kimiko
21/08/2007, 21:22
....di causare il decesso di un motociclista.
Proprio così, ho avuto modo di parlare, anche a lungo, con chi ha vissuto questa terribile esperienza.
Non la faccio tanto lunga, e tralascio tantissimi particolari sperando di non snaturare la sostanza.
Questo mio amico, perchè lo ritrovo da innumerevoli anni in campeggio e lo considero un amico, ha più o meno la mia età, dai 45 ai 48 anni, sposato, senza figli, purtroppo dice da sempre lui, e lavora nel campo automobilistico, servizio assistenza. (scusate se continuo a non dire troppo ma vorrei evitare)
Da giovane appassionato motociclista, ora solo sporadicamente in sella ad una perfetta yama d'epoca, anni '80 per intenderci.
In una normale giornata di lavoro, l'anno scorso, deve rientrare con la macchina di cortesia andata a riprendere presso il cliente in occasione della riconsegna della vettura riparata.
Presso l'officina deve attraversare una strada, dritta, perchè hanno la sede da una parte ed il parcheggio con l'autolavaggio dall'altra.
Si appresta ad attraversare, si ferma, controlla e ci sono una macchina in fondo al vialone a sx ed una a 500 metri a dx, che ha appena svoltato dalla rotonda, sono le solite condizioni di traffico e come sempre quindi si appresta ad attraversare in tutta sicurezza.
Parte.....supera la linea di mezzeria e .....la portiera dx della panda gli stacca l'orecchio destro......... è successo l'irreparabile.
Esce tenendosi la testa , si sdraia e arrivano i colleghi dell'officina, la gente, poi il 118 che lo immobilizza e gli presta le prime cure.
Mentre lo soccorrono, dovendo stare piegato di lato con la testa,vede duecento metri più in sù tutto il traffico che altri soccorritori fanno su quello che gli dicono essere un motociclista.
Arriva sua moglie, lo caricano in ambulanza e via in ospedale, entra subito, arriva il chirurgo plastico, rapido sguardo, gli comunica che gli riattaccheranno l'orecchio ed il pezzo di cute senza problemi e neppure tante conseguenza.
Finalmente una buona notizia, quindi lo operano, lo portano in stanza, e parla coi parenti, chiede notizie e fornisce spiegazioni, insomma quello che si fà in questi casi, all'improvviso arrivano i carabinieri, si accostano " scusi, lei è X Y, di XXXZZZ, nato il .....a....ecc ecc?"
naturalmente risponde di si e fornisce altri dati e.............. si ritrova con un foglio in mano - Avviso di garanzia per omicidio colposo -.
Crolla il mondo, quello che segue lo ricorda solo vagamente, gli chiedono se ha l'avvocato, chi lo rappresenta ecc ecc, cose che lui ha visto solo nei film.
Questo quello che è successo, ora salto un pò e condenso che ha avuto la sospensione della patente per due mesi, visite obbligatorie da psichiatri, altre specialistiche da chi deve giudicare se in possesso dei requisiti psico-fisici richiesti per avere la patente, ecc ecc, e quindi iscriversi per ridare gli esami alla scuola guida.
Prendere un avvocato, spese varie fino ad ora intorno ai 10.000 euro.
Alcune notizie sul collega motociclista.
Era un 33enne abbastanza conosciuto, con una speed, e considerato un motociclista esperto, no figli o moglie.
Nel frattempo le indagini disposte dal giudice vanno avanti, avendo il giudice stesso nominato un perito per chiarire la dinamica dei fatti.
Primo responso medico dall'autopsia: il tasso alcoolico riscontrato sulla vittima al momento dell'autopsia risulta essere di circa 2.75 g/litro, dalla cartella clinica, considerando le trasfusioni e perfusioni alle quali è stato sottoposto nel tentativo di rianimarlo si può risalire ad un tasso in vita di circa 3.0 g/litro.
Responso del perito su dinamica: dai dati rilevati, dai danni sulla vettura, si ricava un impatto a 136 km/h, che comparati coi 20 metri di frenata riportano la velocità prima che toccasse i freni a 140 km/h, tutti i dati rilevatisono compatibili con una forte accelerazione.(ho cercato di riportare il linguaggio usato nei rapporti)
Limite del tratto in questione 50 km/h
Questi i dati, ma ritornando al mio amico l'ho visto molto provato, e soprattutto fatica a farsene una ragione, senza contare anche un pò di rabbia, perchè a parte i danni economici, i 10.000 euro finora spesi ( la famiglia del motociclista è stata inedennizzata con 137.000 euro dall'assicurazione accettando subito quanto propostogli visti risultati delle perizie) ora deve arrivare tutta la parte penale, che anche se la sua posizione un pò si è allaggerita, di sicuro porterà ad una condanna, probabilmente intorno ai 6 mesi, che lo condizionerà non poco.
Alla fine di tutto questo resoconto non voglio esprimere nessun giudizio, una delle due campane ha pagato anche troppo eventuali errori commessi, però credo sia giusto ogni tanto riflettere su quello che può succedere, al di là del fatto che si abbia ragione o torto o una via di mezzo.
p.s.: gli psicologi consigliano di evitare i contatti tra i famigliari delle vittime di incidenti e le controparti, chissà perchè........
Proprio così, ho avuto modo di parlare, anche a lungo, con chi ha vissuto questa terribile esperienza.
Non la faccio tanto lunga, e tralascio tantissimi particolari sperando di non snaturare la sostanza.
Questo mio amico, perchè lo ritrovo da innumerevoli anni in campeggio e lo considero un amico, ha più o meno la mia età, dai 45 ai 48 anni, sposato, senza figli, purtroppo dice da sempre lui, e lavora nel campo automobilistico, servizio assistenza. (scusate se continuo a non dire troppo ma vorrei evitare)
Da giovane appassionato motociclista, ora solo sporadicamente in sella ad una perfetta yama d'epoca, anni '80 per intenderci.
In una normale giornata di lavoro, l'anno scorso, deve rientrare con la macchina di cortesia andata a riprendere presso il cliente in occasione della riconsegna della vettura riparata.
Presso l'officina deve attraversare una strada, dritta, perchè hanno la sede da una parte ed il parcheggio con l'autolavaggio dall'altra.
Si appresta ad attraversare, si ferma, controlla e ci sono una macchina in fondo al vialone a sx ed una a 500 metri a dx, che ha appena svoltato dalla rotonda, sono le solite condizioni di traffico e come sempre quindi si appresta ad attraversare in tutta sicurezza.
Parte.....supera la linea di mezzeria e .....la portiera dx della panda gli stacca l'orecchio destro......... è successo l'irreparabile.
Esce tenendosi la testa , si sdraia e arrivano i colleghi dell'officina, la gente, poi il 118 che lo immobilizza e gli presta le prime cure.
Mentre lo soccorrono, dovendo stare piegato di lato con la testa,vede duecento metri più in sù tutto il traffico che altri soccorritori fanno su quello che gli dicono essere un motociclista.
Arriva sua moglie, lo caricano in ambulanza e via in ospedale, entra subito, arriva il chirurgo plastico, rapido sguardo, gli comunica che gli riattaccheranno l'orecchio ed il pezzo di cute senza problemi e neppure tante conseguenza.
Finalmente una buona notizia, quindi lo operano, lo portano in stanza, e parla coi parenti, chiede notizie e fornisce spiegazioni, insomma quello che si fà in questi casi, all'improvviso arrivano i carabinieri, si accostano " scusi, lei è X Y, di XXXZZZ, nato il .....a....ecc ecc?"
naturalmente risponde di si e fornisce altri dati e.............. si ritrova con un foglio in mano - Avviso di garanzia per omicidio colposo -.
Crolla il mondo, quello che segue lo ricorda solo vagamente, gli chiedono se ha l'avvocato, chi lo rappresenta ecc ecc, cose che lui ha visto solo nei film.
Questo quello che è successo, ora salto un pò e condenso che ha avuto la sospensione della patente per due mesi, visite obbligatorie da psichiatri, altre specialistiche da chi deve giudicare se in possesso dei requisiti psico-fisici richiesti per avere la patente, ecc ecc, e quindi iscriversi per ridare gli esami alla scuola guida.
Prendere un avvocato, spese varie fino ad ora intorno ai 10.000 euro.
Alcune notizie sul collega motociclista.
Era un 33enne abbastanza conosciuto, con una speed, e considerato un motociclista esperto, no figli o moglie.
Nel frattempo le indagini disposte dal giudice vanno avanti, avendo il giudice stesso nominato un perito per chiarire la dinamica dei fatti.
Primo responso medico dall'autopsia: il tasso alcoolico riscontrato sulla vittima al momento dell'autopsia risulta essere di circa 2.75 g/litro, dalla cartella clinica, considerando le trasfusioni e perfusioni alle quali è stato sottoposto nel tentativo di rianimarlo si può risalire ad un tasso in vita di circa 3.0 g/litro.
Responso del perito su dinamica: dai dati rilevati, dai danni sulla vettura, si ricava un impatto a 136 km/h, che comparati coi 20 metri di frenata riportano la velocità prima che toccasse i freni a 140 km/h, tutti i dati rilevatisono compatibili con una forte accelerazione.(ho cercato di riportare il linguaggio usato nei rapporti)
Limite del tratto in questione 50 km/h
Questi i dati, ma ritornando al mio amico l'ho visto molto provato, e soprattutto fatica a farsene una ragione, senza contare anche un pò di rabbia, perchè a parte i danni economici, i 10.000 euro finora spesi ( la famiglia del motociclista è stata inedennizzata con 137.000 euro dall'assicurazione accettando subito quanto propostogli visti risultati delle perizie) ora deve arrivare tutta la parte penale, che anche se la sua posizione un pò si è allaggerita, di sicuro porterà ad una condanna, probabilmente intorno ai 6 mesi, che lo condizionerà non poco.
Alla fine di tutto questo resoconto non voglio esprimere nessun giudizio, una delle due campane ha pagato anche troppo eventuali errori commessi, però credo sia giusto ogni tanto riflettere su quello che può succedere, al di là del fatto che si abbia ragione o torto o una via di mezzo.
p.s.: gli psicologi consigliano di evitare i contatti tra i famigliari delle vittime di incidenti e le controparti, chissà perchè........