì per il motivo per cui tu hai bisogno che ci siano.
Quindi, senza nessun sbaglio da parte tua o in un momento meno opportuno, questa persona dirà o farà qualcosa per portare la relazione a una fine.
Qualche volta loro muoiono, qualche volta se ne vanno, oppure, qualche volta si comportano male e ti costringono a prendere una decisione.
Ciò che dobbiamo capire è che il nostro bisogno è stato soddisfatto, il nostro desiderio realizzato, il loro lavoro è finito. La tua preghiera ha avuto una risposta ed ora è il momento di andare avanti.
Alcune persone vengono nella nostra vita per una stagione, perché è arrivato il tuo momento di condividere , crescere ed imparare.
Loro ti portano un esperienza di pace, amore o ti fanno ridere. Possono insegnarti qualcosa che non hai mai fatto, di solito ti danno un incredibile quantità di gioia. Credici, è vero, ma solo per una stagione.
Ti accompagnano lungo il viaggio della vita per un po’ o per tutto l’intero corso ma è sempre e comunque una presenza importante
Le relazioni che durano tutta la vita ti insegnano lezioni che durano per tutto un eternità, cose che devi costruire al fine di avere delle solide fondamenta emotive.
Il tuo lavoro è accettare la lezione, amare la persona e usare ciò che hai imparato in tutte le altre relazioni e aree della tua vita.
Si dice che l’ amore è cieco, ma, l’ amicizia è chiaroveggente.
Grazie per essere parte della mia vita, che sia una ragione, una stagione o tutta la vita
Ho letto e riletto mille volte questa lettera e me né sono fatto una ragione di vita, ho condiviso mille cose con Federica e mille altre erano programmate, desiderate, ma ora c’è solo un tempo vuoto e profondo come una voragine.
Vi lascio e come già detto vi ringrazio dell’ aiuto datomi, abbraccio forte gli amici più cari sperando che il tempo, come dicono tutti, sia la medicina migliore, ma il tempo sembra lungo a venire….
Mi permetto di farvi partecipi di un pensiero che le dedico:
Brillano nella notte le stelle lontane
tristi come io lo sono, come me, insonni.
Ormai ci conosciamo nella veglia
quante notti a guardarci, senza posare il capo.
Mai avevo sentito un tal dolore
un pianto di nuvola che si disperde.
Lacrime di stelle mi sgorgano
pensando a te lassù, nel cielo.
Al vento ho chiesto aiuto
per portarti la mia voce dolente.
Lacrime di rugiada, lacrime dal cuore
lacrime che vorrei colmassero le mie pene.
Solo amore e dolore che mi sgorga
quasi a volermi affogare.
Luce di stella, aiutami tu
portale notizie del mio cuore.
Tu che puoi, perché non sei come me
tu, Stella mia, che ormai sei vicina al cuore di Dio.
Brilla nella notte e io ti cercherò
sempre e ovunque.
Grazie, grazie di tutto a tutti…. Spero di vedervi presto
Federica & Marco (perché ci sarà sempre nel mio cuore
Molti di voi, mi rendo conto, non ci conoscevano, altri ci hanno visto in qualche occasione, purtroppo, me né rendo conto solo ora, troppo pochi di voi sono riusciti a far parte della nostra vita, ecco perché mi sono permesso di ringraziarvi di tutto il dolore espresso ed i supporto che mi avete dato, alcuni con una forte presenza fisica con cui devo scusarmi se non sono riuscito a dare più attenzioni, ma vi prego capitemi…… Credetemi il mio mondo è piombato dapprima in quel maledetto calvario dal 26 Maggio al 26 Giugno, per poi entrare in tutti i modi in un inferno senza senso…
Mi sono seduto per scrivere, ma cosa, onestamente non lo so. Scrivere non è mai stato il mio forte, Federica sapeva scrivere, non io, Lei era quella che aveva capacità di guardare, sentire e dare un senso alle parole, persone o cose al di là di quella superficialità che io e tanti altri di noi guardiamo , sentiamo o capiamo, lei doveva per forza dare un senso in più, era più forte di lei e tanti se né sono accorti, tant’ è vero che Federica o si amava o si odiava per questo ed io l’ho amato e l’ amerò con tutto me stesso.
Da quando è cominciato tutto questo mi sembra di vivere il mondo dal di dentro di una grande bolla: tutto si muove, si distorce, i suoni sono attutiti. Cerco di allungare le mani per toccare oggetti e persone, ma mi rendo conto che la bolla si flette e non sento più le cose nello stesso modo, ma in realtà, non vanno al di là di questa prigione. Le mie parole di tristezza, di aiuto mi rimbalzano dall’ interno di questo muro di gomma. Una prigione fatta del dolore dei ricordi e mi rendo conto che è una realtà che non voglio accettare senza di Lei.
I giorno del funerale ho visto Federica: era distesa, per me, bella come un angelo, la mia testa mi stava diceva che quello era solo “l’ involucro” che l’ aveva accompagnato attraverso i suoi difficili 44 anni, che Lei non c’era più, Lei ormai era distante da tutta questa sofferenza, ma comunque era la parte di Lei che, integra con la sua anima, è stata la parte che ho accarezzato, baciato, abbracciato e con cui ci siamo dati l’ amore, la gioia in mille modi diversi. L’ ho toccata e baciata ed era fredda, mi è entrato un gelo addosso terribile, ma era sempre pur il suo legame terreno con me e con noi, avrei voluto mandare via tutti, abbracciarmela e rimanere solo con lei per poterle dire nel orecchio quanto l’amo, sperando che una nostra intimità mi desse un sua ultima carezza, un bacio, ma sapevo che non poteva essere così. Poi hanno chiuso la bara ed è stato come sbarrare la porta di una enorme prigione che già da tempo mi sentivo intorno, ma che ora diventava definitiva, irremovibile:
non avrei mai più visto il suo viso, toccato le sue mani, accarezzarla o stringerla, è stato come una stretta al petto che mi soffocava senza possibilità di scampo
Tutti sono venuti vicino a condividere il loro dolore col mio e mi sono reso conto di quanto bene lei era riuscita a dare a tanti.
Dopo la funzione una sua cara amica d’infanzia ha letto una lettera che Federica le aveva spedito qualche anno fa, in un momento difficile, è stato in qualche modo, non so come definirlo un po’ sollievo anche se mi rendo conto che niente se non il dolore ed il ricordo resteranno di lei. Ho riportato qui il testo della lettera per farvi conoscere almeno un “poco” chi era Federica:
Le persone, quelle speciali, vengono nella tua vita per una ragione, per una stagione o tutta la vita.
Quando saprai perché, saprai cosa fare con quella persona. Quando qualcuno è nella tua vita ci è per una ragione, di solito è per soddisfare un bisogno che hai espresso.
Magari è venuto per assisterti nell’ attraversare una difficoltà, per darti consigli o supporto; per aiutarti fisicamente emotivamente o spiritualmente
Possono sembrare come un dono dal cielo e magari lo sono: sono lì per il motivo per cui tu hai bisogno che ci siano.
Quindi, senza nessun sbaglio da parte tua o in un momento meno opportuno, questa persona dirà o farà qualcosa per portare la relazione a una fine.
Qualche volta loro muoiono, qualche volta se ne vanno, oppure, qualche volta si comportano male e ti costringono a prendere una decisione.
Ciò che dobbiamo capire è che il nostro bisogno è stato soddisfatto, il nostro desiderio realizzato, il loro lavoro è finito. La tua preghiera ha avuto una risposta ed ora è il momento di andare avanti.
Alcune persone vengono nella nostra vita per una stagione, perché è arrivato il tuo momento di condividere , crescere ed imparare.
Loro ti portano un esperienza di pace, amore o ti fanno ridere. Possono insegnarti qualcosa che non hai mai fatto, di solito ti danno un incredibile quantità di gioia. Credici, è vero, ma solo per una stagione.
Ti accompagnano lungo il viaggio della vita per un po’ o per tutto l’intero corso ma è sempre e comunque una presenza importante
Le relazioni che durano tutta la vita ti insegnano lezioni che durano per tutto un eternità, cose che devi costruire al fine di avere delle solide fondamenta emotive.
Il tuo lavoro è accettare la lezione, amare la persona e usare ciò che hai imparato in tutte le altre relazioni e aree della tua vita.
Si dice che l’ amore è cieco, ma, l’ amicizia è chiaroveggente.
Grazie per essere parte della mia vita, che sia una ragione, una stagione o tutta la vita
Ho letto e riletto mille volte questa lettera e me né sono fatto una ragione di vita, ho condiviso mille cose con Federica e mille altre erano programmate, desiderate, ma ora c’è solo un tempo vuoto e profondo come una voragine.
Vi lascio e come già detto vi ringrazio dell’ aiuto datomi, abbraccio forte gli amici più cari sperando che il tempo, come dicono tutti, sia la medicina migliore, ma il tempo sembra lungo a venire….
Mi permetto di farvi partecipi di un pensiero che le dedico:
Brillano nella notte le stelle lontane
tristi come io lo sono, come me, insonni.
Ormai ci conosciamo nella veglia
quante notti a guardarci, senza posare il capo.
Mai avevo sentito un tal dolore
un pianto di nuvola che si disperde.
Lacrime di stelle mi sgorgano
pensando a te lassù, nel cielo.
Al vento ho chiesto aiuto
per portarti la mia voce dolente.
Lacrime di rugiada, lacrime dal cuore
lacrime che vorrei colmassero le mie pene.
Solo amore e dolore che mi sgorga
quasi a volermi affogare.
Luce di stella, aiutami tu
portale notizie del mio cuore.
Tu che puoi, perché non sei come me
tu, Stella mia, che ormai sei vicina al cuore di Dio.
Brilla nella notte e io ti cercherò
sempre e ovunque.
Grazie, grazie di tutto a tutti…. Spero di vedervi presto
Federica & Marco (perché ci sarà sempre nel mio cuore